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Non ho mai compreso con quali modalità vengano in questo Paese volutati i reati. 

Sì… perché mentre in altri comuni le denunce presentate vengono indirizzate verso quei giusti parametri, nella mia terra viceversa, la Sicilia, accade il contrario e cioè, per gli stessi reati, si rimane non solo liberi, ma si continua a commetterli come nulla fosse…

Certo, non va dimenticato come da noi esistono altri poteri “forti” – vedasi mafia e massoneria –  in grado di condizionare fortemente tutti gli apparati statali, in particolare quelli giudiziari, d’altronde sarebbe banale non porre sulla bilancia i mezzi e le possibilità di cui quel “sistema” dispone, sia sotto il profilo politico e/o amministrativo che finanziario.  

Potremmo definirla una scala di comando parallela, anzi no… al di sopra della nostra democrazia,  altrimenti non si comprenderebbe la condizione di ansia e soprattutto di timore che sembra coinvolgere la maggior parte dei miei conterranei, siano essi uomini e/o donne istituzionali…

Credetemi… basta poco per dimostrare quanto sopra!!! 

Ognuno infatti di quei funzionari, esprime con le proprie rinunce a voler operare scelte legittime, decisioni che dovrebbero trovare conferma nella formulazione di giudizi equi, ma che a causa di paure, le stesse che potrebbe sconvolgere quelle loro carriere e quindi quell’ordine da tempo ormai raggiunto, ecco che quelle deliberazioni non vengono mai applicate, preferendo di contro prolungarle verso tempi indefiniti…

E quindi, mentre qui da noi i reati come bancarotta fraudolenta e truffa restano affrancati, in altri luoghi di questo Paese, le forze dell’ordine – nel caso specifico i Carabinieri della Compagnia Operativa dell’Aquila – procedono all’arresto, in ottemperanza al decreto di rinvio di esecuzione penale nelle forme della detenzione domiciliare…

Infatti, il soggetto noto già alle forze dell’ordine, dovrà ora scontare una pena residua di 4 anni, 3 mesi, a seguito di condanna per i reati di truffa e bancarotta fraudolenta commessi nel comune di Rieti nel lontano 2016…

E così mentre da noi si resta liberi dal continuare a compiere nuovi raggiri, frodi, imbrogli, truffe e quant’altro, in altre realtà si procede con l’arresto, trasferendo quei soggetti in regime di detenzione domiciliare…

Già… come dico sempre: due pesi e due misure!!!

Ogni giorno, se pur lontano dalla mia terra, dedico un po’ di tempo alla lettura dei post “siciliani” pubblicati online da varie testate giornalistiche…

E’ incredibile comprendere come certe vicende passino nell’indifferenza generale da parte dei miei conterranei, ma non solo, scopro col passar del tempo che quei pochi giornalisti coraggiosi che ancora provano a far emergere scottanti verità, si ritrovano ahimè isolati, quasi che con quel loro operato, dessero fastidio a tutto l’ambiente circostante, non tanto per aver voluto indagare su fatti e circostanze che sarebbe stato meglio tener celati, bensì per quel loro voler a tutti i costi riportare principi di legalità a cui ormai i siciliani da tempo non credono più o certamente non mettono in pratica!     

Sì… potrei paragonare questi nostri attuali giornalisti, a quel povero Prof. Paolo Laurana, il famoso “cretino”, insegnante di lettere al liceo classico che improvvisamente sparì per aver provato a dar soluzione a uno strano delitto, compiuto apparentemente durante un incidente di caccia…

Ma in quel suo indagare dimenticava un regola fondamentale e cioè mai mettersi contro i poteri forti; bisogna infatti stare attenti a certi ambienti sui quali si prova ad indagare, in particolare se questi fanno riferimento a uomini assoggettati alla politica, alle istituzioni ed anche ad una parte malsana della magistratura, già… mi riferisco a tutti quei signori da tempo legati a un sistema celato, massonico, corrotto e clientelare, certamente immorale!!!

Generazioni di fatto compromesse e avvezze a quelle regole imposte, un’infetta compagine ai quali loro oggi seguono quanto anticipatamente compiuto dai loro padri, personaggi assoggettati a quelle collusioni per ottenere desiderati privilegi o quantomeno per non perderle quelli già in loro possesso, continuando a trasmettere a quelle loro future generazioni posizioni raccomandate e chi viceversa cerca di portar via loro quel potere illecitamente ottenuto, ecco che nella migliore delle situazioni, ci rimette la pelle.

