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E’ finito ai domiciliari l’Ing. direttore dei lavori per un’opera gestita dal Commissario per il contrasto del dissesto idrogeologico…

Il professionista è ora accusato dalla Procura di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità…

L’appalto ora nel mirino della magistratura è stato posto sotto controllo dopo che è stata presentata una denuncia da parte di un imprenditore che era stato – a suo dire – avvicinato dal professionista incaricato dalla Committente per seguire il corretto andamento dei lavori…

Cosa aggiungere, se gli imprenditori fossero più coraggiosi e non si prestassero a situazioni come quella ora emersa, sono certo che le forze dell’ordine nn avrebbero unità sufficienti per far emergere tutte le circostanze abiette che vi sono dietro questi appalti pubblici e che costantemente vengono portate dalle nostre forze dell’ordine alla luce…

Ma si sa, non si tratta semplicemente di una mera condizione omertosa, no… gli imprenditori che si prestano a questi meccanismi collusivi esclusivamente perchè mirano all’ottenimento di un maggiore profitto che è quello che più di tutto interessa, non comprendendo che così facendo, non si libereranno mai di quella morsa costituita da quei cosiddetti “colletti grigi”, come se non bastasse già sottostare a quella opprimente e determinata organizzazione criminale!!!

Comunque, accogliamo questo attuale rifiuto a quelle regole imposte, come un qualcosa di positivo e seppur ciò rappresenta un piccolo segnale, è già un grande inizio a quel cambiamento così fortemente auspicato da molti di noi…

Imprenditori siciliani, prendete esempio e ribellatevi – una volta e per tutte – ai maltorti cui siete da sempre quotidianamente assoggettati!!!

E’ tempo quindi di rinascere: certo non si puo tornare indietro e cambiare quanto si è fatto, ma si puo certamente iniziare da dove si è… cambiando però definitivamente il finale!!!

Che vergogna…

Stamani mentre che attraversavo con l’auto la città provenendo dalla circonvallazione ed entrando su Viale Vittorio Veneto – per proseguire sulla parallela Via Giannotta e quindi Via Borrello, Via Principe Nicola, Piazza Ludovico Ariosto, via Gabriele D’annunzio, Piazza Corsica, Via Cavaliere, Via Corvello,  Via, Malta  e di nuovo a salire verso piazza Michelangelo – ho notato come la spazzatura fosse ovunque…

Montagne di rifiuti buttati senza alcuna logica, già… dove non vi sono neppure i cassonetti, ed ancora, sopra le auto, le panchine, un vero e proprio schifo e non voglio immaginare ciò che accade in quei luoghi durante la notte, con i ratti che sicuramente banchettano trovando tutto quel mangiare…

Altro che Covid-19… qui si è deciso d’infettare la popolazione, perché va detto, tra quei rifiuti si ci trova di tutto… 

Già… non solo umido, ma anche indifferenziata con presenza di rifiuti contagiosi come ad esempio quelli contaminati da sangue o da altri fluidi corporei, campioni diagnostici scartati e anche rifiuti di pazienti con infezioni, vedasi tamponi, bende e dispositivi medici monouso e poi vci sono quelli taglienti come siringhe, aghi, bisturi monouso, etc… 

Se poi si osserva nel dettaglio, sicuramente vi saranno prodotti chimici, solventi, reagenti, batterie, prodotti farmaceutici e vaccini scaduti, un pericolo non solo per la popolazione, ma anche per chi dovrà prima o poi toglierli da quelle strade e non vorrei essere nei panni di quei poveri operatori ecologici…

Ma d’altronde noi catanesi siamo così, indifferenti a tutto ciò che non ci appartiene direttamente, sentiamo la cosa pubblica come qualcosa di estraneo, già come quei rifiuti e non ci preoccupiamo di scendere in piazza e protestare per var valere le nostre ragioni!!!

Eppure la tassa dei rifiuti viene pagata, ma a cosa serve se poi è questo lo scempio a cui dobbiamo assistere!!!

Ma come dicevo sopra, spesso in questa terra si pensa solo ai propri interessi… non si guarda a ciò che avviene intorno e si finisce per preoccuparsi esclusivamente del proprio orticello!!!

I politici, in particolare quanti ci governano, vanno incontrati solo per chiedere loro dei dei favori personali, qualche raccomandazione, un posto di lavoro per i propri familiari, un soluzione a qualche abuso commesso, ma di esporre quanto avviene fuori dalla loro porta, di farsi ciascuno di loro portavoce del propio quartiere, mai… neppure a parlarne, il nulla, già il silenzio assoluto, l’omertà totale, ma si sa: semu catanisi!!!

