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Alcuni anni fa, questo stesso quotidiano, aveva pubblicato un articolo che iniziava così:  “Gli alieni esistono, ma gli uomini potrebbero non essere in grado di captare i loro segnali”!!!
Oggi leggendo quanto pubblicato da quel quotidiano diretto da Vittorio Feltri, ho avuto la conferma che gli alieni esistono e si trovano ad operare presso quel giornale milanese…
Anche i meno attenti avranno compreso che questa notizia è un bluff… serve ad attirare l’attenzione e a provare a vendere qualche copia in più!!! 
Ah… che spreco di denaro pubblico, speriamo che al più presto questa montagna di denaro utilizzata da quelle pseudo testate finisca, d’altronde basti osservare i numeri delle vendite di quei loro quotidiani, per comprendere che se non fosse per quei finanziamenti pubblici… sarebbero già chiusi da un pezzo!!!
Peraltro, se con tante importanti notizie con cui potrebbero aprire quella loro pagina… se ne escono con una frase fuori da qualunque attuale contesto “Comandano i terroni”, comprendo ancor più quel senso d’inutilità e di “carta straccia”, tante volte dal sottoscritto riproposto!!!
Ed allora entriamo nel merito di quella frase… 
Ah… si tratta di un approfondimento sulla quantità di cariche istituzionali ricoperte da uomini e donne originari del sud Italia, a partire dalla capitale fino alla nostra cara Sicilia…
Minch… ma vedi che articolo approfondito, se questo è giornalismo comprendo perché ormai il loro tempo sia finito!!!
Bellissimo l’hashtag: “#Libero di fare schifo  io ne ho pensato un altro, ma è troppo scurrile da pubblicare ed allora preferisco tenerlo per me!!!
Ormai questo quotidiano (mi meraviglio del suo direttore…), è diventato peggiore di quelle stesse riviste di gossip… e la cosa assurda è che nessuno – mi riferisco in particolare a quell’ordine dei giornalisti – prenda posizione!!!
Ovvio, come scrivo sempre, manca a ciascuno di loro quella necessaria libertà morale ed essendo quella loro professionalità, barattata con l’assegno da ricevere a fine mese, con un giornalismo ricattato come quello che vediamo, pensate veramente che ci sia qualcuno di loro disposto a schierarsi contro quella testata o il suo direttore… 
Lasciate per favore quel necessario coraggio a noi… semplici blogger, ma che a differenza vostra possiedono quella necessaria qualità per poter scrivere e cioè quella di essere: “LIBERI”!!!
Quanta ipocrisia… 
Si muovono come i soldatini e dire che dovrebbero essere l’espressione del paese, ma ciascuno di essi pensa soltanto al proprio portafoglio e agli ordini impartiti dai loro direttori o ancor peggio da quei loro editori…
Parlano di attacchi, forse perché qualcuno ha detto una verità che da fastidio???
D’altronde come si può credere che in questo paese vi sia una libertà d’informazione, quando a seconda di ciò che viene detto, si viene immediatamente azzittiti o licenziati!!!
Difatti, a seconda delle circostanze, quei datori di lavoro hanno messo il bavaglio a quei giornalisti troppo liberi di esprimere ciò che pensavano, invidui capaci di dire la loro senza mai sottomettersi alla voce del padrone…
Abbiamo contato i giornalisti che in questi anni sono stati allontanati dalle loro testate per non avere scritto sotto dettatura, ed allora oggi mi chiedo, dov’erano quei loro colleghi, perché non sono scesi in piazza per protestare!!!
Già, dov’erano allora, perché non hanno scritto due sole righe in quel loro quotidiano, contro quei provvedimenti disciriminatori???
Ed ora… si ora scendono in piazza per protestare, solo perché qualcuno li ha feriti nell’orgoglio…
Sì, ora si sono immolati a paladini di quella libertà che essi per primi non conoscono, perché ciascuno di essi non rappresenta il rinnovamento di questo paese, ma la continuità con quel mondo familiare e clientelare, sì di una casta dove solo chi è raccomandato va avanti e i meritevoli restano sempre indietro, nell’ombra…
Quelli che oggi parlano non rappresentano il vero giornalismo, e cioè quello compiuto da individui professionali, uomini e donne che stanno per strada, gente che racconta i reali problemi del paese e dei cittadini, parlo di giornalisti che rischiano ogni giorno (con i propri articoli) la loro vita, raccontando tutto e senza tralasciare nulla, senza mai farsi limitare o condizionare dal potere politico, associativo, mafioso, ma preferendo descrivere ciò che vedevano o ascoltavano da chi aveva il coraggio di parlare…
La loro non è informazione, è propaganda!!! Non ha dato fastidio quando faceva il gioco dei governi passati che di volta in volta si sono susseguiti, perché ciascuno di essi, apparteneva all’uno o all’altro schieramento, mentre oggi… si ora che le politiche del nuovo governo giallo/verde non hanno bisogno di lacchè posti lì ad esaltare quei loro padroni, ora scendono in piazza e fanno la voce grossa…
Parlano di libertà, ma sono pochi tra loro che conoscono il vero senso di questa “parola”… sì perché la maggior parte di loro, non sa neppure cosa sia…
Quanta ipocrisia… viva i giornalisti liberi, viva i freelance, viva i blogger
Quanta ipocrisia… 
Si muovono come i soldatini e dire che dovrebbero essere l’espressione del paese, ma ciascuno di essi pensa soltanto al proprio portafoglio e agli ordini impartiti dai loro direttori o ancor peggio da quei loro editori…
Parlano di attacchi, forse perché qualcuno ha detto una verità che da fastidio???
D’altronde come si può credere che in questo paese vi sia una libertà d’informazione, quando a seconda di ciò che viene detto, si viene immediatamente azzittiti o licenziati!!!
Difatti, a seconda delle circostanze, quei datori di lavoro hanno messo il bavaglio a quei giornalisti troppo liberi di esprimere ciò che pensavano, invidui capaci di dire la loro senza mai sottomettersi alla voce del padrone…
Abbiamo contato i giornalisti che in questi anni sono stati allontanati dalle loro testate per non avere scritto sotto dettatura, ed allora oggi mi chiedo, dov’erano quei loro colleghi, perché non sono scesi in piazza per protestare!!!
Già, dov’erano allora, perché non hanno scritto due sole righe in quel loro quotidiano, contro quei provvedimenti disciriminatori???
Ed ora… si ora scendono in piazza per protestare, solo perché qualcuno li ha feriti nell’orgoglio…
Sì, ora si sono immolati a paladini di quella libertà che essi per primi non conoscono, perché ciascuno di essi non rappresenta il rinnovamento di questo paese, ma la continuità con quel mondo familiare e clientelare, sì di una casta dove solo chi è raccomandato va avanti e i meritevoli restano sempre indietro, nell’ombra…
Quelli che oggi parlano non rappresentano il vero giornalismo, e cioè quello compiuto da individui professionali, uomini e donne che stanno per strada, gente che racconta i reali problemi del paese e dei cittadini, parlo di giornalisti che rischiano ogni giorno (con i propri articoli) la loro vita, raccontando tutto e senza tralasciare nulla, senza mai farsi limitare o condizionare dal potere politico, associativo, mafioso, ma preferendo descrivere ciò che vedevano o ascoltavano da chi aveva il coraggio di parlare…
La loro non è informazione, è propaganda!!! Non ha dato fastidio quando faceva il gioco dei governi passati che di volta in volta si sono susseguiti, perché ciascuno di essi, apparteneva all’uno o all’altro schieramento, mentre oggi… si ora che le politiche del nuovo governo giallo/verde non hanno bisogno di lacchè posti lì ad esaltare quei loro padroni, ora scendono in piazza e fanno la voce grossa…
Parlano di libertà, ma sono pochi tra loro che conoscono il vero senso di questa “parola”… sì perché la maggior parte di loro, non sa neppure cosa sia…
Quanta ipocrisia… viva i giornalisti liberi, viva i freelance, viva i blogger

