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Mi permetto di riportare la vicenda che ha visto l’ex Sindaco di Messina, Cateno De Luca  coinvolto quale imputato di una inchiesta giudiziaria nel processo “FENAPI” che, proprio in questi giorni, ha visto lo svolgimento della prima udienza in appello.

Il sostituto procuratore generale Felice Lima ha definito la sentenza di primo grado del 10 gennaio scorso che ci ha assolto – perché il fatto non sussiste – una  “sentenza assolutoria di primo grado stupefacenteâ€.

Breve storia: 

–  5 novembre 2017 vengo rieletto al parlamento siciliano;

– 8 novembre 2017 vengo arrestato;

– 23 novembre 2017 l’arresto viene annullato dal Tribunale del Riesame;

Dopo ben 19 udienze celebrate dal 2018 al 2021… ecco che il 10 gennaio 2022 veniamo tutti assolti con formula piena perché “il fatto non sussisteâ€!!!

IL PROSSIMO 19 DICEMBRE SI TERRÀ L’ULTERIORE UDIENZA E LA CAMERA DI CONSIGLIO PER LA SENTENZA. 

Mi amareggia tanto che un magistrato possa definire “stupefacente†il lavoro di un altro magistrato e credo che la continenza verbale tra colleghi della magistratura debba essere una regola che oltre al profilo deontologico e disciplinare  attiene all’etica che tutti i magistrati dovrebbero avere come stella cometa per un’attività così delicata che segna in modo irreversibile il destino degli esseri umani. 

Di seguito si riportano le affermazioni del nostro collegio di difesa: “Il collegio di difesa di Cateno De Luca, Carmelo Satta e Giuseppe Ciatto residui imputati di un processo per presunte violazioni tributarie già assolti in primo grado perché il fatto non sussiste, intendono stigmatizzare il comportamento del procuratore generale platealmente allontanatisi dall’aula appena iniziata la discussione dei difensori degli imputati, per la inconsistenza e astrattezza della requisitoria per essersi intrattenuto prevalentemente su fatti non oggetto di contestazione, dimostrando per il resto ignoranza degli atti processuali e scarsa considerazione per sentenze passate in giudicato di assoluzione di coimputato dello stesso reato. Le richieste di condanna formulate per gli stessi imputati si collocano in questo vuoto assoluto di cognizione degli atti e di interpretazione dei fattiâ€. C.Taormina, E.Covino, T.Micalizzi, G.Mannuccia.

Trovate la notizia completa dell’assoluzione nella pagina web: https://www.messinamagazine.it/primo-piano/lassoluzione-lha-emessa-questa-mattina-al-tribunale-di-messina-il-giudice-monocratico-simona-monforte/

