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Preg.mo Governatore, completo la mia precedente lettera,  con i restanti 10 punti  che mi auguro Lei saprà inserire nel Suo programma di governo:
11. Famiglia e casa

Esentare dall’IMU i proprietari di una sola casa con reddito imponibile inferiore a 30 mila euro; approvazione di una legge sul Mutuo Sociale, al fine di consentire alle giovani coppie di poter diventare proprietarie della propria abitazione; approvazione di un pacchetto-famiglia con misure di sostegno per le nascite e per garantire anche l’eventuale presenza degli anziani in famiglia; facilitare la tutela degli animali domestici, con specifici sostegni per le spese veterinarie per le famiglie meno abbienti, migliorare la situazione dei canili pubblici e lotta al randagismo, anche attraverso il sostegno delle associazioni animaliste.

Su quanto sopra vorrei aggiungere, che la cosiddetta tassa IMU (ex ICI) è un’imposta vergognosa, non parlo solo per la prima casa, finalmente ora esclusa da quella contribuzione, ma anche per una eventuale seconda abitazione, utilizzata per villeggiatura o quant’altro,  fatta con tanti sacrifici e dopo che, per acquistarla, si sono dovuti pagare allo Stato un bel po’ di soldi…
Già, è come se lo Stato di fatto, avesse partecipato a quell’esborso, ai rischi sostenuti, alle spese affrontate, alle manutenzioni sostenute negli anni e via discorrendo… ma la cosa più assurda, è costatare le differenze di aliquote pagate da un proprietario che di casa ne possiede una o al massimo due, e tutti gli altri, anche chi possiede 50, 100 o 1000!!!
Su quanto sopra, andrebbero valutati anche i quei beni ecclesiastici, che poco hanno a che fare con la spiritualità e molto invece con l’evasione, in quanto sono introiti non dichiarati al nostro Stato, eppure vengono destinati – molti di essi – per finalità redditizie, vedasi ultimamente quali bed&breakfast, Ostelli oppure concesse ad Università private, ma si sa… la storia insegna, voler toccare la Chiesa, non è mai stata per in governanti… una buona idea!!!
12. Ambiente e risorse idriche

Potenziamento della raccolta differenziata, attraverso incentivi ai Comuni virtuosi (che accrescano la quota di questi rifiuti di almeno il 5% l’anno); sistema di imprese locali per il riciclo a valle di una diffusa raccolta differenziata; realizzazione di un piano quinquennale per il completamento delle opere idriche incomplete, attingendo a fondi europei e privati; realizzazione di un piano regionale per la costruzione di depuratori nei Comuni costieri; piano acque potabili, reflue e per l’irrigazione dei terreni agricoli; risanamento delle aree a rischio ambientale (Augusta, Gela, Milazzo) e approvazione di un piano per la gestione dei rifiuti industriali.
La produzione e la gestione dei rifiuti negli ultimi anni, ha mostrato una tale crescita, da farne uno dei problemi più gravi non soltanto per la nostra regione ma per l’intero Paese…
Come ben sappiamo, la maggior parte dei rifiuti finisce in discarica o viene incenerita, mentre soltanto da poco si è dato inizio alla cosiddetta raccolta differenziata, al riciclo presso specializzati stabilimenti dei rifiuti, consentendo di risparmiare materie prime e di ridurre l’uso delle discarica ma soprattutto proteggendo le falde, da eventuali inquinamenti del suolo…
Parlare di rifiuti e di smaltimento degli stessi, rappresenta però, un argomento scomodo, che finora si sa… l’amministrazione pubblica non affronta volentieri, a causa delle forti resistenze tra le popolazioni locali, che a prescindere dallo schieramento politico che avanza la proposta, non vuole sentire di avere inceneritori e/o discariche, vicine ai loro paesi…
Bisogna quindi riprogettare un radicale cambiamento nelle scelte d’intervento, valutare altre nuove possibilità e non come si è fatto finora e cioè, facendo subire ai cittadini la logica dell’emergenza, attraverso la forza imposta dai poteri del commissari di turno…
13. Energia con le rinnovabili
Un Piano quinquennale di produzione di energia da rifiuti riciclati; concessione dei 220mila ettari di terreno regionale per la produzione di energia pulita; sostegno alla diffusione dell’energia solare, del fotovoltaico a basso impatto ambientale e della piccole centrali a biomasse; approvazione di un piano sui Parchi eolici che consenta tanto la produzione di energia pulita, quanto la tutela del paesaggio; sostegno a progetti aziendali di risparmio energetico anche attraverso l’impiego di fonti rinnovabili (fotovoltaico a basso impatto ambientale e biomasse).
Un paese il nostro che già nel lontano 1981, ben 30 anni fa, costruiva ad Adrano, la prima centrale solare a concentrazione del mondo ed oggi siamo ancora qui… a parlare d’energia rinnovabile…, avendo realizzato solo l’1% di quanto si poteva fare… e come ben sappiamo, non si è voluto fare o meglio, chi ha realizzato quegli impianti, apparteneva a quella categoria della politica corrotta e mafiosa, la stessa che ha permesso a quei signori, grazie agli introiti ricevuti con la vendita di quella energia, di diventare a spese di questa nostra regione, ben più che milionari!!!
14. Beni culturali come patrimonio

Sostegno pubblico, con fondi europei e regionali, per progetti integrati turismo-beni culturali-beni ambientali, per la valorizzazione di itinerari di riconosciuta qualità in grado di veicolare i flussi turistici verso zone di pregio; realizzazione di piani paesaggisti per dotare la Regione di programmi di tutela del paesaggio e della qualità degli insediamenti; realizzazione di un programma di manutenzione e gestione dei beni archeologici con personale pubblico anche di altre amministrazioni e con il concorso di imprese private; favorire la istituzione di fondazioni pubblico-private per la gestione della rete museale…