Già… come dicono i Siciliani: c’è il meglio e c’è il peggio, a ciascuno il suo!!!

E così alla fine, solo per aver cercato di fare il proprio dovere, sì… esclusivamente per aver provato a rimanere moralmente liberi, per avere contrastato l’ambiente circostante e aver cercato di riportare un po’ di legalità in una terra che evidenzia mancanza principio, carenza e infezione, una terra così fortemente amata, ma che per i propri connazionali si è catalogati come “cretini”!!!

Quel giornalista…??? “E’ un ingenuo, uno sconfitto, sì… un cretinoâ€!!! 

Ecco come vengono definiti quegli esigui giornalisti coraggiosi dai loro conterranei, per il solo essere diversi da essi, per quel volere evidenziare di non accettare la realtà con cui abitualmente convivono la maggior parte dei siciliani…

Sono uomini che vogliono condurre la propria battaglia contro l’opinione comune di quell’isola, la stessa che evidenzia, in accordo con l’omertà mafiosa, di come “il miglior diritto e la più giusta giustizia, se proprio uno ci tiene, se non è disposto a confidarne l’esecuzione al destino o a Dio, soltanto possono uscire dalle canne di un fucileâ€!!!

Mio caro giornalista sei diventato fastidioso, sì… proprio come quel Prof. Laurana, perché in quel voler mettere sempre al centro la lotta contro gli interessi di quei potenti, politici, professionisti, imprenditori, etc… cui si sommano migliaia di complicità silenti, abitualmente compiute da svenduti individui corrotti, dirigenti e/o funzionari pubblici…

Beh… mio caro amico, come avrai capito con l’amore che attui per la tua passione, prima ancora che per la tua professione, non fai altro che farti odiare da tutti e divenire anche tu come ahimè: “un cretinoâ€!!!

E’ evidente a tutti che stanno provando a intimidirci!!!
I mercati mondiali, ma in particolare quelli europei, stanno tentando di usare la forza finanziaria, contro il nostro Paese…  
I piani di spesa da poco presentati dal nostro governo, hanno provocato intense perdite nei mercati europei, dopo che il nostro governo nazionale “giallo/verde”, ha presentato un budget con l’aumento del deficit…
Potrebbe essere la prima mossa contro le politiche finora utilizzate dall’UE…  
E difatti, la nuova coalizione (Movimento a cinque stelle e Lega) dimostra di essere unita, annunciando i piani di bilancio del 2019 che porterebbero a un deficit di oltre tre volte il divario di spesa compiuto nella precedente amministrazione, sebbene lo stesso resterebbe all’interno di quel limite prescritto dall’UE del 3% del PIL!!!
Il piano comunque prevede di giungere l’anno prossimo ad un deficit intorno al 2,4%, nonostante come abbiamo visto le critiche in questi giorni, del Ministro delle Finanze, Giovanni Tria…

