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Ho letto in questi giorni alcuni insegnanti che nei social criticavano il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per quanto concerne i previsti ulteriori aumenti degli stipendi dei docenti….

Difatti, dopo aver ottenuto 3 miliardi di euro per il nuovo contratto, che prevede un aumento medio di 160 euro al mese, il ministro ha stimato che gli insegnanti beneficeranno di un incremento complessivo di quasi 300 euro mensili.

Concordo pienamente quanto detto dal ministro e cioè di riconoscere l’importanza ed il ruolo fondamentale dei docenti, in quanto è grazie ad essi che si svolgendo un ruolo chiave nella formazione e nell’educazione (ahimè poco supportata dalle famiglie…) delle nuove generazioni. 

Ecco perché ritengo la figura del docente una delle più rilevanti nella società, in quanto essa è responsabile di trasmettere conoscenze, valori e competenze ai nostri giovani che rappresentano di fatto, il futuro di questo Paese…

Ma non solo, i docenti in collaborazione con i presidi, gli insegnanti di sostegno, gli assistenti, i collaboratori esterni, come medici, psicologi, educatori, il personale scolastico, etc…   hanno il compito di pianificare e organizzare tutte le attività, da quelle didattiche a quelle di ausilio, creando per tutti i discenti, un ambiente stimolante e favorevole all’apprendimento

Ecco perchè ritengo corretto garantendo agli insegnanti una giusta retribuzione, attraverso il rinnovo del contratto che per tanti anni e dopo tante chiacchiere inutili di molti precendeti governi, è rimasto sospeso… 

Permettetemi di aggiungere che per far crescere la nostra scuola e farla diventare migliore di quanto già non sia, ritengo sia necessario introdurre nuove figure, come possono essere quelle del docente di recupero o come accade in talune Università private, l’ausilio del docente tutor, inoltre nel periodo estivo si potrebbe implementare la scuola estiva, usufruendo  in questi periodi di sospensione della didattica curricolaredi iniziative finalizzate allo svolgimento di attività sportive, musicali, teatrali, ricreative, tutte rivolte ad uno scopo preciso, favorireo l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e quindi… la vita di gruppo.

Quindi, una nuova opportunità per i nuovi aspiranti insegnanti, per quanto ad esempio non possiedono allo stato attuale una cattedra, oppure che non hanno ricevuto quelle necessarie ore (attraverso lo scorrimento delle graduatorie) per completare l’orario parziale, mi riferisco anche alle supplenza ad orario non intero, anche nei casi di attribuzione di supplenze con orario ridotto in conseguenza della costituzione di posti di lavoro a tempo parziale per il personale di ruolo e che quindi, necessitano di  integrare o quantomeno arricchire la propria retribuzione…

Ed infine darei dei contributi di merito a tutti quegli insegnati che – giudicati dagli studenti in maniera anonima – hanno evidenziato di aver dato durante l’anno scolastico il meglio di se, contribuendo ad elevare non soltanto il livello scolastico della classe, ma valorizzando eventuali talenti presenti…

Ed allora, rivolgendomi a tanti lettori che hanno criticato l’azione del ministro Valditara, certamente l’aumento ricevuto, che ricordo ha portato a ciascun insegnante un beneficio medio di circa 160 euro (permettetemi ma su questo punto vorrei aprire una parentesi e cioè che l’aumento mensile va visto a regime e cioè non bisogna considerare il singolo mese, ma la suddivisione delle cifre percepite durante l’anno…), non sarà certamente qualcosa di sbalorditivo, ma bisogna anche tenere conto del nuovo Contratto, ancora da stipulare, che potrebbe portare ad un aumento complessivo di quasi 300 euro in media in due anni…

Come dicevo sono sempre pochi… ma purtroppo questi aumenti vanno a tutti gli insegnanti e quindi, sia a quanti realmente meritano quell’incremento per tutti i sacrifici che quotidianamente vanno compiendo, ma ahimè… anche a quanti, loro colleghi, non fanno nulla per meritarli!!!

Già… forse è proprio questo il vero problema, ma come si sa nel nostro Paese, nessuno ne parla!!!  

In questi giorni stiamo assistendo come in molte città del mondo vi siano manifestazioni contro Israele, in particolare sono le sedi universitarie ad essere state prese d’assalto e occupate…

Anche a Tel Aviv molti israeliani sono scesi in piazza (in particolare, ma non solo, i familiari presi in ostaggio da Hamas)  per protestare contro le politiche di governo e difatti nel mirino delle proteste vi è Benyamin Netanyahu che evidenzia non avere alcuna intenzione di barattare quei 130 connazionali con un eventuale accordo di tregua di lunga durata. 

