Sì… sembrerà strano, ma la morte del “capo dei capi” rappresenta per questa attuale associazione criminale ed il suo capo, un vera e propria liberazione, in quanto quella figura era diventata per cosa-nostra troppo ingombrante…
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Sì… sembrerà strano, ma la morte del “capo dei capi” rappresenta per questa attuale associazione criminale ed il suo capo, un vera e propria liberazione, in quanto quella figura era diventata per cosa-nostra troppo ingombrante…
“Forse allo Stato servo per parafulmine!!!”.
Si tratta di un giudice, di 35 anni, in servizio al tribunale penale di Agrigento…
Si tratta di un giudice, di 35 anni, in servizio al tribunale penale di Agrigento…
Nel nostro ordinamento giudiziario, ultimamente, si sta assistendo ad una diatriba, tra quanti vorrebbero cancellare il reato di concorso d’associazione mafiosa e quanti invece lo ritengono fondamentale…
Quanto sopra ovviamente va in profondo conflitto con quei basilari principi di legalità… che sono alla base dello Stato di diritto e che rappresentano, elemento fondamentale della moralità…
Credo che sia tempo che certi “signori”, svolgano onorevolmente le funzioni ad essi affidati dalla nostra Costituzione, evitando, per come sta accadendo, quella indegna strumentalizzazione di singoli casi di cronaca, per creare confusione, istigare processi mediatici, implementare commenti e giudizi sui blog o nei quotidiani di parte, quanto sopra, per voler diffondere il terrore nella società civile… additando rischi e pericoli, da parte di quanti sono designati allo svolgimento di quei procedimenti giudiziari….
Difatti, capita frequentemente di trovare dei soggetti che si presentano dall’avvocato indossando le vesti della vittima, ritenendo ingiusto il procedimento in corso per il reato ad egli contestato…
Questo legale, curava gli affari immobiliari del boss ed infatti, con questa accusa, la Procura di Palermo lo ha accusato di, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego e peculato, tutti aggravati per aver agevolato e favorito l’associazione mafiosa….
Le risorse mafiose, furono riversate in società pulite amministrate da stimati soggetti, posti dalla “famiglia” in qualità d’amministratori, che hanno permesso e consentito di avviare contatti imprenditoriali, celando per quelle iniziative i reali interlocutori: grazie difatti alla presenza di insospettabili (come per l’appunto l’avvocato difensore), si è riusciti a concretizzare quelle iniziative che, con molta probabilità, non avrebbero mai potuto essere realizzate, con quei soggetti, di cui si era a conoscenza visti i pregressi di giustizia…