Tutti assolti perché il fatto non sussiste!!!
È bellissima questa frase finale espressa durante molte nostre sentenze, da parte dei giudici delle sezioni penali nei Tribunali Italiani…
Anni e anni d’indagini, intercettazioni, appostamenti, imputati… nomi eccellenti, ed ancora processi che durano un’eternità, per poi sentirci dire: Tutti assolti perché il fatto non sussiste!!!
Mi chiedo allora… sono pazzi quei Pm che hanno trascorso il loro tempo a ricostruire indizi e a formulare accuse, tali da determinare l’inizio delle inchieste, sono folli gli uomini delle forze dell’ordine che si sono dedicati a ricercare quelle necessarie prove, oppure c’è qualcosa che non va in quelle sentenze, in quei giudici all’interno di quei Tribunali???
Io sono dell’idea che bisogna credere nella giustizia… che le sentenze vanno accettate sempre ed in ogni occasione, ma ciò che non può essere da noi tutti gradito, è lo spreco di tempo e di denaro… di noi tutti contribuenti!!!
Certo sono in molti a restare amareggiati, soprattutto quando certe sentenze non producono gli effetti desiderati, quando cioè non si riesce ad ottenere quella necessaria giustizia… anzi, a volte, sembra che a vincere sia proprio l’ingiustizia e si ha il dubbio che quei giudizi formulati, siano determinati da abituali ambienti istituzionali… fortemente “corrotti”!!! 
Ma comunque, bisogna dare meriti –a distanza di tanti anni– anche a quegli studi legali capaci di ricostruire i fatti emersi e di ribaltare, con i loro dibattimenti, le accuse del pubblico ministero, che avevano per l’appunto sostenuto l’accusa in giudizio e chiesto le condanne per i propri assistiti,  motivando l’esistenza di prove su quella loro colpevolezza…
Ed allora, se esistevano, che fine hanno fatto… in quali modi questi “eccelsi” avvocati sono riusciti a farle svanire???
D’altronde, la maggior parte di noi non comprende… non siamo uomini di diritto e quindi riassumiamo quanto avvenuto, nelle motivazioni che hanno condotto a quel giudizio finale…
Certamente, rielaborando quanto quotidianamente avviene nel nostro paese, mi riferisco a tutti i processi conclusi e quelli in fase di completamento… si ha la convinzione che la strada della giustizia sia fortemente in salita e che la certezza di quel giudizio appare sempre meno convincente, anzi, determina nell’opinione pubblica, il giudizio d’essere totalmente errato!!!
Io, come nel calcio, non credo che vi siano influenze personali da parte di quegli “arbitri” togati, che possano condizionare l’equo giudizio,  ritengo di contro, che quanto compiuto, rispecchi la volontà salomonica di determinare la verità… senza farsi condizionare da forzature, ricatti o ambizioni personali…
Certamente oggi la credibilità del sistema è fortemente messa in dubbio,  ma come riportavo sopra, bisogna accogliere senza giudicare le decisioni dei Tribunali, d’altronde non va mai dimenticato, quanto quelle sentenze, esprimano non solo la ricerca della verità, ma soprattutto l’obbligo di garantire sempre e in ogni circostanza, quella necessaria serenità, tale da garantire tutti, non solo i soggetti interessati ma anche e soprattutto le loro famiglie… che da quelle vicende giudiziarie, sono rimasti in questi anni… indirettamente coinvolti!!!
Diceva comunque Socrate: Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte…
Anni e anni di processi per poi non giungere a nulla o meglio i giudici del Tribunale di Tivoli hanno assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste…
Lascio ad altri, la cronaca di quanto accaduto in quella scuola, ma mi chiedevo, non era molto più semplice mettere quattro cimici e microtelecamere nascoste in più, proseguire di qualche giorno l’indagine e vedere cosa realmente accadeva in quella scuola materna???
Ed invece Nooo…, da noi tutto deve essere spettacolare, giornali e televisioni debbono infierire, parlare degli abusi perpetuati dagli insegnanti ( che vengono messi sulla pubblica piazza senza alcun riguardo, anche per le loro famiglie ) e quei poveri bimbi, anch’essi al centro di indagini, dove si tenta interrogandoli di giungere alla verità…
Non dimentichiamoci che gli imputati erano stati denunciati per violenza sessuale, maltrattamenti di minore, sequestro  di persona, atti osceni… e via dicendo, immaginatevi poi tutto ciò amplificato perché commesso ai danni di bambini e quindi tutti a parlarne e ad aspettarne l’esito…
Bene… dopo circa sei anni di indagini e processi, ( alla faccia dei costi dello Stato ma soprattutto del tutto sprecati poiché inutili ),  ci ritroviamo che oggi sono tutti scontenti, sia gli insegnanti che chiedono ora giustizia per il maltolto subito…, che per i genitori dei bambini, anch’essi arrabbiati per la sentenza a loro modo ” ingiusta ” e quindi  già annunciano una nuova battaglia legale…, a questi si aggiungono anche tutti coloro che, schierati da una parte o dall’altra, incitano, urlano, insultano il giudizio dei giudici, qualche giornalista e continuano prendendo a pugni la porta d’ingresso…
Una vicenda squallida, sotto tutti i punti di vista, parlare di abusi sessuali su minori fa sempre male, principalmente per chi li subisce ed anche per coloro che veramente innocenti, vengono accusati  dall’opinione pubblica, che li ha già giudicati e condannati, una macchia questa che resterà indelebile per tutta la vita…
A me dispiace, vedere con quanta leggerezza la nostra magistratura, procede ad arrestare gli eventuali colpevoli e soprattutto con quanto fragore i mass media, lapidano questi ultimi senza aspettarne i risultati delle indagini…
Ogni anno, si sprecano milioni di euro in processi inutili, che non trovano soluzione, che servono soltanto a fare un po’ di pubblicità a qualche giudice che totalmente sconosciuto cerca di salire sul palco della notorietà, indagini condotte con molta leggerezza e prove del DNA che di solito non giungono a nulla oppure vengono contraddette ed utilizzate dalla difesa quale controprova… alla fine dopo anni, si giunge al nulla e bisogna ricominciare o vedere abbandonare le indagini e quindi gli eventuali colpevoli…
Tutti desideriamo che la giustizia faccia il proprio corso… ma ciò che maggiormente vorremmo e che alla fine questa rappresenti quella ” autentica “, senza che poi dopo qualche anno, una nuova sentenza d’Appello e/o di Cassazione porti a nuove irregolari e discutibili discordanze…