Certo, abbiamo potuto costatare come la politica negli anni ha permesso alle proprie società amiche, di realizzare industrie, impianti, raffinerie… e dopo che è stato distrutto questo nostro paesaggio mirabile, dopo che si è permesso di costruire abusivamente in adiacenza alle zone costiere, dopo aver approvato progetti selvaggi che non trovano paragoni in nessuna parte d’Europa, d’altronde dov’erano i controlli, sì… ora dobbiamo ripartire, questa regione completamente martoriata…ha bisogno di un nuovo e completo restyling… 
15. Turismo leva economica
Piano di valorizzazione, anche informatico del patrimonio turistico e culturale, rete di porticcioli turistici integrati in una piattaforma web per dare informazioni, prenotazioni e acquisti on line sui servizi e il merchandising; favorire la presenza di strutture turistiche che consentano agli ospiti di poter trascorrere le vacanze con i propri animali da compagnia e realizzare un piano spiaggia per animali domestici; realizzazione di un piano per le Isole minori, territori ad alta vocazione turistica, che devono essere accompagnati da servizi efficienti.
Istituzione di una delega assessoriale a tal fine; ecco, il turismo che avrebbe dovuto rappresentare uno dei settori di punta della nostra economia, ha registrato per mancate scelte e per continue incompetenze, un calo interno che non ha saputo compensare neanche l’aumento della presenza degli stranieri….; un turismo il nostro, dove basta voltarsi per trovarsi immerso nell’arte e nella cultura, una regione la nostra, che è stata invasa da tutti i grandi popoli e dove avremmo potuto godere pienamente di quella  storia e di quelle loro opere; il turismo avrebbe dovuto esercitare un ruolo di primaria importanza nel sistema produttivo, rappresentando quel fattore di sviluppo decisivo nelle politiche economiche, in particolare considerato il contesto di crisi odierno…
16. Agricoltura e agricoltori 
Interventi per la liquidità delle aziende agroalimentari; potenziamento della sinergia tra Assessorato delle risorse agricole e alimentari e Istituti di credito ai fini dell’anticipazione delle fatture sui prodotti agricoli; emissione di provvedimenti per la ristrutturazione e dilazione dei debiti a carico degli imprenditori agricoli; promozione di efficaci interventi per la competitività delle aziende e delle filiere agroalimentari siciliane; sostegno per l’internazionalizzazione e la valorizzazione del paniere eno-gastronomico siciliano; ripristino funzionale delle Reti Consortili…
Una regione la nostra, che possiede un territorio che produce prodotti unici al mondo, ma che, a causa della scarsa competitività e della caduta dei prezzi ed un mercato globale senza barriere, si è giunti a redditività troppo basse, con costi di produzione elevati che mettono tutto il comparto in profonda crisi; le conseguenze sono visibili a tutti e la dimostrazione è data dal continuo abbandono delle terre e dei suoi agricoltori, che ormai non credono più alle promesse fatte e mai mantenute…
17. Rilancio dell’artigianato e del commercio
La creazione di un fondo di garanzia regionale a sostegno di micro-crediti erogati da società autorizzate secondo la disciplina Banca d’Italia, che si impegnino ad erogare piccoli crediti alle attività artigianali a condizioni di mercato, fornendo servizi aggiuntivi necessari per la buona riuscita dei progetti; puntare nell’apprendistato tornando a fare dialogare il mondo della formazione con quello della bottega e attuando un piano per indirizzare i giovani verso la riscoperta dei lavori manuali; l’approvazione di un piano sulla grande distribuzione organizzata, al fine di limitare il dilagare dei centri commerciali (di tipo nord-europeo) e garantire le piccole botteghe e i commercianti che già operano nei centri abitati; certo bisogna far comprendere ai giovani che l’artigianato può essere il futuro.
Ma se i ragazzi si aspettano dalla politica il posto statale, quello che gli è stato promesso è ovvio che nessuno ha voglia di lavorare manualmente…, d’altronde essi cercano d’imitare i personaggi televisivi, nuovi modelli a cui ispirarsi, soggetti che proprio come loro, ignoranti e senza alcuna professionalità, sono riusciti in maniera semplice a crearsi una propria posizione interessante…
18. Promuovere le imprese private
Realizzazione di un marchio di qualità siciliana che identifichi il prodotto sui mercati internazionali facilitandone la rintracciabilità; potenziamento dei due fondi per il micro credito istituiti con legge della Regione Siciliana; creazione di un fondo di rotazione presso l’IRFIS per la ricapitalizzazione delle imprese; agevolazioni fiscali per distretti d’imprese di settori interconnessi; accelerazione dei tempi di pagamento dei debiti pubblici verso le imprese e costituzione di un fondo per il rilascio di fidejussioni alle imprese per l’anticipazioni di fatture emesse;
Basta vedere società che ogni giorno, portano i propri libri al Tribunale; sono circa tre al giorno… per un totale annuo di circa 800-900 l’anno: continuando con questa media, non ci saranno più imprese da promuovere…
19. Sostenere i giovani e l’innovazione
Istituzione di un Fondo regionale per la concessione di prestiti d’onore a studenti e lavoratori per finalità di studio ed apprendistato anche fuori Regione; sostegno a l’imprenditoria giovanile (attraverso una negoziazione con lo Stato) per la creazione di nuove imprese, per le quali verrà introdotta una tassazione forfettaria onnicomprensiva di tutti gli oneri fiscali e previdenziali pari al 5% dell’imponibile, per un periodo di 10 anni; istituzione di Crediti agevolati riservati a giovani imprenditori (entro 35 anni) che si impegnino a realizzare un’attività produttiva; completa detassazione degli utili reinvestiti dalle imprese giovanili per i primi 5 anni; creazione di un fondo pubblico-privato per favorire partecipazioni di venture capital in imprese ad alto contenuto tecnologico; detassazione integrale delle spese per la ricerca applicata svolta nelle imprese o nelle Università.
Su questo punto mi permetto di risponderle successivamente attraverso un altra pagina del blog, anche perché quest’argomento, merita una maggiore e profonda riflessione… 
20. Maggiore attrazione degli investimenti esteri
Individuazione di aree, in zone di scarso rilievo turistico, dotate di un trattamento fiscale agevolato per almeno un decennio (flat tax), di un’ampia semplificazione delle procedure di insediamento e delle infrastrutture necessarie (zone franche urbane); realizzazione di un sito dedicato ai fattori positivi che possono influenzare l’attrattività degli investimenti;
Non immagino oggi quali possano essere queste aree di attrazione, certamente non il nostro Paese e ancor meno questa nostra Regione, che prospetta agli investitori stranieri, eventuali vantaggi economici, che di contro altri paesi offrono…

