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La Commissione europea ha presentato ricorso contro una sentenza del tribunale dell’UE che ha ratificato il salvataggio di un piccolo creditore italiano, in una mossa che contrappone il capo antitrust del blocco Margrethe Vestager al governo “euroscettico” italiano.

La decisione è un duro colpo per le banche italiane che stavano prendendo in considerazione la possibilità di presentare richieste di risarcimento alla Commissione dopo il verdetto del tribunale UE emesso a marzo, che ha annullato una prima decisione di Bruxelles di bloccare il salvataggio di Cassa di Teramo (Tercas).

Vestager, candidato alla presidenza della prossima commissione, ha aspettato le elezioni del Parlamento europeo della scorsa settimana prima di annunciare la sua decisione di appellare la sentenza, in quella che è stata vista come una mossa per evitare d’interferire con il voto.

I salvataggi in banca sono una questione delicata in Italia, dove un governo anti-establishment ha promosso una campagna contro le norme UE di “bail-in†che limitano l’uso del denaro pubblico per sostenere istituti di credito in difficoltà.
I regolatori antitrust dell’UE hanno bloccato il salvataggio di Tercas nel 2015 perché è stato effettuato con fondi provenienti dal fondo di garanzia dei depositi italiano FITD.
Bruxelles ha preso in considerazione il piano di salvataggio in violazione delle norme UE sugli aiuti di Stato perché ha affermato che il fondo ha agito per conto dello stato italiano, fornendo in effetti sussidi ingiusti alla banca.
Il Tribunale UE ha annullato tale decisione a marzo, stabilendo che il fondo aveva agito in modo indipendente.
Dopo il verdetto, l’associazione bancaria italiana (ABI) ha invitato la Commissione a rimborsare prestatori e risparmiatori che hanno perso denaro “a causa delle conseguenze delle decisioni sbagliateâ€!!!

I salvataggi bancari italiani dopo Tercas sono stati effettuati con schemi meno generosi, a causa del rifiuto di Bruxelles di tale intervento.
La stessa “Tercas” fu successivamente salvata in termini più onerosi e venduta a un’altra banca (Popolare di Bari).

Il governo italiano ha anche detto che stava valutando la possibilità di chiedere un risarcimento.
Ma la decisione della Commissione di fare appello ora apre la strada a una lunga controversia legale che potrebbe impedire al governo italiano di utilizzare i termini più facili del salvataggio di Tercas per i futuri salvataggi bancari…

Di recente, abbiamo visto come il governo italiano non abbia escluso l’aiuto pubblico per Banca Carige, l’ultimo di una serie di crisi bancarie in un’economia che ancora si sta riprendendo dagli effetti della recessione…

L’esecutivo dell’UE ha affermato che nel suo appello al verdetto chiedeva chiarimenti al tribunale sull’applicazione delle norme sugli aiuti di stato dell’UE nei salvataggi bancari, in quanto la sentenza “sembra discostarsi dallo standard stabilito dalla giurisprudenzaâ€.
Separatamente, la Commissione europea ha scritto successivamente al governo italiano chiedendo di spiegare un deterioramento delle finanze pubbliche del paese, una mossa che prepara il terreno per un altro possibile scontro legale con la coalizione euro-scettica a Roma!!!

Come sempre ora si va alla ricerca delle responsabilità… 
Di chi fossero, di chi avrebbero dovuto intervenire, se c’era qualcuno che era stato informato, oppure che sapeva… e ha fatto finta di non sapere affinché potesse accadere ciò!!!
In questo nostro paese va sempre così… si va a caccia delle streghe ed alla fine di tutte quelle inchieste, non c’è mai nessuno che paghi!!!
Ora, a fatto compiuto si passano quella palla “infuocata” della consapevolezza, tra Bankitalia e Consob…
Già, chi è che non ha vigilato sulle banche, come può essere che non vi sia ancora oggi, un sistema di controllo che tuteli il risparmiatore…???
Cosa resta ora a quei poveri correntisti dei propri soldi… purtroppo nulla!!!
 Il bello è che si parla sempre di trasparenza, di regole… fateci caso quando provate ad aprire un c/c i documenti pretesi e le firme da apporre, sembra quasi che ci facciano un favore… 
E dire che i soldi sono i  nostri, loro non rischiano nulla, eppure quel mondo così formale e riservato, dimentica poi d’applicare quelle minime regole di controllo generale, sul sistema bancario!!!
Per cui alla fine… possiamo concludere: nessuna protezione sostanziale per il risparmiatore.
Il quadro è desolante e chi ci va di mezzo è il cittadino che si è fidato della sua banca… D’altronde con autorità che non si parlano e che si trincerano dietro a cavilli procedurali per difendere quel proprio operato, scaricando sull’altra autorità le responsabilità di quanto sarebbe potuto accadere ed è accaduto… come pensavate si potessero superare tutte quelle falle emerse sui controlli???
Quasi quasi, conviene tenere – come diceva mia nonna – i soldi sotto la mattonella… già almeno lì sono al sicuro e nel caso di un furto, si potrà individuare l’eventuale ladro… 
Qui di contro, non si saprà mai chi ha rubato o chi è stato negligente ed ha permesso che tutto ciò accadesse…
Come sempre soltanto ora si sprecano tutte quelle ipocrite dichiarazioni sulla trasparenza, si formano commissioni per verificare le procedure adottate (certo ci sarebbe da mettere in discussione anche la scelta di questi soggetti incaricati ad “ispettori”), ma in Italia si sa come vanno queste cose… c’è da proteggere innanzitutto il sistema bancario e vedrete come alla fine nessuno, ci spiegherà come mai, i problemi di quelle banche “venete” siano venuti alla luce soltanto quando la Banca Centrale Europea ha assunto la vigilanza su quegli istituti!!!
La verità è che tutti sapevano ed hanno volontariamente ingannato i risparmiatori, facendo comprare loro obbligazioni subordinate o derivati, prodotti finanziari di cui altre banche europee, già ne sconsigliava l’acquisto… 
Ho sentito dire che nel 2001 era stata presentata una denuncia, la quale per anni è rimasta nel cassetto del magistrato competente, prima di essere definitivamente archiviata!!! 
Come ripeto continuamente, nulla si compie se non vi è l’appoggio di tutti e d’altronde proprio questa tipologia di soggetti, vengono di volta in volta inseriti in questo meccanismo perverso, in quanto perfettamente consapevoli di adattarsi a quel loro ruolo, affinché si possa compiere saltuariamente, quella classica sceneggiata all’italiana!!!