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Finalmente parte il nuovo servizio di Libera nella lotta alla corruzione per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive.
Si chiama “Linea Libera” ed il numero verde è il seguente: 800582727 – operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19.
E’ riservato a tutti coloro che avendo assistito ad episodi opachi, condotte corruttive o di stampo mafioso, ed anche, clientelismo, cattiva amministrazione, situazioni di conflitto di interesse sul luogo di lavoro, tangenti, infiltrazioni criminali, tutte quelle circostanze che secondo voi, possono essere segnalate o denunciate. 

Linea Libera” fa ora quanto il sottoscritto da tempo svolge nel proprio blog, attraverso  il link con l’immagine del megafono: “Denuncia“.
Sì “denuncia”, un luogo di ascolto, d’incontro, di accompagnamento per chi vuole mettere potenziali segnalanti e denuncianti in grado di districarsi nel complesso quadro normativo e burocratico, per poter poi proseguire in autonomia un proprio percorso, verso quei canali istituzionali…
D’altronde si è visto come purtroppo, il più delle volte a segnalare si rischia la solitudine ed inoltre, nel denunciare fatti gravi come estorsione e usura o nel far emergere il malaffare a cui si assiste anche sul luogo di lavoro, spesso non si sa neanche come farlo o a chi rivolgersi.
Con Linea libera si desidera colmare questo vuoto: essere di sostegno a chi fa queste scelte, non solo accompagnandolo verso la segnalazione/denuncia, ma anche fornendo un supporto nelle fasi successive, che rischiano solitamente d’isolare e rendere vulnerabili le persone.
D’altronde come sappiamo, non sono gli arresti o le condanne a limitare quei processi corruttivi o mafiosi…
Abbiamo visto come negli anni la stessa mafia abbia cambiato il proprio metodo coercitivo: “poco sangue e tanta corruzione“. 

Sì… il nuovo metodo collusivo e corruttivo ha progressivamente sostituito la violenza, gli omicidi e quelle azioni di fuoco, con la corruzione, che sappiamo bene come giuridicamente sia difficile da inquadrare, in quanto riveste più ruoli: crimine organizzato, crimine politico e crimine economico.
La corruzione non solo infrange le regole stabilite a tutela del bene pubblico, ma sfascia l’economia, disgrega i legami sociali, rischia di fare a pezzi la nostra stessa democrazia, in quanto spezza il legame di fiducia fra i cittadini e le istituzioni.
Chi paga per questa situazione? Tutti noi… in particolar modo le persone che hanno più bisogno di riferimenti, di servizi e di politiche sociali.

Ma in tutto questo, anche lo Stato deve dimostrare la propria forza, in particolare colpendo tutti quegli uomini posti in propri settori chiave, della giustizia, delle istituzioni, della politica, ecc… affinché quelle denunce presentate alle Autorità giudiziarie, trovino (previa verifica) adeguato ascolto e soprattutto, garantiscano a chi denuncia, quell’adeguata protezione personale e soprattutto familiare…
Denunciare è vero… conviene, ma quando vi è uno Stato che dimostra essere quantomeno per primo di non essere “CORROTTO”, altrimenti si rischia di ripetere quanto avviene oggi in molte situazioni e cioè, di rimanere in linea a quel telefono, senza che vi sia mai qualcuno che risponda!!!

Ecco cosa ha dichiarato alcuni giorni fa il pentito Gaspare Mutolo: “Io non immagino una politica senza mafia. Berlusconi? Non dimentichiamo che Dell’Utri è in galeraâ€
Gaspare Mutolo, ex mafioso, fedelissimo e autista personale di Salvatore Riina, è tra i pentiti più importanti della storia di Cosa nostra…..