E’ evidente, che ciascuno dei punti che ho elencato, presenta difficoltà di non facile soluzione, in quanto entrano variabili in gioco numerose e soprattutto diverse, che non permettono di prevedere anticipatamente, quegli effetti previsti a medio-lungo termine…
Le possibili strategie e la concreta volontà di realizzare quanto sopra, pur apprezzabili sotto il profilo dell’individuazione delle tematiche, non basta però a far si, che quanto sopra possa realmente concretizzarsi.
Serve innanzitutto un profondo rinnovamento, che passi prima per le coscienze e successivamente per quanti come Lei, saranno chiamati a verificare quei cambiamenti messi in atto, augurando che in maniera celere, inizino a dare quei risultati sperati…
Certo sperare non costa nulla, ma io vorrei che non accadesse mai quanto citato da Henning e cioè che “La speranza vuol dire soltanto… disperazione rimandata”!!!
Presidente Musumeci ora tocca a Lei: Buon lavoro.


Avevo pubblicato questo mio post nel 2012, quando si era candidato alla Presidenza della nostra Regione, ed ora, ora che finalmente è riuscito ad ottenere quest’incarico prestigioso, vorrei riprendere una sua frase d’allora e farla diventare mia; in quella sua frase diceva “Mi fido di Voi“… ed oggi quindi, mi permetto di dirLe: “Mi fido di Lei”!!! 

D’altronde il sottoscritto, per come aveva riportato cinque anni fa, non aveva avuto il piacere d’incontrarla, di stringerle la mano e ancor meno d’ascoltarla o avere con Lei un qualsivoglia confronto, situazione che viceversa, proprio in questi mesi ho potuto colmare, avendo ascoltato alcune sue conferenze ed anche casualmente… due suoi comizi.

Ed allora oggi come allora, vorrei riproporLe quegli stessi obiettivi suggeriti, possibilmente da avviare nei suoi primi 20 mesi di governo, per cominciare a risanare questa nostra Sicilia, da troppo tempo arenatasi. 

Lei allora ci disse… che si fidava di noi, ed oggi noi siciliani, vogliamo fidarsi di Lei!!!
Lei stesso d’altronde ha potuto costatare come durante queste ultime elezioni, una cospicua parte dei suoi conterranei, ha preferito votare per il suo principale concorrente del M5Stelle, Giancarlo Cancelleri, mentre la restante parte dei cittadini ha scelto di contestare questa politica astenendosi, in quanto ritenuta corrotta e inutile, ed esprimere quel voto, non avrebbe avuto alcuna differenza, poiché quanti oggi si candidavano, erano visti eguali a coloro che -negli ultimi quindici anni- hanno governato quest’isola….
Del resto, come dargli torto… si è visto come anche alcuni deputati della sua coalizione, hanno dimostrato proprio nei giorni successivi a quelle elezioni, di non essere immuni da colpe, notizie peraltro che hanno incrinato quello stesso elettorato che finora l’aveva appoggiata…

Ma io voglio discernere le due cose e soprattutto non voglio avere nei suoi riguardi alcun preconcetto, quindi, resterò come sempre “libero” da qualsivoglia pregiudizio e proverò a giudicare quindi esclusivamente quel suo operato, gli uomini(e/o le donne) che sceglierà di portare nel suo governo… sperando così di vedere finalmente  quel cambio di rotta necessario per la nostra terra, che come ben sa, versa in una situazione disastrosa, non solo nel campo economico/finanziario, bensì anche sociale e soprattutto morale!!! 

Ora però è tempo di sperare, già… come Martin Luter King ciascuno di noi deve credere in quel “dreams”, sì… quel sogno nel quale la nostra terra, come diceva il giudice Borsellino… “diventerà bellissima”, senza più quelle costanti inchieste giudiziarie, che ci vedono ogni giorno osteggiati –vedasi ad esempio quanto trasmesso sul Tg stamani di RAI1– dalla pubblica opinione, nazionale e internazionale…
Ora voler credere a immediate soluzioni attraverso cui far  ripartirà il rilancio economico di questa terra è come non voler prendere atto della situazione reale e delle sue problematiche, d’altronde di parole in questi anni ne abbiamo sentite tante, ma di fatti se ne sono visti pochi, ciascuno di quei suoi predecessori ha miseramente fallito, palesando non solo proprie incapacità, ma dimostrando quanto la realtà sia ben diversa dalla fantasia, circostanza questa rappresentata da un fallimento visibile a tutti e da una crisi che tocca ormai tutti i livelli…
L’augurio è che Lei possa invertire questo trend negativo ed allora mi permetto di riproporre quegli stessi punti che proprio cinque anni fa, avevo segnalato…
Innanzitutto:
1. Il taglio ai costi della politica, se ne parla sempre, ma abbiamo visto come nel momento delle decisioni, si durante quel voto in aula, non si raggiunge mai la maggioranza e tutto ovviamente resta invariato; riduzione delle retribuzioni dei deputati regionali: è recente il parere espresso dalla Corte Costituzionale che ha considerato anticostituzionale tagliare gli stipendi pubblici; taglio dei Fondi della Presidenza, ma staremo a vedere, per ora, vale quanto sopra; certificazione dei bilanci dei gruppi parlamentari da parte di società di revisione esterne: questo ad esempio rappresenta uno dei tanti misteri, dove a differenza di quanto previsto per tutte le società di capitale, qui… strano a dirsi, i gruppi ne sono esclusi; ed infine l’eliminazione di tutti quegli Enti “inutili”; già se chiedesse a noi tutti cosa farne… più del 50% chiederebbero Lei di chiuderli… d’altronde cosa ne dobbiamo fare di tutti quei dipendenti raccomandati, assunti senza alcuna richiesta professionalità o concorso o graduatoria, ma solo perché muniti della solita raccomandazione… sì, cosa ne facciamo di tutti questi, certo comprendo che a suo tempo hanno rappresentato dei bei ” voti “…  ma oggi… 

