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Riprendendo un detto popolare dei miei concittadini: “Quannu a Sant’Aita s’arrubanu… ci misuru i canceddi i ferru!!!
Aver visto ieri sui Tg nazionali e regionali, quanto accaduto presso la nostra Playa… dimostra per l’ennesima volta – senza voler fare polemica – come da noi tutto è basato sulle chiacchiere o dovrei dire nel caso specifico sulla predisposizione di documenti (cartacei) che non hanno alcuna corrispondenza reale, con l’attività svoltasi… 
La dimostrazione di quanto accaduto ieri conferma quanto dal sottoscritto riportato… 
Infatti… mi riferisco a quella mancata messa in pratica di ciò che vi è riportato su quell’inservibile “Documento Valutazione dei Rischi”, realizzato da chissà quale “pseudo” responsabile della sicurezza, che non ha neppur da lontano compiuto una visita ispettiva su quei luoghi di lavoro, su quelle strutture di balneazione ed anche, su tutte le connesse attività presenti, come ad esempio gli uffici di accoglienza, la segreteria/direzione, i locali ricreativi e soprattutto tutti quei locali in cui sono presenti gli impianti tecnologici, la ristorazione, il bar, ecc… 
Sono sicuro che quei tecnici, hanno semplicemente “fotocopiato” uno dei tanti modelli di base DVR (Documento valutazione dei rischi conforme all’Art. 28 del D.lgs 81/2008 s.m.i.) prestatogli da un collega, gli hanno semplicemente cambiato il nome dello stabilimento balneare e senza preoccuparsi di fare tutte quelle reali valutazioni del luogo, degli ambienti, delle attrezzature legate alle fasi operative, degli addetti alla sicurezza presenti e di quelle formazioni effettuate (e soprattutto se quest’ultime sono state negli anni aggiornate…) ecco senza aver compiuto nulla di tutto ciò, hanno redatto il documento…

Oltre a ciò… hanno per di più predisposto il Piano di Emergenza ed Evacuazione, senza valutare eventuali rischi interferenti, ma soprattutto senza aver programmato insieme al titolare di quella struttura, alcune prova di evacuazione, prevedendo ad esempio eventuali rischi d’incendio, di sisma o tzunami… simulando quindi, quanto necessario per la salvaguardia dei clienti presenti in quello stabilimento balneare!!!

Sono certo che in tanti anni, nessuna di quelle strutture ha mai compiuto quanto sopra… già nessuno di loro, come d’altronde neppure quegli enti predisposti, già mai una prova per simulare una situazione d’emergenza, come peraltro non era mai – fino a ieri – predisposta una alternativa “Via di fuga” da quell’area…
Mia figlia ad esempio proprio ieri pomeriggio, si trovava in un lido “Le Piramidi” posto all’incirca nella zona mediana di quel litorale… e nel provare ad allontanarsi con il proprio motorino, si è trovata bloccata nei due sensi di marcia.. sia in direzione tangenziale dove era presente un rogo, che ritornando verso il faro, dove si era sviluppato per l’appunto l’incendio… 
Cosa dire… per fortuna che a limitare i danni sono intervenuti loro, quegli eroi chiamati “pompieri” che in questi giorni, a causa delle alte temperature che stanno alimentando ovunque incendi, non stanno trovando un momento di pausa…
Ora, nello scrivere questo post, sto ascoltando contemporaneamente il Tg su “Telecolor”, in particolare sto osservando quanto accaduto alla Playa…
Certo… ascoltare come alcuni dipendenti d’aver rischiato la propria vita per mettere in sicurezza l’impianto di rifornimento Agip nel quale operavano (adiacente quell’Ente fiera da tempo abbandonato…) o sentire quanto dichiarato ahimè da un’altro concittadino, che ha parlato della presenza sì… dei soccorritori… ma ahimè senz’acqua, fa venire una certa agitazione…
Ecco perché ritengo che da quanto sopra, la nostra Procura etnea debba approfondire in maniera accurata quanto accaduto nella giornata di ieri, ma soprattutto dovrà predisporre un controllo particolarmente dettagliato su tutte quelle strutture di balneazione, dalla messa in opera su quanto riportato in quei documenti obbligatori (previsti nel D.lvo. 81/08 e s.m.i.) e soprattutto verificare la predisposizione di tutte quelle attrezzature necessarie in materia di prevenzione, compresa la loro corretta manutenzione, in quanto quest’ultima assume un ruolo fondamentale, nella garanzia del mantenimento di quei requisiti nel tempo!!!
