Stasera, per come avevo anticipato nel post pubblicato ieri, avrei dovuto iniziare a parlarvi della novità del governo sulla “patente a crediti” e di come il sottoscritto la ritenga del tutto inutile per affrontare il reale problema della sicurezza nei cantieri edili.
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Sicurezza nei luoghi di lavoro: Presidente Mattarella, chissà … se soltanto mi avesse contattato, forse oggi non saremmo qui a parlare di "patente a crediti"!!!
Pubblicato: 1 marzo 2024 in UncategorizedTag:addetti, affidatari, cantieri, coordinatore, formazione, governo, incidenti, lavoratori, mattarella, morti bianche, preposti, presidente, prevenzione, rischi, rspp, sgsl, sicurezza, subappaltatori
Sicilia: Chissà se un giorno – prima di morire – riuscirò a viaggiare su quei binari dell'alta velocità ???
Pubblicato: 5 febbraio 2023 in UncategorizedTag:alta velocità , appaltatori, cambiamento, fiches, fornitori, freccia rossa, immobilità , italo, politica, principe salina, progetti, ritardi, sicilia, sogno, subappaltatori, tancredi
Vi rimando quindi a quel link che tratta per l’appunto della realizzazione di un’opera ingegneristica, quel treno che collegherà (un giorno…) Palermo a Catania, una tappa certamente fondamentale per lo sviluppo dell’Isola, insieme alle sue sorelle gemelle – ancora da iniziarsi – sulla Catania-Messina e sulla Messina-Palermo…
Ovviamente non entro nel merito dei ritardi e delle motivazioni (di cui tra l’atro posso affermare di conoscerne bene i motivi…) e quindi se pur riconosco in quel suo personale “I have a dream” qualcosa di mirabile, dall’altro, per mia abitudine, sono portato all’obiettività e quindi ad analizzare le situazioni per come realmente sono e non per come potrebbero essere o diventare…Â
Sono comunque d’accordo con l’Ingegnere, responsabile dei lavori della nuova linea per Rete ferroviaria italiana, quando dichiara che i siciliani, da anni, aspettano il cambiamento, ma come ben sappiamo, questa fiduciosa evoluzione non avrà luogo in maniera celere, in quanto sono in molti dall’alto di quei poteri, a volere un popolo sottomesso, mai evoluto, su questo anche i miei conterranei hanno le loro colpe, perché da sempre assistono con distacco ai cambiamenti, quasi non li volessero, già si parla di “alta velocità ”, quando di contro si tende in tutti modi a restare “immobili”!!!
Già … ripenso alle parole del principe Salina: l’isola vive sei mesi all’anno sotto un sole infuocato, il clima e il paesaggio hanno inciso negativamente sull’animo degli abitanti al pari delle vicende storiche. Per tutte queste ragioni la Sicilia è una terra “immobile”, senza prospettive future.
Ed allora vorrei dire che serve a poco scommettere, quando dall’altra parte i giocatori di quel tavolo (fornitori, appaltatori, subappaltatori) – per ragioni che non sto qui a riportare, non hanno più “fiches” da puntare e quindi potersi aggiudicare la posta!!!Â
Ing. sappiamo entrambi quali sono i reali problemi che hanno portato ad oggi a quei ritardi, il sottoscritto tra l’altro l’ha palesemente esposti (sì… formalmente a chi di dovere, in quelle opportune sedi) e debbo ammettere che qualcosa in questi mesi è stato fatto, certo poco, ma d’altronde (per come riportavo sopra) il sistema – se pur imperfetto – va ad ogni costo protetto, perché come diceva il nipote di quel principe, Tancredi: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»!!!Â
Quindi ben vengano questi cambiamenti, ma se si vuole realmente un evoluzione della nostra Sicilia, bisogna che essa diventi attrattiva, non per dare la possibilità d’estate ai turisti di farsi i bagni, ma diventando polo attrattivo di capitali, di idee e di persone, quegli stessi “talenti” che ad oggi – come il sottoscritto – hanno scelto di andar via!!!