2. La Legalità…
Ormai è diventato un luogo comune, nel blog ne parlo continuamente… certo, si tratta d’introdurre norme anti-corruzione ed un codice etico per tutti, in particolare per i dirigenti e funzionari delle PA e soprattutto per i politici…
La cosa assurda è che queste regole sono presenti ovunque, il problema difatti non è tanto stampare quelle regole o farle leggere, ciò che importa è che vengano messe in pratica…
Ad esempio, la creazione di un’Agenzia per la gestione efficace del patrimonio criminale confiscato, questa potrebbe essere una soluzione interessante, nel momento in cui questo possa realmente essere riutilizzato… del resto abbiamo potuto costatare in questi ultimi anni, come questa circostanza è stata messa sporadicamente in pratica, in quanto il più delle volte, si è dovuto attendere quei necessari gradi di giudizio, che non hanno di fatto permesso, l’immediato utilizzo di quei beni, ma anzi, in alcune situazioni, una parte delle Istituzioni, ha gravemente condotto alla perdita produttiva ed alla dispersione del patrimonio;
Agevolazioni fiscali locali in favore di chi denuncia il “pizzo†e corsi di formazione per la gestione delle criticità derivanti dalle pressioni mafiose…; prima di chiedere ai cittadini di denunciare, lo Stato si dovrebbe fare carico delle proprie responsabilità e di quanto finora non ha saputo realizzare, proteggendo non solo coloro che sono costretti a vivere (insieme ai loro familiari) sotto scorta e/o trasferiti in altre regioni sotto falso nome, ma anche tutti coloro che nei fatti si sono dimostrati coraggiosi denunciando fatti e circostanze, dei quali si era venuti a conoscenza…
3. Efficienza della pubblica amministrazione…

La riforma dell’amministrazione regionale con l’obiettivo di razionalizzare i servizi, semplificare la normativa e le procedure burocratiche; in Europa siamo il paese più lento in procedure e servizi, abbiamo visto come l’ex Ministro Brunetta, abbia tentato di cambiare le regole, ma gli errori commessi, hanno, invece di semplificare, complicato ulteriormente quanto, già di suo, non andava…   
Riforma dei regolamenti della Giunta regionale e del Parlamento per responsabilizzare assessori e deputati sugli obiettivi da conseguire e sulla attuazione degli indirizzi approvati; sarebbe importante però vedere, quanti di questi obbiettivi vengono realmente conseguiti ed in caso contrario per costatata incapacità, mandarli a casa… 
– Attivazione della digitalizzazione capillare della Pubblica Amministrazione e dei servizi pubblici per agevolarne la fruizione da parte degli utenti.
La PA sarà una “casa di vetro†di cui ogni cittadino avrà le chiavi; più che desiderare comunque una casa di cristallo… ci basterebbe sapere, che questa casa sia funzionale e senza perdite e soprattutto che al primo scossone non si frantumi in mille pezzi…  

4. Tutela del precariato e valorizzazione del merito

– Accesso alla Pubblica Amministrazione solo per concorso pubblico e per merito: mai più un solo precario; c’era una volta un ufficio chiamato “Collocamento Obbligatorio “, dove ciascuno,  in base alle propri capacità professionali, andava iscrivendosi e in ogni momento, poteva valutare quella propria posizione, rispetto a chi lo precedeva e soprattutto a chi lo seguiva…; ovviamente questo sistema, molto primitivo era da migliorare, ma possedeva comunque una sua logica; la stessa metodologia che assistiamo quando ci rechiamo presso uno sportello e prendiamo quel cosiddetto numerino, serve proprio a non saltare la fila ai soliti furbetti o raccomandati; certo questo sistema presenta una grossa lacuna: non garantisce la fedeltà a quel candidato durante le votazioni… ed ecco quindi il perché, non si è deciso di cambiare…
– Avvio di un confronto con il governo nazionale per ottenere la graduale stabilizzazione del personale precario e la sua riqualificazione in particolare mi riferisco ai forestali, molti dei quali dovranno essere destinati ad altre attività complementari e soprattutto produttive per la Regione…; si qualcuno ora dirà… ma quali???
Del resto, cosa potrebbero fare e poi, se li si destina ad altre locazioni, qualcuno potrebbe dire che forse, non erano così necessari nel controllo del territorio, in particolare nel prevenire quei possibili incendi…
– Istituzione di uno “Sportello per il merito†in collaborazione con le parti sociali e con le strutture della formazione (Università, Scuola, Enti formativi) al fine di raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini su eventuali disfunzioni da parte delle PA siciliane, al fine di promuovere un immediato intervento delle strutture regionali; se sapesse quante lettere ho spedito e quante belle risposte ho ricevuto, ma che, soltanto dopo pochi giorni, lasciavano quanto da me segnalato…, inalterato!!!
5. Riduzione del debito e della spesa pubblica
Ampio programma di razionalizzazione delle oltre 200 società partecipate da Regione, Province e Comuni; dismissione del patrimonio immobiliare inutilizzato, finalizzando gli utili alla riduzione del debito; rafforzamento delle attività di repressione degli evasori fiscali e individuazione di nuove forme di riscossione rateizzata per chi non può pagare le tasse per ragioni indipendenti dalla propria volontà.
Riforma della società Riscossione Sicilia (già Serit); attuazione di un piano di revisione della spesa pubblica, con la conseguente eliminazione di tutte le spese inutili che hanno foraggiato apparati politici e clientelari; verifica continua su spesa obiettivi e risultati delle attività sanitarie.
Spero soltanto che quanto sopra riportato, non debba poi avere seconde finalità…
Abbiamo visto infatti come taluni patrimoni immobiliari, sono stati venduti agli amici degli amici, i quali dopo averli acquistati, li  hanno riaffittati nuovamente a quella stessa amministrazione pubblica che li aveva venduti, ricevendo così affitti spropositati e permettendo a costoro di recuperare in tempi celeri, i costi sostenuti e ricavarne nel contempo rendite annuali milionarie…
Certo se riuscirà a fare soltanto metà di quanto sopra, in Sicilia diventeremo tutti ricchi!!!
6. Pieno utilizzo dei Fondi UE
La destinazione dei fondi europei a sostegno delle Pmi, dell’artigianato, dei servizi alle imprese e della formazione, evitando la dispersione delle risorse e/o la loro restituzione, concentrazione dei fondi europei e FAS non spesi su un programma di infrastrutture pubbliche quali depuratori per i Comuni costieri, completamento rete acquedotti ecc; piano per l’impiego dei 10 miliardi di euro di fondi europei attualmente non spesi del periodo 2007-2013; programmazione e totale utilizzo dei Fondi europei 2013-2020 per rendere la nostra Regione un punto di eccellenza tra quelle ad Obiettivo 1…, questa rappresenta una di quelle pagine amara, realizzata dalla nostra politica, che non è stata capace neanche di saper utilizzare, quanto altri paesi Europei hanno saputo fare… una vera vergogna!!!   

