Archivio per la categoria ‘white-list’
Infiltrazioni mafiose e imprenditoria, camminano a doppio binario!!!
Pubblicato: 16 giugno 2024 in Consorzio, dirigenti, doppio binario, ferrovia, funzionari, imprenditoria, infiltrazione, mazzette, posti di lavoro, prefettura, raccomanadati, scambio di voti, white-listL’ombra della guardiania: un mondo sommerso che sopravvive grazie ad un inefficace controllo istituzionale!
Pubblicato: 22 Maggio 2022 in affidatari, antimafia, appalti, campione, catania, controlli, dati, guardiania, iscrizione, licenza, livesicilia, obbligo, prefettura, proprietari, vernice spray, white-list
Ho letto ieri un articolo interessante https://livesicilia.it/catania-etna-guardiania-inchiesta/ sui segni di vernice e le modalità di guardiania in alcuni comuni del mia città etnea…
Ingegnosi quei segni di vernice “spray†colorati apposti davanti alcune proprietà affinché venisse identificata (a chi di dovere…) l’attività di guardiania di alcuni terreni e immobili ricadenti in quell’area “protetta”!!!
La guardiania in generale costituisce da sempre un grave problema, in quanto risulta difficile dimostrarne l’effettiva attuazione, anche perché non sempre vi è la presenza in luogo di quei soggetti incaricati, che viceversa operano stando a distanza, ma controllando l’area anche attraverso nuovi e sofisticati metodi tecnologici… Â
Ma ciò che più mi ha stupito in questi lunghi anni d’esperienza, non è tanto la guardiania sopra riportata, che naturalmente come dicevo sopra certamente costituisce un grave problema, ma quest’ultima in fondo non possiede quel carattere di ufficialità richiesto viceversa in altri ambiti, in particolare nel pubblico, mi riferisco a tutte quelle società che operano economicamente negli appalti e che devono obbligatoriamente – ai fini di mantenere la validità dell’iscrizione nelle “white list” – inoltrare un’apposita comunicazione alla prefettura competente (art. 5, comma 1)!!!
Ecco forse è tutto qui il problema, difatti, già … se la Prefettura non attendesse di verificare a campione quelle condizioni richieste (o quelle di permanenza dell’impresa già iscritta nell’elenco), forse si renderebbe conto come il più delle volte quell’obbligo è stato disatteso!!!
Ma d’altronde perché far ciò, già … se tutto andasse secondo le regole il nostro sarebbe un Paese perfetto, ma comprenderete come nei casi in cui fosse accertata l’insussistenza di quelle condizioni richieste, si dovrebbe immediatamente disporre – nel rispetto di quanto stabilito dell’art. 10/bis della legge 241/90 – la cancellazione dall’elenco, dandone comunicazione non solo all’impresa, ma anche al Committente affidatario di quegli appalti e sì… perché ciò che nessuno dice, è che proprio questi ultimi dovrebbero effettuare quei necessari controlli, mentre viceversa con le loro azioni dimostrano di fottersene, chissà … forse chissà debbo pensare che sono altrettanto collusi con quel sistema clientelare che preferisce proteggere invece che evidenziare i problemi…
Già … qualcuno di quei referenti dimentica che l’iscrizione nella cosiddetta “white list†non sia una semplice dichiarazione del caz…, ma essa è equipollente ad una informazione antimafia liberatoria, in particolare nello svolgimento di quelle attività per le quali essa è stata disposta!!!
Infatti l’iscrizione in quell’elenco costituisce la modalità obbligatoria attraverso la quale viene acquisita la documentazione antimafia nei confronti delle imprese che operano nei settori più permeabili alle organizzazioni criminali ed è soggetta alle seguenti condizioni: assenza di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (Codice Antimafia); assenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa di cui all’art. 84, comma 3, del Codice Antimafia.
Ecco, sono questi i motivi per cui il servizio di guardiania non può essere erogato da soggetti che non sono in possesso della prescritta licenza (ai sensi dell’art. 134 T.U.L.P.S.); viceversa per tutti quei soggetti non censiti nella Banca dati nazionali unica o inseriti nell’Elenco dei richiedenti l’iscrizione nella “white list”, si osserva l’obbligo di consultazione disposto dall’articolo 92 commi 2 e 3 del Codice antimafia, dal quale decorrono i termini alla cui scadenza la stazione appaltante sarà legittimata a procedere alla conclusione e/o approvazione degli strumenti contrattuali, fatte salve le clausole di legge previste in caso di successivo diniego all’iscrizione…
Draghi rivolge le sue attenzioni al SUD, la politica s’interessa con convegni al SUD, quante cazzate… la verità è che si stanno preparando per le prossime elezioni e per dar alle imprese del Nord i soldi del PNRR!!!