Ing. mi consenta questa similitudine: considerato quanto avviene nel nostro Paese, auspico soltanto di non dover attendere trent’anni prima di poter viaggiare in Sicilia su quel treno “alta velocità ”, anche perché sicuramente, per quel giorno, non sarò più su questa terra!!!Â
Ah… dimenticavo, nell’attesa mi sto consolando viaggiando – ad alta velocità – da Firenze a Milano, con Italo e Freccia Rossa!!!
La criminalità organizzata e gli appalti per i servizi della rete ferroviaria: per ora sono soltanto 35 le misure cautelari ma sono certo che a breve – da altre regioni – verranno aggiunti nuovi nominativi!!!
Pubblicato: 3 Maggio 2022 in UncategorizedTag:appalti, corruzione, crisi, forniture, illegalità , imprese, lavori ferroviari, mafia, mancanza di controlli, protocollo di legalità , sicurezza, subappaltatori
Difatti, le società che puntano a quegli appalti, ma anche le imprese che vengono solitamente inserite in qualità di subappaltatori, riescono ad ottenere ciò attraverso metodologie molto pratiche e soprattutto dirette al fine di ottenere quello scopo: vedasi d’altronde l’utilizzo di metodi estortivi, turbative d’asta, intestazione fittizia di beni, corruzione e soprattutto riciclaggio, il tutto con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa che da un lato permette di controllare quegli appalti e d’altro determina chi deve lavorare e chi no.
Come sempre avviene in questi casi, quando cioè si giunge alla fine dell’inchiesta, ecco che si procede con l’esecuzione dei provvedimenti di misure cautelari, nel caso specifico per 35 soggetti, con i relativi decreti di sequestro preventivo sia di beni mobili che di immobili per un valore complessivo stimato in circa 50 milioni di euro.
A questi soggetti sono state imposte, per circa la metà , le misure di custodie in carcere, mentre per tutti gli altri, gli arresti domiciliari e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria…
Va altresì detto come i provvedimenti cautelari, siano stati eseguiti no solo nelle province di Napoli, ma anche in quelle di Caserta, Roma, Bari e Lecco, e sono stati emessi diversi procedimenti dal gip di Napoli nei confronti di persone ritenute gravemente indiziate, tra cui un avvocato e un responsabile di un’agenzia bancaria…
Ritengo che se quanto svolto in questi giorni dalla Dda partenopea, fosse anche esteso ad altre regioni del nostro Paese, si scoprirebbe come il sistema attualmente perpetrato ed ora per fortuna emerso, grazie all’inchiesta di cui sopra, non rappresenti altro che un esempio perfetto di quanto sta accadendo anche in altre realtà , di cui però finora si è preferito non indagare…
D’altronde non dobbiamo dimenticare come quei grossi appalti siano una manna dal cielo per la nostra politica e per molti referenti istituzionali che trovano attraverso essi un vero e proprio indotto, garanzia occupazionale per i propri familiari e/o amici, nuovi posti di lavoro in un grave momento di crisi, ma soprattutto, questi soggetti “raccomandati” diventano con il tempo, garanzia di quelle preferenze elettorali da sfruttarsi al momento opportuno.
Penso che a tutti noi non resti che attendere di leggere – su qualche nota testata giornalistica – la prossima inchiesta giudiziaria su quei lavori “ferroviari”; d’altronde, considerate le facoltà “magiche” personali che molti amici mi attribuiscono, ho come la sensazione che a breve – anche nella mia regione Sicilia – possa accadere qualcosa di analogo con quanto emerso in queste ore.Â
Come dicevo… non resta che attendere, ma non credo ci vorrà molto.
Morti sul lavoro: una vergogna per lo Stato che non si impegna in maniera seria a mettere in pratica le procedure corrette!!!
