Posts contrassegnato dai tag ‘corte dei conti’

Ho scritto parecchi post sull’argomento in questi anni, ed ora anche la Corte dei Conti. ha lanciato l’allarme sulla spesa del Pnrr in Sicilia!!!

Basti rileggere d’altronde quanto avevo riportato sui rischi da infiltrazioni mafiose e i ritardi che potrebbero far perdere all’Isola gran parte di quei miliardi (fondamentali per colmare il gap della regione con il resto del Paese), per comprendere come quanto avevo riportato sia già in corso e soltanto chi fa finta di non comprenderne i pericoli e perché cela di possedere sull’argomento forti interessi personali, d’altronde parliamo di un business economico e finanziario certamente interessante… 

1) La mafia vuole accaparrarsi il controllo di quegli 82 miliardi di euro!!! – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/07/la-mafia-vuole-accaparrarsi-il.html

2) PNRR: l’infiltrazione economico-finanziaria di “cosa-nostra” è già iniziata!!! – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/11/pnrr-linfiltrazione-economico.html

3) PNRR: ritardi e infiltrazioni (parte seconda) – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/12/pnrr-parte-seconda.html

4) Draghi rivolge le sue attenzioni al SUD, la politica s’interessa con convegni al SUD: quante cazzate, la verità è che si stanno preparando per le prossime elezioni e per dar alle imprese del Nord i soldi del PNRR!!! – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/05/draghi-rivolge-le-sue-attenzioni-al-sud.html

5) Associazione Libera: Il PNRR ai raggi x – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/12/associazione-libera-il-pnrr-ai-raggi-x.html

Ora, dopo più di un anno, anche lo Stato mostra di comprenderne i rischi e difatti nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario, il procuratore della sezione giurisdizionale Pino Zingale ha presentato i dati sviluppati dalla Ragioneria dello Stato sul piano nazionale di ripresa e resilienza…

Ad oggi infatti, ben sette miliardi sono stati assegnati all’Isola, questi rappresentano all’incirca il dieci per cento dei 72,84 miliardi di euro destinati a livello nazionale e comprenderete come con un ricco piatto PNRR così rilevante, è facile pensare che proprio quell’associazione criminale sia fortemente attratta, ma non  solo, a causa dei ritardi provocati dalle PA si potrebbe anche fallire l’obiettivo se non verranno celermente impiegati o se non dovessero essere rispettati i termini rigorosi imposti dall’Unione europea per il loro concreto utilizzo.
Avverte difatti il Procuratore Zingale: è necessario che le varie amministrazioni si sappiano attrezzare adeguatamente dal punto di vista operativo e delle risorse umane e professionali dedicate, evitando di accampare la ricorrente giustificazione della paura della firma che, in presenza dell’attuale disciplina, dichiaratamente (e realmente, si spera) transitoria, che prevede la perseguibilità dei danni erariali solo in caso di dolo, per le ipotesi di comportamenti commissivi, e di colpa grave per quelli omissivi, dovrebbe stimolare al fare piuttosto che all’inerzia.

I prossimi tre anni, diranno come ci si è mossi e soprattutto quanto si è stati capaci di realizzare!!!

L’auspicio è che gli interessi della Regione e dei miei conterranei, siano prioritari a quelli politici, personali e soprattutto clientelari/mafiosi per come ahimè (sono sin d’ora certo accadrà) verranno evidenziati e perseguiti – ormai consuetudine – dalle nostre procure siciliane…
Si facciamo sempre le “pecore” o come dice Sgarbi le “capre”, continuiamo a far finta che quanto sopra non accadrà: sono certo oggi di poter affermare che disgraziatamente ne riparleremo a fatti ormai compiuti tra qualche anno!!!

Riprendo quanto pubblicato su facebook da una mia amica sulla vicenda dei conti della precedente amministrazione del Comune di Catania: 

La Corte dei Conti, ha condannato l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco, il quale non potrà candidarsi per dieci anni!!!

La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti della Sicilia ha condannato l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco al risarcimento del Comune per 48 mila euro e l’interdittiva legale per anni 10.

