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Ho ricevuto stamani i complimenti per quanto segnalato ieri nel mio blog…

I candidati che mi avevano scritto, mi hanno da pochi minuti inviato un messaggio confermandomi come nella vita basta poco per accontentarsi…

Già… piccole soddisfazioni, ma che danno un senso alla nostra vita e se oggi qualcuna di queste è stata realizzata, lo si deve ai vigili urbani e ai responsabili dell’ufficio affissioni di questa città, che hanno dimostrato attraverso le loro azioni, che la legalità vince sempre sulla disonestà!!!

Un ringraziamento va inviato anche alla Dirigente del servizio che appena saputa la notizia di quei comportamenti disonesti, si è immediatamente attivata per intervenire e bloccare quei comportamenti illeciti.

E’ stato infatti verificato come in molte piazze siano state rimosse le affissioni abusive e ove non possibile, i pubblici ufficiali hanno coperto gli stalli utilizzati impropriamente ed emesso sanzioni nei confronti di quei candidati o di chi ne ha effettuato la pubblicazione…

Come ripeto spesso, se ciascuno di noi compiesse il proprio dovere, questa città sarebbe bellissima e non solo sulla carta, – per come qualcuno l’aveva anni fa propagandata, per poi sparire a Roma facendo emergere che quanto “promesso”, avesse esclusivamente fini prettamente personali e non certo collettivi – ma per fortuna… non tutti i catanesi sono eguali!!!

C’è difatti chi non si vende, chi non perde la propria dignità ai compromessi della carriera, c’è anche chi per fortuna contrasta ogni giorno quel loro operato,  evidenziando legalità sempre, in ogni occasione, circostanza, condizione, senza mai piegarsi e – come dissi a quel signore di cui sopra durante una sua manifestazione presso il Porto di Catania – soprattutto rifiutando e contrastando in prima persona quel “pizzo”, perché non è con le parole che si applica il rispetto e si favoriscono i principi, ma bensì è con i fatti che si opera quel necessario cambiamento e di questi purtroppo, il sottoscritto, non lo ha mai visto realizzare in questa terra!!!

D’altronde… da “Siciliano“, ancor prima che da “Catanese” vorrei chiedere ai miei conterranei: in questi lunghi anni, quale governo ha saputo evidenziare attraverso i suoi Presidenti, in maniera chiara e trasparente, quelle azioni di contrasto nel voler combattere la corruzione e la mafia???