Ricorda, “negli anni 70′ mi era stato detto insieme ad altri, di rapire Berlusconi, manco sapevo che si chiamava così, ci avevano detto è quello di Milano 2…
Eravamo in diciotto, c’era nel gruppo di commando anche Totuccio Contorno… 
Poi all’improvviso arrivò il contrordine dell’allora Capo Mafia, Gaetano Badalamenti… e così, per evitare che si potessero creare nuove iniziative personali, in particolare dai cosiddetti “canisciolti” di quella associazione criminale, si è pensato d’inserire tra i dipendenti del Cavaliere della sua Villa, un certo Mangano… si Vittorio Mangano, meglio conosciuto come lo “stalliere di Arcore”, lo stesso che secondo il pentito Gaetano Grado “portava fiumi di miliardi a Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi”!!!
Riprendendo le dichiarazioni di Mutolo: “Riina era un uomo carismatico, per me è stato un papà. 
Siamo stati in galera insieme e lì è nata una profonda amicizia… 
Lui era un personaggio carismatico, non era prepotente, conquistava le persone con le belle parole… 
Non abbiamo mai litigato, solo che a un certo punto ognuno ha preso la sua stradaâ€!!!
Nel giorno della morte di Toto Riina, il collaboratore di giustizia, ha voluto partecipare ad un incontro con alcuni corrispondenti della stampa estera.
Con il viso incappucciato, ha raccontato che dietro l’arresto di Luciano Liggio ci fosse proprio Totò Riina, in quanto se pur fino al 1973/74 era stato ai suoi ordini, Liggio aveva pensato di estrometterlo ed allora Riina, lo fece arrestare a Milano, prendendo il suo posto…
Secondo Mutolo, quel posto doveva andare a Provenzano, ma egli era diverso da Riina, era – sono le parole usate – un… “bonaccione“!!!
Quindi dà una sua personale interpretazione sulla guerra di mafia scatenata dallo stesso capo dei capi: “Riina, arrivò a costruire questo sistema che induceva le persone a lui affezionate, a tradire i loro capi. 
Lui ha fatto uccidere i suoi migliori amici perché a un certo punto era diventato pazzo e aveva sempre paura di essere tradito a sua voltaâ€.
Eccolo infine entrare nel vivo dei rapporti mafia/politica. 
Dentro cosa-nostra, c’erano anche i cugini Salvo che con Salvo Lima detenevano le redini…. tutti sapevano quanto fossero amici  di Andreotti ed infatti, in quel periodo tutti i voti andavano verso la democrazia Cristiana, che con oltre il 40% deteneva  il potere e dominava l’isola… 
La mafia d’altronde era ben accettata, anche dai cittadini, poiché garantiva lavoro e benessere… il tutto ovviamente, finché non s’è messa contro il governo. 
In quella nostra terra, in ciascuno dei quei paesi d’altronde comandavano tre persone: il prete, il mafioso e il maresciallo. 
Ma il maresciallo si sa… non perseguitava il mafioso, perché egli non era un criminale come gli altri e così, quell’uomo d’onore era libero di circolare tranquillamente, anzi, influenzava con il suo carisma politico/dirigenziale i voti dei suoi concittadini e nel contempo, comandava i suoi “scaloppini” dando gli ordini da eseguire…
Ed ecco quindi che nel descrivere i rapporti recenti tra mafia e politica, il pentito Mutolo, tira in ballo anche Silvio Berlusconi: “Sì… anche Berlusconi, non dimentichiamoci per altro chi è l’amico intimo del Cavaliere, sì… il Sig. Dell’Utri, attualmente residente presso il penitenziario di Rebibbia, oppure vogliamo forse far scomparire anche questo? 
Ma di ciò… ho già scritto dettagliatamente nei miei precedenti post:

Ma è proprio vero che denunciare conviene sempre???
Dispiace dover dire ciò… ma non sempre compiere il proprio dovere di cittadino  dimostra come quelle stesse denunce, conducano a far emergere la verità…
Già, ci sono circostanze in cui alle Istituzioni, quelle denunce presentate… danno soltanto fastidio!!!
