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Ascoltavo questa mattina Radio Deejay, quando  Linus e Nicola chiedevano agli ascoltatori di rispondere alla seguente domanda: quando vi dicono “Che bel cane!â€, cosa rispondete? 
Nel frattempo hanno postato un video su You Tube che secondo loro… aveva pochissime visualizzazioni… forse a causa del titolo dell’argomento che sembrava ai più… futile!!!
Guardando il video si comprende come di contro l’argomento, esprime per nome dell’intervistato… un meccanico, un disagio grave e preoccupante, in particolare proprio da noi del Sud e cioè la mancanza totale di lavoro… 
All’improvviso le visualizzazioni… sospese a poche decine… ecco, grazie a quel messaggio radiofonico, sono sbalzate a circa 50.000!!!

Questa è la cruda realtà… differente da quella che giornalmente ci viene raccontata dai nostri governanti e sono in molti quelli che – pur coscienti – fanno finta d’ignorarla…

Un fallimento completo della politica e dei suoi referenti, che hanno permesso in questi lunghi anni, che tale disastro si compiesse…
Sì… “che bel cane”… almeno lui comprende il disagio che sta vivendo il suo padrone e cerca, con la sua presenza… di consolarlo.
Altri non hanno avuto nemmeno quella bestiola accanto a loro ed hanno preferito difatti… andarsene in completo silenzio.
Cosa aggiungere… grazie STATO!!!
Approfitto del titolo del film appena visto con Paola Cortellesi, Alessandro Gassman e Fabrizio Bentivoglio, per riprendere nuovamente un tema che mi sta molto a cuore… quello del disagio sociale, della povertà, delle disuguaglianze, tra chi ha troppo e chi non possiede nulla… 
Il film è come la nostra vita, dovrebbe raccontare momenti felici e gioiosi… come potrebbe essere guardare al cinema una commedia e di contro invece, nasconde quei momenti amari, che sono di fatto… la realtà di questo nostro paese!!!
Gli attori sono bravi, aggiungerei perfetti nel calarsi nei personaggi che rappresentano in maniera disinvolta, quasi fossero essi stessi a dover rivivere le proprie esperienze quotidiane…
E’ un misto tra quella commedia all’italiana e quel neorealismo nato e sviluppatosi in Italia durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, negli anni compresi tra il 1943 e il 1955, caratterizzato da trame ambientate fra le classi disagiate, dove si evidenziavano i problemi dei lavoratori e delle lavoratrici, con il più delle volte… riprese all’aperto e utilizzando per le parti secondarie, attori non professionisti o certamente agli inizi delle loro carriere…
Primeggiano le condizioni disastrose economiche e morali, quel tentare a tutti i costi d’andare avanti, facendo i conti con quelle prospettive di una speranza migliore, con il desiderio di una maternità, il più delle volte posticipata… in attesa di una preferibile condizione di vita…
Un’illusione di riscatto, che tenta di lasciarsi il passato alle spalle e di ricominciare finalmente una nuova vita, senza più frustrazioni, povertà e disperazione….
Il marito… senza occupazione, che trascorre la propria esistenza al bar, con gli amici, a giocare, bere e scommettere, mentre lei umile pendolare, che viaggia ogni mattina per recarsi a lavoro, guardando il mondo (come diceva la canzone di Gianni Togni… ) da un oblò… ripercorrendo quella medesima provinciale, centinaia e centinaia di volte, quasi fosse un déjà vu… dove circostanze osservate casualmente, tendono a ripetersi talmente spesso che provocano la sensazione di esperienze in precedenza già vissute… 

Ed in quel guardare fuori dal bus, ecco che si specchia negli aloni del vetro e rivede la sua vita, quei sogni di una donna semplice che sognava soltanto una vita dignitosa, insieme al proprio marito, coronamento di quel desiderato amore, che finalmente si concretizza, quando Luciana (la protagonista) scopre di essere incinta…