CONTINUA… 

Una cava estesa all’incirca 80.000 mq di sabbia marina in località Acate (RG), è stata sottoposta a sequestro dal Comando dei Carabinieri per la Tutela Ambientale, conosciuto ormai da tutti come  “NOE”…
La circostanza più assurda – quantomeno per quanto concerne il sottoscritto – non è raffigurata dal leggere la serie di reati commessi da quella società e di conseguenza dal suo amministratore…
No… quanto compiuto d’altro canto, rientra in quelle abituali metodologie praticate dalla maggior parte delle società presenti nel nostro paese, difatti, ciò che maggiormente mi da fastidio è qualcos’altro… che se avrete la bontà di leggere, andrò a breve a spiegare!!! 
Peraltro… a conferma di quanto sopra, vi è la conferma che risultiamo essere in graduatoria ai primi posti nel mondo, per evasione e corruzione!!!
Qui da noi infatti, vi è una certa predisposizione a commettere quegli illeciti, ciascuno – dal più piccolo al più grande – prova a celare quei propri profitti, operando il più delle volte in maniera abusiva…
La situazione più assurda, non è dovuta tanto a quella loro scaltrezza… no infatti, non dipende da una particolare dote personale o da chissà quale furbizia speciale che altri soggetti viceversa non possiedono…
No… nulla di tutto ciò, la loro… potremmo dire “fortuna” è casuale o meglio è legata al nostro territorio, dipende dall’incompetenza altrui o per essere più precisi, dal non svolgere con estrema professionalità il proprio incarico, basti vedere quei mancati accertamenti, quelle verifiche non compiute, cosa dire… per strafottenza o forse per timore, ed anche, per una propria diretta partecipazione, sì…  a quel malaffare!!!
Ecco… questo è ciò che più di tutto mi da fastidio!!!
Scoprire come in queste occasioni, nessuno di quei funzionari abbia controllato quant’era di propria competenza, perché d’altronde di questo si tratta… 
Qui non si discute di un camioncino di sabbia “rubato”… ma di una cava estesa 80mila metri quadrati e non può essere che nessuno di quei funzionari abbia notato nulla!!!  
Per cui… sapere che il titolare di quell’azienda sia stato denunciato, credetemi sulla parola… non mi da alcuna soddisfazione, anzi tutt’altro… anche perché vorrei comprendere nello specifico i motivi che l’hanno spinto a compiere quelle azioni illegali, seppur premetto che ciascuna di quelle condotte non può essere in alcun modo giustificata… 
Ma viceversa, ciò che il sottoscritto vorrebbe vedere come indagati, sono proprio quei responsabili seduti all’interno di quegli Enti pubblici, quanti tra quei dipendenti, nella qualità di funzionari e soprattutto di dirigenti… sapevano e non hanno fatto nulla; la conferma peraltro della loro negligenza è data da essi stessi, già… nel non aver mai riscontrato in tutti questi anni, alcuna violazioni in quelle cave!!!
Ora – grazie all’operato del Gruppo “NOE” – si è scoperto di come mancasse la denuncia d’inizio lavori, la nomina del direttore dei lavori (tra l’altro prevista per legge), la verifica dell’idoneità dei mezzi d’opera utilizzati per lo scavo ed il trasporto di quella “sabbia marinaâ€, che mi auguro (ma questo rappresenta un altro aspetto inquietante e speriamo che nulla abbia a che fare con l’attuale inchiesta…) non sia stata utilizzata per la produzione di conglomerato cementizio…  
Sì… perché vorrei sapere oggi da coloro che operano all’interno di quel Distretto minerario, com’è sia stato possibile che questa società esercitava la propria attività estrattiva, se pur sprovvista di regolare autorizzazione, in quanto la stessa fosse scaduta da quattro anni, senza che nessuno di loro abbia fatto mai le opportune verifiche???
Un consiglio… forse è il caso che il dirigente di quell’ufficio obblighi i suoi sottoposti a verificare le autorizzazioni fin qui rilasciate dall’Ente, controllando – una per una – quelle correttamente prorogate e quelle da tempo scadute, recandosi inoltre sul posto, per riscontrare se i lavori di coltivazione sono stati realmente sospesi oppure no!!!
Perché credetemi, mi sono stancato di descrivere questo settore… sono anni che ne parlo, sin da quando nessuno per timore ne evidenziava i problemi ed il sottoscritto di contro ne anticipava in questo suo blog i rischi ambientali e finanziari derivanti, ma soprattutto ne evidenziavo i pericolosi legami tra imprenditori e colletti bianchi, quest’ultimi alquanto disponibili, nel non compiere quei necessari controlli… 
Già… mi auguro quantomeno che ora non si debba più leggere d’ulteriori inchieste giudiziarie compiute a seguito dei controlli del Gruppo militare del “NOE”, perché altrimenti tutto… sì proprio tutto, inizierebbe a diventare (per quegli addetti ai controlli in qualità di “pubblici ufficiali”) fortemente imbarazzante!!! 
Attenzione… sì… attenzione, perché i prossimi nomi che desidero leggere tra gli indagati nella prossima inchiesta giudiziaria, non dovranno essere esclusivamente quelli dei titolari delle cave abusive… bensì di coloro che con il loro comportamento, hanno permesso che quanto finora evidenziato in quel settore delle cave, potesse avverarsi!!!
Ed è la ragione che m’accompagna a concludere questo post con un proverbio adeguato alla circostanza: A buon intenditore poche parole… 

