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C’è chi fa molto per questo Paese, ad esempio mettendo a rischio la propria vita ed anche quella dei propri familiari e c’è chi viceversa non fa un caz… e resta celato, aggiungerei “protetto” (proprio grazie a quel sistema che si dovrebbe di fatto contrastare), semplicemente restando seduti ogni giorno dietro quella loro scrivania!!!

D’altro canto è’ così che va in questa terra ed è così che continuerà ad andare fintanto che il sistema giudiziario resterà colluso, clientelare e legato a quelle correnti politiche che determinano chi deve andare avanti (senza alcun merito) e chi viceversa debba essere limitato, allontanato, ed in talune circostanze “esiliato”, sì… solo perché fa il proprio dovere!!!

D’altronde, come non ricordare la vicenda della mancata nomina del giudice Falcone alla funzione di Consigliere Istruttore del Tribunale di Palermo, ed oggi a pagarne le medesime conseguenze è il procuratore Gratteri poiché non iscritto ad una di quelle correnti che lo hanno ora fortemente penalizzato, tanto da fargli riportare in un intervista: “io questo già lo sapevo ma ho fatto la scelta di non iscrivermi. Io non conosco nemmeno il 50% dei membri del Csm, non li riconoscerei nemmeno per strada, perché non li frequento”!!!

Sicuramente qualcuno ha deciso di non riconoscergli la nomina alla procura nazionale antimafia, chissà forse debbo pensare perché a differenza di coloro che non lo hanno votato, forse per aver indagato troppo (più di tutti loro messi insieme) sulla mafia e questo ha dato loro ovviamente fastidio???

Ieri sera il procuratore di Catanzaro era ospite del programma “Otto e mezzo” presentato da Lilli Gruber: “Io ho fatto domanda alla procura antimafia – ha precisato Gratteri – perché pensavo di avere l’esperienza necessaria, facendo da sempre contrasto alla criminalità organizzata: non esiste nessun magistrato al mondo che abbia fatto più indagini di me sulle mafie. Quando non è arrivata la nomina, mi sono dispiaciuto e agli occhi della ‘ndrangheta e della mafia sono diventato un perdente, ma ricevo ogni giorno la stima e l’affetto delle persone che mi vogliono bene e che mi incoraggiano ad andare avanti”.

Mi viene da ridere pensando a questi giorni di commemorazione, quando nei fatti accadono circostanze come quella sopra riportata!!!

Penso che il presidente Mattarella avrebbe dovuto quantomeno caldeggiare per non dire “imporre” al Consiglio Superiore della Magistratura” il nome del Procuratore Gratteri, sarebbe stato da parte sua un bel gesto, ma soprattutto avrebbe evidenziato alla criminalità organizzata la presenza di uno Stato forte, ma soprattutto che i suoi uomini migliori erano lì a rappresentarla degnamente!!!

Ma non è che anche il Presidente Mattarella la pensi come il suo predecessore??? Vorrei ricordare come lo stesso procuratore anziché essere procuratore aggiunto della Dda del capoluogo calabro, avrebbe potuto essere ministro della Giustizia, ma pare che per l’appunto l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia sconsigliato quella nomina: “C’è una regola non scritta per la quale un magistrato non può fare il ministro della Giustizia”; è lo stesso Gratteri a rivelarlo con un commento: «Pensavo che l’unica legge che dovesse salvaguardare è la Costituzione». Ma tant’è, Gratteri è uno di quegli uomini per niente avvezzi alle mediazioni di palazzo. Ha le sue idee, e non ci rinuncia. Combatte mafia, camorra e ‘ndrangheta con la stessa determinazione con cui queste delinquono. Non ha paura della morte. Anzi, pare l’abbia già messa in conto: «Ho catturato latitanti da 15 anni dopo aver ascoltato intercettazioni in cui discutevano di come ammazzarmi».

Leggendo quanto accaduto in questi anni al Procuratore non posso che pensare di dover “stendere un velo pietoso” sulle nostre istituzioni!!!