Altrimenti tutto resterà come sempre, e le nostre vite saranno affidate al fato…  
Perché si sa, appena passato questo periodo si procederà come al solito, già… con quel modo di procedere in maniera sterile e inefficace oppure per come riportato all’inizio, si prenderanno provvedimenti, soltanto quando ormai il danno è stato compiuto: “Quannu a Sant’Aita s’arrubanu… ci misuru i canceddi i ferru”!!!
Questo pomeriggio mi ero dedicato alla lettura quando improvvisamente mia figlia, la minore, mi ha chiesto se potevo accompagnare lei e le sue amiche alla Playa, intorno alle 17.30…
Ho risposto che avrei preferito farne a meno,  ma considerato che la scuola è finita, che la promozione è giunta a pieni voti e che d’altronde è giusto che i ragazzi passino il loro tempo “estivo” con i propri coetanei, mio malgrado… mi sono preparato e alle 17.00 sono uscito da casa…
Ho dovuto per prima cosa accompagnare la figlia maggiorenne da una amica, vicino a un Centro Commerciale di Gravina e quindi ho imboccato la tangenziale in direzione Siracusa…
Premetto che prima di giungere al bivio del “Katanè”, mi ero fermato nella rotatoria, quella di fronte al supermercato “Eurospin” e nell’attesa di far passare quanti avevano diritto di precedenza, (erano precisamente tre auto che scendevano da Via Gramsci), ho sentito da dietro qualcuno che suonava il proprio clacson in maniera inferocita… 
Ho alzato gli occhi per vedere dallo specchietto retrovisore e mi sono accorto che, un soggetto posto alla guida di un fuoristrada, stava facendo dei gesti all’autista che lo precedeva, la cui auto era per l’appunto posta dietro al sottoscritto…
Appena ha ottenuto un po’ di spazio, ha iniziato a fare delle manovre per superare entrambi dal lato destro e sempre continuando a suonare, già… come se dovesse compiere un “ipotetico” soccorso e agitandosi in modo forsennato… procedeva a differenza mia, senza voler rispettare lo “STOP”!!!
Nel metter in pratica quella sua azione, ecco che stava per scontrasi con un’altra auto che nel frattempo stava effettuava quella rotatoria… 
Inizia quindi una diatriba verbale tra quei due conducenti e noi tutti, ancora fermi lì… ad aspettare che la lite si plachi…
Nel frattempo a suonare ora sono in molti, chi dietro di me, chi di fronte, a cui si aggiungono anche quanti volevano per uscire dal supermercato adiacente…
Cosa dire: “un vero casino“!!!
Finalmente comunque i due automobilisti s’accostano leggermente più avanti sulla destra, per proseguire quella loro animata discussione a viso aperto; ecco quindi che i due contendenti scendono dalle rispettive auto e provano a far valere le proprie ragioni, da perfetti “malandrini“… 
Immagino i dialoghi: “mbare… tu non sai cu sugnu iu… ecc… ecc… “; al solo pensiero mi viene da ridere…
Comunque riprendendo il racconto, mi dirigo verso la tangenziale, per uscire a Misterbianco… direzione “Presidio Ospedaliero Garibaldi/fine circonvallazione”… 
Appena imbocco l’uscita di Misterbianco, attraverso il sottopasso e mi ritrovo nuovamente in tangenziale…
Ecco quindi una smart proveniente da destra che sorpassa l’auto che l’anticipava (nella sua corsia) e tagliandomi la strada (inseguita da un Suv) inizia la sua corsa folle in direzione San Gregorio… un altro incidente evitato!!!     
Il sottoscritto procede per un centinaio di metri e si dirige verso la prima uscita a destra, quella che conduce alla rotatoria direzione Paternò… e mi ritrovo a scendere giù per il raccordo e proseguire in maniera tangente alla rotonda… 
Bene, anzi no male… perché una serie di auto giungono a tutta velocità dalla strada adiacente statale, quella che giunge dai paesi dell’entroterra etneo; imboccano tutti senza rallentare quella rotatoria, già senza alcun rispetto per chi sta proseguendo dalla corsia di destra, quella per l’appunto dalla quale giungeva il sottoscritto e quanti come me…
Sono certo che se avessi solo proseguito senza rallentare… forse sarei ancora lì a compilare – nella migliore delle situazione – un CID!!!  