Una lieta notizia alla quale seguirà un’altra terribile, la perdita del proprio posto di lavoro…
S’incrociano così due storie, tra lei e quella di un poliziotto anch’egli tra gravi difficoltà personali, familiari, d’adattamento in quel centro Italia lontano dal suo nord, con colleghi antipatici e provocatori, tutti elementi che fanno trascorrere in maniera tediosa le proprie giornate, operando quel suo impegno all’interno delle forze dell’ordine, tra irritazioni e fastidi…   
C’è tutta la tristezza di vivere in quel racconto amaro, che riflette le problematiche che sta attraversando il nostro disilluso paese… e dove diventa difficile ridere a battute… sapendo quante lacrime reali…  sono taciute in quelle frasi ed in quei gesti.
Un mondo a pezzi, dove la giustizia non esiste, i diritti vengono violati, l’amicizia si dimostra ingrata e dove si viene pugnalati e si svende la propria dignità per un pezzo di pane… 
Questo se pur nella sua drammaticità è un film da far vedere, ma soprattutto da consigliare agli adolescenti… così presi dai loro smartphone, nell’inviarsi quei messaggi banali, senza capire che a breve, anche per loro, figli di persone semplici, stia per giungere quel periodo tragico… dove non basterà per emergere, quella propria capacità meritocratica accademica o professionale, ma si dovrà fare i conti, con un sistema corruttivo, basato principalmente su raccomandazioni, favoritismi, amicizie, appoggi, parentele, intercessioni, presentazioni, esortazioni, continue richieste, che hanno quale unico fine, quello ormai consueto di far avanzare il coglione di turno, a scapito sempre e purtroppo, di quello certamente più capace e intelligente!!!
Ma questo è ciò che si vuole in Italia… perché gli ultimi debbano sempre stare ultimi…
Poi però ci si meraviglia, come quegli stessi “ultimi”, partiti via da questa ingrata terra e dislocatisi in altri paesi più civili (e soprattutto meno corrotti) nel mondo, dimostrino con proprie capacità professionali, di meritare il titolo di essere primi!!!
Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi, che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà…
(Anna Frank)

Sono anni che mi chiedo che fine abbiano fatto i sindacati…???
Già quelli delle manifestazioni imponenti, degli scioperi generali che paralizzavano il nostro paese, quelli che facevano scendere in piazza i cittadini per fare valere i diritti di tutti i lavoratori…. ecco, mi chiedo… ma che fine hanno fatto???
Ora mi sorge un dubbio… e penso…: non è che forse non si accorgono o preferiscono non vedere, questa situazione di allarme e di tensione, in cui ormai versano migliaia e migliaia di lavoratori???  
Ma perché il loro unico interesse e quello di garantire i lavoratori attraverso quei sussidi assistenziali ( dati a mo’ di elemosina) e non ci si batte per la crescita, lo sviluppo, la ripresa economica e la salvaguardia delle imprese???
Si lotta soltanto per i ritardi nei pagamento dei sussidi e sulla necessità di nuove risorse atte a garantire quelle necessarie coperture finanziaria per l’anno in corso e per quello a venire…
Ma dove sono finite le grandi forze sindacali, CGIL, CISL, UIL ?????
Perché non fanno valere la loro prestanza, il loro peso numerico, l’influenza politica ed i voti dei propri associati???
Perché voler mediare in questi anni con Governi che hanno soltanto distrutto la nostra economia e il mondo del lavoro??? 
Qualcuno dice che all’interno del sindacato ci si è venduti, ma io non posso e non voglio crederlo…
No, non è possibile che uomini che lottano e credono in ciò che fanno, possono svendersi a uomini potenti, barattando il loro prestigio e la loro morale, per qualche favore personale.
Quando verranno chiesti al nostro Governo ( in maniera decisa) quegli interventi mirati a favore delle imprese e dei lavoratori, ma soprattutto quando verrà rispettata una diversa classifica d’interventi tra le regioni più in difficoltà rispetto a quelle che godono di un maggiore benessere…
Intervenire nella nostra regione Sicilia, non soltanto per chiedere garanzie su stanziamenti, ma obbligare tutte le forze in campo a maggiori sforzi, tali da garantire continuità e stabilità, impegni fondamentali per sostenere la crescita dell’imprenditoria e degli investimenti…
Mi da l’impressione che i problemi ruotino attorno a sterili discussioni di palazzi del governo, a tensioni politiche, a divisioni interne, a tutte quelle vicende giudiziarie e non, che poco centrano con l’operato dei sindacati…
I Sindacati debbono iniziare a farsi sentire, debbono gridare questo attuale disagio e fare in modo che le istituzioni comincino a dare immediate risposte, a tutti coloro che da troppo tempo le aspettano…
Ormai è rimasto poco di che discutere, bisogna far contare i fatti ed è soltanto attraverso azioni decise, che si può sperare in quel cambiamento energico, che porti benefici a tutti…
I lavoratori ( se verranno chiamati ) saranno i primi a mobilitarsi, ed i sindacati quel giorno… cosa decideranno di fare???