Pubblicato: 14 Maggio 2022 in appalti, associazioni criminali, confische, draghi, fallimenti, general contractor, imprese del nord, miliardi di euro, pnnr, politica, provvedimenti interdittivi, sequestri, sud, white-list
Il 5 maggio 2021 è stato pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) trasmesso dal governo italiano alla Commissione europea dal titolo “Italia domani†dal valore complessivo di 235 miliardi di euro tra risorse europee e Nazionali.
Sono decine e decine di miliardi, poco più di 82 miliardi dei 206 miliardi per opere “territorializzabili” del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che saranno destinati al Sud.Â
Ora ditemi, con tutti quei miliardi a disposizione la politica poteva stare a guardare???
Ma per favore… sono anni che questo nostro Mezzogiorno viene sfruttato, prima per le sue risorse, poi per aver favorito le imprese del nord (meglio conosciute come “General contractor”), ed ora pensate forse che non staranno pensando a come riprendersi i fondi concessi dall’Unione Europea destinati al Sud???
Il destino del nostro Mezzogiorno resterà sempre lo stesso e mi sono rotto di sentire sempre le stesse cazzate, in particolare quelle di voler colmare il divario storico che ha reso ricco solo una parte del paese, per l’appunto il NORD!!!
Peraltro ora ci si mette anche il nostro Presidente Draghi – che di sfaceli ne sta compiendo uno dietro l’altro (speriamo tra l’altro solo che qualcuno lo fermi da quei suoi celati propositi “militari”, che vorrebbero condurci ad uno scontro economico/finanziario contro Putin e la Russia…) che ora punta a soddisfare i bisogni di quei suoi amici banchieri e industriali del Nord, sfruttando le risorse messe in campo dal Pnrr ed annunciando – quasi fosse una novità – la grave questione meridionale…
Egli parla di sfida, di drammatica arretratezza, di insufficienza di professionalità delle pubbliche amministrazioni del Sud, di quella sua burocrazia e soprattutto di far far fronte agli adempimenti che le procedure europee del Pnrr impongono quale condizione per impegnare i fondi del Recovery, minacciando il rischio che quelle somme, se non utilizzate, dovranno essere restituite a Bruxelles!!!
E la nostra politica cosa fa??? Nulla… i nostri attuali referenti stanno lì ad ascoltare come imbambolati o dovrei dire come dei cagnolini, scodinzolando la coda dinnanzi a quel loro nuovo padrone, d’altronde per loro l’importante è riuscire a raccogliere qualche briciola gettata!!!
Ci raccontano che la nostra burocrazia è impreparata ad affrontare questa sfida, che abbiamo bisogno di nuove figure professionali e di imprese capaci di risollevare lo Sviluppo del Mezzogiorno, perché quelle che abbiamo sono totalmente inadatte e soprattutto legate quasi tutte alla criminalità organizzata…
Non so perché, ma dopo tutte queste dichiarazioni, mi aspetto a breve un considerevole inasprimento della magistratura attraverso azioni giudiziarie nei confronti di parecchie imprese, attraverso provvedimenti interdittivi, sequestri e confische, perché l’ordine che a breve il Governo nazionale emanerà sarà quello di fare “epurazione“, una totale pulizia che consenta di bloccare le più importanti imprese meridionali per far appaltare così le opere alle imprese amiche del Nord, sottomettendo quelle del Sud… Â
Vedrete, da un lato i miliardi giungeranno, ma per i meridionali questi saranno soltanto un miraggio, perché a beneficiarne saranno altri, al Sud, come dicevo sopra, resteranno soltanto le briciole, qualche subappalto a prezzo stracciato e vedrete come alla fine, la maggior parte delle nostre imprese a seguito di quei lavori si ritroveranno fallite o fuori da quegli appalti a seguito di procedimenti legali, che è d’altronde quanto già sta accadendo in parecchi di quei lavori in corso e di cui nessuno parla!!!Â
Ai nostro politici e/o sindacati conviene questo silenzio, d’altronde quanto verrà compiuto servirà a farli stare buoni, verrà loro concesso d’inserire in quei lavori un po’ di familiari, parenti e amici raccomandati, che poi si sa, faranno comodo successivamente quando verranno richiamati a quel voto i obbedienza, già … al momento delle elezioni!!!