A leggere le notizie di questi mesi, sembra che quei due dipartimenti (Territorio Ambiente ed Energia) – in particolare alcuni loro referenti – siano quotidianamente nelle prime pagine dei quotidiani e delle testate on line…
Già… tre funzionari in assessorato regionale all’Energia, sono – dopo l’arresto di Arata e Nicastri – indagati per un giro di mazzette!!!
I tre funzionari ora indagati (Salvatore Pampalone dirigente regionale della Commissione Valutazione Impatto Ambientale, il presidente della Commissione Alberto Fonte e Vincenzo Palizzolo, capo di Gabinetto dell’assessorato regionale al Territorio) devono rispondere di abuso d’ufficio in quanto avrebbero fornito informazioni sullo stato della pratica presentata da Arata e Nicastri, socio occulto del professore, pendente in assessorato, suggerendo le scorciatoie per evitare le lungaggini del provvedimento burocratico della Valutazione di Impatto Ambientale…
Ai domiciliari è finto pure il dirigente Alberto Tinnirello, che è stato in servizio all’Assessorato regionale all’Energia come del resto sono finiti nel registro degli indagati Giacomo Causarano, dirigente dell’assessorato all’Energia e il funzionario del comune di Calatafimi Angelo Mistretta (entrambi accusati di corruzione per l’esercizio delle funzioni), mentre al presidente della Commissione “VIA” (Valutazione d’impatto Ambientale) dell’assessorato regionale, Alberto Fonte, è stato contestato l’abuso d’ufficio.
Una cosa è certa, la Dia sta effettuando perquisizioni all’interno degli assessorati…
Se poi si aggiunge quanto emerso stamani, dove i Carabinieri del NOE di Catania hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di una cava dismessa in località Piano Guastella di Vittoria utilizzata come discarica abusiva di rifiuti tossici pulverulenti e secondo le prime rilevazioni nella vastissima cava (che ha un’estensione di circa 8.000 mq.) sono stati riversati, ad oggi, non meno di 30.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi di varia natura (s’ipotizza che possano trattarsi di rifiuti che oltre ad avere un elevato grado di pericolosità possono essere anche potenzialmente nocivi e/o tossici per la salute.), comprenderete come la gravità è certamente al massimo livello!!!

E sì… perché leggendo quanto emerso viene da chiedersi, come sia possibile che dopo che i titolari di quell’impresa abbiano ottenuto tre anni or sono, da quell’Assessorato “Territorio Ambiente” della Regione Siciliana, l’autorizzazione ad effettuare il cosiddetto piano di recupero morfologico ambientale (con il quale, a seguito della presentazione di uno specifico progetto, si è autorizzati a “riempire” una cava di materiali non pericolosi e compatibili con le caratteristiche del terreno, attraverso terre e rocce provenienti da altri scavi) – al fine di riportare quell’area al piano originario, senza conseguenze per l’ambiente e per le falde idriche sottostanti – nessuno in questi tre anni (a quanto sembra), sia andato a verificare quel riempimento, in particolare la tipologia del materiale utilizzato!!!
E’ dire che il recupero delle cave dismesse, rappresenta un importante settore in quanto oltre a creare nuova occupazione, salvaguarda allo stesso tempo l’ambiente…
Sono circa 270 i siti dismessi da anni nella nostra regione, sparsi in ogni posto di questa regione: cave abbandonate, stabilimenti, siti minerari di pietra calcarea, pomice, tufo, sabbia, argilla e gesso!!!
Certo queste aree potrebbe essere recuperate, ma evidentemente qualcosa non funziona… in particolare non funziona il controllo con cui dovrebbe avvenire quel recupero!!!
Leggendo quanto sta accadendo, mi sono ricordato di un commento pubblicato alcuni mesi fa su “LiveSiciliaCatania” da un loro lettore, che riportava a proposito di quegli assessorati: “da una parte o dall’altra arriverà presto il game over… Le carte circolano, anzi sono già a destinazione ed è tardi per le coperture agli amici stretti del Dirigente”!!!
Ho l’impressione che quel muro di omertà stia cadendo e con esso vedrete cadranno altre teste “insospettabili”, di cui già sicuramente le nostre autorità giudiziarie sono a conoscenza, ma che per ragioni investigative non sono state finora fatte emergere…
Ma ormai… è solo questione di tempo!!!


Il Dott. Renato Panvino – a capo dal 2014 del Centro Dia della Sicilia Orientale e I° Dirigente della Polizia di Stato –  lascia la nostra città etnea per assumere l’incarico di Questore vicario a Nuoro… 