Oltre l’ex Sindaco è stata condannata la sua giunta in carica tra il 2013 e il 2018 e l’allora collegio dei revisori di conti “per avere contribuito al verificarsi del dissesto finanziario†dell’Ente.

Gli assessori hanno avuto condanne da 51 mila fino a 14 mila euro. Per i revisori dei conti l’interdittiva è per cinque anni.

Il giudice della Corte dei Conti Salvatore Grasso ha stabilito l’interdittiva per dieci anni per Enzo Bianco, Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Giuseppe Girlando, Orazio Antonio Licandro, Angela Rosaria Mazzola, Salvatore Di Salvo, Marco Consoli Magnano San Lio, Angelo Villari, Valentina Odette Scialfa Chinnici.

Catania verso il dissesto, Bianco davanti alla Corte dei Conti: “Colpa di chi mi ha preceduto e della crisi, e poi non abbiamo i vantaggi di Palermoâ€

L’ex sindaco non potrà candidarsi per dieci anni a cariche pubbliche e non può ricoprire la carica di amministratore pubblico. Gli assessori non potranno ricoprire la carica di amministratore negli enti pubblici per dieci anni.

Il giudice ha disposto che i revisori dei conti Natale Strano, Calogero Cittadino, Fabio Sciuto, Francesco Battaglia e Massimiliano Lo Certo non potranno ricoprire questo ruolo negli enti locali per cinque anni.

Enzo Bianco dovrà restituire al Comune di Catania, 48 mila euro, Luigi Bosco, 44 mila euro, Rosario D’Agata, 44 mila euro, Giuseppe Girlando, 44 mila euro, Orazio Antonio Licandro, 22 mila euro. Angela Rosaria Mazzola, 44 mila euro, Salvatore Di Salvo, 44 mila euro, Marco Consoli Magnano San Lio, 51 mila euro, Angelo Villari, 44 mila euro, Valentina Odette Scialfa Chinnici, 44 mila euro, Narale Strano, 21 mila euro, Calogero Cittadino, 14 mila euro, Fabio Sciuto, 21 mila euro, Francesco Battaglia, 14 mila euro e Massimiliano Carmelo Lo Certo, 14 mila euro.

Le indagini che hanno portato al decreto della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Catania, coordinata dal procuratore della Corte dei Conti.

“Si deve ritenere, pertanto, che l’elemento soggettivo della colpa grave debba essere riscontrato nella condotta di tutti coloro i quali abbiano, – scrive il giudice nel decreto – nel corso di almeno due esercizi di bilancio, continuato ad approvare o ad apporre pareri favorevoli, nonostante il permanere delle predette criticitàâ€.

“E’ chiaro che una vicenda così complessa dovrà avere lunghi ed approfonditi passaggi. Si tratta di un decreto non definitivo e non esecutivo – e non di una sentenza – a cui ovviamente faremo opposizioneâ€.

Lo afferma l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco condannato dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti della Sicilia al risarcimento del Comune per 48 mila euro e l’interdittiva legale per 10 anni

“Siamo soltanto alla prima fase di un giudizio di primo grado della Corte dei Conti che si concluderà davanti ad un collegio: avremo quindi modo di dimostrare la piena correttezza dei comportamenti della mia Giunta. – aggiunge – Pur non condividendola, prendo atto di questa prima decisione con il rispetto che sempre ho avuto e sempre avrò della Magistratura.

D’altronde la stessa Corte ci ha dato atto in più occasioni della efficacia delle azioni che abbiamo avviato in campo, per esempio sulle spese del personale, sui costi degli organi politici, sui fitti passiviâ€.

“La storia di questi 30 anni non può essere ribaltata e lavoreremo per ristabilire la verità. 

In me c’è amarezza. Ma anche la serenità e la piena consapevolezza di aver operato correttamente. Come sempre è stato riconosciuto nella mia lunga ed appassionata attività a favore della mia Città ed del mio Paeseâ€, conclude.

