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Nelle intenzioni di preghiera, Papa Francesco, chiede ai magistrati di riflettere sugli effetti delle delle loro decisioni: Dai giudici dipendono scelte che influiscono sui diritti e sui beni delle persone.
Bergoglio afferma che per essere un buon magistrato occorre evitare favoritismi e pressioni che possono contaminare le decisioni da prendere: La loro indipendenza deve tenerli lontani dal favoritismo, dalle pressioni che possono contaminare le decisioni che devono prendere.
Come Gesù, questi pubblici ufficiali non devono mai contrattare la verità!!!
I Magistrati devono seguire l’esempio dato da Gesù, che non negozia mai la verità…
Il Papa esorta ciascuno di noi fedeli a pregare per coloro che gestiscono la giustizia: Preghiamo perché tutti quelli che amministrano la giustizia operino con integrità, e perché l’ingiustizia che attraversa il mondo non abbia l’ultima parola.
Certo anche il Papa… leggendo di quelle molteplici inchieste che hanno coinvolto uomini della magistratura, sarà rimasto frastornato… perché mai e poi avrebbe pensato che quei professionisti integerrimi, sarebbero potuti cadere così in basso!!!
Ogni tanto penso che sia un vero peccato che il sottoscritto non creda alla giustizia “divina”, sì… perché non mi sarebbe dispiaciuto potere vedere in un’altra vita, alcuni di quei togati, continuare la loro esistenza in uno di quei noti gironi dell’Inferno… 
V’immaginate la scena… posti lì a bruciare per l’eternità dentro quel calderone d’olio bollente per tutte le colpe commesse in questa terra… 
Ma Papa Francesco ci chiede di pregare per loro… 
Il sottoscritto aggiunge che una preghiera la si potrebbe anche fare per taluni di essi, in particolare per quei magistrati e/o uomini delle Istituzioni che hanno dato la vita per questo loro ingrato paese, ma dedicare oggi una preghiera generalizzata a tutti gli uomini di quell’ordine, mi viene alquanto difficile, già… è come voler pregare per tutti i prelati, sapendo che molti di essi hanno compiuto atti spregevoli nei confronti dei minori!!!
Quindi facciamo una cosa… per il momento lasciamo perdere le preghiere e pensiamo ai fatti, valutiamo chi sta operando in maniera corretta – vedasi ad esempio alcuni uomini e donne della nostra procura etnea – e chi di contro meriterebbe di essere preso a calci in culo e purtroppo di questi – vi assicuro – ve ne sono tanti!!!
Cosa aggiungere, da tempo non credo più a nulla (sull’argomento infatti ho iniziato a scrivere un libro… ) ma una piccolissima parte di me vuole ancora sperare, sì… che anch’io possa sbagliarmi e che le colpe commesse in questa terra da quei togati, vengano finalmente espiate!!!
Almeno lì… in quell’altra vita, visto che in questa vita terrena, sono riusciti – grazie a quei loro colleghi… altrettanto corrotti – a evitare d’esser condannati!!! 


Alcuni giorni fa parlavo con i miei zii sul terremoto accaduto in Indonesia e in particolare facevo un bilancio provvisorio sulla tragedia che stimava all’incirca in quel momento, 1650 persone decedute e 70.000 sfollati…

Avevo detto loro, speriamo che quanto accaduto in questi mesi in molti parti del mondo, non abbia ad accadere qui da noi… anche perché – come in quei paesi del terzo mondo – il nostro ha dimostrato essere in questi anni per nulla preparato, ne sotto il profilo di prevenzione e neppure sotto quello dell’organizzazione, benché ne dica la “Protezione civile”!!!

Certo sono in molti a suggerire che il nostro vulcano “Etna” ci protegge da quei possibili eventi catastrofici, sì… chissà, forse quanto detto potrebbe essere vero per quelli di origine vulcanica, ma certamente non per quelli di origine tettonica, che si verificano lungo i margini delle zolle litosferiche, come ad esempio quella che per l’appunto attraversa lo stretto di Messina…
Ora… senza voler fare allarmare i miei conterranei, desideravo riportare un studio che ho letto in questi giorni e che prevede entro i prossimi due anni – speriamo che quelle loro sventurate valutazioni siano totalmente errate –  un evento catastrofico di magnitudo 7,5 della scala Richter…

8nfatti, a detta del prof. Alessandro Martelli (direttore del Centro ricerche “Enea†di Bologna – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ci resterebbero 24 mesi per salvare il salvabile: L’80% dei siciliani è senza piano di emergenza e rischia di non avere scampo se davvero arriverà il “Big One”.
Aggiungendo inoltre: “A breve, tra la Calabria e la Sicilia, potrebbe verificarsi un sisma distruttivo, di magnitudo 7,5. Un terremoto catastrofico, molto più forte di quello dell’Emilia o dell’Aquila, potrebbe colpire e distruggere il Sud Italia, nei prossimi mesi o entro due anni”.

