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Non meno di cinque giorni fa avevo scritto un post intitolato “Le cave laviche dell’Etna sotto il mirino degli accertamenti: : http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/le-cave-laviche-delletna-sotto-il.html e di oggi la notizia che il N.O.E. di Catania, i Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale – Nucleo Operativo Ecologico, dando seguito alle indagini avviate a seguito di un primo sequestro operato nel Comune di Nicolosi, hanno accertato che la società in esame, operasse sin 1998 senza alcuna autorizzazione valida per l’esecuzione delle attività estrattive.
Come sempre non entro nelle risultanze degli accertamenti, d’altronde c’è chi lo fa – a mezzo web – sicuramente meglio di me…
Quanto m’interessa evidenziare è voler comprendere come situazioni come questa appena emersa, sia stata possibile…
Sì… è inconcepibile che per oltre vent’anni nessuno ha visto nulla ed allora mi chiedo: ma la cava non è vicina gli uffici degli Enti preposti ai controlli, mi riferisco al Parco dell’Etna e alla Forestale???
Sono sicuro che in linea d’aria stiamo parlando di una distanza all’incirca di un chilometro… 
D’altronde leggevo che la cava appena sequestrata, occupava un’area estesa, pari a circa sei ettari, con fronti di cava lati in alcuni punti anche 15/20 metri, quindi qualcuno di quei forestali o di quegli addetti al parco, avrebbero dovuto certamente vedere qualcosa, anche perché a quanto sembra, hanno avuto vent’anni per accorgersene…
Ma non solo loro, perché mi dispiace dirlo, ma debbo altresì aggiungere quei dipendenti delle Polizia Municipale del Comune di Nicolosi ed anche le forze dell’ordine, che negli anni, saranno certamente passati da quelle parti (sicuramente centinaia di volte…)  e se pur quei controlli non erano di loro competenza, avrebbero certamente potuto segnalare quanto erano venuto a conoscenza…
Ed invece nulla… il silenzio prevale, l’omertà in quel circondario è assoluta!!!
Per quanto mi riguarda, il vero problema non è costituito dalla quantificazione del materiale estratto abusivamente, quello fa parte di un disfacimento ambientale e soprattutto di un illecito amministrativo che ha portato negli anni, alla vendita di centinaia di migliaia di metri cubi di roccia lavica, destinata alla lavorazione, frantumata e commercializzazione…
Già… un’area posta all’interno del perimetro del Parco Naturale dell’Etna, adiacente una cittadina meravigliosa, punto di passaggio obbligato per recarsi al nostro vulcano, ma incredibilmente nessuno ha visto nulla…

Neppure i cittadini o meglio quella parte di loro che nel corso degli anni, si sono sciacquati la bocca con teoremi di liceità a garanzia del proprio terremoto, dove alcuni di essi, se pur celati sotto cosiddette “associazioni di legalità”, non hanno mai presentato un solo esposto su questa o altre vicende…
Ah… certo dimenticavo, nessuno aveva visto o sentito nulla, ne il rumore dei mezzi d’opera e neppure quegli autocarri che quotidianamente attraversavano (carichi di materiale lavico) il paese…
Ma si sa… nessuno vede “l’elefante nella stanza“: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/01/cave-abusive-nel-parco-delletna-sono.html
Come diceva Antonio Castronuovo: “Destino del miope e dello sciocco: guardare ma non vedere”!!!

D’altronde… in una terra dove l’esito delle sentenze viene determinata  dal passaggio di denaro, come si può chiedere ai cittadini di credere nella giustizia e di conseguenza nello Stato???
L’hanno chiamato lo “scandalo delle toghe sporche” ed ha visto coinvolti diciotto persone tra giudici di pace, consulenti, avvocati, ecc…
Si… qualcuno è stato condannato, ma quelle pene sono cosi irrisorie (grazie ai patteggiamenti delle pene), che alla fine sono in molti a convincersi che è molto meglio continuare con quei metodi corruttivi, che si sa… garantiscono grossi introiti e soprattutto amicizie influenti…
Ah… certo… dimenticavo, c’è la minaccia del carcere!!!
Ma di quale ipotetico penitenziario parliamo??? Ciascuno di quei soggetti sa già a priori che non rischia nulla, ma soprattutto che mai dovrà vedere il sole e la sua luce filtrata, attraverso delle sbarre…
Ma perché, forse qualcuno tra voi pensava che un giudice potesse finire i suoi giorni in gattabuia??? Per favore… al massimo lo obbligheranno per qualche mese agli arresti domiciliari!!! 