Sono fortemente preoccupato… d’altronde come non esserlo vista la situazione critica in cui ci troviamo…
La mia città, Catania è in dissesto… e prova di giorno in giorno a sopravvivere, d’altronde sa bene che avendo accumulato 1,6 miliardi di euro di debiti, non sarà mai in grado di ripianare…
Ma anche la nostra regione siciliana è in totale bancarotta e l’aver provato a spalmare i propri debiti in trent’anni ( a modello mutuo… così si faranno ulteriori debiti su debiti…) non è servito a nulla; sappiamo come questa soluzione sia stata bocciata dalla Corte dei Conti, a conferma quindi che i debiti resteranno lì dove sono, a quindi possiamo inserire anche la nostra regione in quel così setto “dissesto” …
Certo qualcuno potrebbe pensare ( o per meglio dire sperare…) che a risolvere i problemi di cui sopra ci penserà lo Stato, intervenendo direttamente con cospicui finanziamenti… 
Ma quanto appena detto non è vero, in quanto a livello nazionale (ed è ciò che non viene detto ai cittadini…), si dovrebbe – per risanare i conti dello Stato – operare sull’economia reale in maniera restrittiva e per far ciò si dovrebbe iniziare a tagliare i fondi alle Regioni e ai Comuni!!! 
Ovviamente quanto sopra, comporterà alla Regione e ai  nostri Comuni in dissesto, di richiedere eventuali finanziamenti alle banche, posticipando così l’attuale problema sulle future generazioni…
Nel frattempo il nostro Stato – messo da parte il problema regioni e comuni – proverà a risanare i propri debiti, ma nel far questo dovrà ricordarsi ahimè di pagare ogni anno, i miliardi di euro di interessi sul debito presente con l’Ue, una situazione che ci fa comprendere, quanto alla fine fine sia difficile per noi risollevarci… già è come il cane che si morde la coda!!!
Va aggiunto inoltre che una nuova crisi economica è in atto e racconta come il 2019 abbia rappresentato la peggior frenata economica dai tempi della recessione del 2008…
Inoltre, con gli Usa che hanno dato il via ai dazi, con la Cina che ha fermato la crescita del proprio Pil, con la Germania che entrerà in recessione tecnica, anche il nostro Paese ha fatto segnare un -14% nella produzione industriale!!! 
Non dimentichiamoci inoltre come il nostro Paese deve risolvere all’incirca 150 crisi industriali e nelld quali  sono a rischio oltre 200 mila posti di lavoro…
Se aggiungiamo inoltre quanto appena occorso ad una nostra banca, che ha messo a rischio i conti dei suoi risparmiatori, cosa dire… l’ingresso nel 2020 non sembra anticipare nulla di buono, anzi tutt’altro…
Ma l’impressione peggiore che ricevo su quanto sta accadendo, è quella per cui quanto sopra non importi a nessuno o forse in questa mia riflessione dovrei escludere quel movimento spontaneo in atto da parte di quel gruppo di cittadini chiamatosi “sardine”, di cui oggi però non si può prevedere alcuna sua evoluzione, ne in politica e ancor meno nel sociale!!!
Certo che se è questo il futuro che ci aspetta e provando a mettermi nei panni di quei “pesciolini”, il mio primo pensiero è: siamo fritti!!! 
Non ci vuole chissà quale genio per farsi due conti…
Sappiamo che il debito attuale del Comune di Catania ammonta a 1 Miliardo e 600 milioni di euro… 
Ora, per evitare quanto formalmente richiesto da parte della Corte dei Conti è cioè la messa in dissesto dell’amministrazione comunale, si sta tentando da Palermo di aiutare – con un Ddl regionale – questo nostro Comune, con una somma prevista (nella delibera di giunta non si fa riferimento a cifre e non sono citati limiti entro cui la somma dovrà essere calcolata…) da alcuni organi di stampa, all’incirca sui 60 milioni, da corrispondere in due anni…
