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Ho scoperto da pochi minuti che il mio post di ieri è stato tra i più letti in un giorno!!!
Sarà forse che l’argomento trattato e soprattutto le dichiarazioni del Dott. De Magistris hanno lasciato tutti i lettori profondamente colpiti…
Posso comunque garantirvi che quanto sopra accade solitamente quando un cittadino ha poca dimestichezza con quelle cosiddette pratiche di giustizia o dovrei dire col poco approccio con quel mondo giudiziario, che da un lato pretende la nostra massima partecipazione nel denunciare fatti e circostanze gravi di cui si viene a conoscenza, ma dall’altro però ci lascia soli quando si toccano argomenti scottanti o personaggi legati proprio a quel sistema clientelare che come ho scritto ieri è peggiore di quello “mafioso”!!!
Già… è come se all’improvviso le carte o meglio – sì chiamiamoli con il proprio nome – gli “esposti” denunciati presso quegli organi convenuti… restano improvvisamente chiusi all’interno dei cassetti di taluni magistrati…
Ma la circostanza più grave, non è il vedere con quanta indifferenza vengono esaminate le carte presentate… (perché vi assicuro quello rappresenta l’ultimo dei problemi), ma voler sminuire – con la loro indifferenza – il coraggio che taluni cittadini hanno dimostrano di possedere, sapendo che quest’ultimi non godranno di alcun vantaggio personale da quelle denunce, anzi tutt’altro, perché si viene emessi alla gogna da qiel sistema “infetto” che fa di tutto per mettere a tacere chi fa il proprio dovere!!!
Il sottoscritto ad esempio rappresenta oggi uno di quei soggetti e potrei fare un elenco di circostanze gravi delle quali ancora oggi, aspetto risposte… 
Si qualche collega di quei “particolari” magistrati di cui parla il De Magistris, se ne uscito – a seguito di una mia formale richiesto “ex art. 335” – con una dicitura di cui ancora oggi non mi sono ripreso…
Ed allora vorrei chiedere a chi mi sta leggendo… di scrivermi su quanto sto per dirvi – potete farlo pubblicamente tramite il post (ho dovuto  limitare i commenti ai soli iscritti per evitare di ricevere frasi generalizzate con scritte ingiuriose ed offensive) oppure scrivendo alla mia email personale: nicolacostanzo@live.it (mi riprometto in tempi celeri di rispondere a ciascuna missiva…): secondo voi, denunciare ad esempio una cava o una discarica abusiva, rappresenta qualcosa di potenzialmente grave???
E senza voler entrare nell’ipotesi che si tratti di rifiuti con elevato grado di pericolosità e quindi nocivi per la salute, il semplice smaltimento illegale che non vengono condotti in discarica, ma sepolti ad esempio all’interno di uno scavo abusivo, non costituisce un reato??? 
Ed ancora – tralasciando il gravissimo reato ambientale – no si tratta di una truffa allo Stato???
Ecco vorrei conoscere il vostro parere…
Ed ancora, vorrei comprendere il vostro giudizio su un’altro aspetto…
Secondo voi denunciare danni all’erario oppure gestione fraudolenta o ancor peggio truffa ai danni dello Stato in quale contingenza deve essere inserito???
E cosa dire ad esempio di un professionista che pur non essendo abilitato svolge quel proprio incarico operandi una gestione finanziaria discutibile e i cui bilanci hanno ricevuto segnalazioni negative da parte di molteplici revisori dei conti, in cui sono stati evidenziati mancati pagamenti tributari e via discorrendo, ma che stranamente rientrino in una di quelle circostanze per cui i nostri organi di controllo (procure, gdf, ecc…) a seguito di formale esposto – non si preoccupano di verificare… anzi quanto presentato viene rigettato, senza aver svolto alcun tipo di controllo, ne sui i documenti ricevuti e ancor peggio, senza verificare con i professionisti indicati nell’accusa, se quanto riportato fosse legittimo oppure del tutto fantasioso… 
Sì per l’appunto “fantasioso”, come se un cittadino non abbia un cazz… da fare, che esporsi – a differenza della maggior parte dei suoi conterranei “omertosi”  – e segnalare quanto per l’appunto nessuno va di fatto realizzando in questa terra… 
Ovviamente quanto riportato sopra, può costituire un semplice esempio…
Si… perché si potrebbe anche continuare con quegli “ipotesi”, ricordando alcuni soggetti “notabili”, posti in posizioni che definire “intoccabili” è dir poco… ma che dimostrano di saper insabbiare quando necessario, le denunce loro presentate!!! 