Ritengo comunque che nonostante molti credano che le trattative portate avanti dal Cairo possano a breve concretizzarsi, il sottoscritto ritiene che il governo israeliano voglia portare avanti l’operazione militare nella città di Rafah, dove sono attualmente concentrati gli sfollati palestinesi della Striscia di Gaza.

Difatti il Capo del governo Netanyahu ha ribadito che “l’idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile; noi – ha spiegato – entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale”

A dimostrazione quindi di quanto il sottoscritto già da tempo abbia più volte anticipato, non saranno ne gli Stati Uniti a bloccare l’operazione via terra e ancor meno l’Onu opuure la giustizia internazionale della Corte penale dell’Aja che potrebbe condannare per crimini di guerra il premier israeliano e alcuni membri della leadership politico/militare d’Israele.

La verità che non solo Israele è stanca di queste forze fondamentaliste militari, ma anche altri Paesi arabi sono infastiditi dal doversi sottomettere a quei capi Hezbollah, Houthi e Hamas, che si sa essere sovvenzionati da Teheran!!!

Difatti, sono queste forze paramilitari a permettere all’Iran di aumentare la propria influenza internazionale, anche nei confronti di quei paesi amici come Turchia e Turkmenistan; difatti… l’Iran grazie a quei gruppi mostra i muscoli nei confronti degli altri paesi arabi limitrofi come ad esempio l’Arabia Saudita, l’Iraq, l’Afganistan, ma anche lo stesso Pakistan di cui Teheran non vede di buon occhio il legame tra Islamabad e Washington, anche se bisogna dire che grazie al progetto “pipeline” e cioè al gasdotto che trasporta il gas del giacimento di South Pars nel Golfo Persico a Karachi, tra i due Paesi si è di fatto creato un cordone ombelicale che lega per l’appunto a doppio filo Teheran e Islamabad, liberando tra l’altro ciascuno di essi, dalla dipendenza dalle rotte occidentali….

Ed infine, vorrei ricordare come quelle forze fonfamentaliste servono a garantire all’Iran una forma di “difesa” nei confronti del suoi diretto contendente, mi riferisco ad Israele (e di conseguenza al suo diretto alleato “Stati Uniti”), certamente quest’ultimo militarmente più forte, anche in virtù delle armi nucleari a sua disposizione e infatti un aggressione agli interessi iraniani, potrebbe far scaturire un conflitto su più fronti con attacchi terroristici mirati, in tutte le città del mondo…

Certamente tutte le persone di buona volontà auspicano che si giunga presto alla fine del conflitto ed è giusto manifestare e far sentire la propria voce affinchè si possa raggiungere una pace duratura; ma ho come la sensazione che non tutto ciò che ci viene rappresentato dai media sia esclusivamente compiuto per il popolo palestinese, ma viceversa, credo che dietro molte di quelle manifestazioni pro-Palestina si celino messaggi di carattere antisemita e questo non può essere accettato, perché si tende a dimenticare quanto accaduto ahimè a quel popolo il secolo scorso…

Perdonate, ma non posso quindi approvare cartelloni con scritte antisemita come ad esempio “Rivedrete Hitler all’inferno” oppure “Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei” o alri ancora: “Israele terrorista“!!!

La violenza si sa… genera nuova violenza e finché gli esseri umani si prefiggeranno la distruzione dei propri simili, finché il loro unico desiderio sarà vedere distrutti i loro fratelli, beh… nessuna pace potrà mai coesistere e i conflitti saranno sempre destinati a continuare!!!

E quindi, per quanto possa condividere e apprezzare le degne motivazioni di molti di quei pacifisti, resto comunque un intransigente oppositore dei metodi violenti anche laddove vengono posti al servizio delle più nobili cause!!!

Se pur lontano dalla mia Sicilia, mi piace leggere quotidianamente degli articoli sul web che parlano della mia terra, in particolare quando i post vengono scritti da giornalisti bravi che meritano di esser posti in evidenza, come ad esempio nel caso specifico questo riportato di seguito, redatto dalla giornalista Laura Di Stefano. 
La macchina della giustizia non si ferma mai. 

Uno stop lo hanno subito solo i processi già incardinati: le udienze infatti riprenderanno a pieno regime a settembre dopo il fermo agostano. Nel calendario di questo autunno giudiziario, che si annuncia caldissimo per tanti motivi, c’è una postilla da mettere in premessa. E cioè il cambio nella guida alla procura. Carmelo Zuccaro, infatti, è stato nominato dal Csm nuovo Pg e il 15 settembre si insedierà al posto del facente funzioni Carlo Caponcello destinato alla Procura generale di Messina. Cambio di testimone che potrebbe avere degli effetti nel sistema organizzativo del lavoro. Ma tornando alla materia prima del Palazzo di giustizia, sono diversi i processi da “segnare” negli ultimi fogli dell’agenda 2023.