Questa mattina mentre mi recavo a lavoro, dopo aver posteggiato, mi dirigevo a piedi verso Corso Sicilia…

All’improvviso ho notato dei furgoni della Polizia di Stato, con almeno una ventina di poliziotti in tenuta anti-sommossa, cioè con indumenti protettivi al torace/schiena/spalle, guanti, caschi, ecc…, di quelli che di solito si vedono la domenica davanti agli stadi, ed ancora una ventina di carabinieri, e nella traversa successiva polizia municipale, guardia di finanza…
Per un momento ho creduto che erano lì, per la lotta definitiva al contrabbando…

Già da quando sul giornale La Sicilia, circa un mese e mezzo fa, usciva un’articolo sulla presenza di questi extracomunitari e sulla vendita dei loro prodotti, quasi sempre di provenienza illecita, copie di falsi d’autore in particolare, scarpe, portafogli e borse, ecco che avendo il giornale segnalato l’abbandono di Corso Sicilia e l’appropriarsi della strada da parte di questi ultimi, da allora, attraverso una presenza costante delle forze dell’ordine, la situazione era completamente cambiata… almeno apparentemente, perché nella sostanza non si è affatto modificata…

Infatti questi extracomunitari, non hanno fatto altro che alzare l’ingegno… e cioè dal momento che si vuole sequestrare la loro mercanzia… loro come imprenditori si sono dati alla tecnologicamente, tengono cioè i loro prodotti ben nascosti, nelle vicinanze e quando il cliente si avvicina, chiedono quale articolo vogliono… per esempio se si tratta di scarpe NIKE, PUMA e/o HOGAN??? ed a quel punto, attraverso un semplice telefonino, ne fanno vedere i loro modelli, il colore e nel contempo controllato che il numero sia disponibile, contrattano il prezzo ed anche l’eventuale posto per la consegna…

E le nostre forze dell’ordine… sempre lì che scrutano, come in una caccia al tesoro, cercano invano i prodotti da sequestrare… sembra di assistere al film ” Guardia e ladri ” con i grandi Totò e Aldo Fabrizi… 

Comunque a parte questa parentesi, avendo visto che nella giornata di Venerdi 27 e Sabato 28 il ritorno a quella vendita…,  in maniera palese e senza alcuna presenza costante, che fino a quel momento c’era stata…, pensavo quindi ad un ritorno delle forze dell’ordine, per dare un segnale chiaro e deciso, anche se mi sembrava eccessivo il numero e la mobilitazione dei militari…

Dopo circa un paio di ore ho capito a cosa serviva tutto quel dispiegamento di forze!!!

