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Ho letto una volta una frase che diceva: “Stare con due piedi in una scarpa porta all’autodistruzione dei sentimenti”!!!
Penso che quella frase sia corretta, perché nessuno di noi può pensare di vivere la vita, stando con due piedi in una scarpa o come qualcuno “cattivamente” direbbe “tenendo un piede in due scarpe“!!!
Ma se ci fate caso è quanto avviene continuamente, almeno il sottoscritto si accorge di ciò ogni giorno, sì ogni qualvolta che mette alla prova le persone, ed essi si dimostrano “fallaci“, in tutto e per tutto… 
Non tutti ovviamente, ma la maggior parte sicuramente… e non importa a quale categoria essi appartengano, non incide il sapere che quei soggetti fanno parte di una categoria posta al di sopra delle altre, che per quella loro funzione sono messi a difesa dei cittadini, dei loro problemi, conta poco che questi uomini e donne appartengono alle istituzioni, ad enti posti a difesa dei lavoratori, ad associazioni di legalità, ad ordini professionali e via discorrendo…
Ciascuno di loro sembra spaccare il mondo, già… a sentir quelle loro parole si ha come l’impressione che essi non abbiano timore di nessuno, che sono disposti a combattere per noi, che operano contro quel sistema clientelare, corruttivo e mafioso…
Ma quando nella pratica ci si ferma a valutare quelle loro azioni, ci si accorge come a tremare dall’altra parte non vi sia nessuno, e sì… perché i primi ad essere scomparsi sono proprio loro!!!
La verità è che nella sostanza hanno tutti paura, a cominciare dal timore di perdere quella posizione acquisita, di mettersi cioè di traverso a quel sistema, in particolare, pensare di andare contro quanti… si sa appartengono a quell’apparato… 
Ecco quindi che la maggior parte… sta come dicevo sopra: “con due piedi in una scarpa”!!!
Come si dice a Catania: “Si scantunu“… ed è il motivo per cui non fanno nulla!!!
Non si tratta d’aver paura per la propria vita, no… qui non vi è in gioco la sopravvivenza fisica, qui c’è qualcosa di più potente da affrontare, sì… il dover affrontare la paura di cambiare la propria vita, di mettere a repentaglio quanto si è saputo conquistare (immeritatamente…) ed ora non lo si vuole perdere!!!
Peraltro è lo stesso sentimento inequivocabile che ha dominato tuttala loro vita, quella paura di sbagliare, di doversi mettere in evidenza o di mostrare il proprio coraggio!!!
Ma questi sono soggetti che hanno trascorso tutta la loro esistenza ad evitare i rischi, hanno preferito smettere di vivere con dignità e si sono piegati alla regole della consuetudine… ed è per questo motivo, sì è grazie a loro che questa nostra terra non cambia, non migliora, ma resta sempre sempre la stessa, perché il vero problema in fondo… sono loro!!!   
Lo so… difficilmente si riuscirà a cambiare questo sistema, quantomeno in tempi celeri…
Mi consola però sapere che alla fine: “chi oggi si diverte a vivere con due piedi in una scarpa…  finirà sicuramente con il camminare scalzo”!!!
In questo periodo Natalizio, ho l’impressione che ci si scambi gli auguri tanto per farli, sì in maniera un po’ troppo superficiale, probabilmente perché non si sente in cuor proprio, il bisogno di doverli manifestare…
Chissà, sarà per questi motivi che è diventato ormai uso comune utilizzare il proprio cellulare o meglio i “social” o le “chat” istallate, per inviare quel messaggio d’auspicio o per ritwittare l’allegato colorato appena ricevuto…
Perdonatemi… non è per fare polemica, la mia non vuole essere una provocazione -in particolare proprio questo giorno- ma vorrei lanciare un messaggio sincero d’altruismo e di pace, una ricerca di quella bontà d’animo perduta, di quella positività che dovremmo ciascuno di noi avere, ma che soltanto oggi sappiamo manifestare…
Ciò che desidero evidenziare, è come dietro una giornata così importante, quantomeno per noi cristiani, non si debba nascondere alcuna falsità, quel voler apparire a tutti i costi autentici, solo perché questo modo di essere è diventato un luogo comune… 
A cosa serve d’altronde fare 10.000 auguri ai propri “Followers” su Facebook, Twitter, Istagram e quant’altro, quando dentro noi, sappiamo di poter contare su non più di 100 veri amici, mentre tutti gli altri, restano semplici e fugaci conoscenti… che oggi ci sono, ma che breve potrebbero non “seguirci” più…
Peraltro, un po di tempo fa per Natale (o per altre festività altrettanto importanti) si usava il proprio telefono (allora quello di casa…) per chiamare parenti o amici, con i quali non si sarebbe condivisa la notte insieme… era quantomeno un modo diretto per sentirsi e poter esprimere quel proprio affetto…    
Oggi di contro non si fa neppure questo… ci si affida ad semplice messaggio, inviato a mezzo email, su una nota vocale, con un immagine o un video appena riciclato e tutto così… passa in secondo piano, non si riesce più a manifestare alcuna espressione di cordialità, di gentilezza, di altruismo, nulla… chissà forse sbaglio, perché non considero la possibilità che possa essere giusto così…
Alcuni danno la colpa al “web”, dicono che ci ha sopraffatti, che siamo stati condizionati da questo modo di essere, sì… di vivere questa nostra vita sempre in maniera celere, senza concederci tempo per esprimere quelle nostre emozioni…
Siamo sempre di corsa e non dedichiamo un attimo a noi stessi, ai nostri sentimenti, a tutte le persone che un tempo sentivamo vicine…
Chissà, forse diceva bene Raf nella sua canzone “Cosa resterà…”:  Anni come giorni, son volati via, brevi fotogrammi come treni in galleria, è un effetto serra che scioglie la felicità, di questi anni maledetti, già che cosa resterà…
Anni bucati e distratti, anni vuoti come lattine abbandonate, afferrati e scivolati via, in una verità… ma dentro una bugia, noi sempre più soli e singole metà…
Ecco, che cosa resterà…
Comunque, dopo quanto detto, proverò quantomeno a chiamare quante più persone, per tutti gli altri, per coloro che sono riportati nella mia rubrica faro in modo che ricevano un mio messaggio di auguri… e ai miei Followers, consiglio di leggersi questo mio post…
Infine, un messaggio particolare di un sereno Natale, va soprattutto a tutti coloro con cui da tempo non mi parlo più, perché nella vita c’è sempre tempo per dire, “ho sbagliato” o anche… “tranquillo, sei stato perdonato”, si tratta solo di saper mettere da parte il proprio orgoglio…
Quindi… BUON NATALE A TUTTI!!!
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