Ora come sempre c’è chi crede alle nefaste previsioni del professor Martelli e chi parla d’inutile allarmismo… eppure lo stesso, aveva previsto il terremoto in Emilia che poi effettivamente si è verificato…
Non solo il Centro Ricerche Enea, ma anche altri enti e recenti studi lanciano segnali inquietanti alla comunità scientifica italiana…
I tempi sarebbero maturi per un violento terremoto tra la Sicilia e la Calabria”, sono di questo avviso l’Università di Trieste, l’Accademia russa delle Scienze e l’International Centre for Theoretical Physics.
L’evento sismico potrebbe liberare molta più energia di quella prodotta dal terremoto del 2009 a L’Aquila.

Qualcuno ci accusa di allarmismo” – dichiara Martelli –  ma il nostro unico obiettivo è quello di aiutare la popolazione e cercare di dare un contributo per migliorare questo Paese, che rimane al momento incosciente di fronte a fatti concreti e poi piange per mesi quando arriva una catastrofe. 

Le istituzioni devono muoversi dalla loro inerzia in termini di Protezione Civile e va verificata una ricognizione strategica in termini di sicurezza ambientale, e fare una corretta campagna di informazione per la gente».

Per fortuna che qualcuno la pensa in maniera contraria, tra questi l’INGV nella persona del presidente Stefano Gresta, che non condivide i timori del professor Martelli: “Si sta facendo allarmismo, e in qualche modo anche terrorismo approfittando dell’emotività del momento per fare pressioni mediatiche e accaparrarsi così qualche centinaio di milioni di euro per la prevenzione sismica. Sappiamo che la Sicilia orientale è ad alto rischio sismico, ma lo sappiamo non perché ora sarebbe stato messo a punto un esperimento scientifico, ma da quello che ci dice la storia…

Le previsioni attualmente hanno un margine di errore e di incertezza troppo ampio per poter essere utilizzate nella pratica. E chi ha fatto quelle previsioni non ha detto quanti falsi allarmi ha generato negli anni quello strumento, quante volte è stato previsto un evento che poi non si è verificato. E che facciamo, spostiamo milioni di persone per due anni e blocchiamo mezza Italia per un evento che magari poi non si verificherà?”.
Cosa aggiungere… forse ci vorrebbe la bacchetta magica, comunque il sottoscritto resta dell’idea che qualcosa andrebbe fatto, sarà perché come si dice “prevenire e meglio che curare”, ma soprattutto perché una buona prevenzione, un addestramento su ciò che bisogna fare in quei particolari casi, una predisposizione dei piani d’emergenza e delle aree necessarie a ricevere quegli 8sfollati, potrebbe ridurre di molto le vittime, senza attendere come sempre da noi, continuando a non far nulla!!!

Sperare che qualcuno da lassù ci protegga oppure augurarsi che qualche preghiera possa fare il miracolo, è quantomeno nel 2018 da folli!!!
“Aiutati che Dio ti aiuta…”: ecco, forse è il momento di prendere queste parole in maniera concreta ed è tempo che le nostre istituzioni, i nostri governi nazionale e regionale, inizino a predisporre un programma d’intervento, prima che sia come sempre… troppo tardi!!!