Sì… di nomi famosi c’è ne sono tanti… 

Da Bono alla Regina Elisabetta, da Hamilton alla Nike, passando ovviamente per gli abituali ministri, segretari di Stato e imprenditori di tutto il mondo…
Sono solo alcuni nomo di “vip” e/o di multinazionali evidenziati nei documenti di quei giornalisti investigativi Ijc che hanno portato alla luce di quelle enormi quantità di denaro, spostate verso paradisi fiscali. 
L’ultimo scandalo si chiama per l’appunto “Paradise Papers”, ma prima vi erano stati i “LuxLeaks” ed i “Panama Papers”.

Un fenomeno che ogni anno sottrae alle casse dei paesi membri una cifra che oscilla tra i 50 e i 70 miliardi di euro!!!

Ora come sempre, dopo che il denaro è traslato verso quei paesi blindati, l’Ue cerca di farsi sentire… e lo fa per bocca del proprio commissario agli Affari fiscali Pierre Moscovici, il quale ha invitato il Consiglio europeo che riunisci i ministri delle Finanze, a definire entro quest’anno la lista nera dei paradisi fiscali. 
Una vera e propria “black list†che dovrebbe essere varata il 5 dicembre, anche se non mancano resistenze e tentennamenti, in particolare proprio dal nostro paese…. 