In questo fine settimana lo spread è salito e le nostre obbligazioni sono calate, facendo aumentare il costo dei prestiti sui mercati internazionali, con una svendita delle nostre azioni bancarie…
Il rendimento o per meglio dire il tasso di interesse sul debito italiano è salito al 3,2%!!!
Gli investitori avevano previsto il rischio e difatti le nostre azioni sono scese di oltre il 3% sull’indice MIB a Milano, come analogamente vi sono state delle perdite in Germania ed in Spagna dove il Dax e el’Ibex è sceso dell’1,5%  mentre in Francia c’è stato un calo del 0,9 % sul CAC e a Londra, il FTSE è diminuito dello 0,5%.
L’indice bancario italiano è sceso del 6%, con le quote delle due maggiori banche del paese (Intesa- Sanpaolo e UniCredit), anch’esse in calo del 6%!!!
Hanno paura che “Il virus italiano possa diffondersi rapidamente negli altri paesi dell’UE.” e che i problemi del nostro settore bancario, possano contaminare anche quelli di altre nazioni… con la possibilità di riaccendere una nuova crisi finanziaria!!!
La verità è che la politica di austerità adottata dai governi Monti, fino al penultimo governo, quello di Gentiloni,  hanno determinato nel nostro paese una profonda povertà, in cui la disoccupazione è aumentata vertiginosamente e dove l’attuale crisi finanziaria ha aumentato il PIL, che non è più riuscito a ritornare a quel limite precedente alla crisi Berlusconi!!!
Il nuovo governo italiano, sta cercando di portare avanti un nuovo tipo di politica, totalmente diversa da chi finora l’ha preceduta e non vuole più sottostare a quel potere franco/tedesco, lo si vede anche in quelle politiche finora imposta all’Italia per l’immigrazione…
Il Governo Conte prevede di dare un reddito minimo per tutti coloro che sono senza lavoro, ed inoltre, welfare e pensioni più generose, lotta alla povertà e alla corruzione, contrasto all’evasione e forti tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione…
I dettagli devono ancora emergere e il nostro Paese presenterà entro il 15 ottobre un progetto di bilancio alla Commissione Europea per la revisione, piano che sarà discusso e votato entro la fine dell’anno…
Ovviamente gli investitori si dimostrano preoccupati delle tensioni tra l’Italia e l’UE, le cui proposte potrebbero infiammarsi proprio nei prossimi giorni…  
D’altronde si sa… in Europa si sta provando con tutte la potenza – in particolare quella economica e finanziaria – a ribaltare questo governo, tentando insieme a quelle forze d’opposizione del nostro paese (un tempo governo colluso con quelle politiche europee…), di far cadere questa attuale coalizione giallo/verde, affinché si possa giungere nuovamente ad elezioni anticipate.
Sono lì dall’Europa a fare proclami: “Gli italiani non devono essere confusi; ogni euro in più di debito è un euro in meno per le autostrade, per le scuole, per la giustizia sociale“!!! A dirlo è il Commissario europeo per gli affari economici e finanziari… 
Sì… stanno tentando di intimorirci, ma non bisogna dimenticare come dietro i governi nazionali vi sono loro, quei poteri economici che governano il nostro mondo, gruppi come “Bilderberg”  che operano nell’ombra e che determinano le linee generali di una politica ridotta a mera consumazione dell’economia 
Interessi che provano a eliminare le politiche degli Stati nazionali e di quei diritti sociali, creando un’immensa classe nomade e precaria, disposta a tutto pur di sopravvivere, a cui poco importa della costituzione e dei confini nazionali e dove ciò che interessa è costituito da vincoli e trattati internazionali, economici e soprattutto bancari…
Comprenderete bene come quelle politiche di capitalismo finanziario e bancario, siano slegate dagli interessi ricercati da taluni governi, come ad esempio il nostro, poiché a quei potenti, poco o nulla interessa della “plebe” e di quelle politiche ispirate a migliorarle…
Il mondo, sia sotto il profilo del lavoro che delle garanzie sociali, è visto da quei fanatici come qualcosa di distaccato…
A loro interessa esclusivamente l’instaurazione di un governo unico mondiale, con un solo mercato economico, dove non sopravvivano identità e culture plurali, ma un’unica umanità asservita esclusivamente ai loro interessi!!!
Ecco il perché il nostro paese, deve in maniera celere indirizzarsi verso il modello “Brexit“!!!

Chissà perché… mi sento molto vicino all’attuale Procuratore generale di Caltanissetta, Sergio Lari…

In un articolo pubblicato sull’ultimo numero del settimanale statunitense “The New Yorker”, ha affermato: “Prima i mafiosi mi odiavano… ora mi odiano gli anti-mafiosi. Un giorno mi troverete morto per strada, e non saprete chi è stato“…. 
Procuratore… come si dice in Sicilia: “delitto d’onore… chista questione di fimmini fu”!!! 
Certo la vicenda “Saguto” con quella imbarazzante inchiesta, sta creando non pochi problemi al Procuratore capo, in particolare perché la vicenda riguarda come ben sappiamo, alcuni magistrati della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo…
Certo, aver indagato sui propri colleghi, ha procurato ad Egli, non pochi nemici, non solo nella magistratura, ma anche nella politica… 
Bisogna aggiungere d’altronde che, in tutti questi anni – come spesso capita – saranno intercorsi tra quei soggetti ora indagati, rapporti non solo professionali, ma anche personali, ed è comprensibile quindi pensare che, saranno stati elargiti certamente favori personali e dispensati aiuti e chissà se forse, non sono in molti ora a doversi sentire “ricattabili”…

Inoltre… come ben sappiamo, molti di quei soggetti, erano stati considerati da molti… veri e propri “Paladini della legalità”… ed ora, dopo questa vicenda, molti di quegli apprezzamenti, sono andati scomparendo…
La giustizia comunque, dovrà fare il proprio corso… anche perché tutti si attendono, che non venga espressa una diversità di forma… con “due pesi e due misure“…
Certamente è evidente a tutti noi, quanto il tentativo di condizionare questa inchiesta sia da parte di molti… fortissimo!!!
Troppi poteri forti, troppi uomini e donne delle Istituzioni, in gioco c’è la responsabilità di uno Stato di diritto… e sono in tanti a volere evitare di esporsi per non doversi scontrare… 
Il sottoscritto comunque esprime la massima fiducia nell’operato di quella corretta “magistratura” e di quel potere giudiziario, che ha dimostrato finora, quantomeno nella maggior parte dei casi, di essere sempre – dalla parte della rettitudine… 