Per cui, mentre in molte altre regioni queste condizioni vengono immediatamente contrastate… da noi tutto passa in maniera distaccata, apatica, come se quella montagna di rifiuti non fosse lì, nn esistesse, perchè i catanesi negli anni sono divenuti imperturbabili, anzi non vogliono essere minimamente coinvolti!!!

Se ad esempio qualcuno più coraggioso decidesse di pubblicare un post con il quale chiedere a tutti d’incontrarsi ad esempio sotto il palazzo del governo per manifestare contro questa incresciosa situazione, beh credetemi… non servirebbe a nulla, perché nessuno verrebbe, viceversa se qualche politico promuove un incontro con i cittadini in quella stessa piazza per propagandare se stesso alle prossime elezioni, ecco che una folla di gente si recherebbe lì – sì… come tante pecore – ciascuno di loro pronti  ad applaudirlo!!!

Questo siamo e questo ci meritiamo: sì, la spazzatura… sotto tutti i punti di vista!!!

Ho scoperto da pochi minuti che il mio post di ieri è stato tra i più letti in un giorno!!!
Sarà forse che l’argomento trattato e soprattutto le dichiarazioni del Dott. De Magistris hanno lasciato tutti i lettori profondamente colpiti…
Posso comunque garantirvi che quanto sopra accade solitamente quando un cittadino ha poca dimestichezza con quelle cosiddette pratiche di giustizia o dovrei dire col poco approccio con quel mondo giudiziario, che da un lato pretende la nostra massima partecipazione nel denunciare fatti e circostanze gravi di cui si viene a conoscenza, ma dall’altro però ci lascia soli quando si toccano argomenti scottanti o personaggi legati proprio a quel sistema clientelare che come ho scritto ieri è peggiore di quello “mafioso”!!!
Già… è come se all’improvviso le carte o meglio – sì chiamiamoli con il proprio nome – gli “esposti” denunciati presso quegli organi convenuti… restano improvvisamente chiusi all’interno dei cassetti di taluni magistrati…
Ma la circostanza più grave, non è il vedere con quanta indifferenza vengono esaminate le carte presentate… (perché vi assicuro quello rappresenta l’ultimo dei problemi), ma voler sminuire – con la loro indifferenza – il coraggio che taluni cittadini hanno dimostrano di possedere, sapendo che quest’ultimi non godranno di alcun vantaggio personale da quelle denunce, anzi tutt’altro, perché si viene emessi alla gogna da qiel sistema “infetto” che fa di tutto per mettere a tacere chi fa il proprio dovere!!!
Il sottoscritto ad esempio rappresenta oggi uno di quei soggetti e potrei fare un elenco di circostanze gravi delle quali ancora oggi, aspetto risposte… 
Si qualche collega di quei “particolari” magistrati di cui parla il De Magistris, se ne uscito – a seguito di una mia formale richiesto “ex art. 335” – con una dicitura di cui ancora oggi non mi sono ripreso…
Ed allora vorrei chiedere a chi mi sta leggendo… di scrivermi su quanto sto per dirvi – potete farlo pubblicamente tramite il post (ho dovuto  limitare i commenti ai soli iscritti per evitare di ricevere frasi generalizzate con scritte ingiuriose ed offensive) oppure scrivendo alla mia email personale: nicolacostanzo@live.it (mi riprometto in tempi celeri di rispondere a ciascuna missiva…): secondo voi, denunciare ad esempio una cava o una discarica abusiva, rappresenta qualcosa di potenzialmente grave???
E senza voler entrare nell’ipotesi che si tratti di rifiuti con elevato grado di pericolosità e quindi nocivi per la salute, il semplice smaltimento illegale che non vengono condotti in discarica, ma sepolti ad esempio all’interno di uno scavo abusivo, non costituisce un reato??? 
Ed ancora – tralasciando il gravissimo reato ambientale – no si tratta di una truffa allo Stato???
Ecco vorrei conoscere il vostro parere…
Ed ancora, vorrei comprendere il vostro giudizio su un’altro aspetto…
Secondo voi denunciare danni all’erario oppure gestione fraudolenta o ancor peggio truffa ai danni dello Stato in quale contingenza deve essere inserito???
E cosa dire ad esempio di un professionista che pur non essendo abilitato svolge quel proprio incarico operandi una gestione finanziaria discutibile e i cui bilanci hanno ricevuto segnalazioni negative da parte di molteplici revisori dei conti, in cui sono stati evidenziati mancati pagamenti tributari e via discorrendo, ma che stranamente rientrino in una di quelle circostanze per cui i nostri organi di controllo (procure, gdf, ecc…) a seguito di formale esposto – non si preoccupano di verificare… anzi quanto presentato viene rigettato, senza aver svolto alcun tipo di controllo, ne sui i documenti ricevuti e ancor peggio, senza verificare con i professionisti indicati nell’accusa, se quanto riportato fosse legittimo oppure del tutto fantasioso… 