7. Politiche sociali

Attuazione di un piano contro le nuove povertà con l’obiettivo di individuare, anche con il ricorso al Fondo Sociale Europeo, un ampio programma di interventi a favore delle fasce deboli della popolazione; istituzione di un tavolo di lavoro con il mondo del volontariato sociale e con il personale delle cooperative impegnate nella assistenza, anche domiciliare, dei soggetti aventi diritto, al fine di introdurre criteri di trasparenza nella gestione delle risorse e garantire un maggiore presenza delle Istituzioni regionali nella gestione dei servizi; programmazione di interventi a favore dei disabili e dei portatori di handicap; monitoraggio della spesa sociale e sua razionalizzazione.
Cosa dire, le politiche sociali rappresentano quel livello da dover raggiungere, per potersi definire, paese civile…, ma con un governo Berlusconi prima e con un governo Monti oggi, che tenta di contrastare una “spending rewiew” dissennata, ecco in un momento di crisi dove i finanziamenti mancano, come pensa di riuscirci… non è che alla fine le politiche sociali, saranno basate sempre su quella cultura assistenzialista e caritatevole…, concentrato di ipocrisia e di non conoscenza, dei veri problemi???
8. Infrastrutture e lavori pubblici
avvio di un piano di nuove infrastrutture da realizzare esclusivamente con il ricorso al “project financing” per attrarre le imprese private, per avere certezza della necessità dell’opera nonché della sua redditività e dei tempi di realizzazione; censimento delle opere strategiche non completate al fine di portare a termine i lavori; attuazione delle necessarie misure in sede nazionale per il completamento e/o l’autorizzazione alla apertura delle importanti infrastrutture già realizzate, a partire dall’Aeroporto di Comiso; Creazione di un polo regionale (hub) portuale e aeroportuale per il potenziamento del trasporto merci, riprendendo opportunità offerte da importanti compagnie straniere; impiego dei fondi FAS per un massiccio piano di infrastrutture immateriali per l’e-commerce e gli acquisti on line anche dei servizi turistici; messa in sicurezza del patrimonio edilizio, in particolare degli edifici strategici…; mi scusi ma a quali imprese aveva pensato…, le nostre attuali imprese, sono a rischio fallimento ormai e lei parla di project financing e poi sarebbe interessante chiarirci quanto pubblicato da Wikileaks e cioè : “ The rocky realation between Palermo and Rome have resulted in Berlusconi blockage of 4 billion euros of structural funds for the region†che tradotto significa “ il difficile rapporto tra Roma e Palermo ha portato Berlusconi a bloccare 4 miliardi di euro di fondi europei destinati alla Sicilia…â€, già sembrerebbe infatti che questi fondi Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate) destinati alla Sicilia, sarebbero stati “ bloccati †dal governo nazionale, viste le divergenze politiche fra Roma e Palermo… e sempre secondo la diplomazia americana, il blocco dei fondi, troverebbe motivazione nella ostilità che il governo Berlusconi aveva nei confronti del presidente Lombardo…; cioè mentre il Cavaliere giocava, noi fallivamo!!! 

9. Formazione, per un lavoro qualificato

Incentivi ai Comuni e alle Province che realizzano scuole primarie e secondarie modello; sostegno alle scuole secondarie che introducono corsi di orientamento professionale; borse di studio per gli studenti meritevoli nella istruzione primaria, secondaria e universitaria; sostegno a tirocini di studenti universitari, in possesso almeno di laurea triennale, presso imprese private; scuole che sfornano altrettanti disoccupati…; stiamo vedendo come i nostri insegnanti, dopo anni di sacrifici sono ancora precari e dove il governo nazionale, da un lato aumenta le ore degli insegnanti creando un esubero di circa 10.000 insegnanti e nel contempo realizza un concorso per assegnare 11.000 posti…, incredibile non c’è spiegazione logica se non la solita, creare opportunità chissà, per i soliti figli raccomandati??? 

10. Sanità, garantire il diritto alla Salute

Promozione di un sistema sanitario finalmente a misura di malato; stop alla lottizzazione degli ospedali e dirigenti sanitari nominati in base alle competenze e non alle appartenenze; onorare il “Piano di rientro†sottoscritto dalla Regione con i Ministeri della Salute e dell’Economia, senza effettuare tagli lineari che non tengano in considerazione la domanda di salute della popolazione; equa assegnazione di territorio e di abitanti per azienda sanitaria, nel rispetto dei parametri medi nazionali; separare il soggetto committente dei servizi “l’Azienda Sanitaria Provincialeâ€dai soggetti erogatori pubblici e privati: unico impianto sanitario in grado di garantire trasparenza, riduzione dei costi e qualità delle prestazioni sanitarie; riorganizzazione del servizio 118 per razionalizzare i costi e migliorare la qualità del servizio, promuovendo anche la ristrutturazione dell’attuale società pubblica consentendo l’integrazione degli operatori del volontariato sociale; costruzione delle “reti assistenziali†tenendo conto degli operatori pubblici e privati esistenti e delle esigenze del cittadino, senza mortificare le aziende efficienti e garantendo i cittadini dei territori più piccoli; revisione del decreto Russo che prevede l’accorpamento dei laboratori di analisi e alla soglia minima delle 100mila prestazioni all’anno per essere accreditati, così come deciso dal Tar;