Analoga situazione per le associazioni criminali, esse attraverso quegli appalti proveranno ad infiltrarsi con quelle proprie imprese pseudo “cristalline”, attraverso l’estrazione e la fornitura di materiali inerti, il confezionamento, la fornitura e il trasporto di calcestruzzo e di bitume, ed ancora, noli a freddo e/o a caldo di macchinari o attrezzature, fornitura di ferro lavorato e tutti quei servizi ambientali comprese le attività di raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, nonché le attività di risanamento e di bonifica e gli altri servizi connessi, ad esempio vedasi gli autotrasporti per conto di terzi e per concludere la guardiania dei cantieri, tutte attività che sappiamo essere maggiormente esposte a rischio di infiltrazioni mafiosa ma che vengono “verificate” attraverso una irrisoria iscrizione alla White List, solitamente bypassata attraverso disarmanti modalità (che ho più volte spiegato in molti miei precedenti post…)!!!   Â
Vedrete la politica di governo nazionale e le imprese del Nord stanno puntando al nostro mercato interno, in quanto trovano ora nel Sud un loro utile punto di riferimento, sì… una condizione estremamente funzionale, perché garantisce – per come sopra riportato – reciproca soddisfazione a tutte le componenti sociali del paese…
Poveri noi… si perché vedrete, alla fine, sempre poveri rimarremo!!!
Ho come l’impressione che vi sia qualcosa d’anomalo in talune aggiudicazioni!!!
Pubblicato: 16 gennaio 2021 in aggiudicazioni, anac, committenza, direzione lavori, enti, gare d'appalto, white-list
Già … come ho riportato nel mio titolo, basti osservare l’alta frequenza con cui alcune imprese si aggiudicano gli appalti!!!
Partiamo dall’inizio…Â
Questo è un periodo professionale alquanto particolare, sia per quanto sta accadendo a causa dell’emergenza sanitaria, che mi ha portato ad occuparmi oltre che di contabilità lavori e sicurezza sui luoghi di lavoro, anche all’analisi delle aggiudicazioni in particolari catg. di lavori pubblici da realizzarsi nella nostra regione e ciò che vado scoprendo è veramente assurdo…
Certo, mi dispiace dover notare talune circostanza assurde, tra l’altro, così palesemente evidenziate che mi meraviglio che non siano attenzionate da chi dovrebbe farlo!!!
Già , perché non bisogna essere presidenti di una qualche Autorità di anticorruzione od un suo diretto funzionario per comprendere come in taluni Enti, le procedure messe in atto, nello specifico le loro aggiudicazioni, non siano propriamente chiare, come la casualità con cui alcune imprese, a differenza di altre, si aggiudicano quei lavori…
Mi riferisco in particolare a quella loro ciclicità , sì… a quell’alta probabilità con cui costantemente queste imprese a differenza di altre, da sole, in ATI, oppure celate dietro il paravento di un consorzio stabile, gareggiano a quegli appalti, ma non solo, si aggiudicano i lavori quasi fossero favoriti baciati dalla dea bendata…
Certo, qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di una semplice coincidenza o che la fortuna centri poco e che non bisogna dar credito a situazioni ambigue ove queste non esistono…
Sì… quanto sopra è vero, ma per chi non lo sapesse, nel solo triennio 2016-2019 sono stati evidenziati in quegli enti pubblici, ben 61 episodi di corruzione e mancano ancora i dati ufficiali dell’anno appena trascorso…
Peraltro, indovinate un po’: la nostra regione è la prima in episodi di corruzione con 28 casi!!!
Certo il 2020 (a causa del Covid-19) ha fortemente limitato il settore dei lavori pubblici e di conseguenza anche quei fenomeni di corruzione che attraverso esso si esplicano, comunque dai dati analizzati emerge che il settore più a rischio si conferma essere quello legato ai lavori dell’Allegato I, per le attività di cui all’articolo 3, comma 7…
Costruzioni in genere, la demolizione di edifici e di altre strutture, lo sgombero dei cantieri edili, il movimento terra attraverso scavo, riporto, spianamento e raspatura dei cantieri edili, scavo di trincee, rimozione di roccia, abbattimento con esplosivo, ecc. ed ancora, rimozione dei materiali di sterro ed altri lavori di sistemazione di terreni, preparazione di aree di cava per siti minerari, seguono drenaggio di cantieri edili e di terreni agricoli (o forestali), tutti settori che come comprenderete rappresentano soltanto una parte di quei settori a rischio, tra cui, alcuni di essi inseriti in quelle attività imprenditoriali considerate a più a rischio per quanto riguarda le infiltrazioni di carattere mafioso e di conseguenza obbligati a presentare domanda di iscrizione alla Prefettura competente, per esser quindi inserite presso l’elenco prefettizio (white-list) e poter esercitare così la propria attività …
Va aggiunto inoltre che a quel comparto è legato anche il ciclo dei rifiuti (raccolta, trasporto, gestione, conferimento in discarica) che ha fatto emergere ben 33 casi (il 22% del totale…)!!!
