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In questi giorni la Città di Palermo è tappezzata da un cartello con cui non concordo:
Meglio un giorno da Borsellino che cento da Ciancimino!!!
Ora che le colpe dei padri debbano ricadere sopra i figli… mi sembra errato e soprattutto ingiusto!!!
Chissà forse nel pubblicare il manifesto ci si è ispirati al vecchio testamento, tratto dai dieci comandamenti (ESODO 20:5): ” Perchè io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione” , questo Dio vendicativo degli ebrei, che non solo punisce senza pietà, ma punisce anche la colpa ereditaria nei figli dei figli dei peccatori…
Ora ritornando a Ciancimino figlio ( Massimo ), mi sembra che questi abbia preso da tempo le distanze dal padre, rinnegando quanto egli abbia rappresentato, e non certo prendendolo ad esempio, ripetendo quanto fatto dal padre, anzi confermandolo quale esempio cattivo da non certamente imitare…
Quindi perché esporre in maniera gratuita, una condanna ad un uomo che ad oggi non ha commesso alcuna colpa…
Se dovessimo colpire tutti i figli dei padri disonesti… credo che avremmo una lista infinita…
Pensiamo a tutti quei figli dei gerarchi nazisti e fascisti, ai figli di funzionari corrotti, ai figli di criminali e di assassini, ai figli di lestofanti e di coloro che quotidianamente truffano…
E cosa dire per coloro che svolgono affari sporchi, agli spacciatori, a chi in maniera disonesta esplica la propria professione, medici, avvocati, giudici, professori, poliziotti, ufficiali, che sotto l’ala della corruzione svendono la propria dignità per qualche ulteriore bene di lusso…
Ma ci sono pure coloro che intascano la pensione dei genitori…pur essendo quest’ultimi morti, abbiamo  genitori che uccidono i coniugi, operai che con la scusa di ripararti la casa ti rubano tutto, genitori pedofili o che nascondono l’indole interiore di operare violenza e abusi sessuali, esistono da sempre le persone disoneste, anche quando cercano di superare gl’altri, senza averne le qualità…
Usare il proprio corpo per fare carriera o concedere anche quello del proprio coniuge o delle proprie figlie ( in questo periodo ne abbiamo viste tante di ragazze in televisione…), saper evadere il fisco, utilizzare i media per distruggere gli avversari, avere una madre put….     
E perché poi, non aggiungere anche anche i figli di quei politici ed imprenditori che in maniera corrotta e disonesta… hanno e stanno rovinando l’Italia… di questi poi ne abbiamo tantissimi!!!
Ed invece quindi di parlare di questi mostri e di quei figli che accettano quanto la sorte gli ha dato come genitori e non hanno la forza interiore di contrastarli…ecco che quindi c’è la prendiamo con il figlio di Ciancimino… e poi con quale deplorevole paragone!!!
E’ ovvio che coloro che sono state vittime di mafia rappresentano modelli cui ispirarsi e quindi godono della legittima aureola, di quella luce pura, quasi ad indicarne la santità della persona, prenderli a modello, emularne i comportamenti, imitarne meriti e virtù, non c’è amore più alto di colui che muore, per salvare i propri principi di giustizia… 
Ma io non mi sento di incriminare l’uomo, il bambino cresciuto sotto l’educazione di un genitore padre padrone… che con autoritarismo, soprusi ed atteggiamenti dispotici, poneva il suo volere a tutti in famiglia, senza voler mai essere contradetto… 
Ed oggi questo figlio che dà prova di umiltà, di spirito di sacrificio di grande volontà, rinnegando il proprio padre e ciò che egli ha potuto rappresentare, cercando piano piano di conquistarsi un proprio spazio, quel posto ormai condizionato, in un difficile futuro, dove per aver voluto portare avanti la sua verità, quella che molti non vogliono che si sappia, si ritrova oggi ad essere indagato ed agli arresti domiciliari…, chissà forse per aver parlato e scritto troppo??? Per fortuna non sono il solo a pensarla così: lo ha dichiarato anche il giudice Antonio Ingroia durante il convegno ” Quinto Potere ” sulle finalità’ dello stragismo tra depistaggi e verità’ storiche, che si e’ svolto alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo. 
”C’e’ qualcosa che non mi quadra , che non mi convince, c’e’ il sospetto che qualcuno voglia cancellare tutta l’indagine sulla trattativa rispetto alla quale le dichiarazioni di Massimo Ciancimino sono state uno dei tanti contributi intercettati quando l’indagine era gia’ stata avviata”. ”Non vorrei – ha concluso il procurato Ingroia – che qualcuno si illuda di seppellire tutto cio’ che e’ emerso. Ci sono delle verita’ che sulla vicenda sono venute fuori che non verranno ne’ seppellite ne’ insabbiate”. Al pubblico presente il magistrato ha aggiunto: ”Non fatevi condizionare da luoghi comuni e slogan, che non passino certe semplificazioni che mi appaiono a volte sospette”…