Cosa dire, quando sento parlare di “trasferimenti”, il mio primo pensiero va immediatamente al Prefetto Mori…
Un uomo (per quei  giovani che poco sanno di lotta alla mafia nella nostra terra) nominato prefetto e trasferito in Sicilia nel 1924, precisamente a Trapani, dove la sua fama di uomo d’un pezzo ma soprattutto la condizione di non essere siciliano – e quindi estraneo da quella realtà “mafiosa” – rappresentò allora un valore aggiunto…
E difatti il suo lavoro iniziò subito, decidendo di ritirare tutti i permessi d’armi e di nominare una commissione provinciale per la concessione dei nulla osta – resisi di lì a poco obbligatori – per la guardianìa e il campieraggio, attività che solitamente venivano gestite proprio dai mafiosi…
L’intervento di Mori produsse effetti talmente positivi che fu rinominato “Il prefetto di ferro“, tanto che lo stesso Benito Mussolini decise di trasferirlo direttamente nel capoluogo siciliano, con ampi poteri straordinari…
Giunto a Palermo prese competenza sull’intera regione e inizio quella sua guerra (direi personale) per sconfiggere la mafia nell’isola!!! 
Basti guardare cosa scriveva Mussolini in un telegramma: “Mori ha carta bianca per ristabilire in Sicilia l’autorità dello Stato; se le leggi vigenti saranno un ostacolo, creeremo nuove leggi senza alcun problema!”.
Certo, durante quegli anni alcune delle procedure adottate sicuramente efficaci, sarebbero oggi considerati atti brutali e al di fuori della legalità, ma grazie ad essi, poté condurre una importante repressione nei confronti della mafia e di quella malavita locale composta da briganti, ma soprattutto riuscì a colpire quei signorotti locali (discendenti di quella vecchia nobiltà, latifondisti e notabili) che iniziarono a vedere in quell’uomo qualcosa di scomodo…
La sua fama – dovuta alla sua efficace e vigorosa azione di contrasto alla mafia – divenne ancor più sgradita non solo quando iniziò a colpire i piani alti, tra cui ad esempio alcuni politici siciliani che si erano riciclati all’interno del partito fascista, ma soprattutto, quando riesce ad elevare un ambiente ostile alla mafia dal punto di vista culturale. 
Difatti la sua azione non si esplicò soltanto con la volontà di condannare i criminali con pene severe o contrastando quel fenomeno mafioso colpendo gli interessi economici e la loro consistenza patrimoniale, bensì… egli riuscì in qualcosa di ancor più grande e cioè, eliminare definitivamente quella condizione “pesante” d’impunità nei confronti di coloro che governavano l’isola (d’altronde una sensazione purtroppo ancora oggi ben conosciuta dai miei conterranei, in quanto fortemente radicata in essi…)!!! 
Il Prefetto Mori, andò così conquistando il favore della popolazione – realizzando quanto negli anni successivi si è visto… è andato affievolendosi – quello di chiedere ad essa, d’attivarsi nella lotta alla mafia, combattendo l’omertà e sostenendo soprattutto l’educazione delle generazioni future!!! 
A Mori d’altronde non interessa contrastare lo strato della mafia più bassa, ma si occupa di quelle sue connessioni con l’ambiente politico, imprenditoriale e istituzionale, iniziando a colpire tutti quei cosiddetti colletti bianchi ed operando una vera e propria pulizia al suo interno, fintanto che alla fine di quel suo lavoro, non riuscendolo a contrastare con la forza, decisero di premiarlo… sì allontanandolo a Roma, con il riconoscimento di “Senatore del Regno”
Cosa aggiungere quindi, se non che vedo talune similarità tra questi due uomini…
Ecco perché ringrazio da siciliano il dott. Renato Panvino per quanto ha fatto per questa nostra città e colgo l’occasione di augurare ad egli lo stesso proficuo lavoro a Nuoro.
Inoltre mi auspico da £catanese” che il suo successore, sia altrettanto capace e meritevole di sedere in quel posto…  
Vorrei quindi dare un personale benvenuto al prossimo Capo di quell’ufficio “DIA”, riprendendo però per l’occasione una frase del prefetto Mori: Costoro non hanno ancora capito che i briganti e la mafia sono due cose diverse. 
Noi abbiamo colpito i primi che, indubbiamente, rappresentano l’aspetto più vistoso della malvivenza siciliana, ma non il più pericoloso. 
Il vero colpo mortale alla mafia lo daremo quando ci sarà consentito di rastrellare non soltanto tra i fichi d’india, ma negli ambulacri delle prefetture, delle questure, dei grandi palazzi padronali e, perché no, di qualche ministero…
Per cui… buon lavoro ad entrambi.