Sì per l’appunto “fantasioso”, come se un cittadino non abbia un cazz… da fare, che esporsi – a differenza della maggior parte dei suoi conterranei “omertosi”  – e segnalare quanto per l’appunto nessuno va di fatto realizzando in questa terra… 
Ovviamente quanto riportato sopra, può costituire un semplice esempio…
Si… perché si potrebbe anche continuare con quegli “ipotesi”, ricordando alcuni soggetti “notabili”, posti in posizioni che definire “intoccabili” è dir poco… ma che dimostrano di saper insabbiare quando necessario, le denunce loro presentate!!! 
Ora infatti comprendo quanto ha riportato nel servizio di La7 l’ex magistrato De Magistris (“ex” per modo di dire, perché si sa… essere “magistrato” – quando si è compiuto il proprio dovere in maniera corretta ed onesta – lo si è per sempre!!!) e cioè: “Per lo schifo che ho visto mi sono dimesso dall’ordine giudiziario”!!!
Dopo quanto accaduto con il CSM di una cosa mi sono convinto: qualcuno all’interno di quel sistema giudiziario era ed è convinto di farla franca!!! Credo che ormai… si sarà pentito solo d’averlo pensato!!!  
Un maggiore della Guardia di Finanza è ora finito in carcere a seguito dell’inchiesta “Montante”, per aver cercato – secondo gli inquirenti – d’inquinare le prove…
Per non farsi scoprire avrebbe utilizzato il cellulare della badante della suocera, per contattare alcuni suoi ex collaboratori tra cui un sottufficiale delle stesse Fiamme Gialle ed altri amici…
Secondo la procura di Caltanissetta, il maggiore avrebbe violato il suo stato sociale o per meglio dire la sua funzione pubblica, comunicando con l’esterno e adottando tutta una serie di accorgimenti affinché non fosse scoperto e quindi intercettato…  
Come ad esempio l’utilizzo di un servizio di messaggistica poco utilizzato chiamato “Signal”, simile al noto “whatsapp”, ma come dicevo poco diffuso…
Ho letto che l’ufficiale è ora “imputato per associazione a delinquere e corruzione nell’ambito del rito ordinario sul caso Montante, le cui condotte (scrive il collegio presieduto da Francesco D’Arrigo (a latere Santi Bologna e Giiulia Calafiore), devono essere ritenute indicative di disinvolta spregiudicatezza, di pericolosità e inaffidabilità”!!!
E’ leggendo notizie come questa (o come quelle dal sottoscritto riportate in questi giorni), che viene spontaneo chiedersi di chi mai possiamo fidarci???
Soprattutto se quelle informazioni riservate, gli esposti o le denunce presentate, non trovano successivamente quelle opportune garanzie presso quei comandi generali, in riservatezza o anche nel semplice trattamento dei dati… perché l’impressione che si ha, appena è usciti da quegli uffici, è che tutti sappiano già tutto, anche chi non avrebbe dovuto sapere!!!
Una considerazione quest’ultima che – a differenza di quanto qualcuno vorrebbe farci credere – sembra non sussistere neppure all’interno di altri uffici istituzionali, come per esempio quelli posti all’interno dei nostri tribunali…
Una coincidenza alquanto inquietante, in particolare se si pensa a quanto compiuto dai quei solitari coraggiosi di quest’isola che – a differenza della maggior parte di quei loro conterranei – provano in ogni circostanza a far emergere il malaffare di cui vengono a conoscenza!!!
Sì… sono un numero esiguo, ma almeno loro dimostrato di non essere “omertosi” evidenziando quella morale che manca nella società civile, ma soprattutto continuano a compiere il proprio dovere, pur sapendo che quanto andranno a compiere, non sarà in alcun modo protetto da quegli apparati (che viceversa si dimostreranno permeabili e ahimè anche corrotti…)!!!
Si dice che il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è dargli fiducia, ma quanto è difficile farlo, sapendo con l’esperienza di venir traditi???
Una mia amica stamani mi ha “taggato” su facebook per un articolo apparso su Live Sicilia Catania, intitolato “Catania, soldi e potere…” il cui link è: 
Ho provato a rispondere tramite la testata web, ma stranamente il mio commento non giungeva presso la redazione, non so dirvi i motivi, ma premendo il tasto invio, non accadeva nulla…  è a poco serviva provare ad aggiornare la pagina: il messaggio non veniva inviato!!!