Bene… anzi male, Lei indica quali sono oggi i problemi strutturali della nostra sanità e visto l’elenco, purtroppo sono molti…; inizierei con i problemi legati alle sofferenze finanziarie, ai tagli del personale ed a tutte quelle spese non necessarie od urgenti, ed infine, a quanto viene volontariamente dislocato da parte di molti primari verso le cliniche private amiche…
La nostra è una sanità malata ed è malata perché coloro che ne sono dentro, hanno dimenticato il giuramento a cui hanno fatto voto…; l’interesse personale, la carriera, l’aspetto economico ha preso il sopravvento ed ognuno, a vari livelli, cerca di ottenerne vantaggi…
Il cittadino che utilizza questo servizio, oltre che ad avere un disagio fisico, si ritrova a combattere anche un disagio morale, provocato da quella incapacità e da quei modi perversi, utilizzati dal personale, per adeguare alle loro condizioni, le persone malate, anziane e disabilitate…
Infatti da una ricerca è stato dimostrato che in Italia possono solo curarsi le persone economicamente agiate, cioè quelle la cui capacità di intervento ai servizi privati è agevole, rispetto a coloro che godono del servizio sanitario e che a causa delle lunghe liste di attesa per gli accertamenti diagnostici ed ancor di più se si attende un trapianto, ecco che, il più delle volte,  non ci si riesce neanche a curare!!!
Ora come ha potuto vedere, ho cercato di esprimerle il mio pensiero, ma leggendo questo programma, ho avuto come la sensazione che fosse stato già preparato, come se Lei l’avesse tenuto in questi anni, chiuso in un cassetto, per poterlo fare uscire, in un particolare momento, questo…
Infatti, esso raggruppa tutto, non vi è nella nostra Regione qualcosa che possa definirsi positivo, un completo sfacelo, tutti i problemi sono ben elencati, gli stessi da più di trent’anni, e questo Suo programma, nel dettaglio, sarebbe potuto andare bene anche 10 anni fa…
Ora scriverlo, è stato più o meno semplice, ma risolvere quanto da Lei riportato, mi sembra alquanto difficile… e non vorrei ritrovarmi in mano… con un altro famoso ” Contratto ” allora con gli Italiani, ed oggi con noi Siciliani!!!
Le mie perplessità vede,  nascono principalmente dalla conoscenza dei miei conterranei, da quella loro natura, dai loro modi, da un millenario incrocio di razze e uomini, da una storia che ci ha visti protagonisti e soccombere sotto altre popoli, culture diverse che si sono unite e di questa terra mai stabile ma sempre in movimento…

Tutto si può realizzare, ma per concretizzare le nostre idee servono gli uomini…; questo è quanto oggi io credo manchi… e l’esempio l’ha fatto Lei, proprio qualche giorno fa… raccontando della sua giovinezza con Almirante e dove, girando per la Sicilia ed incontrando la gente nelle piazze, queste, erano sempre piene, ma quando poi, si trattava di andare al voto, ecco che le urne diventavano vuote…
Oggi sono certo che le sue urne… non saranno vuote e che lei diverrà a breve il nuovo Presidente…
Ma sono altrettanto convinto, che coloro che oggi la votano e la sostengono a Presidente, domani, appena inizierà a lavorare sul Suo programma, le gireranno le spalle e finiranno per non appoggiarla più…;
Chissà forse un giorno, incontrandoci, ricorderemo questo mio programma, che per quelle “abituali” motivazioni, non si è riusciti a concretizzare…
Fine parte prima –