Riprendo quanto ho letto quindi qualche sera fa, in un’intervista realizzata a Paolo Borrometi, un giornalista siracusano, che con estremo coraggio, ha saputo raccontare il malaffare compiuto in Sicilia, in particolare da quella mafia “Aretusea”…
Dichiara: “Denunciare conviene sempre”!!! 
E’ con questa rilevante affermazione che si presenta questo nostro conterraneo giornalista… Certo, sarebbe meraviglioso se tutti in quest’isola e non solo, facessero il proprio dovere, ma vorrei per un momento esaminare con Voi, quanto realmente accade…  

Innanzitutto chi dovrebbe denunciare???
Sì… sarebbe corretto dividere i soggetti!!!
Ci sono infatti coloro che trovandosi coinvolti in situazioni “personali” (tali da non riuscire più a trovare soluzioni alternative ai loro problemi), realizzano in quella manifesta denuncia, l’unica procedura loro rimasta per uscire da quella particolare condizione…
Tra quest’ultimi troviamo ad esempio alcuni imprenditori, commercianti, esercenti, che torchiati da quella morsa imposta, meglio conosciuta come “pizzo”, non riescono più a far fronte ai loro impegni e logorati da quelle coercizioni, decidono di farla finita, chiudendo le proprie attività oppure denunciano i propri aguzzini…
Viceversa, vi sono altri che beneficiando direttamente di quel sistema criminale, hanno potuto crescere, alimentando anno dopo anno quel proprio business, garantendo alla propria attività –grazie a quelle particolari amicizie– appalti e ordinativi, dei quali certamente non sarebbero mai potuti pervenire…
Tutto ciò, ha permesso loro, d’espandere verso altre realtà di mercato quella propria attività sia produttiva che di commercializzazione…
Da quanto sopra si comprende come questi rappresentano concretamente, gli unici settori che in talune circostanze, potrebbero condurre a denunciare quel “sistema”…
Ma tutti gli altri, già gli altri… dove sono…???
Mi riferisco a coloro che svolgono la loro mansione all’interno di quei palazzi Istituzionali, a quei funzionari che operano presso le giunta comunali, provinciali, regionali, quelli che hanno responsabilità nei settori dell’amministrazione, oppure tutti quei dirigenti che hanno avuto quegli incarichi grazie alla politica, proseguendo con i dipendenti delle PA, ecc…
In questo elenco, dovremmo certamente inserire tutti i professionisti, in particolare quanti vengono a conoscenza di situazioni ambigue, che evidenziano fatti gravi o circostanze che non permettono sicuramente di esularsi dai propri compiti a cui si è chiamati…
Ovviamente andranno sommati tutti gli operatori delle società private… che anch’essi, direttamente o indirettamente, verranno possibilmente a conoscenza di situazioni che forse andrebbero denunciate…
Infine, ci sono quei restanti cittadini, quelli che non fanno parte di quanti riportati sopra… parlo dei pensionati, gli studenti, i disoccupati, i precari, e perché no… inseriamo pure gli innocenti bambini.
Ed allora vorrei sapere… com’è possibile che ogni giorno vengono evidenziate truffe ai danni delle PA, arresti tra i dipendenti sleali, corruzioni ad ogni livello, comportamenti disonesti, attività fraudolente, controlli delle forze dell’ordine che evidenziano evasioni e scorrettezze nei bilanci, senza che mai nessuno le denunci prima…
La verità è una ed una soltanto: NESSUNO DENUNCIA!!!