Comunque raggiungo la rotonda prospiciente il Presidio Ospedaliero e percorro tre quarti di rotonda epr immettermi nella strada in salita che porta al quartiere di Montepalma, quando 5 scooter con ciascuno due ragazzi, senza alcuna protezione (casco), superano zigzagando il sottoscritto e le auto precedenti la mia, come fossimo dei birilli… 
Osservavo la scena quando da lontano scorgevo un auto che proseguiva in senso contrario il cui autista all’improvviso inizia a compiere una manovra “pericolosissima”, prova cioè a far inversione, una circostanza che – vista la corsia stretta – non si realizza ed è costretto quindi a far manovra, tornando leggermente indietro… 
Nel frattempo però il primo scooter che viaggiava ad alta velocità, con la visuale coperta dalla cunetta, sta per scontrarsi con quell’auto; per fortuna che il novello “Valentino Rossi” riesce con un “colpo di coda” ad evitare lo scontro, inizia a barcollare… e finalmente si ferma. 
Il “pilota”… blocca immediatamente il proprio scooter in mezzo la strada e va alla ricerca di quell’auto, ne nasce ovviamente una discussione animata, in particolare quando sopraggiungono anche gli altri quattro scooter ed eccoli ora tutti lì, ad inveire contro quell’autista…
Che dire… assisto all’ennesima scena da “Far West“, ma non ho tempo da perdere… proseguo e poco dopo faccio salire in auto le amiche di mia figlia.    
Riprendo nuovamente la tangenziale, direzione Siracusa… l’intenzione è quella di uscire presso la Zona Industriale Sud (dove è presente l’IKEA)  per poi proseguire verso la Playa…   
Per fortuna sembra non esserci confusione e l’andatura è scorrevole, ad esclusione di un mezzo che in lontananza prosegue in maniera lenta… 
Ecco che allora, appena giunto in prossimità di esso, guardo a sinistra, accendo l’indicatore di direzione e osservo le auto che stanno per sopraggiungere nella corsia di sorpasso… 
Sarà che avranno compreso quella mia manovra e per anticiparmi, eccoli accelerare al massimo per superare il sottoscritto (da premettere – perdonate la mancata modestia – che se avessi voluto, mi sarebbe bastato semplicemente passare dalla 6° alla 5° per superarli tutti…), ma loro sfrecciano… incolonnandosi tutti a modello trenino, anche quelle piccole utilitarie sono lì a gareggiano… forse che i loro autisti si immaginano piloti di F1!!!
Penso tra me… come molti di quei ragazzi siano ancora neopatentati e vedendoli correre così, in quel modo incosciente, comprendo i motivi per cui gli appelli sociali non servino a nulla, neppure quando i Tg regionali (come in questi giorni) riportano le immagini di quegli scontri avvenuti nelle nostre strade… 
Non ho avuto neppure il tempo di completare quel pensiero, che nella corsia opposta alla mia – in  direzione San Gregorio – vi è un incidente!!! 
Non so dirvi quanto sia stato grave… ma proseguendo ho potuto osservare come la coda delle auto formatasi, superava l’ingresso per la zona industriale, quello a cui sono uscito…
Per fortuna giungo alla fine della zona industriale, incrocio con la strada che porta alla Playa e alla SS direzione Vaccarizzo… 
Ora per quanto di voi conoscono quell’incrocio, esso è posto tra la 8° strada e la XXIIIesima… (appena si supera la STMicroelettronics), troverà un semaforo posto in maniera insensata!!!
Già… l’hanno posizionato subito dopo un incrocio e quindi le auto che attendono in coda per poter ripartire, si ritrovano in mezzo ad una strada che presenta due sensi di marcia, dalla quale giungono auto, autocarri e quant’altro… 
Che senso ha avuto porre lì quel semaforo??? Boh… certamente ca rimosso è posizionato quantomeno dieci metri prima!!!  
Comunque, arrivo finalmente alla Playa, lascio le ragazze e mi ritrovo questa volta immerso in una coda che inizia dalla fine dei lidi per giungere all’ingresso del porto… 
L’orario d’altronde è quello d’uscita dagli stabilimenti balneari e molti di quei clienti – non sapendo dell’incidente – stavano per compiere un’inversione di marcia per dirigersi verso la tangenziale… ovviamente per restare bloccati!!!