Il mio caro amico Filippo Termini da Palermo, mi ha inviato una nota indirizzata a “Siciliani liberi†da parte di un funzionario del governo catalano, Jaume Forés i Llasat, psicólogo social, nonché esponente di ERC “Esquerra Republicana Catalana“, nella quale rappresenta il punto di vista dei catalani, nelle circostanze che l’hanno visti coinvolti alcuni giorni fa… 
Il testo della lettera è in castigliano e seppure con qualche svarione ortografico (dettato dalla premura) e qualche inevitabile contaminazione con il catalano è stata tradotta in italiano dagli amici di “Siciliani Liberi“.
Mi permetto di riproporla nel mio blog, perché da essa si comprende la grande emozione e soprattutto la voglia d’essere aiutati e soprattutto ascoltati in un momento così drammatico…
Ecco la nota:
I fatti che viviamo oggi, 1 ottobre 2017, hanno la loro origine nell’occupazione da parte delle truppe borboniche castigliane nel 1714. 
In questa data la Catalogna perse il proprio Stato (costituzione, Parlamento, moneta, esercito, entrate, etc.). 
Da allora la Catalogna ha proclamato la propria indipendenza negli anni 1872, 1931 e 1934. 
Si è anche tentato di riformare in senso federale lo Stato spagnolo..
Nell’anno 2010 la Corte Costituzionale, dietro proposta del Partito Popolare, ha dichiarato incostituzionale parti centrali dello Statuto di Autonomia del 2006 che già si considerano modeste da parte del popolo catalano. 
Questo fatto fu il detonatore da cui ebbe inizio il processo d’indipendenza per la Catalogna. 
Dal 2010 ad ora, le mobilitazioni del popolo catalano hanno superato regolarmente il milione e mezzo di persone, cifra mai vista in Europa per reclamare le aspirazioni della Catalogna.
Parallelamente il governo Spagnolo e la Corte Costituzionale, hanno tentato di annullare le leggi del Parlamento catalano che favorivano la protezione delle persone a rischio di povertà, per evitare i tagli di luce, acqua, gas, alle persone indigenti, per evitare gli sfratti, operando lper l’uguaglianza di tutti gli uomini e donne, per proteggere la salute e l’ambiente, per favorire la ricerca scientifica, etc… 
Quanto sopra è ciò che tenta di bloccare il governo Spagnolo.
Il Governo e il Parlamento della Catalogna, sorti dalle elezioni del 27 settembre del 2015, dispongono di un’amplissima maggioranza parlamentare così come più di 800 Comuni dei 949 Comuni della Catalogna. 
Ha onorato quella sua promessa elettorale, approvando la legge del referendum, della transizione giuridica e della creazione della nuova repubblica.
Questa campagna per il referendum è differente da quanto fatto rispettivamente dal Canada o dalla Gran Bretagna.
La campagna del Referendum per l’autodeterminazione della Catalogna, ha vissuto attacchi ai diritti fondamentali da parte del Governo spagnolo. 
Ciò si può sintetizzare con l’intenzione di proibire il diritto al voto, del diritto di riunione, del diritto di informazione, diritto di pubblicazione, diritto a internet, etc…
Un momento chiave è stato quando la Guardia Civile, giorno 20 Settembre c.a. irruppe in differenti Ministeri del Governo della Catalogna, arrestando 16 alte cariche e richiedendo tutto il materiale del Governo della Catalogna. 
A partire da questo momento la reazione della popolazione della Catalogna è stata impressionante. 
Dai pompieri alla comunità universitaria, dai datori di lavoro ai sindacati, dagli organi professionali, hanno spiegato che non si sta soltanto facendo un referendum per l’indipendenza della Catalogna e la giustizia sociale, ma che in gioco vi sono fondamentali diritti di democrazia.
Il blocco trasversale ideologico, di classe, religione, formazione, etc… evidenzia la chiara manifestazione della “Rivoluzione dei sorrisiâ€.
Il primo giorno difatti, è stato un giorno storico e sublime… 
Nonostante le minacce e aggressioni da parte della polizia spagnola e la guardia civile, la gente è andata a votare in forma massiccia ai collegi elettorali. 
La popolazione della Catalogna ha dimostrato un grande coraggio, una solidarietà e una integrità ammirevole, ci hanno colpito e abbiamo subito, volevano mettere terrore e abbiamo subito, volevano impedire il referendum con forza e abbiamo votato, per il coraggio della gente, delle istituzioni che ci rappresentano, tutti insieme abbiamo fatto sì che l’impossibile fosse possibile…
Nel sua affannosa repressione, lo Stato spagnolo è entrato in 90 sedi elettorali tra le 2300 esistenti, sequestrando le urne e aggredendo più di 800 persone, secondo quanto riportato dalle informazioni dei centri di soccorso.
Nella mia figura di rappresentante dell’Amministrazione e di visitatore ufficiale internazionale accreditato dal Governo (Francesco Marsala), abbiamo potuto dare testimonianza delle lunghe code per votare nel collegio elettorale, in molte occasioni sotto la pioggia, allo scoperto, espulsi dagli agenti in borghese della polizia spagnola, preoccupati per le possibili cariche della polizia in cui si tenevamo la rappresentanza dei seggi e nello stesso tempo, guardavamo con emozione le persone che tentavano di votare per l’indipendenza della loro Nazione, con la massima allegria ed una grande unione per riconquistare la libertà.
Questa è una Nazione che lotta per la costruzione di una nuova Repubblica, per la giustizia sociale e per la democrazia e che diffida di una “democrazia†che persegue e incarcera chi esercita il diritto di voto…
Speriamo che la comunità internazionale rispetti i risultati del referendum e sanzioni come giusto che sia, lo Stato spagnolo per la sua violazione dei diritti fondamentali e per l’aggressione indiscriminata della propria popolazione.
Speriamo che presto possiamo celebrare il riconoscimento internazionale della nuova Repubblica di Catalogna.
Jaume Forés i Llasat


Articulo dirigido a “Siciliani Liberiâ€





Ci sono delle notizie che non possono essere ridimensionate, ma vanno grazie al web, riprese e pubblicate affinché si faccia comprendere a chi di dovere, che non si può fare sempre e comunque ciò che si vuole, ne va della nostra dignità di essere “Italiani” e di credere nella costituzione…
Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Bill Clinton, è noto per il suo “forswearing”, l’atto con cui intenzionalmente ha giurato un falso o ancor meglio falsificato una affermazione per non dire la verità, sia essa verbali o per iscritto, ed è il motivo per il quale è stato accusato di “impeachment” e si è dovuto dimettere…
Qui di contro, nel nostro paese, un ministro in fase di giuramento sulla nostra Costituzione, omettendo di fatto una laurea mai posseduta… non fa altro che dichiarare il falso e prendere di fatto tutti noi… per il culo!!! 
Ho letto della lettera aperta inviata da Marco Pappalardo (docente di Lettere a Catania) al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che esprime perfettamente in ognuna di quelle parole, quel sentimento di disagio, per una vicenda che definirla, amara e vergognosa, è sicuramente poco: 
“Ministra Fedeli, potrebbe suggerirmi per favore in che modo dovrò spiegare ai miei alunni che Lei ha per anni dichiarato il falso, ha vantato un titolo che non aveva e non ha, ha cercato scuse invece di chiedere perdono e dimettersi? Potrebbe suggerirmi come fare a stimolare gli studenti all’onestà, alla trasparenza, alla giustizia, al senso civico quando Lei ha giurato sulla Costituzione sapendo di avere scritto sul curriculum qualcosa di non vero? In che modo sarò convincente con i maturandi, in occasione dei prossimi Esami di Stato, in merito alla fatica da fare, all’importanza del momento, al rispetto della Commissione, al valorizzare le prove che verranno dal Ministero, a non copiare di qua o di là, quando ci ha dato e ci dà tale esempio di immaturità e scorrettezza? 
Ho imparato che “chi è fedele nel poco, sarà fedele anche nel molto”, dunque mi permetta di avere timore – non per me ma per i miei carissimi studenti – se, in barba al suo cognome, io non posso riporre alcuna fiducia in Lei e nel suo futuro operato.
Non metto in dubbio che abbia esperienze di lungo corso nel sindacato e in politica, ma che valgono senza coerenza, credibilità e umiltà? Inoltre, non è bello neanche cercare di coprire il marcio con giri di parole e inventare errori, poiché tutti sappiamo il valore di un diploma di quel tipo (onorevolissimo per carità!) e quello di una laurea; possibile che proprio Lei non lo sappia? Già solo per questo dovrebbe essere bocciata! Ai miei studenti dico spesso che non per forza tutti devono ottenere un laurea per realizzare la propria vita e per fare qualcosa di buono per gli altri, e che non è necessario – a mio avviso – che un ministro debba essere laureato, poiché di laureati pericolosi ne conosco tantissimi, così come conosco diplomati di altissimo livello e competenza in ciò che fanno.