Peraltro, mi piace osservare quelle interviste banali da parte di taluni “giornalisti” di Tg…
Vanno chiedendo ai commercianti e ai passanti se esiste la camorra oppure cosa ne pensano della bomba fatta scoppiare in quella adiacente pizzeria del Sig. Sorbillo…
Tralascio ovviamente le risposte… peraltro sono le stesse che si danno anche dalle mie parti, scontate… per non dire “omertose”!!!
Anche il nostro Ministro degli interno si è presentato ad Afragola, anche se non condivido quel gesto a modello “Il padrino“, dove un cittadino avvicinandosi si è inchinato, sì… a baciargli la mano!!! 
A unni semu… mancu si fussi u Papa… mich… ad Afragola su chiù pessi i nuatri” !!!
L’hanno definito un semplice gesto d’accoglienza un po’ troppo caloroso… ma la verità è che in quel gesto, si nasconde la vera risposta a quelle domande…
Sì… tutti gli intervistati da quei giornalisti, avrebbero dovuto rispondere a quel particolare quesito “Dov’è la camorra???”. con una risposta: “Vede, mio caro giornalista, Lei sta sbagliando la domanda… 
Dov’è lo Stato!!! E’ questa la giusta domanda che Lei dovrebbe rivolgermi!!! Com’è possibile che quattro criminali, abbiano potuto prendere negli anni possesso di questa terra??? Già… un territorio nel quale è stato portato tutto lo schifo del mondo… che ha avvelenato non solo i suoi frutti, ma anche i suoi figli…  
Ed allora mi dica: dov’è stato lo Stato???
Ma si abbia almeno il coraggio di dire le cose per come stanno…
Se tutto questo è successo e continua ahimè ancora ad accadere, lo si deve principalmente perché le istituzioni hanno fallito!!!
Perché i suoi uomini si sono venduti, perché la politica si è legata a doppio filo con quelle associazioni criminali, le stesse che successivamente gli hanno procurato quei voti necessari e tenevano succubi i loro conterranei…
Afragola è solo la punta del problema e se oggi qualcuno fa finta di accorgersene, è soltanto perché un ordigno è esploso… altrimenti non saprebbero neppure che quella cittadina esista o rimarrebbe ancora in quel dimenticatoio nella quale finora è stata relegata…
Si è fatto finta che i problemi d’illegalità non esistessero, nessuno ha pensato alla sicurezza, ai giovani, alla mancanza di occupazione, alle problematiche legate all’immigrazione, a quelle occupazioni abusive e alle case popolari totalmente abbandonate a se stesse…
Anni e anni nei quali quei territori sono stati totalmente dimenticati dallo Stato e qualcuno “furbescamente”, non avendo alcun reale contrasto, ha iniziato a prenderne il possesso, sostituendosi di fatto a quello “stato” inadempiente… 
Non ci resta ora che sperare che qualcosa cambi… e che non si risolva come sempre avviene con un momentaneo via vai d’inutili personaggi e dei soliti slogan!!!
Ah… dimenticavo, il “pizzo”??? No… lì come qui… non lo paga nessuno!!!

La Sicilia, un piccolo continente…
Una terra troppo satura che non può assorbire ancora oltre, le energie dei suoi figli…

C’è l’emigrazione come fatto di rifiuto economico…
C’è l’immigrazione fatto di rifiuto intellettuale e culturale…
È da oltre mezzo secolo che la Sicilia si imbarbarisce, perde le sue risorse, cede al disfacimento il suo patrimonio antico… 
Il suo stesso panorama, che resiste ormai soltanto in alcune zone e che bisogna faticosamente riscoprire…
Entrare nella storia moderna è stato difficile.
La sua vecchia classe dirigente si è dissolta al servizio degli interessi esterni e fra questi ha trovato accoglimento ideologico, politico ed economico.
Le sue antiche industrie e i suoi commerci resistettero poco all’invasione degli interessi cosiddetti “nazionali†in quella imposizione politica che caratterizzò il processo unitario…
Ogni qualvolta mi trovo a visitare alcune zone fortemente caratterizzate per il loro patrimonio artistico e culturale, penso ormai di appartenere ad una generazione, che ha avuto il privilegio di vedere i luoghi così com’erano…
E così avviene quando si visitano alcune zone costiere oggi fortemente degradate e questo fa riflettere sul fatto che le nuove generazioni non avranno più questa possibilità di avere almeno nella loro memoria, una visione del territorio così com’era e di come è stato selvaggiamente negli anni trasformato, un bene che viceversa doveva essere conservato. 
Ma mi chiedo: siamo stati vittime?