Avviso molti di loro e qualcuno decide di ascoltarmi proseguendo verso il centro…
Sono nuovamente bloccato, proseguo a passo d’uomo, ma come sempre avviene in questi casi,  c’è sempre chi fa il furbetto… 
Ecco quindi che giunti alle piscine comunali, alcuni utilizzano quella la corsia ciclabile o di soccorso, per anticipare quanti come il sottoscritto, sono posti nella corsia corretta e purtroppo in coda… 
Uno, due, tre, quattro, dieci, venti, tutti a destra che ci superano… ma all’improvviso ecco giungere una pattuglia dei carabinieri che superando lo sbarramento e attraversando la zona pedonale a modello “rally”… si pone alla fine di quel segmento ed inizia a bloccare le auto di quei cosiddetti furbetti, per l’eventuali sanzioni… 
A questo punto molti di loro provano a rientrare e pur di non farsi multare, iniziano a supplicare noi posti nella giusta corsia… con quei visi “pietosi”, affinché gli si dia la possibilità d’inserirsi in coda: “va be, abbiamo fatto trenta… facciamo trentuno”!!!   
Giungo alla rotatoria del faro, ma non proseguo per il centro – dove certamente ci sarà un’altra coda – e mi dirigo verso il cimitero…
Mi trovo ora su Via della Concordia quando all’improvviso uno scooter con a bordo marito, moglie e due figli mi superano, ovviamente nessuno di loro ha il casco, ma d’altronde non sono gli unici…
Già… perché nel frattempo dal lato destro mi superano prima due anziani con una vespa e quindi una decina di ragazzini con altrettanti motorini e mentre sto attento ad essi, un autista parcheggiato decide d’aprire il proprio sportello dell’auto senza guardare… proseguo ed ecco una coppia che attraversa la strada, dove non vi sono strisce pedonali…
Un’avventura… e di lì a poco percorro la strada che conduce a Piazza Risorgimento, ma appena svolto per iniziare la salita, un’intera famiglia composta all’incirca di otto persone, con tanto di buste, bici a seguito e quant’altro, mi taglia la strada come nulla fosse, in particolare a farlo per primi sono proprio due bambini, non avranno avuto più di sette/otto anni!!!    
Giungo finalmente in Viale Mario Rapisarda, aspetto che scatti il verde del semaforo ed ecco che appena inizio a compiere la manovra per girare a destra verso Via Martelli, scorgo una coppia di scooteristi (non avevano rispettato il loro semaforo) che giungendo dalla corsia opposta alla mia, entrano in quella nella via come se non vi fosse nessuno, continuando spediti per quella strada…
Naturalmente anch’essi senza casco: ma d’altronde volete mettere, con il caldo che fa…
Finalmente anche il sottoscritto riesce ad arrivare alla circonvallazione, considerato quanto ho affrontato in poche ore… non mi sembra vero.
Anche qui trovo un po’ di confusione, sarà che molti dalla tangenziale avranno preso l’uscita di Misterbianco ed ora proseguono – attraversando la città – in direzione di Messina…

Durante il mio ultimo tratto, prima di fare inversione per la strada del Policlinico, mi ritrovo immerso in un piccolo incendio che sta bruciando le sterpaglie poste in mezzo alle corsie di marcia; a dire il vero è da circa una settimana che le vedo bruciare; sarà colpa degli automobilisti che fumano e gettano in quell’area i propri mozziconi, ma una cosa è certa, quell’odore di bruciato da fastidio, con tutto che i finestrini siano chiusi e l’impianto di condizionamento esclude l’ingresso di aria dall’esterno!!!

Anche questa è fatta… prendo direzione Policlinico e giungo in Via Carrubella, lì… bisogna fermarsi, non solo per la presenza dello stop, ma perché quell’incrocio rappresenta un punto pericoloso, dove quasi mai nessuno rispetta i limiti e vi sono costantemente incidenti!!! 
Finalmente quasi a casa… sto per svoltare nella mia strada a senso unico, quando improvvisamente ripenso a mio padre e alle parole che mi diceva sempre: “ricordati… l’incidente avviene quando meno te lo aspetti, in particolare quando ormai ti senti tranquillo perché giunto in prossimità di casa”!!!