La questione è che Lei – qualora non se ne fosse accorta – è il Ministro dell’Istruzione e dell’Università! Tutti, inoltre, devono poter accedere ai ruoli di governo, persino con la vecchia quinta elementare se persone di valore, però che siano vere, senza scheletri nel curriculum, senza sotterfugi. Secondo Lei, per cosa sarà ricordata nella storia della politica italiana? Con quale credibilità parlerà agli studenti che stupidi non sono? Sì, perché io non mi preoccupo per me, povero docente precario del Sud, temo per i continui cattivi maestri fuori dalla cattedra che la politica continua ad offrirci con ruoli di responsabilità. 

Coraggio, non inventi scuse come i ragazzi davanti ad un compito non svolto a casa, non scarichi su altri o altre questioni la sua responsabilità; il gender, il “sì” al referendum, la sua parte politica, non sono questi i problemi, si figuri! Le parole, sia quelle scritte che quelle cancellate, hanno un peso e lasciano il segno, nel suo caso molto negativo quando si nasconde la Verità. Cordiali saluti”.
Mi auguro che questa signora, ad inizio Anno, abbia presentato le proprie dimissioni!!!

Sabato scorso, mentre cercavo di diventare più attraente, grazie e soprattutto al mio amico barbiere Nuccio, leggevo il giornale La Sicilia ed una lettera mi ha particolarmente colpito.

Era scritta dalla Sig.ra Irene Forzese e indirizzata direttamente al Sindaco Enzo Bianco, più o meno riportava così:
“Caro Sig. Sindaco, si ricorda, qualche tempo fa, prima delle elezioni a primo cittadino, ci siamo ritrovati a parlare nel mio bar di Corso Sicilia, sui problemi della nostra città…
Quanti pomeriggi abbiamo trascorso insieme per discutere delle cose che purtroppo non funzionano e di come sperava di risolverle…
Una città che, come Lei stesso definiva, era ormai al completo sbando e che, se avesse vinto le elezioni, avrebbe certamente migliorato…
Adesso, le elezioni a Sindaco le ha vinte ( grazie anche al sostegno del mio voto ), ma adesso mi chiedo, perché è sparito e non si fa più vedere???
Cos’è…, non Le interessa più il contatto con la gente comune o forse debbo credere che tutto era da ricondursi alle elezioni???

Non era Lei che diceva che, per amministrare bene una città bisognava viverla dal di dentro???

Che bisognava per prima cosa, ascoltare le istanze dei cittadini, perché soltanto attraverso quelle, era possibile capire le reali esigenze…
Il tempo degli appelli è terminato, adesso è il momento di agire ed ascoltare le critiche “costruttive” dei suoi concittadini, adoperandosi per risolvere, in maniera celere e nel rispetto dello svolgimento della sua mansione e dei suoi impegni, quali correttivi adottare per migliorare ed eliminare quegli aspetti negativi, che la nostra città presenta…
Sig. Sindaco, quando Lei vorrà, mi troverà qui, nel mio bar di Corso Sicilia a darle nuovamente il benvenuto…
Leggendo questa lettera mi chiedevo… “ ma da quanti anni, il nostro cittadino, Enzo Bianco, non percorre a piedi, questo importante quartiere, che collega in maniera ortogonale il centro storico della Via Etnea con la Stazione Centrale, per passare attraverso quelle viuzze che da Via di S. Giuliano, centro della Movida catanese, ci conducono tramite via Biondi e Via Luigi Sturzo, direttamente su Piazza Stesicoro, ed ancora la famosa ns. fiera che da Via Puccini si estende fino a Piazza carlo Alberto…???”.
Ecco, se venisse a visitarla a piedi, si accorgerebbe che quasi tutti i negozi hanno chiuso e che quelli che hanno tentano di aprire, nel giro di pochi mesi, hanno anch’essi chiuso!!!
Potrei farle un’elenco di questi negozi: Bar, Sale giochi, Para-farmacie, Scommesse sportive, Abbigliamento, Paninerie, Calzature, Articoli sportivi, ecc… ed ancora bisogna aggiungere tutti quegli uffici vuoti, un tempo sedi di Banche, Assicurazioni, Immobiliari che pian piano sono andati scomparendo…
Una zona ormai abbandonata, che viene utilizzata dai clochard quale fissa dimora e che ormai da mesi sostando, gododo di qualche pasto caldo offerto loro dai residenti e di quanti la mattina, operando nelle adiacenze, concedono loro qualche euro…
Una strada sporca, quasi mai pulita, che di giorno scorre in maniera disordinata, tra auto poste in doppia fila e parcheggi realizzati ed incustoditi, misteriosamente vuoti ed abbandonati…
Una strada invasa da extracomunitari, che da anni stazionano lì, per vendere i loro prodotti ed a volte costretti a scappare, per non farsi sequestrare via la merce che le forze dell’ordine sono ovviamente costrette a requisire: si è costretti ad assistere, durante l’orario del pranzo, a scene veramente spiacevoli di profondo disagio umano…
E’ cosa dire, di quanti la mattina, adibiti al controllo di quest’area, si ritrovano invece a discutere nei bar ed a passeggiare per il mercato acquistando beni alimentari e sostituendosi a quanto di solito di competenza delle mogli casalinghe, tralasciando ovviamente, qualsivoglia controllo e assistenza alla circolazione…
Caro Sindaco, come dice un bel proverbio Catanese… “u pisci fete ra testa” e cioè il pesce puzza dalla testa e se non si tenta di cambiare questo modo di ragionare, tutto risulterà inutile!!!
Serve a poco, fare scendere i turisti dalle navi da crociera o pubblicizzare un mare, un vulcano ed una presenza storica meravigliosa, se poi alla fine, non funzionano i collegamenti o se i servizi sono lasciati in balia di operatori inesperti…
Il coraggio dei commercianti non può più bastare, bisogna cercare di ridare vita a questa città ormai spenta!!!
E’ giunto il momento di cambiare le regole, dare ai giovani quelle prospettive certe di occupazione, realizzare quel profondo cambiamento morale che, partendo dalle coscienze possa giungere ad essere rinnovamento spirituale, esigenza primaria, quale divenire per un futuro radioso di crescita, per quanti ancora amano questa nostra città…