Ora infatti comprendo quanto ha riportato nel servizio di La7 l’ex magistrato De Magistris (“ex” per modo di dire, perché si sa… essere “magistrato” – quando si è compiuto il proprio dovere in maniera corretta ed onesta – lo si è per sempre!!!) e cioè: “Per lo schifo che ho visto mi sono dimesso dall’ordine giudiziario”!!!
Dopo quanto accaduto con il CSM di una cosa mi sono convinto: qualcuno all’interno di quel sistema giudiziario era ed è convinto di farla franca!!! Credo che ormai… si sarà pentito solo d’averlo pensato!!!  
Prima di iniziare con l’argomento, desidero fare una precisazione riguardante la differenza che vi è, quando si opera  nel mercato privato ed in quello pubblico… 
E sì… a differenza di quanto si possa pensare, la concorrenza tra le varie società del settore rifiuti, non è basata su processi organizzativi o su fattori logistici,  bensì sul prezzo; difatti il mercato libero, viene in concreto destabilizzato da quelle particolari società legate al mondo della criminalità organizzata, che fanno di tutto per accaparrarsi significative quote di mercato…
Ecco il motivo per cui, quando il traffico riguarda rifiuti provenienti da privati, il prezzo dello smaltimento si riduce fino alla metà di quello di mercato, mentre, se l’attività ha come materia prima i rifiuti solidi urbani, il prezzo di smaltimento lievita in maniera esponenziale, tanto si sa… a pagare è lo Stato!!! 
Ecco, è bastata una semplice declassificazione dei rifiuti, per fare in modo di evitare lo smaltimento in discarica e creare di conseguenza, un vero e proprio danno all’erario!!!
Potremmo definirli “rifiuti scomparsiâ€, sono quelli di cui non se ne conosce il destino, non solo attraverso l’uso di modalità illegali, ma il più delle volte, per mezzo di procedure che potremmo descrivere essere “legali”… 
Una di queste ad esempio utilizza il cambio d’identità, ovvero il rifiuto muta le proprie caratteristiche, ma solo sulla carta… attraverso un meccanismo chiamato giro bolla; ecco quindi che un rifiuto pericoloso… diventa speciale, oppure grazie anche alla complicità di un laboratorio di analisi, se ne falsificano le caratteristiche fisico-tecniche… diventando così un prodotto di recupero!!!
Il tutto grazie a centri di stoccaggio, compostaggio o trattamento, autorizzati da procedure semplificate; l’importante è riuscire a far perdere le tracce del rifiuto prodotto e conferito a chi si è impegnato, formalmente, a smaltirlo nella legalità…
Quindi, la strada seguita per trasportare, intermediare e smaltire illecitamente i rifiuti è quella tipica della declassificazione dei rifiuti e la tecnica del “giro bollaâ€, da un centro di stoccaggio e trattamento ad un’altro, è quella che risulta più utilizzata… 
Entrano in gioco, così, documentazioni di accompagnamento dei rifiuti che vengono falsificate e/o sostituite durante il trasporto. 
Il “giro bolla†(o anche triangolazione), consiste nel far transitare i rifiuti solo in maniera cartacea, da uno stoccaggio ad un’altro, oppure attraverso impianti di recupero e/o di compostaggio con il fine di declassare la tipologia del rifiuto trattato e aggirare le normative previste. 
