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Pensateci un attimo…
Uno dei principi alla base di quell’associazione criminale è di fondare se stessa sulla “famigghia“, ma soprattutto d’affidare quel suo sistema illegale ai cosiddetti “amici”…
D’altronde in quell’ambiente non si dice spesso di rivolgersi agli “amici degli amici“???
Un legame che unisce persone più disparate e con professionalità diverse, ma che mette a disposizione ciascuno di essi per quell’unico fine… favorire gli amici!!!
Un sistema questo talmente radicato nella società che fa parte di quelle relazioni, uniche e imprescindibili, utilizzate solitamente nel quotidiano per scambiarsi quelle risorse per soddisfare così le richieste ricevute… 
Perché il mafioso da solo conta poco… anzi nulla, in particolare quando si tratta di definire quelle sue esigenze o se le finalità sono di ordine “pubblico”, perché una cosa è spacciare droga o chiedere il pizzo, un’altra è aggiudicarsi gli appalti o dare inizio ad attività imprenditoriali legali…
Per quegli scopi servono altri soggetti con competenze professionali che il mafioso non possiede… perché sono al di fuori di quelle aree di pertinenza a cui solitamente egli fa riferimento, appartengono ad un contesto diverso, sì… che nulla hanno a che fare con quel soggetto…
Ma il mafioso ha un pregio… seppur solitamente presuntuoso e narcisista, conosce perfettamente i propri limiti e tenta quindi di circondarsi di persone valide, fa sì che in quella sua rete personale, possano connettersi soggetti diversi ma capaci, con un elevato livello di preparazione, affinché si possano raggiungere in maniera celere quegli scopi prefissati…
Ecco perché quel soggetto è in grado di rimanere nel sistema, perché fa in modo d’utilizzare gruppi diversi a seconda delle esigenze, i quali si ampliano o si restringono per interagire tra essi e ricavarne i necessari benefici…
Sono dei veri manipolatori, anzi per alcuni versi potremmo considerare quel mafioso… un progressista, capace di saper intrecciare rapporti e uomini così diversi da loro, per condurli a quelle loro regole, in un processo di compartecipazione che dimostra essere alla fine… perfettamente efficiente.
Ecco perché in molti, se pur diversi e non appartenenti a quel particolare contesto, evidenziano nei fatti comportamenti eguali a quei mafiosi, dimostrano d’essere come loro, perché è grazie a loro, a quei favori, che si giunge al buon esito di quegli affari…  
Ciò che si realizza è quindi una relazione tra  affiliati di quella associazione e uomini della nostra burocrazia, i primi hanno bisogno dei secondi, ed i secondi si mettono a disposizione dei primi, ciascuno per ottenere propri vantaggi personali… 
Peraltro, quel sistema funziona alla perfezione, ma soprattutto quel rapporto biunivoco incoraggia quei membri interni ed esterni, ad una forma di lealtà… ed è su questa partecipazione che si basa quella forza e rappresenta il motivo principale che lega quegli individui a compiere quelle costanti modalità illecite, affinché si giunga a realizzare quell’efficiente sistema di solidarietà!!!
Ecco, questo è quanto sta accadendo…
Siamo così presi dall’inseguire le notizie, che non riusciamo più a comprendere quale siano, quelle vere da quali false…
Una valanga d’informazioni a cui non riusciamo più a stare dietro… 
E’ come essere travolti da una slavina di contenuti di rete, che non comprendiamo più, cosa valga la pena leggere e cosa no… 
Abbiamo deciso quindi di stilare una vera e propria classifica personale di programmazione, pagine web, blog, social, ecc., a cui dare a ciascuno priorità… 
La disgrazia è che con l’andare del tempo… molte di quelle notizie bufale, sono ormai state passate in rete e vengono condivise per reali o viceversa, ed è il motivo per cui, non riusciamo più a comprendere cosa farne di tutta quella spazzatura e soprattutto, come fare in modo, che questa… venga eliminata dal web. 