Poi come noto – causa emergenza sanitaria – è stato sottoposto a verifica tutto il comparto sanitario, dagli appalti per le forniture di farmaci, alle apparecchiature mediche e strumenti medicali, per finire con i servizi di lava-nolo e pulizia…
Va detto altresì che le vicende corruttive, oltre a quelle compiute negli appalti di cui sopra, hanno visto anche il coinvolgimento in quelle in cui gli importi sono di gran lunga inferiori, in quanto fanno riferimento a quei cosiddetti affidamenti diretti, dove l’esecutore viene scelto “discrezionalmente” ( è bellissima questa parola, sì… in particolare da noi) dall’amministrazione…
Per cui se andiamo ad analizzare ciò che avviene nelle aggiudicazioni, possiamo concludere dicendo che, accade spesso come si registra una strategia diversificata a seconda del valore dell’appalto: ad esempio, per quelli di importo particolarmente elevato, prevalgono i meccanismi di turnazione fra le aziende con veri e propri cartelli (resi evidenti anche dai ribassi minimi rispetto alla base d’asta, molto al di sotto della media); per le commesse di minore entità si assiste invece al coinvolgimento e al condizionamento dei livelli bassi dell’amministrazione (ad es. il direttore dei lavori) per intervenire anche solo a livello di svolgimento dell’attività appaltata…
A seguire quindi possiamo osservare dall’analisi compiuta di come, a seconda la tipologia degli appalti, segue una specifica correlazione dei soggetti coinvolti, in primis i Comuni o per meglio dire alcuni suoi referenti, che ottengono attraverso queste aggiudicazioni o anche durante l’esecuzione degli stessi, delle contropartite…Â
Sì… in denaro, assunzioni di familiari e/o parenti, prestazioni professionali, regalie e quant’altro, mentre viceversa, le imprese (singole o in società partecipate), possono – grazie a quella (acquistata) disponibilità – alterare la qualità e la quantità delle forniture previste, chiedere varianti, ed anche, espletare in maniera insufficiente la sicurezza prevista…
Già … basterebbe semplicemente modificare o per meglio dire “blindare” tutte quelle procedure cartacee, verificando – viceversa – le reali capacità tecniche/organizzative/personali di quelle imprese, per scoprire, innanzitutto, quasi fosse una caccia al tesoro, quelle loro sedi legali, per poi comprendere in maniera esplicita, di come queste imprese non siano in grado neppure di riparare la tapparella dell’abitazione di mia nonna!!!
White list: Ricordo male o tra i settori a rischio d’infiltrazioni mafiose vi è anche il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti???
Pubblicato: 7 agosto 2020 in controlli inesistenti, infiltrazione mafiosa e corruzione, smaltimento rifiuti e mazzette intascate, white-listHo l’impressione di ripetermi… ma d’altronde se le circostanza si reiterano in maniera così costante qualche dubbio è spontaneo che sorga, come peraltro pensare “malignamente” che il tipo di procedura fin qui adottata dagli organi di controllo, non adempia perfettamente alla prevenzione per cui – dai legislatori – era stata concepita…Â
Certo… mi dispiace dover manifestare questa presumibile “falla“, ma d’altronde i fatti di questi mesi e quanto occorso ancora oggi, dimostrano ahimè quanto sopra e forse è meglio che qualcuno inizi a prendere i necessari provvedimenti!!! Â
D’altronde ricordiamo che trattasi d’interventi particolari, visto che queste imprese, operano in settori esposti ai gravi rischi di infiltrazione mafiosa!!!
Ed allora vorrei spiegato com’è possibile che in pochi giorni, due tra le più grosse società di operanti nel campo del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, siano finite sotto la lente dell’autorità giudiziaria!!!