Oggi si ritorna a votare per i ballottaggi e una fetta di cittadini s’incolonna in quei seggi per andare a dare il proprio consenso elettorale…

E dire che proprio questo momento, potrebbe rappresentare – almeno per noi siciliani – una grande occasione per fare un po di pulizia!!!
Già… il rifiutarsi di votare, potrebbe permettere di tagliare definitivamente, con quel cordone ombelicale che ci lega ad un regime partitocratico, che negli ultimi 50 anni, si è dimostrato consociativo con mafia e poteri occulti dello stato… 
D’altronde se vediamo tutte le relazioni annuali prodotte nelle varie commissioni nominate, si può intuire come i rapporti fra mafia e politica in particolare nella nostra regione siciliana, siano perfettamente efficienti… basti osservare le costanti indagini compiute dalle nostre procure, nei confronti sia di noti uomini politici, che di dirigenti della pubblica amministrazione, a cui vanno sommati quelli di varie associazioni imprenditoriali o di categorie, per terminare con quei “corrotti” professioni, sospettati di compromissioni dirette con quei poteri mafiosi….
Abbiamo visto storicamente quanto la nostra regione sia stata dal dopoguerra ad oggi, seriamente intrecciata fra i meandri di quei comitati d’affari, legati ai partiti e a quella associazione mafiosa, che ne hanno contrassegnato la storia politica ed economica della nostra isola…
Come voler dimenticare lo scontro all’interno di quella corrente democristiana, con da un lato Lima e dall’altro Ciancimino, con Andreotti quale ago della bilancia…
Un trentennio di spartizioni di potere fra mafia e politica, con uno stato “deviato” provvisto di una sua struttura piramidale, militarmente organizzata, in grado di minacciare ogni settore della vita del Paese, capace di dare vita ad una loggia massonica golpista, intorno alla quale gravitavano personaggi importanti e uomini delle istituzioni…
Di contro vi era la società civile… contrapposta a quel sistema deviato, ma destinata alla sconfitta, insieme a tutti i suoi apparati giudiziari, politici, economici e produttivi, in quanto, fortemente intaccati al suo interno, da complicità e connivenze…
Ovviamente il degrado presente allora nella nostra regione e la disponibilità dei suoi conterranei, ha permesso di trovare in quel fenomeno consociativo, un punto d’incontro, che ha consentito alla criminalità organizzata di ampliarsi ed irrobustirsi, all’ombra dello sfruttamento partitocratico delle risorse pubbliche…
Due poteri, quello legale e quello criminale, uniti da un  stesso obbiettivo,  la spartizione del denaro pubblico e l’annullamento di tutti quei principi di legalità, che trovavano in quel clientelismo, la propria forza e che ha permesso a quel sistema di affiliazione di fare proseliti, non solo tra gli esponenti politici, ma anche fra le istituzioni, con uomini dello stato sempre a disposizione di quel potere, sia giudiziario, che repressivo, a cui vanno sommati uomini influenti, che controllavano banche, sindacati, ed anche lo stesso vaticano… 
Erano di fatto… ostaggi di quel sistema e chi si è voluto ribellare ed ha tentato di contrastare quella struttura collusiva, è stato barbaramente ucciso oppure rimosso dal proprio incarico…
La politica in Sicilia, ha dimostrato d’esser stata in rapporto di sudditanza rispetto a cosa nostra, permettendo a quest’ultima, di gestire le risorse dell’isola e foraggiando contemporaneamente i propri apparati mafiosi e quelli dei vari partiti, di governo e d’opposizione… che nei fatti, la sostenevano!!!
Il costo di quel saccheggio lo si è pagato allora in termine di vite umane, ma purtroppo lo si paga nuovamente oggi, osservando la frustrazione dei giovani, negati in questa loro terra dai più semplici diritti…
Un mondo di speranza precluso, poiché ostacolato in ogni suo settore, da quel sistema “clientelare e mafioso” che continua – grazie all’appoggio dei suoi conterranei – ad influenzare in maniera negativa… questa nostra meravigliosa terra!!!