È pure vero che le colpe le abbiamo tutti, le colpe sono anche la tolleranza, le colpe sono anche la mancanza di reazione… che certamente ha caratterizzato noi siciliani nella situazione di degrado esponenziale in cui il nostro territorio è stato portato.
Questo dipende dal fatto che noi non abbiamo saputo dare alla cultura, il peso che invece avremmo dovuto dare, non solo per il nostro presente, ma soprattutto per il nostro futuro. 
L’altra riflessione da fare è se non è necessario fare un profondo ripensamento sul ruolo effettivo dato alla cultura…
L’uomo di domani avrà certamente una serie di vantaggi e anche di condizionamenti, evoluzioni tecnologiche, sistemi informativi, nuovi sistemi di comunicazioni…
Dobbiamo quindi valorizzare al massimo la componente culturale??? 
La risposta è chiaramente sì!!!
Quando si parla di centri storici, di parchi archeologici, di riserve naturali, come ad esempio i parchi, dobbiamo fare i conti con queste nuove dimensioni…
Ad esempio sui problemi parchi naturali, alcuni aspetti vanno evidenziati: il primo è quello dell’abusivismo!!! 
È un fatto su cui non si può più chiudere gli occhi, non possiamo dire, “ciò che è stato è stato”, quello che è avvenuto è avvenuto, partiamo da oggi, perché già si sono compromesse alcune cose, che invece possono e devono essere ripristinate…
Allora, le forze politiche che vogliono portare avanti questi discorsi, facciano qualcosa…
Avranno il coraggio di dire demoliamo quelle strutture abusive??? 
È questo, secondo me, un banco di prova, perché bisogna dare la dimostrazione che si vogliono superare certi egoismi, che non si vogliono premiare i soliti furbi e disonesti. 
E io dico che in parecchi casi ci troviamo di fronte a costruzioni che perfino l’ultima legge sul condono ritiene non sanabili o quantomeno non rientranti in questa nuova sanatoria.
Questo ci deve fare riflettere che c’è un limite anche alle sanatorie, c’è un limite alla coltre che copre tutto, ci sono delle condizioni che non possono essere sopportate e allora è su questo si deve misurare anche la capacità, la volontà delle forze politiche di dire no e di aprire quindi ad una pagina nuova…
Ma si sa… la Sicilia su questi gravi argomenti, resta sempre un’isola…
Ascoltavo stasera il Tg sulla conferenza stampa del proprietario della villetta di Casteldaccia, per ribadire che Egli non ha responsabilità sulle vittime strappate via dal fiume Milicia…
Se avessi saputo quello che sarebbe successo, mai avrei dato le chiavi a Giuseppe (l’uomo che ha perso tutta la sua famiglia…), mai, mai, mai”, è con questo dolore che prova a difendersi… 
Certo ora è facile colpevolizzarlo, già… sono tutti lì in fila a condannarlo, sono in molti a voler tirare quella pietra, ma senza esimerlo per aver realizzato quella costruzione abusiva, mi sono chiesto:  “ma dov’erano tutti gli altri colpevoli”???
E sì… poiché in questa tragedia, sono in molti a dover rispondere e non soltanto quel proprietario, certamente il primo responsabile di quell’abusivismo, ma ripeto, non il solo…
Dice bene quando dichiara: “se avessi saputo“…
Già se avesse saputo… ma chi avrebbe dovuto dirgli che in quei luoghi era meglio non costruire???
Chi avrebbe dovuto avvisarlo dei rischi che quella individuata ubicazione presentava???
Sicuramente ci sarebbe potuto arrivare da se… non vi è dubbio, ma se per ipotesi quell’individuo non fosse stato realmente capace di comprendere a quali pericoli stava ponendo se stesso, la propria famiglia ed oggi ahimè quegli sfortunati inquilini???
Dov’erano tutti gli altri??? Già dov’erano tutti coloro che avrebbero dovuto dissuaderlo dal realizzare quella costruzione abusiva o certamente ne avrebbero dovuto impedire la costruzione???  
Si… ditemi dov’erano???