Ecco quindi che, attraverso una rete articolata di faccendieri, analisti, chimici, impiegati e trasportatori, il rifiuto entra con la bolla del produttore e con un determinato codice in un centro di stoccaggio; successivamente con una nuova bolla dello stesso centro, il medesimo rifiuto, senza subire alcun trattamento ed in alcuni casi subendo solo la miscelazione con altri rifiuti, è inviato per lo smaltimento/recupero finale, ovviamente dopo aver cambiato “identitàâ€.
Semplice vero… è dire che questa procedura è ben conosciuta da tutti, ma stranamente nessuno ne parla… 
Un’altra tecniche di smaltimento (illecito) è quella di utilizzare cave dismesse o create appositamente in modo abusivo; si realizzano cioè buche di dimensioni rilevanti, dove vengono seppelliti i rifiuti, il tutto accuratamente ricoperto da uno strato di terreno vegetale, affinché si possa mascherare l’intervento compiuto e sul quale successivamente sarà possibile piantare anche alberi da frutto (e chissà se per quest’ultimo intervento, non si riescano ad ottenere anche i fondi comunitari…), così oltre alla truffa… anche la beffa!!!
Ed infine ecco alcuni modi, per far sparire o per meglio dire, per trasformare una parte di quei rifiuti:   – lo smaltimento di rifiuti speciali derivanti da impianti di tritovagliatura dei rifiuti urbani, finiscono in ripristini ambientali;
– lo spandimento sul terreno di pseudo-fertilizzanti… provenienti da attività di compostaggio di fanghi non sottoposti ad alcun trattamento o comunque non idonei per le elevate concentrazioni di metalli pesanti;
– l’immissione in cicli produttivi, quali cementifici e/o fornaci per la produzione di laterizi, di fanghi industriali, polveri di abbattimento fumi, ceneri e scorie derivanti dalla lavorazione di metalli;
– l’impiego di rifiuti pericolosi in ripristini ambientali, in rilevati stradali o in riempimenti di cave trasformate in vere e proprie discariche.
Da quanto sopra possiamo evidenziare due fattori: da un lato la capacita organizzativa di un sistema illegale e dall’altro, l’inadeguatezza di un sistema di controllo!!! 
La corruzione diffusa in questo settore e l’atteggiamento compiacente proprio di chi dovrebbe verificare quelle attività, ha permesso difatti la diffusione di tutte quelle sopra esposte pratiche illegali, assicurando non solo l’impunità a quegli imprenditori (il più delle volte semplici “prestanome” di quelle associazioni criminali), ma creando una sistematica violazione delle norme, che ha condotto all’assoluto spregio dell’ambiente e della salute dei cittadini!!!
Grazie all’utilizzo di semplici sistemi certamente efficaci e attraverso l’ausilio di funzionari e/o dirigenti corrotti, sono stati possibili realizzare ingenti profitti, che hanno più di tutto alimentato il business di quella criminalità organizzata!!!
Come sempre, in particolare nella nostra regione, siamo in presenza di un mix letale di anarchia, degrado ed illegalità, di fronte al quale purtroppo, prevalgono spesso da parte di alcuni uomini delle istituzioni e soprattutto dei cittadini, cinismo e indifferenza!!!
Nessuno vuole dirlo, ma la verità è che liberalizzare il mercato della cannabis e quello del sesso a pagamento, porterebbe al nostro Stato un gettito fiscale intorno ai dieci miliardi!!!