Ora se fate un calcolo e cioè: 30Ml/1,6Miliardi di euro, il risultato sono delle briciole per far passare esclusivamente le prossime feste natalizie a tutti quei suoi dipendenti, attualmente in ritardo con gli stipendi e soprattutto a garantire ancora per qualche mese le poltrone a coloro che hanno determinato (con le loro azioni), quel dissesto!!!
E comunque, se pur apprezzabile sotto il profilo umano… ( anche se i soldi non dimentichiamo sono i nostri… ), questa eventuale soluzione, non potrà certamente risolvere il problema, ma che verrà soltanto posticipato e aggravato da ulteriori aumenti!!!
Che il governo regionale si prestasse a dare una mano al Comune di Catania era una circostanza alquanto prevedibile, d’altronde in gioco ci sono forti interessi politici e soprattutto partitici, che non possono prevedere in questa fase di essere stravolti, in particolare con quei due partiti di governo M5Stelle e Lega, che stanno facendo di tutto per annientarli, prevedendo di attuare quella serie di normative “anti-corruzione”, che faranno sì che molti nostri attuali referenti siciliani, potranno a breve cambiare… “professione”!!!
E non solo, anche molti funzionari pubblici nominati prima e durante il mandato del nostro attuale  Governatore Musumeci sarebbero a rischio, con le norme messe ora in campo dal nuovo decreto “legalità”…
Ma sarebbe bastato semplicemente che il nostro Presidente avesse richiesto per ciascuno di essi, due semplici documenti rilasciati dai Tribunali, chiamati “Carichi Pendenti” e “Casellario Giudiziario” (richiesti d’altronde in molte regioni del nostro Paese, prima di una qualunque assunzione… ma si sa, noi facciamo parte di uno Stato a parte, sì quello delle banane…), che molti di loro oggi, non dirigerebbero quegli importanti assessorati… ma forse debbo pensare che qualcuno all’interno di quel Palazzo d’Orleans, non sappia che l’eventuale trascrizione in quei documenti come “positiva”, vada intesa in maniera opposta… 
Ovviamente, caro Presidente se ricerca persona dal “pedigree” limpido… sono sempre disponibile ad inviarLe quelli personali, anche solo per farle comprendere come dovrebbero esserlo quello dei suoi più diretti collaboratori…
Quindi in attesa di vedere predisposto (da parte dell’Assessorato all’Economia e a quello alle Autonomie locali) il disegno di legge, affinché si possa venire incontro alle esigenze dell’amministrazione del Sindaco Pogliese, resto in attesa di veder da parte sua, compiere quel tanto richiesto “miracolo”…
Caro Presidente, desidero però confidarLe che io non credo neppure ai miracoli di nostro Signore (peraltro, non sono quelli che lo hanno reso grande…), per cui, ritengo altrettanto impossibile che Lei riesca a effettuare prodigi straordinari, come quelli ad esempio compiuti ultimamente, da quel famoso mago inglese chiamato “Dynamo”…
Ho l’impressione viceversa di trovarmi – se pur sempre in presenza di creature celesti – in quel detto famoso che dice: “Spoglia a Cristo e vesti a Maria”!!! 
E sì… caro presidente, il reale problema non sarà difatti trovare i soldi per far fronte alle esigenze del nostro Comune etneo, bensì trovare quelli per risanare le casse disastrate della Regione Siciliana, che come ben sa, sono in sostanziale “BANCAROTTA”!!!
Ma quest’ultima è un ‘altra storia, che ripropongo ai miei lettori attraverso un vecchio link, che la descriveva allora, in maniera perfetta: http://www.inuovivespri.it/2017/11/13/la-regione-siciliana-rischia-il-fallimento-per-questo-musumeci-apre-al-pd/#_ 
Buona lettura…
Non ci vuole chissà quale genio per farsi due conti…
Sappiamo che il debito attuale del Comune di Catania ammonta a 1 Miliardo e 600 milioni di euro… 