Chi…??? Ma come chi??? Minc… anche voi fate finta di non comprendere…
Ed allora iniziamo…
Innanzitutto, saranno stati coinvolti alcuni miei colleghi…
Qualcuno di loro avrà realizzato un progetto o anche semplicemente una bozza, niente di definitivo, ma certamente quel proprietario avrà avuto bisogno di comprendere in quali modi realizzare quella villetta e quindi si sarà rivolto ad un amico ing., architetto o anche a un semplice geometra…   
Certo, qualcuno ora potrebbe obiettare: “questo nel caso in cui avesse voluto presentare il progetto per le necessarie autorizzazioni o per sanare successivamente quanto costruito abusivamente…
Ma si… ammettiamo quindi che nessuno di loro è stato ufficialmente o ufficiosamente coinvolto, ma quanto sopra, resta sempre una circostanza alquanto difficile da credere…
Quindi se non vi è un progetto, nessuno all’interno di quegli uffici pubblici era a conoscenza di quella realizzazione: sì ipotizziamo che quano sopra sia corretto…
Ma il proprietario, com’è logico che sia, avrà pure chiamato un impresa a realizzare quell’opera ed anche in questo caso, l’affidataria di quei lavori, non si minimamente chiesta se vi fosse una regolare autorizzazione a costruire, ma come penso, avrà creduto sulla parola che fosse tutto in regola e ha iniziato i lavori e li ha portati a compimento…
Strano vero… che anche a questo “pseudo” imprenditore non sia venuto il dubbio che forse quel luogo, non fosse un luogo adatto per costruire una villetta…
I lavori iniziano e cominciano ad arrivare le forniture necessarie alla sua realizzazione, immagino ci sara stato un via vai di operai, di mezzi d’opera, autisti, ma nessuno tra loro ha avuto l’idea di parlare con quel proprietario, dissuaderlo quantomeno per fargli cambiare idea…
Vista come è andata, penso che nessuno abbia avuto questa ispirazione o forse più probabilmente, hanno preferito soffocarla!!!    
Continuando… ci sarà stato certamente qualcuno che passando da quelle parti, si sia accorto di quei lavori… parlo della gente comune, chissà qualche cacciatore, pescatore e perché no, forse anche qualche pubblico ufficiale, ma come sempre avviene in questa terra, nessuno ha avuto il coraggio di rappresentare a chi di dovere quanto visto…  
Sicuramente ciascuno di essi, avrebbe potuto rivolgersi a quel proprietario imprudente, per sconsigliarlo dal realizzare quella costruzione. 
NO!!! Nessuno a detto niente, come sempre da noi, ognuno si sono fatti i caz…. propri!!! 
Ah… finalmente la villetta sta per essere completata… 
Starete pensando che ho finito con quel lungo elenco di chi sapeva e non ha fatto niente??? 
No… tranquilli, mettetevi comodi, la lista ancora non si è conclusa!!!
E si… perché ora passiamo alle utenze: luce, acqua, gas…
Perché, credevate che quella struttura ne fosse sprovvista e che quei loro proprietari vivessero al loro interno come ai tempi del medioevo…???
No… qualcuno si è recato lì ed ha provveduto ad alimentare quella abitazione, senza richiedere le necessarie concessioni – ma come sempre avviene da noi – a nessuno di quei tecnici è venuto il dubbio che qualcosa non fosse in regola e ancora una volta, nessuno ha manifestato a quel proprietario i propri dubbi sulla posizione di quella struttura e che molto probabilmente quel luogo non fosse sicuro???
Nessuno a detto niente e alla fine, gli allacci sono stati realizzati!!!
Ah… finalmente abbiamo finito??? 
E no… ancora no, perché nel frattempo, in quel Comune fortemente “attento ed impegnato” nel gestire la cosa pubblica, ecco giungere (finalmente) la notizia che qualcuno ha realizzato (nel frattempo…) una costruzione abusiva all’interno di un fossato, già un ex corso d’acqua… 
Ecco quindi tutta una serie di soggetti che si uniscono a quanti sopra, affinché si attuino tutti quei necessari provvedimenti, e non sto parlando di quella “indiscutibile” demolizione, finita come sappiamo nelle aule giudiziarie…  
No… ciò che bisognava fare era immediatamente proibirne l’ingresso, proprio a quei suoi proprietari!!!
Un provvedimento fondamentale per salvaguardare la loro incolumità, dal momento che fino a quel momento o forse dovrei dire… fino ad oggi,  nessuno li aveva avvisati del pericolo che correvano…
“Mai, mai, mai… sì mai avrebbe dato quell’uomo le chiavi se solo qualcuno gli avesse semplicemente parlato, per fargli comprendere…”. 
Già, se tutti coloro che (a differenza sua…) sapevano, avessero semplicemente parlato, forse chissà tutto ciò, non sarebbe mai accaduto!!!