Vi avevo anticipato dell’imminente terremoto a proposito delle cave: ” http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/03/a-proposito-di-cave-un-imminente.html ” ed ho segnalato le mani della mafia sulle cave: ” http://nicola-costanzo.blogspot.it/2017/08/le-mani-della-mafia-sulle-cave-e-lo.html ” 
Sono anni che scrivo sulle attività estrattive “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2017/12/lattivita-estrattiva-in-sicilia-ed-il.html ” o sul recupero ambientale delle cave dismesse http://nicola-costanzo.blogspot.it/2016/10/il-recupero-ambientale-delle-cave.html “…
Mi sono prodigato inoltre a pubblicare quanto ricevuto da alcuni professionisti a mezzo mail: “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/03/quell-inesistente.html “… oppure quando mi sono spinto a fare alcune premonizioni su cave, impianti di frantumazione, cls e betonaggio, per poi vedere stranamente come quelle anticipazioni, vadano a verificarsi “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/01/premonitions-cave-e-impianti-di.html “.
Ed infine… il piacere di poter realizzare e quindi successivamente presentare la pagina Web del Distretto produttivo della pietra lavica dell’Etna ” http://nicola-costanzo.blogspot.it/2013/12/il-distretto-produttivo-della-pietra.html “… 
Da quanto sopra si comprende come – per il sottoscritto – questo settore e soprattutto il suo indotto, abbiano costituito da sempre un motivo d’analisi e valutazione, in particolare ciò di cui sono stato attratto, riguarda le dinamiche e i processi produttivi, che attraverso quel dipartimento, si possono determinare, molte delle quali ho l’impressione, solitamente sfuggono alle scrupolose e soprattutto rigorose regole, imposte dalle normative vigenti…
In particolare, sono proprio quei suoi uomini a condizionarne il sistema… 
Non mi riferisco agli abituali proprietari e/o a quegli imprenditori di cui ogni tanto si sente parlare, ma a tutti coloro che hanno in quel particolare settore dirette responsabilità di verifica e di controllo, a cominciare dai professionisti progettisti e direttori dei lavori, per giungere a coloro che hanno mansioni di funzionari e dirigenti di quelle PA…
Scoprire ogni qual volta – a seguito delle indagini compiute dalle procure nazionali – di quelle attività estrattive “abusive” oppure di quegli impianti di frantumazione non a norma, ed anche della produzione e vendita d’inerti con pagamenti in nero effettuati mediante denaro contante, per continuare con l’uso di molte cave dismesse per fini quali lo smaltimento illecito di rifiuti e con lo sversamento grave di liquami e prodotti pericolosi ad opera della criminalità organizzata, è di per se logorante… 
Vanno inoltre ricordati, tutti quei mancati controlli nei luoghi ove si stanno effettuando lavori d’attività estrattiva, che determinano ahimè nei confronti di alcuni funzionari addetti a quelle verifiche accesi conflitti personali, seguite da minacce verbali e manifestazioni violente, da parte di alcuni esercenti, il più delle volte quest’ultimi…  “abusivi”!!!
Ed infine, come non evidenziare quelle circostanze gravi che vedono, di volta in volta, la partecipazione di alcuni funzionari che in cambio di mazzette e favori personali e/o familiari, preferiscono chiudere un occhio ed anche l’altro, su tutte quelle procedure di controllo, facendo in modo che queste vengano approvate come fossero in regola oppure, quando ciò non è non possibile, fanno in modo che quegli accertamenti, vengono di fatto insabbiati…
D’altronde essi per primi devono fare in modo che non abbiano mai ad emergere eventuali riscontri negativi nei quali, quei loro soci (o meglio… dovrei chiamarli con il loro nome “complici”), potrebbero subire ripercussioni personali… 
Va difatti ricordato, che proprio taluni professionisti, hanno ricevuto quell’incarico di direttori dei lavori, grazie alla solerte raccomandazione “coercitiva” di quel funzionario, che ha saputo imporre con il proprio “consiglio” a quegli esercenti, i quali, hanno preferito accettare, per non dover aver alcun tipo di problema nel corso della loro attività… 
Ma oggi ho uno strano presentimento… già, è come se il tempo dei soprusi sia finito!!!
Sono convinto che a breve qualcuno all’interno di quegli uffici pubblici avrà un’amara sensazione, quella di sperimentare su se stesso, la violenta preoccupazione che si ha quando vi è in corso… un terremoto!!! 
Se potrà consolare… sappia che scappare, non servirà a nulla!!!