Ed allora, prima di svoltare… rallento, ed ecco che all’improvviso sopraggiunge un’auto con una anziano, sì… in senso contrario!!!
Sono fortunato, freno per prima… ma anche lui, se pur in condizioni non perfettamente lucide, si blocca in tempo!!!
Torna leggermente indietro, vorrebbe accostare per farmi passare ma non vi è abbastanza spazio; gli faccio allora segno con la mano di aspettare… accendo gli indicatori in posizione “pericolo”, osservo che non vi è nessuno alle mie spalle, quindi mi porto leggermente indietro e lo faccio passare…
Ho finalmente posteggiato e nel ripensare a tutto ciò che ho passato in due ore, mi sono ricordato di quella trasmissione televisiva intitolata “CRASH“, dove fanno rivedere – attraverso le telecamere degli automobilisti – alcuni incidenti nel mondo…
Da quanto sopra, ritengo che anche da noi forse sia giunto il momento di installare “obbligatoriamente” quegli strumenti video, affinché molte di quelle infrazioni sopra riportate, non possano più compiersi!!!

Sabato sera ho accompagnato mia figlia ad un compleanno organizzato da una sua amica presso uno dei lidi ultimi della nostra Playa di Catania…
Ripercorrendo in maniera opposta quel tratto di strada, in direzione porto, osservavo le condizioni penose di quell’area, dalla mancanza di illuminazione, dei rifiuti gettati sui lati della carreggiata e nel contempo ripensavo a quelle tre spiagge pubbliche che proprio lo scorso anno, insieme alla mia amica Romj Bellante, avevamo descritto e immortalato in un video diventato virale sui social… 
Cosa dire “un vero schifo”, no… questo è quasi un complimento, perché la situazione reale è ancor peggiore, anche se va detto che quei lidi… da sempre lì (almeno a mia memoria…), hanno migliorato il proprio aspetto interno, ma all’esterno tutto è andato peggiorando…
Ho scoperto inoltre che proprio all’ingresso di quell’area, è stato predisposto un campo rom, mentre la parte riguardante l’ex fiera è stata adibita a canile…
Tralascio ovviamente di parlare dei costanti incidenti, dei parcheggiatori abusivi, delle prostitute, delle aree adibite a luoghi d’incontro, e quant’altro ben visibile a chiunque di voi, a qualunque ora del giorno e della notte…
Ma come ripeto sempre, forse soltanto il sottoscritto si accorge di questo schifo… D’altronde il nostro ex sindaco ( per fortuna ex e speriamo di non rivederlo più, sia in quella veste che in nessun’altra…), ha dimostrato di non incidere su questa importante realtà turistica, difatti, si è visto solo ultimamente per chiedere a noi cittadini il proprio voto… e abbiamo visto con quale esito si sono concluse l’elezioni!!!
Su una cosa però voglio dargli merito: Premesso che il ponte sul Tondo Gioeni era fondamentale e non andava abbattuto, quella fontana osservata di notte, non è poi così malvagia…
Certo con quei soldi si poteva fare qualcosa di più utile, ma conoscendo i nostri politici e soprattutto la loro manifesta gestione amministrativa e la fine che fanno solitamente i nostri soldi pubblici, forse è stato meglio così!!!
Ritornando alla Playa, un’altra circostanza mi ha dato enormemente fastidio e cioè vedere come tra un lido ed un altro, non vi sia alcuna possibilità di giungere a mare!!!
Già, non esiste alcun percorso pedonale tra i vari lidi, che possa permettere a chiunque di giungere in adiacenza della battigia marina…
Già è come se quell’area prospiciente i lidi fosse di loro pertinenza, eppure tutti sanno che non è così, perché essa fa parte del demanio marittimo e non si comprende il motivo per cui quel passaggio è stato (da ciascuno di essi) interdetto, attraverso il posizionamento di recinzioni metalliche.
Vorrei ricordare che la disciplina circa il libero accesso alla battigia è prevista dall’Art. 3, comma 1, lettera e) del decreto legge 5 ottobre 1993 numero 400 e convertito in legge il 4/12/1993 con numero 494 sul quale vi è stato anche intervento della Corte Costituzionale circa la sua generale applicabilità.