Era iniziata una pacifica dimostrazione del Movimento dei Forconi, almeno così si chiamano, che posti davanti all’ufficio della SERIT, stavano manifestando allo scopo di dare voce al disagio sociale che oggi sta attanagliando il nostro Paese ed in particolare la nostra Sicilia…

La protesta nasceva, dall’esigenza di porre definitivamente un limite, creare quei presupposti, per venire incontro a chi non è più in condizione di poter pagare, quegli aumenti delle tasse, imposte oggi dal nuovo Governo Monti…
L’estrema emergenza che oggi molti imprenditori, ( ne ho parlato in un mio precedente blog ), si siano tolti la vita, rappresenta quanto di più tragico, una democrazia moderna, sia costretta a dover subire…

Non avere futuro per se, per i propri cari, per i propri figli…, costituisce un fallimento del nostro Sistema e di color che finora l’hanno gestito… in maniera indecorosa, vergognosa, godendo essi stessi, di quelle condizioni di agiatezza cui ancora oggi e si vede bene… non vogliono rinunciare!!!

Bisogna ripristinare tutto il sistema…, bisogna iniziare a fare pulizia, togliere dagli uffici di Governo e Senato, scendendo fino ai consiglieri di quartiere… tutti coloro che hanno o che stanno subendo una condanna…, bisogna imporre per chiunque massimo una legislatura…, non poter avere doppi incarichi…, non poter svolgere la propria professione durante il proprio mandato, allontanare coloro che per assenze non partecipano a quanto loro assegnato…, diminuire in maniera totale gli stipendi equiparandoli alla Media Europea e via discorrendo…, vedrete che alla fine, il politico…non lo farà più nessuno!!!

Comunque tra macchine messe tutte in doppia fila, come se niente fosse, la protesta alla fine c’è stata, erano presenti persone semplici, comuni, mamme, bambini, una semplice manifestazione simbolica, civile ed educata, qualche incitazione con il microfono, qualche applauso, niente di pericoloso ed  estroverso, nessuna lotta estremista, anzi mi dispiace dover aggiungere che il numero dei partecipanti era esiguo, già troppo modesto per avere una presenza così numerosa delle forze dell’ordine, si…, aggiungerei che se non ci fossero stati loro a fare numero, chissà forse non me ne sarei neanche accorto… ma poi perché??? Siamo in una Democrazia in uno Stato di diritto oppure in questo stato partitocratico, siamo ormai tutti controllati quasi fossimo in una dittatura???

Non dimentichiamoci che nella Democrazia il potere è esercitato direttamente dal popolo, proprio come avveniva nell’antica Grecia, dove i cittadini si riunivano nell’allora Agorà, oggi piazza… e dove potevano discutere di problemi politici, economici, civili, etici e sociali e non vi era preclusione per nessuno… tutti erano liberi dal partecipare e di poter dire e consigliare, ciò che migliore fosse, per il proprio paese…

Oggi qualsivoglia voce che si alza, contro questa narcotizzata Istituzione, diventa, anche se soltanto fatta, da una sola voce, fondamentale, purché essa nel suo fortemente urlare, sia sempre ed ovunque ispirata da parole quali libertà, giustizia ed uguaglianza che da sempre rappresentano l’ideale di quel principio democratico, che ha fatto grandi gli Stati!!!

Vorrei comunque esprimere un plauso a questo nuovo movimento, che attraverso i propri iscritti, cerca di promuovere l’attenzione sui problemi quotidiani che i cittadini oggi esprimono e che purtroppo non essendo da nessuno rappresentati, restano il più delle volte nel completo oblio…
Con la speranza quindi, che questa loro voce, insieme a tutte quelle che oggi si stanno alzando in coro, possano continuare sempre più uniti, a farsi sentire, in questa generale protesta, che ormai ed ovunque è partecipe e presente…
Ed è per questo, che desidero porgere quale auspicio, un sentito ringraziamento, attraverso una frase che mi ha sempre accompagnato…
Chi nel corso di una vita ha acceso anche soltanto una luce… nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano!!! “. Â