Natale è appena passato… anche se c’è chi sta ancora festeggiando…
I regali sono stati dati ed il cenone con il relativo pranzo del 26 ora si cerca di smaltirlo…
Per molti è stato un momento di gioia, per altri purtroppo, un momento triste, costernato dal dispiacere di un lutto…
Ed oggi quindi il mio pensiero va a quel  ragazzo di 18 anni, deceduto nel pomeriggio del 25 dopo aver trascorso tre giorni nel reparto di rianimazione di Varese…
Aveva 18 anni Alessandro Giani ed è morto per una fatalità… precipitando dal tetto di una fabbrica dismessa, mentre insieme a due amici stavano osservando dall’alto il panorama… senza accorgersi sciaguratamente di un foro che gli ha fatto compiere un volo nel vuoto di 6 metri… 
Muore Alessandro… ma riesce a donare i suoi organi a dieci persone.
I medici, in virtù dell’autorizzazione concessa dai familiari, si sono messi subito in moto per l’espianto degli organi, che andranno a salvare la vita di altre persone…
Il mio pensiero va quindi a questa famiglia, che nella disperazione, ha saputo dimostrare un gesto di grande generosità…
Non è facile in quella circostanza pensare a donare… soprattutto quando ha perdere la vita è la persona che più di tutte si è amata…
Dover decidere in così breve tempo, in quel difficile momento fatto di profonda sofferenza, pensare cioè ad altri, ai bisogni di qualcuno che non si conosce… ma che si sa stare altrettanto male,non è cosa facile… pur sapendo che, l’arrivo proprio di quell’organo forse potrà salvarlo…
Questa famiglia, i genitori di Alessandro, Davide e Daniela e la sorella Serena, con un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita e per il prossimo, hanno saputo fare spontaneamente il più grande regalo di Natale! 
Ho letto che i familiari, hanno chiesto di rivolgere una preghiera per loro ed in particolare per il figlio Alessandro…
Credo che ognuno di noi, in cuor suo, saprà compiere spontaneamente quanto richiesto…
Perché se pur in un momento particolare di gioia per tanti di noi, non posso che augurare alla famiglia Giani, pace e serenità, sperando che forse, attraverso coloro che hanno ricevuto in dono gli organi di Alessandro, possano nuovamente rivedere il loro meraviglioso ragazzo.
Grazie Alessandro…
Io dormivo e sognavo che la vita era pura gioia;
mi sono risvegliato, per vedere che la vita era servizio…
Allora ho servito ed ho visto che servire era gioia!
Tagore

Questa mattina nell’andare ad acquistare il giornale, tra i tanti settimanali esposti che trattano di solito Gossip… ne ho visto uno che è specializzato in storie di vita quotidiana… notizie su crimini, delitti, misteri, scomparsi… ecc…
In prima pagina c’era l’immagine – riprodotta – di Sara e della sua mamma…
Mi sono chiesto… non è bastato ascoltare i modi criminali e la violenza alla quale è stata costretta…
Barbaramente uccisa dai propri familiari e gettata in un pozzo dal quale difficilmente sarebbe emersa la verità… se lo zio Michele non avesse avuto un rimorso di coscienza… e dove attraverso le proprie azioni… ha contribuito a indirizzare le forze dell’ordine su quel corpo, ormai privo di vita…
Ed ora, dopo che la giustizia ha espresso il suo verdetto… dopo che sono state emesse le condanne alla cugina ed alla zia…, siamo ancora qui, a dover  assistere ad ulteriori pubblicazioni per fare share… per aumentare il numero di vendita delle riviste…, per riprodurre discussioni ormai del tutto inutili!!!
Non è bastato in questi anni, presentare in maniera morbosa la ragazzina, i suoi iniziali affetti per un ragazzo, problematiche di una adolescente…
Non c’era bisogno di leggerle anche i messaggi inviati dal proprio cellulare… o almeno di pubblicarli…, quelle frasi fatte d’affetto, di sensibilità d’animo e a volte anche d’amore, per la vita, per quel sentimento adolescenziale, espressione dei propri sentimenti…,
Poi di contro… ci sono quelli della cugina… più grande… ossessivi, morbosi, possessivi e soprattutto sesso….
Sappiamo tutto di tutti…. molto è stato scritto e riprodotto… sappiamo ora, grazie al processo, che proprio Sara ha rappresentato – in un qualche modo… forse inconsciamente o senza saperlo… la possibile causa di quella rottura della cugina con Ivano… ed allora, ecco emergere quello scatenante “motivazione” irrazionale per la quale bisogna eliminare la rivale… se pur cugina… deve essere strangolata!!!

Il movente… la gelosia una dei peggiori sentimenti umani fatto di bramosia, di desiderio, per il quale sono in molti a perdere la testa…ed è ciò che anche in questo delitto è successo… naturale desiderio sessuale, responsabile del movente del delitto…
Non abbiamo più bisogno di sentire nulla su questa vicenda… anzi è ora che si abbassino le luci di questo sventurato palcoscenico e lasciare che quella povera ragazza trascorra il resto della sua esistenza… in un posto (sperando almeno per lei che esista…) sicuramente migliore di quello da cui è stata strappata e allontanata…
E’ venuto il momento di tacere… e se proprio qualcuno ha ancora desiderio di ricordarla, esprima per lei una semplice preghiera… basterà questo piccolo gesto, a riportarla ancora un po… in vita.