Un sistema illegale che ha visto il sostegno anche di professionisti…

Pubblicato: 17 aprile 2024 in aggiudicazioni, aste, athena, avvocato, carabinieri, cosa nostra, cupola, paternò, procura di catania, professionisti, scambio di voto, stupefacenti, traffico

Dalle indagini dei carabinieri di Paternò, coordinate dal procuratore aggiunto di Catania Ignazio Fonzo e dai sostituti Tiziana Laudani e Alessandra Tasciotti si è scoperto che esisteva un sistema fraudolento nell’ambito delle aste giudiziarie.
Già perchè alcuni soggetti hanno potuto contare sull’esistenza di rapporti di conoscenza con alcuni delegati alla vendita e su altri professionisti, gli stessi che si sarebbe prestati a favorire quelle aggiudicazioni…
Inoltre durante le indagini si è scoperto come oltre l’attività illecita delle aste pilotate, vi sia stato anche un presunto traffico di sostanze stupefacenti, difatti nel corso delle operazioni investigative sono state sequestrate circa 70 kg di sostanze stupefacenti.
L’inchiesta ha infine trattato presunte infiltrazioni di voto delle passate amministrative nel Comune di Paternò.
L’indagine, denominata “Athena”, è partita dalla denuncia di un imprenditore locale che era stato minacciato al fine di non partecipare alla vendita all’asta di un lotto di terreni e difatti, questa particolare modalità coercitiva, rappresentava il modus operandi di quel clan durante le procedure di vendita, allontanando così gli eventuali partecipanti e garantendo ai loro clienti l’acquisto o il rientro in possesso del bene. 
Naturalmente le aste andate a buon fine, hanno garantito a quel gruppo un consistente guadagno, quest’ultimo per riuscire nell’intento, sembra utilizzasse per le procedure un avvocato di Siracusa che in qualità di delegato alla vendita, favoriva nel corso delle procedure esecutive, le eventuali aggiudicazioni a cui il gruppo era di fatto interessato. 
E’ dire che poprio il sottoscritto già nel lontano 2020 ne aveva parlato, vedasi i link: 

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