Già, nessuno denuncia… perché a nessuno interessa farlo, ciascuno d’altronde salvaguardia quella propria posizione sociale o quella dell’ufficio di competenza rappresentata dal proprio ruolo… d’altronde perché esporsi per mettersi in cattiva luce nei confronti dei colleghi, di tutti gli altri… ed ecco quindi che si evita d’intervenire, anche quando si è a conoscenza o in presenza di fatti gravi…
Quando di contro ciò viene realizzato, è solitamente perché costretti… ad esempio, a seguito di un’indagine, va dimostrata la propria estraneità alle forze dell’ordine, oppure perché a volte denunciando, si gode di un proprio tornaconto, ad esempio si sopravanza il proprio superiore oppure lo si mette in cattiva luce, affinché venga successivamente privato da eventuali gratificazioni, ma anche questa particolare condizione… è alquanto difficile che si realizzi…
Vorrei però concludere, evitando di parlare di tutta quella serie d’individui meschini e omertosi, in particolare di quei miei conterranei, vorrei cdi contro esprimere un plauso a chi ha il coraggio di denunciare, di essere se stesso, a chi sa a quale difficoltà andrà incontro denunciando, pur conoscendo tutte le “rotture di cogl…” che ci saranno proprio a seguito di quelle denunce!!!

Ad esempio, presentarsi a proprie spese, presso il Tribunale nel quale si è stati convocati, a volte questo posto a centinaia di chilometri di distanza dalla propria residenza, dover perdere giornate lavorative, rispondere alle domande dei magistrati ed a quanti, difensori della parte lesa, metteranno in discussione tutto… dalla vostra professionalità, fino ad incrinare (inutilmente…)  la vostra persona… sì, con domande tendenziose, che proveranno ad intaccare la vostra dignità…
Loro… proveranno a fare ciò, sono individui che non hanno mai avuto alcuna morale, figli che da generazioni vivono in quel sistema del “gattopardo” che li ha perfettamente instradati, un mondo mafioso e clientelare con il quale da sempre vanno a braccetto… e dal quale hanno imparato alcune metodologie truffaldine, non per nulla, quella loro categoria, risulta essere in questo nostro Paese, tra le prime in classifica per evasione e mancato pagamento dei tributi!!!
Caro Dott. Borrometi, il sottoscritto comprende perfettamente il suo messaggio, che ovviamente approva in ogni sua consonante e vocale, ma so anche come questa terra, evidenzi un’enorme differenza tra il dire ed il fare… perché il più delle volte, quelle denunce, vengano solitamente fatte ribaltare o quantomeno insabbiate ed è il motivo per cui oggi, la maggior parte dei nostri conterranei, non fa niente e mi consenta di aggiungere… anche da chi dovrebbe fare!!!
Sono rammaricato di aver letto delle minacce subite a causa del suo lavoro, saper di trascorrere le proprie giornate sotto scorta… non è propriamente quanto una persona nella propria terra… aspiri, ma purtroppo, ciò è quanto accade da noi, quando ci si dedica a smascherare collusioni e corruzioni, a cui solitamente, quell’associazione criminale ed una parte dei soggetti di cui mi riferivo sopra, fanno affari…
Ma fintanto ci saranno soggetti come Lei… come quel giornalista della Rai nella vicenda di Ostia ed altri ancora che, pur provando paura, sanno contrastare con coraggio e con le parole la violenza di quei soggetti, ecco per quegli individui e per quella criminalità organizzata, non ci sarà mai alcun futuro e neppure per coloro, che quotidianamente si prestano a dare la propria disponibilità favorendola!!!
Come diceva Borsellino… “È normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti“.

Non so dire cosa accadrà… ma una cosa è certa, alcune notizie sono come quelle del presidente della Corea del nord, Kim Jong-un… “ATOMICHE”!!!
Avevo scritto proprio ieri che a breve, all’incirca qualche giorno prima del 5 Novembre,  saremmo venuti a conoscenza di qualche notizia “scoop” nei confronti di una delle due coalizioni politiche date oggi preferite nei sondaggi elettorali, ma certamente mai avrei potuto immaginare, che quelle notizie avrebbero iniziato a emergere così presto, a quasi due mesi da quelle elezioni!!!