Difatti, nei casi in cui non si possa accedere alla battigia, si può sempre chiedere – d’altronde la normativa è invocabile – di attraversare quei lidi privati, che sono lì grazie ad una concessione demaniale: per cui, il cittadino può in qualsiasi momento, chiedere gratuitamente di accedere alla battigia ed il gestore di quel lido o i suoi impiegati, sono obbligati a farlo passare o quantomeno ad accompagnarlo!!!
Anche perché l’eventuale diniego, costituisce di fatto un illecito!!! 
Chiunque si vede rifiutare l’ingresso o l’accesso alla battigia, può chiedere l’intervento delle forze dell’ordine (ovvero della Guardia Costiera più competente in questo caso) al fine di far ripristinare la legalità!!!
Peraltro, osservare questo scempio e avendo quale metro di paragone, Iesolo, Riccione, Forte dei Marmi, Lignano Sabbiadoro, Rimini, Viareggio, mi fa comprendere quanto ancora indietro sia questa nostra terra rispetto ad altre ben più organizzate, ma soprattutto più disponibili a salvaguardare i propri concittadini, senza imporre limiti strutturali o prevaricazioni personali, che precludano il godimento naturale di quella parte di spiaggia…
D’altronde per molti di loro il motto cui fanno riferimento è: “Cu spatti iavi a megghiu parti” e quindi di cosa ci meravigliamo…
Nessuno che s’interessa, nessuno che controlla, e i furbi… continuano a fare indisturbati i loro inganni!!!
Ecco perché leggere dell’indagine compiuta dalla Procura in collaborazione con la Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza (con l’obiettivo di verificare la quantificazione dei canoni demaniali che sembrerebbero essere stati sottostimati…) non mi sorprende affatto!!!
Già, non ci voleva mica un “premio nobel” per comprendere che forse dietro quei conti qualcosa non quadrava,  tanto che la mancata riscossione di quegli stessi canoni, sembra aver fatto ora emergere un “buco” di circa 250 milioni… 
Ma si sa… da noi tutto procede così!!!
Ciascuno si fa i caz… propri, d’altronde se i controllori avranno potuto beneficiare gratuitamente dell’ingresso in quelle strutture per se e/o per i propri familiari, che motivo avevano a far emergere quanto sapevano…
Certo, hanno preferito tacere e in quel silenzio generale, qualcun’altro certamente ci ha guadagnato…
Una vicenda rimasta oscura fino ad oggi, ma che forse ora – dopo tanti anni di unanime silenzio – potrà rivedere un po’ di barlume e chissà se una parte di quel chiarore, possa finalmente illuminare quella penosa strada di Viale Kennedy, di cui (come avrete potuto comprendere) ho preferito non pubblicare neppure una foto!!! 
Si dice che “il piacere è un modo di sentirsi, mentre la gioia è un modo di vivere…”.
Beh… se si vuole usufruire d’entrambi bisogna fare la scelta giusta, per esempio… andare d’estate al Lido America!!!
Come ben sapete non è mia consuetudine fare propaganda (o pubblicità…) ma occasionalmente, quanto cioè in prima persona mi ritrovo coinvolto in qualcosa che trovo interessante, gradevole o professionale… non lesino mai il mio tempo, per portala in evidenza…
Credo di aver avuto circa 24 anni, quando sono stato invitato presso un lido della playa da mio cugino Daniele e dall’allora sua fidanzata Loredana – oggi felicemente sposati da vent’anni, con tre bellissimi figli: Alessandro, Fabrizio e l’ultima arrivata… la piccola Alice) e quella fu la mia unica (e ultima volta) poi… sempre in giro!!!