Procuratore Gratteri, Lei ed io abbiamo lo stesso nome, sarà forse una coincidenza ma anch’io credo – per quello che vale – che fare la cosa giusta è soprattutto il proprio dovere è quanto di meglio questa vita ci possa offrire; mi permetta di aggiungere una personale considerazione: Lei ha scelto di fare questa professione e quindi si è assunto, sin da subito, non solo  gli onori, ma anche gli oneri che proprio questo suo incarico determina; viceversa altri individui, come ad esempio il sottoscritto, hanno provato, ogni qualvolta se ne presentata l’occasione, a non mollare o lasciar cadere situazioni abiette, evidenziando in maniera celata e soprattutto senza mai riflettori, quanto la maggior parte dei miei conterranei, certamente “omertosi” non compie!!!

Mi permetta di aggiungere come quest’ultimi non sono soli, perché va detto, vi è una grossa fetta di uomini/donne dello Stato – gli stessi che abbiamo visto in questi giorni di commemorazione e che a breve, il prossimo 19 Luglio, vedremo nuovamente lì a ricordare il giudice Borsellino – che non hanno mai fatto nulla nel corso della propria vita in maniera concreta a livello di contrasto alla illegalità o al malaffare, ma incredibilmente essi sono gli stessi soggetti che in tutte queste commemorazioni troviamo in prima fila su quei pulpiti, incitando al coraggio, alla legalità, alla lotta alle mafie, strano osservare però come essi per primi, non si siano mai esposti a denunciare con il proprio nome e cognome… 

Se può essere di conforto vorrei esprimere un personale ringraziamento a nome di quell’esiguo numero di cittadini che possono definirsi ancora “onesti” e che vedono per l’appunto nel suo lavoro, un’importante opera di cambiamento verso quella desiderata impeccabile democrazia, perché a differenza di quanto in questi giorni ci stato rappresentato, sono troppo pochi, ahimè, coloro che hanno realmente compreso e fatto proprie le idee dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e cioè che la legalità rappresenta il più importante valore che abbiamo e non dobbiamo mai perdere…