Ora, per evitare quanto formalmente richiesto da parte della Corte dei Conti è cioè la messa in dissesto dell’amministrazione comunale, si sta tentando da Palermo di aiutare – con un Ddl regionale – questo nostro Comune, con una somma prevista (nella delibera di giunta non si fa riferimento a cifre e non sono citati limiti entro cui la somma dovrà essere calcolata…) da alcuni organi di stampa, all’incirca sui 60 milioni, da corrispondere in due anni…
Ora se fate un calcolo e cioè: 30Ml/1,6Miliardi di euro, il risultato sono delle briciole per far passare esclusivamente le prossime feste natalizie a tutti quei suoi dipendenti, attualmente in ritardo con gli stipendi e soprattutto a garantire ancora per qualche mese le poltrone a coloro che hanno determinato (con le loro azioni), quel dissesto!!!
E comunque, se pur apprezzabile sotto il profilo umano… ( anche se i soldi non dimentichiamo sono i nostri… ), questa eventuale soluzione, non potrà certamente risolvere il problema, ma che verrà soltanto posticipato e aggravato da ulteriori aumenti!!!
Che il governo regionale si prestasse a dare una mano al Comune di Catania era una circostanza alquanto prevedibile, d’altronde in gioco ci sono forti interessi politici e soprattutto partitici, che non possono prevedere in questa fase di essere stravolti, in particolare con quei due partiti di governo M5Stelle e Lega, che stanno facendo di tutto per annientarli, prevedendo di attuare quella serie di normative “anti-corruzione”, che faranno sì che molti nostri attuali referenti siciliani, potranno a breve cambiare… “professione”!!!
E non solo, anche molti funzionari pubblici nominati prima e durante il mandato del nostro attuale  Governatore Musumeci sarebbero a rischio, con le norme messe ora in campo dal nuovo decreto “legalità”…
Ma sarebbe bastato semplicemente che il nostro Presidente avesse richiesto per ciascuno di essi, due semplici documenti rilasciati dai Tribunali, chiamati “Carichi Pendenti” e “Casellario Giudiziario” (richiesti d’altronde in molte regioni del nostro Paese, prima di una qualunque assunzione… ma si sa, noi facciamo parte di uno Stato a parte, sì quello delle banane…), che molti di loro oggi, non dirigerebbero quegli importanti assessorati… ma forse debbo pensare che qualcuno all’interno di quel Palazzo d’Orleans, non sappia che l’eventuale trascrizione in quei documenti come “positiva”, vada intesa in maniera opposta… 
Ovviamente, caro Presidente se ricerca persona dal “pedigree” limpido… sono sempre disponibile ad inviarLe quelli personali, anche solo per farle comprendere come dovrebbero esserlo quello dei suoi più diretti collaboratori…
Quindi in attesa di vedere predisposto (da parte dell’Assessorato all’Economia e a quello alle Autonomie locali) il disegno di legge, affinché si possa venire incontro alle esigenze dell’amministrazione del Sindaco Pogliese, resto in attesa di veder da parte sua, compiere quel tanto richiesto “miracolo”…
Caro Presidente, desidero però confidarLe che io non credo neppure ai miracoli di nostro Signore (peraltro, non sono quelli che lo hanno reso grande…), per cui, ritengo altrettanto impossibile che Lei riesca a effettuare prodigi straordinari, come quelli ad esempio compiuti ultimamente, da quel famoso mago inglese chiamato “Dynamo”…
Ho l’impressione viceversa di trovarmi – se pur sempre in presenza di creature celesti – in quel detto famoso che dice: “Spoglia a Cristo e vesti a Maria”!!! 
E sì… caro presidente, il reale problema non sarà difatti trovare i soldi per far fronte alle esigenze del nostro Comune etneo, bensì trovare quelli per risanare le casse disastrate della Regione Siciliana, che come ben sa, sono in sostanziale “BANCAROTTA”!!!
Ma quest’ultima è un ‘altra storia, che ripropongo ai miei lettori attraverso un vecchio link, che la descriveva allora, in maniera perfetta: http://www.inuovivespri.it/2017/11/13/la-regione-siciliana-rischia-il-fallimento-per-questo-musumeci-apre-al-pd/#_ 
Buona lettura…