Difatti, un quotidiano web, Live Sicilia Catania, è uscito con un articolo dai toni molto risonanti, facendo riferimento ad una serie di intercettazioni da parte della Procura nazionale, che metterebbero in una situazione difficile l’attuale premier Nello Musumeci…
Ora come sempre si cerca di mettere di salvaguardare il partito e soprattutto si farà in modo che qualcuno paghi per tutti, perché si sa… la politica è “bastarda“, già, sfrutta gli amici quando servono, ma al sorgere dei loro problemi… li abbandona immediatamente!!!
Come dimenticare l’esempio eclatante… la vicenda “Craxi” e di quel golpe appositamente creato da un gruppo di poteri forti, per riuscire ad impadronirsi di questo Stato!!!
E dire che il sottoscritto, aveva espresso alcune considerazioni a riguardo, infatti, rivolgendomi alcuni giorni fa al candidato Presidente del centrodestra – che ha fatto della legalità e di quel “pizzo” la propria battaglia personale – avevo sollecitato un programma serio, blindato, l’avevo definito “protocollo di legalità”, ma soprattutto, suggerivo ad Egli di filtrare quei suoi intimi sostenitori, applicando una semplice regola… quella di far dimostrare a ciascuno di essi, la propria trasparenza giudiziaria, presentando, casellario giudiziario e carichi pendenti… 
Leggendo quindi quanto ora emerso da quelle intercettazioni della Procura di Catania, ho l’impressione di dover assistere per l’ennesima volta, alle stesse notizie!!!
Io debbo dirvi con estrema franchezza, che di questi ripetuti contesti, mi sono leggermente rotto i c…., perché alla fine mi accorgo che non cambia nulla!!!
Sì, come dicevo sopra, c’è sempre un capro espiatorio che pagherà per tutti ed è proprio il motivo per cui non comprendo, a cosa servano tutte quelle adottate risoluzioni quando poi il sistema resta di fatto inalterato???
Fateci caso, gira e rigira la ministra è sempre quella… io la definisco “riscaldata” e disgraziatamente non c’è modo di modificarla, perché gli attori (aggiungerei “scadenti e inetti”) sono sempre gli stessi e ciascuno di essi dimostra nei fatti, quanto colluso sia con quel sistema!!!
La verità in fondo è che puntano tutti a vincere, perché soltanto questo interessa e per farlo, come si dice a Catania: “non si talia nda facci a nuddu… ie poi picchi, ogni lassata è pessa”!!!
Ecco perché da noi, quei noti personaggi politici fanno finta il più delle volte, di non sapere chi si ha di fronte.
Già, fanno in modo di restare indifferenti e si atteggiano come veri e propri “scimuniti”; così da un lato si resta svincolati da quel legame e dall’altro, non si evidenzia mai a certi personaggi “influenti“, quella equivoca “ingratitudine“!!!

Si sono messi tutti insieme, appassionatamente… 

Pur di dividersi le poltrone fanno di tutto, potrei dire che dopo essersi gettato addosso in questi anni il fango… ora c’è il rischio che si amino davvero!!!
Almeno in questo Mr. Cuffaro dimostra una propria coerenza… e difatti, prende le distanze da questo mix shakerato del centro-destra, dal gusto misto e con al suo interno ogni tipo d’ingrediente politico…
Mi piace la frase espressa da Sgarbi: “La Sicilia  merita attenzione, amore, intelligenza, cultura. E non vecchi e nuovi barbari. L’Isola vuole gli Dei“… aggiungendo inoltre “basta con l’esaltazione della mafia per perpetuare l’antimafia dei privilegi e degli affari, umiliando l’isola e i suoi abitanti“!!!