Ed allora, mi permetto di utilizzare la pagina del mio blog, per riportare quel messaggio, sperando quantomeno che questa volta, non vi sia qualche hacker che abbia deciso di bloccarmi… 
Mi permetto innanzitutto di condividere il post della mia amica che ha aveva scritto stamani sulla sua pagina di facebook: “Parole poche, spiegano l’evoluzione della mafia 2.0….. Ma mentre questa si evolve, i siciliani restano ” rétro” nei pensieri. 
Il Procuratore Sebastiano Ardita parla di siciliani che debbono impegnarsi partendo da un ragionamento atto alla legalità’ diffondendolo nella società locale, una specie di virus “buono”. Ed io sono d’accordo e lo faccio insieme ad altri, pochi, ma ci siamo…. risultato: Al momento nessuno. Attendendo fiduciosa”!!!
Il sottoscritto ha inoltre letto due commenti sul quotidiano on line… almeno quelli sono stati pubblicati e precisamente riportavano: quello di Socrate delle 08:24:00 – “I giovani vanno via per l’inesistenza di prospettive. Ma quali prospettive potranno mai esserci se ogni iniziativa imprenditoriale, seppure ammantata dalle migliori intenzioni e capacità, verrà sempre vista con sospetto fin quando non si troverà un contatto casuale con il cognato del bidello della scuola in cui andava il figlio di uno condannato per mafia; e allora si griderà eureka, si intercetterà ogni istante della vita dell’imprenditore, lo si sentirà parlare con un mafioso che gli chiede un’indicazione stradale, i sospetti prenderanno forma e vai con la misura di prevenzione e il sequestro di tutto. In Sicilia le prospettive le ha uccise la mafia in passato. Adesso, la cultura del sospetto: chi sarà mai quel folle che vorrà venire a investire da noi?”…
Al commento la risposta di Logaritmo delle 17:57:21 – Forse si è confuso il filosofo Socrate!!! Chi non viene a investire in Sicilia non teme il sospetto, ma la corruzione, la mafia, i disservizi, la burocrazia, la criminalità…
Ed infine eccovi il mio commento non apparso sulla pagina: 
Leggo di “Catania 2.0”… mentre nel frattempo, la stessa, si è già evoluta in 3.0!!!
L’intervista dell’amico Anthony è perfetta, se pur contenuta quando prova a far scoprire le carte al Procuratore sulla nostra città etnea… 
Lo stesso difatti – correttamente – si cautela parlando d’indagini in corso… e come dargli torto, ogni giorno una nuova inchiesta emerge da quello strato di “fango” (pronunciato in parlemitano…) in cui viviamo…
Vedo che si parla di “cultura di sospetto”, ma forse chi dice questo… conosce poco questa città, altrimenti saprebbe che non vi è alcun sospetto, ma solo certezze, e purtroppo queste continueranno fintanto che ci si nasconderà dietro nomi d’illustri filosofi… 
Ma qui non è più tempo di fare filosofia, viceversa bisogna essere reali e concreti!!!
Ed anche lo Stato deve dimostrarsi però più efficace…  
Non si può ogni qual volta, ripetere gli stessi errori!!!
Mi riferisco ad alcuni nomi letti in questi giorni su questa testata web; personaggi “ambigui” a cui stranamente “qualcuno” delle nostre “istituzioni”, ha desiderato affidare una parte di quei cosiddetti beni confiscati…
Sì… non è possibile che ancora oggi, certi errori vengano ripetuti!!!
Comunque, la parte sana di questa terra, proverà per l’ennesima volta a fare in modo di “rimediare” ad un “svista”, evitando di chiamarla col suo vero nome… 
Per il resto, che la mafia stia trasferendo i propri patrimoni “sporchi” verso altre realtà è cosa nota da tempo, come d’altronde tutti noi siamo a conoscenza di quelle metodologie applicate per aggredire i patrimoni legati ai contributi pubblici, non solo Regionali ma anche dell’Unione Europea…
Ed infine qual è il futuro dei giovani catanesi (mi riferisco a quelli meritevoli)??? 
Definiamoli innanzitutto: sono giovani che non usufruiscono di raccomandazioni o legami familiari con personaggi politico/mafiosi, gli stessi che sono stati – e ancora oggi sono – perfettamente inseriti in quell’ambito clientelare di quel sistema “colluso”!!!
La soluzione??? Semplice, andare via!!!
D’altronde una terra che non premia l’impegno e il coraggio dei suoi conterranei, alcuni dei quali ogni giorno (senza alcun timore, per se o per i propri familiari)  si ribellano a questa condizione omertosa, non merita neppure un giorno di essere vissuta!!!