Quindi, pochi giorni fa, dopo quasi 25 anni, mi sono recato nuovamente in un Lido della nostra Playa… per l’appunto il “Lido America” (è uno di quelli posti alla fine della strada…) e sono rimasto lì, fino a sera…

Gli stabilimenti della “Playa” mi ricordano un po… quei modelli tanto in voga a Riccione, Iesolo, Viareggio, con quelle spiagge dorate e certamente con quel loro modo diverso di fare trascorrere il periodo estivo…

Sì… passeggiare per esempio sul bagnasciuga, buttarsi in acqua… sapendo che questa non è immediatamente profonda… fintanto che non ci si allontana, oppure stare sdraiati sulla sabbia sotto il sole cocente per abbronzarsi o rimanere (come me) sotto l’ombrellone, disteso in quei lettini, lasciandosi accarezzare dalla brezza marina nel più totale relax, al limite, leggendo un libro…

La cosa che maggiormente mi ha sorpreso di questo “lido” è la cordialità dei propri collaboratori e di quanti operano all’interno dello stabilimento…
Questa espressa manifestazione di gentilezza, ho scoperto poco dopo… essere proprio l’essenza stessa dei suoi titolari, che ho avuto personalmente il piacere di conoscere, in modo del tutto fortuito…
L’organizzazione e la sicurezza è perfetta: si può chiedere a chiunque di loro… che in pochi minuti, risolvono ogni nostra richiesta…
Ed ancora, il lido è suddiviso in varie zone: c’è chi si dedica alle lezioni di zumba e chi preferisce farsi accompagnare dai maestri dei balli di gruppo o quelli di latino-americano…
Poi c’è chi è amante dello sport e chi si dedica al proprio corpo… facendo “fitnes” con gli attrezzi di palestra o chi fa sport in spiaggia con lezioni di soft gym o aquagym…
C’è poi chi preferisce l’agonismo e si dedica ai tornei sportivi tra partite a tamburelli o beach volley… biliardino o ping pong, mentre quelli un po’ meno agonisti, ma non meno caparbi, sono lì in quella pista a “scontrare” quelle loro bocce…
Quindi tra arredi giardino, statue, giardini fioriti e bellissime palme, ecco che in quella splendida atmosfera c’è chi si dedica anche a giocare a carte…
Niente è lasciato al caso, in particolare quelli del “miniclub”: tutti i bambini sono seguiti da bravissime animatrici di “Angels of Smile” che ogni giorno si dedicano al divertimento dei piccoli ospiti… con un ricchissimo calendario delle attività che spaziano da lavoretti con materiale riciclato, a workshop con il fimo, pitture, caccia al tesoro, balli in maschera, trucca-bimbo, tatuaggi lavabili e teatro in cui vengono coinvolte anche le mamme.
L’attenzione comunque per i piccoli ospiti passa anche attraverso la presenza di appositi servizi (nursery con fasciatoio, cucinotto con scalda-pappe, frigorifero e microonde) ed anche un ampio parco giochi…

Poi c’è anche chi come me, con… “leggere tendenze alla vita comoda“, preferisce dialogare seduto con qualche amico (ritrovato dopo tanti anni…) con in mano un calice di vino bianco “freddo” e qualche specialità di pesce fresco, preparato dall’ottimo chef di “Menza”.

La bellezza del tramonto… mi ricorda che la mia giornata sta terminando ma non quella del “Lido America”; la struttura infatti si sta pian piano trasformando in un ultimo palcoscenico sotto le stelle, con feste a tema, balli, musica e spettacoli…
Io comunque… prima d’andar via, concludo quella mia bellissima giornata, sorseggiando un ottima “Piña Colada”… preparata dal loro bravissimo barman!!!
Un tempo… quando la vita era davvero dura, si soffriva perché si viveva male; di contro oggi, ci si può permettere di vivere bene, divertendosi e usufruendo di tutte le comodità possibili… si tratta esclusivamente di scegliere: LIDO AMERICA!!!

Eravamo così tanto entusiasti per l’investimento della ex Perla Jonica, operazione che avrebbe potuto dare una importante boccata d’ossigeno a tutti quei disperati oggi in cerca di lavoro, che nel frattempo ci si è dimenticati di verificare se durante questi mesi, i lavori fossero realmente partiti…
Purtroppo, controllando oggi… ci si accorge come tutto sia rimasto fermo… o meglio, un po’ di pulizia generale (trattasi di lavori di demolizione…), ma per il resto l’area è rimasta eguale a prima…

Nessuna ditta e quindi neanche un operaio presente… c’è solo l’addetto alla vigilanza che riceve i Cv di quanti sperano che i lavori inizino presto e che i loro nominativi possano essere tra quelli scelti…
Anche in quel semplice gesto, si evidenzia ahimè… la convinzione autentica e direi forse “ingenua”, di chi crede che tutto possa “miracolosamente” avverarsi…
La realtà vedrete sarà tutt’altra; le eventuali ditte che realizzeranno i lavori, hanno già il loro personale e prima che inizieranno a battere un solo chiodo, qualcuno, tra gli amministratori/politici del circondario e quanti operano all’interno delle associazioni sindacali, avrà fatto sì… che le proprie richieste personali, vengano esaudite e quindi concretizzate…
Di contro, la pila raccolta di quei Cv, sarà come il più delle volte… cestinata e andrà a riempire la raccolta differenziata del primo contenitore denominato “carta e cartone”!!!   