Certo, non si può dire che la rete non sia qualcosa di meraviglioso… avere in diretta tutte le notizie senza che nessuno possa censurarle è qualcosa di strepitoso, una vera e propria rivoluzione culturale che permette in tempo reale, di scambiare informazioni…
Certo qualche rischio questa libertà mediatica lo comporta, ad esempio, abbiamo visto come gruppi terroristici utilizzino Youtube per trasmettere i proprio video di violenza, oppure come molti gruppi antisemiti utilizzino Facebook o Twitter per mandare i loro messaggi, oppure c’è chi attraverso la satira, pubblica vignette razziste o chi sotto forma di politica, tenta di condizionare una parte di quei giovani, che solitamente viaggiano su Internet…
Purtroppo mancano i controlli e soprattutto i grandi gruppi del web, non hanno alcun interesse a limitare le notizie “fake”…  perché molte di queste, fanno sì d’attirare milioni di visitatori…
D’altronde il web vive sui “click” e sulle “condivisioni” e sono questi i fattori che determinano la posizione di una pagina social o di un blog, se essere tra i primi posti nel motore di ricerca ad esempio di google… 
Tutti gli altri, se pur paganti, proprio per essere posti tra le prime posizioni, con il tempo, se non trasmettono nulla d’interessante ai propri lettori, andranno pian piano, scomparendo…
In questi ultimi anni, si è cercato di coinvolgere i propri lettori con la pubblicazione dei commenti… dove chiunque ogni giorno, può manifestare le propri opinioni, il più delle volte queste, espresse sotto forma anonima o falso nickname…
Il problema è che molti sono convinti, di poter dire ciò che si pensa… anche senza offendere nessuno, ma alzandosi a giustizieri o giudici per quanto si vorrebbe che fosse fatto, ma ahimè la rete – ma non solo quella – non funziona così… 
Ciascuno pensa e dice ciò che vuole, come tutti i lettori, potranno condividere o meno quel pensiero… ma una cosa è certa, tutte queste interconnessioni, generano un’enorme quantità d’informazioni… a cui la nostra mente, non è capace di dare immediate risposte, tendendo a disperderle, o quantomeno a non memorizzarle!!!
In questa situazione, la società civile tenderà a dividersi in due grosse parti; ci sarà chi produrrà cultura e chi ne sarà esclusivamente consumatore… una situazione non certamente diversa da quella prima del web, un periodo nel quale c’era chi scriveva libri e chi li leggeva!!!
Ora invece chiunque può scrivere e raggiungere lettori ovunque… ma nel far questo, tende a uniformarsi o a perdere di valore…
Infatti, molti utilizzano questo espediente per confonderci… in questo, i nostri politici sono maestri…
Per esempio, se devono far passare una legge impopolare, ecco che di questa se ne parla pochissimo, nel contempo, si svolgeranno grandi dibattiti su argomenti di cui l’opinione pubblica non ha alcun interesse, ma loro daranno a questa notizia un grande risalto, affinché passi “sottovoce” quella su cui sin dall’inizio si era puntato…
Ecco quindi che le notizie diventano gossip… cioè, fanno in modo d’attirare principalmente quelle che determinano “scoop”, anche se si comprende sin da subito che la notizia, possa riguardare qualcosa d’insignificante, ma purtroppo, il pettegolezzo vince sulla cultura…
Ed è quindi per i sopracitati motivi, che se da un lato il web non presenta frontiere spazio temporali, di contro, è come se, all’interno di essa, ci si trovasse in una scatola chiusa, in quanto il numero dei suoi lettori, costituisce di fatto il suo vero limite, quasi fossero una vera e propria censura, che permette la crescita di quel sito, oppure lo conduce verso la propria fine e si sa che, non sempre la scelta ricade in maniera corretta, anzi il rischio è quello di veder scelti, proprio i siti che si pensava inconcludenti, gli stessi che faranno in modo… non solo di sprecare una grossa fetta del proprio tempo a parecchi di quei lettori… ma ahimè, a renderli sempre più disinformati!!!