Sì… avete capito bene, dieci miliardi, diventeremo la nuova Olanda… altro che città famose come Amsterdam, a breve la nostra Catania diverrà ancor più famosa di quella capitale dei paesi bassi…
Sì… per quei suoi Bar dalla granita con la brioche e anche per i nostri caffè??? No… Noo…NOOO… non per quel caffè nero servito dentro una tazzina, ma bensì per i nuovi “Coffe Sexy Shop”, locali nei quali troverete non solo tutti i tipi di cannabis, ma anche una serie di squillo e massaggiatori che allieteranno le vostre serate… 
Spinelli e sesso a volontà per rimpinguare le casse pubbliche di uno Stato in completa bancarotta e per aumentare l’occupazione in un paese dove la disoccupazione ha toccato record allarmanti…
Ed ancora, quanto sopra per realizzare una forma di contrasto… sì a quella criminalità organizzata, che vedrebbe i suoi proventi illeciti provenienti da droga e prostituzione, diminuire improvvisamente in modo drastico…
Ecco il perché in questi giorni si stanno iniziando a vedere per strada, alcune di quelle macchinette a gettoni, per la vendita di questi particolari prodotti, controllati dal nostro monopolio di stato…
La normativa prevedere dei limiti sul possesso per uso ricreativo, all’incirca 5gr. in luogo pubblico e 15gr. in domicilio privato… 
Successivamente si prevede la possibile coltivazione privata, con un massimo di cinque piantine per terrazzo…
Qualcuno ha parlato anche di risparmio della nostra sanità, visto che qualche effetto positivo – questa cosiddetta cannabis – sembri apportare sulla salute… 
Per adesso accontentiamoci del gettito fiscale aggiuntivo per l’Erario e chissà tra qualche anno, potremmo anche valutare gli eventuali effetti benefici dall’uso di questa cannabis a scopo terapeutico, certamente finora limitato da quel preconcetto derivato da quel suo nome di  “droga leggera” o da quella caratteristica che la inseriva tra le sostanze illegali… 
Ovviamente per quanto concerne la prostituzione, la strada è ancora in salita, anche perché vi è principalmente da salvaguardare la dignità della donna…
Ma se cerchiamo per una volta di non essere ipocriti e guardiamo in maniera obiettiva le nostre strade, soprattutto al calar del sole, possiamo costatare una mancanza di decoro urbano, con la presenza purtroppo di un gran numero di ragazzine poste lì svestite in vendita, in tutti gli angoli del centro, in particolare negli incroci delle strade più affollate, vittime di quella criminalità organizzata, dedita principalmente alla tratta e allo sfruttamento…
Ho letto che sono all’incirca 100.000 le prostitute italiane, con un parco clienti di quasi nove milioni di clienti ed un giro d’affari di ben cinque miliardi di euro!!!
Numeri da far paura, soprattutto perché tiene conto di valori più o meno ufficiali, ma che si sa essere certamente inferiori, in quando trattasi di attività illecite, ed è logico pensare quindi che i valori in campo, sono ben diversi in quanto di molto superiori…
Limitare inoltre quello sfruttamento, porterà sicuramente ad una maggiore sicurezza delle nostre strade, in quanto si potrà diminuire la presenza costante delle nostre forze dell’ordine per verificare questi soggetti, che potrà così dedicarsi in maniera più incisiva al controllo del territorio e al contrasto di tutte quelle altre azioni violente, compiute costantemente, da tutte quelle organizzazioni criminali…
Concludo con una frase di Lester Grinspoon: “Sulla base delle mie ricerche, ho scoperto che la cannabis è una sostanza notevolmente sicura. Sebbene non innocua, è sicuramente meno tossica della maggior parte delle medicine convenzionali, che potrebbe sostituire se fosse disponibile legalmente. Nonostante sia stata usata da milioni di persone per migliaia di anni, la cannabis non ha mai causato una morte per overdose. La preoccupazione più seria è il danno respiratorio se la si fuma, ma questo può essere facilmente risolto aumentando la potenza della cannabis e ricorrendo alla tecnologia per separare le particelle di materia presenti nel fumo di marijuana dai suoi principi attivi, i cannabinoidi (mediante dispositivi noti come vaporizzatori). Quando avrà riconquistato il suo posto nella farmacopea statunitense, perduto nel 1941 con l’approvazione del Marjiuana Tax Act (1937), la cannabis sarà tra le sostanze meno tossiche della lista. Oggi il pericolo maggiore del consumo di cannabis è la sua illegalità, che infligge a persone già sofferenti molta ansia e una spesa elevata”.Â