Il commissario Moscovici ha inoltre dichiarato che nella lista, non ci sarà alcun paese dell’Ue, poiché un paradiso fiscale non è certamente un paese che rispetta gli standard di buona governance!!!
I paesi quindi che compaiano nella lista nera, hanno tempo fino al 18 novembre per rispondere ai rilievi sull’applicazione degli standard fiscali di trasparenza e di contrasto all’evasione….
La stessa Ue ha inviato delle lettere a quei paesi ora inseriti provvisoriamente nelle black list, per ottenere chiarimenti e spingerli a modifiche sotto minaccia di essere esclusi dai sistemi bancari internazionali…

D’altronde lo sanno tutti di come questi paradisi fiscali, rappresentano un mondo parallelo dell’evasione fiscale,  dove la maggior parte di quei suoi clienti, non sono altro che di fatto, veri e propri truffatori!!!
Speriamo quindi che una volta e per tutte, di quanto ora detto, non rimangano soltanto parole… affinché quei giornalisti d’inchiesta autorevoli non diventino vittime di quel sistema organizzato e criminale… vedasi per ultimo quanto accaduto alla blogger Daphne Caruana

Galizia, uccisa in un vile attentato a Malta” il 15 ottobre scorso!!!
Una cosa è certa… “ la battaglia contro evasione ed elusione fiscale va condotta a livello globale, creando un organismo intergovernativo che coinvolga tutti gli Stati, da quelli più ricchi a quelli più poveri…  che sono quelli maggiormente colpitiâ€.

Solo così si potrà contrastare questa piaga sociale, che distrugge l’economia di un paese…  come  per l’appunto l’Italia, che si posiziona in questa vergognosa classifica, tra le prime nel mondo, quale conseguenza del mancato gettito dell’evasione fiscale…

Ecco cosa accade quando una giornalista freelance fa il proprio dovere: perde la vita!!!
Purtroppo è quanto accaduto a Daphne Galizia, uccisa alcuni giorni fa in un attentato a Malta per aver indagato sui cosiddetti “MaltaFiles”…
A nulla è servito l’aver sporto denuncia per i rischi di morte a cui stava andando incontro…
Sarà un caso… ma il sottoscritto aveva pubblicato nel mese di giugno un articolo che esaminava alcune di quelle circostanze “ambigue” evidenziate dalla giornalista: 
Ha detto bene il figlio… “Mia madre è stata assassinata perché si è trovata tra la legge e coloro che cercano di violarla, come molti altri giornalisti coraggiosi. Ma è stata colpita anche perché era l’unica a farlo. Ecco cosa accade quando le istituzioni dello Stato sono incapaci: l’ultima persona che rimane in piedi spesso è un giornalista. E quindi è la prima persona che deve morire”!!!
Se poi si aggiunge che coloro che dovrebbero indagare… festeggiano, allora si comprende come quanto dichiarato sopra trova quella sua giusta collocazione!!!
Infatti,  un sergente della polizia maltese Ramon Mifsud, uno degli uomini che avrebbero dovuto indagare sull’attentato… ha pubblicato (subito dopo l’assassinio della giornalista), un post su Facebook che diceva “Alla fine tutti hanno quello che si meritano, sono contento… aggiungendo per di più un “emoji” con una faccina sorridente…
Il figlio della giornalista, Matthew Caruana Galizia, ha affidato ai social il dolore per la perdita della madre, dichiarando: il nostro è uno Stato di mafia: puoi cambiare sesso sulla tua carta di identità (grazie a Dio), ma puoi anche saltare in aria soltanto perché eserciti i tuoi diritti basilari. Come ci siamo arrivati??? Non dimenticherò mai quella corsa nei campi divenuti un inferno, cercando un modo per aprire la portiera dell’auto dove il clacson ancora suonava, urlando ai due poliziotti di usare l’unico estintore che tenevano in mano. Mi guardavano e mi dicevano… non c’è più niente che possiamo fare. Ho guardato a terra, c’erano pezzi del corpo di mia madre dappertutto. Ho capito che avevano ragione, non c’era più niente da fare…
Mi hanno chiesto… chi c’è in macchina? Ho risposto… mia madre, ed è morta. Sì… è’ morta per la vostra incompetenza”!!!
D’altronde come dargli torto… non è stato una tragedia casuale… qui si tratta di omicidio, di una persona che combatte non solo contro il proprio Stato, ma anche contro quel crimine organizzato ormai presente, diventati ormai indistinguibili l’uno dall’altro…
Per concludere inoltre il figlio, ha attaccato il primo ministro, , considerato da egli… un “pagliaccio” di quel sistema, oggetto delle inchieste pubblicate dalla madre: “Il governo di Malta ha permesso che si alimentasse una cultura di impunità ed è di poco conforto sapere che il premier di questo Paese dica ora che non avrà pace fino a quando gli assassini non saranno trovati, quando è lui a guidare un governo che incoraggia la stessa impunità. Prima ha riempito il suo ufficio di corrotti, poi ha riempito la polizia di corrotti e imbecilli, ed infine ha riempito i tribunali di corrotti e incompetenti…
“Se le istituzioni avessero lavorato, adesso non ci sarebbe un assassinio su cui indagare, e io e i miei fratelli avremmo ancora una madre”, conclude prima di attaccare altri politici maltesi, colpevoli di essere insieme al ministro “complici” e “responsabili” dell’omicidio”…
E’ sempre così… nessuno che chiede, nessuno che vede, chi sapeva ha taciuto, chi ha visto dichiara di non esserci stato, chi poteva sapere era girato dall’altra parte… già, dov’erano tutti, dove sono ora, come possono far finta di non sapere ed ora cosa faranno…??? 
Già, come riusciranno a vivere, tenendo ciascuno dentro di se… quel segreto inconfessabile!!!