Dott. Gratteri, grazie…

Siamo così tanto abituati a condividere frasi fatte di altri a modello facebook o a soffermarci su poche righe twittate… che non sappiamo più comprendere le frasi dette, in un contesto nel quale erano state inserire…
Certamente un linguaggio meno scurrile sarebbe stato più indicato, ma a volte, per fare emergere le notizia, bisogna farle uscire fuori, da quelle solite regole prestabilite…
Anch’io nell’aver letto quella frase sui social mi ero a prima acchito risentito, anche se la frase… in se… non mi aveva minimamente offeso!!! Già… perché la ritenevo inconsistente, dopotutto si stava parlando della mia Sicilia, di una terra che conosco perfettamente, più delle altre… proprio di quelle altre che nel corso della mia vita ho avuto modo di conoscere approfonditamente e di quanto povere, limitate e differenti siano, in paragone alla nostra…
Ma nel nostro paese, sappiamo bene quanto l’ipocrisia abbia il sopravvento e come sono tanti, coloro che, pur di farsi belli dinnanzi all’opinione pubblica (o perché si da loro modo di potersi fare apprezzare), hanno raccolto quell’invito, per mettersi in fila per scagliare la prima pietra…
Sono i soliti opportunisti…
Se ascoltiamo difatti i miei conterranei… vedremo come, ad iniziare dai nostri politici, si siano sentiti  offesi, se ascoltiamo gli amministratori… per quelle frasi sono ancora stizziti, se osserviamo cosa hanno detto nei media i nostri personaggi pubblici (attori, cantanti, showman, ecc…) ora tutti lì a manifestare il loro disappunto, risentiti da quelle frasi dichiarate da un loro collega, poi ci sono i nostri uomini di cultura, ecco questi sono i più falsi… esprimono sentimenti esacerbati e in quella loro indignazione, fanno di contro l’elenco dei personaggi illustri e delle meraviglie culturali e storiche della nostra isola…
Poi, ci sono i semplici cittadini… certamente sono i più arrabbiati… nel aver saputo di quelle frasi… irritati per essere strati toccati in quel loro orgoglio regionale, esasperati dal dover sempre ascoltare come questa loro terra… venga etichettata per “ultima” sia nelle classifiche o in quei dati nazionali riportati… ed ora pure apostrofata in modo ignorante e volgare!!!   
Ecco sono tutti pronti a condannare il cantautore Vecchioni per quella frase… ma nessuno che si sdegna per quanto quella frase, conservi in se, in maniera intrinseca…
Difatti, la parola “merda” non sarebbe efficace per indicare la mafia… oppure la stessa parola, non sarebbe l’ideale per evidenziare un popolo di corrotti, corruttori e corruttibili…
Una “merda” sarebbe perfetta anche per ricordare l’egoismo di alcuni soggetti… per quel mancato rispetto per gli altri, dove si va in cerca dei i propri diritti, dimenticandosi però dei propri doveri…  
E cosa dire… se la frase “merda” viene utilizzata in sostituzione della parola “concime” che dopotutto è quanto si spera con i propri gesti di raccogliere, per quel proprio meschino essere, fatto a misura del proprio orticello…
Ora sono tutti scandalizzati da quella frase… ma nessuno si scandalizza per quel potere coatto… per quegli atteggiamenti imposti di corruzione e violenza, per quei fenomeni estorsivi nei confronti dei commercianti e delle imprese… e di quei particolari avvenimenti, nessuno s’indigna… anzi c’è il silenzio generale!!!
Poi quando si sente la parola “merda”… urlano tutti!!! Sì, tutti quanti!!!
Ci si nasconde dietro una maschera, ed è la stessa che ci si mette quando si fa finta di non vedere, quando ci si occupa soltanto dei propri fatti, quando si partecipa a manifestazioni con l’inchino, quando ci si gira dall’altro lato, quando non si denuncia… è sempre la solita maschera… quella dell’ipocrisia!!!
Ho letto quella frase… ed ho compreso come fosse di per se… una semplice provocazione, inserita in una riflessione di più ampio raggio e dove con quel pungolo, si cercava di scuotere le coscienze assopite dei tanti siciliani… 
Quando dice: qui da Voi, ci sono le più grandi intelligenze del mondo… ha perfettamente ragione… la stessa però, quando riporta che “il senso civico non è alla stessa altezza“.
Ha forse torto, quando parla di degrado, inciviltà, abbandono, traffico, sporcizia, abusivismo… dov’è quella storia, quella cultura, quella bellezza naturale ed artistica…dov’è…???

Si c’è… in bella vista nelle cartoline, nelle brochure, nella pubblicità, ma quando poi ci si accorge che le autostrade sono interrotte, che i mezzi pubblici di trasporto su strada e rotaie sono fatiscenti, quando i musei sono letteralmente abbandonati a se stessi, quando il mare viene vergognosamente inquinato dagli scarichi, quando si percorrono strade con ai lati spazzatura o quando in città si vedono quei cassonetti aperti pieni d’immondizia che fuoriesce, quando i lungomari e le spiagge sono luride, quando manca il controllo del territorio e si viene derubati… ecco, ogni qualvolta che vediamo ciò… perché non ci si offende???  

La verità che più ha dato fastidio… non è per quanto ha detto, ma perché lui a differenza di noi Siciliani ha saputo esprimere quel vero amore per la nostra terra, per una Sicilia che da troppo tempo ha deciso di buttarsi via e che non solo non vuole difendersi, ma partecipa ogni giorno di più, con il proprio silenzio, allo scempio di questa meravigliosa ed unica regione… un’isola che oggi a causa di pochi ( e dei tanti responsabili compiacenti… ) non è sicuramente all’altezza di se stessa!!!
Smettiamola di promuovere balle e finiamola con i soliti piagnistei, è ora di modificare questo stato di cose e ricordatevi quando sarà il momento,di cambiarla questa nostra terra, iniziando nel modificare quella consueta metodologia clientelare di votazione, vero e proprio criterio di corruttibilità e di mancata dignità!!!

Scriveva bene su di noi… Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Noi fummo i Gattopardi, i Leoni, quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra!!!