Cosa dire… dopo una giornata di tensione è stata demolita, esclusivamente, una piccola veranda esterna…

Ecco come si è svolta, la mattinata di ieri nella Valle dei templi, per quanto riguardava le demolizioni previste…
Da un lato, escavatori, mezzi d’opera, ambientalisti, agenti antisommossa, e di contro, proprietari, familiari, conoscenti, consiglieri e quanti altri, pretendevano che quelle villette non venissero demolite…
La tensione è alta…, i dipendenti dell’impresa che devono eseguire le demolizioni, vengono bloccati non solo verbalmente, ma soprattutto “personalmente”…, con il divieto specifico di avvicinarsi a quelle strutture, proprio, per non avere ripercussioni individuali… gli operai ed in particolare il manovratore dell’escavatore, quindi non possono far altro che allontanarsi…
Ovviamente le forze dell’ordine, già quei poveri poliziotti e carabinieri, messi lì, per quel misero stipendio, sono costretti sia a dover mettere in pratica le “sentenze” (queste applicate sempre nei confronti dei più deboli…) ma soprattutto, dover assistere a quelle tragedie familiari, cercando nel contempo di riportare la calma….
Mi chiedo, come mai non vengono abbattute… tutte quelle ville di proprietà di una lunga lista di politici inquisiti e condannati, realizzate grazie a quelle collusioni e a quei giri di tangenti,  e di cui, si è dimostrato esserci stata, complicità e partecipazione!!!
Ecco, di quegli immobili non se parla, di sequestrare quegli appartamenti milionari non si fa minimamente riferimento, di tutte quelle proprietà intestate a familiari o prestanome, nessuno ne accenna…, certo andrebbero quasi tutte demolite… poi però ci si ricorda di qualche immobile… realizzato nelle adiacenze di una parco archeologico ( per di più conservato in modo disdicevole…).
Di quanti però hanno preso le mazzette, per permettere a questi poveri cristi… di realizzarle, ecco che allora, interviene il silenzio assoluto!!!
L’Italia dai due volti, quello della “illegalità” e quello del presunto “rigore”…
Una normativa che cambia, a seconda degli inquisiti, e che viene, di volta in volta, ritoccata… Altro che regole inequivocabile o legislazioni precise…, tutto dipende esclusivamente da chi deve essere giudicato e da quale studio legale, ci si fa difendere… il resto sono chiacchiere…
Ora, dopo anni ed anni di silenzio, si sono accese le “luci della legalità”…, una inattesa volontà di riportare l’ordine in quel territorio, dove da sempre ed ancora oggi (basta leggersi le cronache…), le attività illegali l’ha fanno da padrone… 
Per fortuna che esistono anche i cittadini “operosi”, sono gli stessi che avevano costruito con grandi sacrifici la propria casa e che oggi, vista la situazione, scelgono di abbatterla…
Già, preferiscono morire come “Sansone con tutti i filistei” e non dare la possibilità allo Stato di abbatterla…, anche questo rappresenta un modo per compiacere se stessi!!! 
Quindi, tra urla di proprietari “abusivi” e forze dell’ordine lasciati lì a contrastare tutto e tutti, ecco che per fortuna viene trovato un compromesso (quella classica metodologia del tutto italiana…) una cosiddetta “trattativa” (una delle tante… di cui siamo ben a conoscenza nel nostro paese…) fra chi rappresenta oggi le istituzioni e quanti di contro -semplici cittadini-  che non vogliono abbattute le proprie abitazioni… 
Anche perché…, diciamola tutta, in questo “paese delle banane”, ci si impegna a trovare un alloggio agli extra comunitari che – a scadenza costante – giungono nella nostra isola via mare… e nel contempo però, non si è in grado di dare assistenza ai propri concittadini… anzi questi, vengono abbandonati per per strada…, mentre, se alcuni di essi, con grandi sacrifici, erano stati in grado di realizzarla quella casa (se pur abusiva…), ecco che lo Stato interviene… per abbatterla… ( o almeno questo è ciò che vorrebbe fare, perché poi nella realtà, assistiamo ad un’altra storia…).
Un paese fragile, compiacente, debole, per meglio dire arrendevole…, e retto in gran parte, da quei suoi uomini, che dimostrano essere, accomodanti, collusi e che preferiscono stare a Roma…, tralasciando non solo, qualsivoglia contatto con la nostra terra, ma evitando così d’attraversare quel maledetto “stretto”, forti di una nave sorretta da ideali, speranza e legalità…
Ma per loro…  è preferibile continuare a navigare così, senza mai attraccare, per come finora fatto…, in quella situazione di stallo… trascinati dalle onde e dagli eventi…, facendo sì comunque di evitare qualsivoglia possibile conflitto…, sventolando in bella mostra, lì in alto… al vento, quella arrendevole bandiera bianca… così che tutti possano vederla…!!!