E difatti l’ex governatore, avrebbe espresso il proprio veto su Nello Musumeci, considerato troppo di destra e poco di quel centro moderato, e questo porterà al momento opportuno ad una vera e propria spaccatura… che costringerà nella migliore delle condizioni, ad andare al ballottaggio… 
Certo, con una sinistra senza un vero leader e un centro-destra (il 5 Novembre) ancora diviso… vedrete, ci potrebbe essere la sorpresa di Giancarlo Cancelleri e di quel Movimento 5 Stelle… 
In questo contesto confusionario, ci mancava l’arrivo del critico d’arte, Vittorio Sgarbi, che ha lanciato un messaggio chiaro (ma altresì “subliminale”) all’ex Presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro: “Egli ha subìto un processo ingiusto, in nome di un’antimafia che si è fatta controparte politica. Un processo che non ha colpito solo un uomo, ma ha criminalizzato la Sicilia intera. Ritengo che Cuffaro sia stato un buon presidente, non a caso votato dalla stragrande maggioranza dei siciliani. Oggi la mia candidatura riparte dalla sua vicenda umana e politica per ribadire che è possibile un progetto di riscatto culturale in nome della verità e contro ogni impostura, giudiziaria e politica”. E aggiunge: “Non chiedo contropartite a Cuffaro, cui do il mio sostegno morale in nome di Marco Pannella e di chi ha combattuto e combatte per la giustizia giusta“.
Si avverte una grande confusione e aggiungerei anche… parecchia tensione. 
E’ come se si avesse paura, nessuno che si vuole sbilanciare, il terrore di poter perdere e quindi condizionare l’elezioni nazionali è palpabile… lo stesso Salvini alcuni giorni fa aveva detto: “Se in Sicilia ci sono Alfano e Cuffaro non c’è la Lega… Chi ha votato le riforme di Renzi fino a ieri, non può essere nostro alleato, penso ad Alfano ma anche a Tosi“!!!
Quindi come si può vedere c’è parecchia confusione e lo stesso Musumeci nel cercare di far quadrare quei numeri… ci mette del suo, passando da uomo politico, coerente e incorruttibile, a mediatore/negoziatore con soggetti, che da sempre aveva preferito tenere lontano da se… 
Ma oggi ahimè servono i voti, perché è con quelli che si vince e si governa!!!
Riprendendo quindi quanto avevo scritto ieri… il nuovo leader del centro-destra, in questa nuova veste di “procacciatore”, porta in dote al suo schieramento Roberto Lagalla (già assessore di quel governo Cuffaro), con delega alla Sanità…
Se avete letto quel mio post, avrete compreso cosa è accaduto, da allora ad oggi, alla nostra sanità siciliana: anni e anni interi per ricostruirla (o per distruggerla… a seconda dei punti di vista…), corsa ai primariati… e nomi suggeriti che negli anni si sono sprecati, poltrone che se non c’erano sono state create, sempre per i cosiddetti “amici degli amici“. 
Ho letto alcuni giorni fa a proposito di Lagalla che egli non è nuovo alla politica, ed è anche cognato di Mimmo Fazio, l’ex candidato a sindaco di Trapani, arrestato per corruzione e successivamente raggiunto da un divieto di espatrio, proprio mentre stava organizzando la sua fuga/partenza per la Tunisia… 
Ora, per un candidato Presidente che ha fatto della legalità (e di quel “pizzo”…) la propria battaglia personale, mi sarei aspettato quantomeno un programma serio, a modello “protocollo di legalità“…
Ma soprattutto, avrei voluto vedere filtrati quei suoi intimi sostenitori, applicando quella semplice regola di dimostrare la propria limpidezza giudiziaria, ad esempio, presentando i propri certificati casellario e carichi pendenti… 
Ecco chissà… se avesse fatto questo, già ora, avrebbe certamente iniziato a contare le perdite di un gran numero di quei “convogliati” elettori, ma di contro, avrebbe guadagnato non solo il voto di questa parte di siciliani onesti e certamente non ricattabili, ma soprattutto, avrebbe salvato la propria dignità politica!!!