Pubblicato: 16 aprile 2022 in UncategorizedTag:addetto, affidatarie, carta, coordinatore, draghi, formazione, imprese, incidenti, lavoratori, mattarella, morti sul lavoro, pericoli, preposto, presidente, prevenzione, rischi, rspp, sgsl, sicurezza, subappaltatori
Il sottoscritto ad esempio opera da oltre trent’anni in qualità  R.S.P.P. (oltre che come Coordinatore e Formatore…), ed in questo lungo periodo mi pregio di non aver mai avuto un solo incidente nei cantieri da me seguiti e posso assicurarvi che non si è trattata di semplice fortuna!!!
Ora, se pensavate per un istante che quanto sopra sia stato dovuto ad una mera casualità , no… miei cari Presidenti, mi dispiace deludervi, ma ciò è accaduto in quanto il sottoscritto, perdonatemi la frase scurrile – “ci ha scassato la minch… ogni giorno, sia ai lavoratori che ai colleghi preposti alla sicurezza” affinché ciascuno di essi compiesse in ogni istante il proprio dovere, senza mai distrarsi ma soprattutto mettendo in pratica quelle necessarie misure di prevenzione e protezione e salvaguardia di ogni fase lavorativa proteggendo tra l’altro anche l’altrui lavoro…Â
Permettetemi altresì di aggiungere che il sistema per come è strutturato, mi riferisco alla gestione della sicurezza sul lavoro (in sigla SGSL) è di fatto totalmente inconcludente poiché se chi dovrebbe controllare e verificarne l’operativa sul campo è di fatti sottomesso al proprio datore di lavoro, il quale ha solitamente come primo obiettivo quello di mirare esclusivamente alla produttività a scapito della sicurezza, è evidente che il sistema della sicurezza implode su se stesso…
Ma d’altronde anche loro cercano di salvaguardarsi il proprio orticello, già … quel posto di lavoro ricevuto certamente in maniera immeritata e che ha come unico fine, non tanto il rispetto delle norme previste dai CCNL e/o quanto riportato nei Capitolati d’Appalto, no… il loro interesse non è sulla salvaguardia delle vite umane, essi viceversa puntano a procedere nella direzione della produttività , affinché i tempi previsti di quei loro cronoprogrammi vengano rispettati e rimettendo così ad altri – mi riferisco ai referenti delle affidatarie o agli addetti della sicurezza delle altre imprese sottostanti – tutti i problemi connessi con quelle fasi lavorative programmate. Â
Sì… cari Presidenti, continuiamo a parlare di Sicurezza sul lavoro, tanto più di parlarne in questo nostro Paese cosa si fa: intanto oggi a causa vostra, piangiamo altri quattro morti, ma vedrete non saranno neppure gli ultimi!!!
Cordialmente, Nicola Costanzo  Â
P.s. è siamo giunti a – 5
Protocollo di Legalità sul raddoppio della SS 640!!!
Pubblicato: 8 luglio 2010 in UncategorizedTag:affidatarie, controlli, fornitori, inchiesta, infiltrazione mafiosa, legami, protocollo di legalità , sicilia, ss640, subappaltatori
Dopo i clamorosi provvedimenti del protocollo per la legalità , istituiti a tutela dei lavori per il raddoppio della Strada Statale 640 Agrigento – Caltanissetta, abbiamo potuto assistere a come alcuni contratti già stipulati, con le Ditte affidatarie e con i loro diretti subappaltatori/fornitori, sono stati annullati, in quanto si è presunto (da una verifica di controllo svolte dalla ns. “intelligence”) che queste società , potessero avere al loro interno, eventuali legami con le cosche mafiose.
Nel frattempo uomini tra carabinieri, poliziotti, finanzieri e agenti della Dia hanno controllato le undici ditte presenti ed all’opera lungo la statale 640. Controlli previsti nel quadro del cosiddetto “protocollo di legalità ”, stipulato un anno addietro tra la Prefettura, le forze dell’ordine e le ditte che si aggiudicarono l’appalto del raddoppio.