Si sarebbe dovuto chiamare “Hilton Capomulini” ma ormai forse, neanche il nome è più sicuro… anche perché sembra essere sparito lo stesso “sceicco” Hamed Ahmed Bin Alhamed!!!
Analoga situazione per il finanziamento europeo…
S’iniziano ad avere dei dubbi, in particolare sulle agevolazioni a fondo perduto… e su chi dovrebbe esserne il reale beneficiario…
La struttura è ormai lasciata “all’acqua e al vento“, in quanto è stata privata degli infissi esterni, delle grondaie e di una parte delle coperture… Sempre più tralasciata e con evidenti rischi d’infiltrazioni, che, con l’arrivo delle piogge, andrà a danneggiare ulteriormente anche le parti interne… con una maggiorazione dei costi di ristrutturazione…
Dopotutto… a Catania, siamo abituati ad ascoltare di tutto… 
A cominciare dalla proposizione di progetti faraonici, belli da mostrare in quei modelli plastici architettonici, certamente realizzati in modo professionale e con tecniche e abilità manuale formidabili, ma che rappresentano essenzialmente, quel classico “fumo negli occhi”, che ha quale finalità, quello di illudere i cittadini…
Perché alla fine di questo si tratta… come per esempio il progetto per valorizzare il litorale della Playa (a modello Rimini o Jesolo) con la realizzazione di un sistema per la fruizione dell’area del golfo, con strutture turistico ricettive e ricreative, campo di golf, impianti sportivi, verde urbano, parcheggi, ecc… è una vita che se parla e finora… non se ne fatto nulla!!!
Cosa dire del progetto di riqualificazione di Corso Martiri della Libertà, uno spazio urbano con funzioni pubbliche e private, uno spazio a verde che diventa polmone per la città con la creazione di uno spazioso percorso pedonale alberato, posto al di sopra del percorso della metropolitana…
Ed ancora, il risanamento di quel grande quartiere storico conosciuto come “San Berillo”, che da più di cinquant’anni cerca di avviarsi, ma che per i più futili motivi… non viene mai affrontato. 
Poi, in questa prospezione orientata al futuro, vi sono tutta una serie di progetti certamente indispensabili e molti altri di cui possiamo sicuramente fare a meno…
C’è l’ampliamento della seconda pista dell’Aeroporto con il relativo terminal…, la realizzazione di ulteriori parcheggi scambiatori, passanti ferroviari ad uso metropolitano, piste ciclabili, ristrutturazione dello stadio “Massimino”, riqualificazione di via Teatro Massimo e piazza Vincenzo Bellini, Acquario, Centro Direzionale a Librino, Cittadella giudiziaria, Metropolitana leggera (filovia), Parchi tematici, recupero di edifici vari da destinare a servizi socio-culturali, restauro della Villa Bellini e riqualificazione del Lungomare (da Ognina a Piazza Europa) e via discorrendo…
Cose da fare c’è ne… e molte di queste iniziative, potrebbero risultare essenziali affinché questa nostra Catania possa finalmente trasformarsi in una grande metropoli… 
Il problema però è realizzarle, trovare le giuste soluzioni che conducano definitivamente alla loro definizione
Basterebbero soltanto queste per ridare slancio ad una economia paralizzata e per contrastare quella galoppante disoccupazione, che porta la nostra provincia ad essere, purtroppo, tra quelle più disagiate…
Certo molti di questi progetti sono ora sotto la lente d’ingrandimento della nostra procura… ma noi cittadini, dobbiamo comprendere, come non sia più possibile perseverare con quel continuo baratto (strettamente personale) tra chi ci offre posti di lavoro e chi di contro, richiede per quelle opere sconclusionate la nostra approvazione e certamente il nostro silenzio…
Opere che hanno poi quale fine, quello di “violentare” la nostra meravigliosa città e far sì che la criminalità ed i poteri forti (che da sempre l’accompagnano), proseguano –per come finora fatto– ad arricchire i soliti nomi “compagni di merende”, che da sempre si spartiscono il business ed i consensi, trascurando di fatto, ogni nostra legittima richiesta!!!