Colletti bianchi al bivio

I protagonisti che catalizzano l’attenzione sono i colletti bianchi, alcuni anche per il ruolo istituzionale che rivestono tutt’ora. 

Partiamo dai catanesi che sono nello scacchiere della giunta regionale a Palermo. Il 26 settembre è la data fissata per l’apertura del processo sullo scandalo nella Società Interporti Siciliani per induzione indebita a dare e promettere utilità che vede imputati Marco Falcone e Gaetano Armao, rispettivamente attuale ed ex assessore regionale all’Economia. Con loro alcuni mesi fa sono stati rinviati a giudizio l’ex deputato Ars Nino D’Asero, l’ex amministratore Sis Rosario Torrisi Rigano, l’ex segretario di Falcone Giuseppe Li Volti, la dipendente della Sis Cristina Sangiorgi. Con l’accusa di corruzione Salvatore Luigi Cozza. Le difese di tutti gli imputati sono convinti che dimostreranno nel dibattimento l’infondatezza della ricostruzione accusatoria. Sono due i processi per corruzione elettorale che sta affrontando il vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino: il primo è frutto di un’indagine della Digos (nella prossima udienza è previsto il proseguimento dell’esame di un esponente della polizia giudiziaria) e il secondo invece è figlio di un troncone dell’inchiesta Report del Gico della guardia di finanza sulle regionali 2017 (è imputato assieme a un gregario dei Laudani Lucio Brancato). Il politico ha sempre dichiarato – anche in aula – la correttezza del suo operato nell’attività politica fin dal primo giorno in cui ha deciso di scendere in campo.

Da Palazzo d’Orleans a Palazzo degli Elefanti. Il neo vicepresidente del consiglio comunale Riccardo Pellegrino tra qualche mese conoscerà l’epilogo del lungo processo che lo vede accusato di corruzione elettorale assieme (per citarne alcuni) Ascenzio Maesano e Biagio Susinni, rispettivamente ex sindaci di Aci Catena e Mascali. La procura ha chiesto per il consigliere azzurro – sicuro di uscirne con un’assoluzione piena – una condanna a tre anni. Nella prossima udienza in programma ci saranno le ultime arringhe difensive.

Rimanendo nella cerchia dei politici (anche ex) c’è molta attesa di conoscere l’esito dell’udienza preliminare fissata per il 7 settembre sull’operazione sui progetti sanitari e sul posto da direttore amministrativo all’Ordine dei Medici di Catania. I reati ipotizzati a vario titolo sono corruzione e turbativa d’asta. La pm Alessandra Tasciotti ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 persone, tra cui gli ex assessori regionali Antonio Scavone e Ruggero Razza e il potenziale candidato sindaco Pippo Arcidiacono. I registi del sistema scoperchiato dagli investigatori sono Aldo Missale e il dentista Ezio Campagna, che sta andando verso il patteggiamento.

Prosegue a ritmi lentissimi invece il processo sugli appalti per l’accoglienza dei migranti al Cara di Mineo, che vede coinvolto il deputato nazionale Giuseppe Castiglione. Il dibattimento è in pieno svolgimento con un’udienza fissata i primi di novembre.

Va a vele spiegate invece il processo Università Bandita. A Bicocca ricominceranno le udienze sulla concorsopoli accademica che vede tra gli imputati gli ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, ma anche l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco (che ha da affrontare anche il processo per il falso in bilancio al Comune).

E dopo cinque anni e mezzo potrebbe concludersi entro il 2023 il processo di primo grado a carico dell’imprenditore ed editore Mario Ciancio Sanfilippo (la prima udienza fu a marzo 2018) accusato di concorso esterno. In scaletta a fine settembre l’arringa della difesa cominciata prima del break estivo.

Sono in molti a manifestare sorpresa per la condanna in appello dell’ex giudice e Presidente delle misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, accusata per corruzione, concussione e abuso d’ufficio, nello scandalo dei beni confiscati… 

Nel “cerchio magico”  visto sono finiti in molti, un vero e proprio “sistema” che avrebbe i fatto pilotato l’assegnazione di molte amministrazioni giudiziarie dei beni sequestrati alla mafia in cambio ovviamente di favori.

Non mi va di ripetere quanto altre testate hanno in questi giorni pubblicato in maniera dettagliata e neppure ripetere quei nomi altisonanti riportati, tra cui ahimè un ex prefetto, un tenente colonnello della Gdf, un Preside della facoltà di Giurisprudenza, un amministratore giudiziario, un ingegnere, un docente universitario ed altri ancora, già… ciò che vorrei evidenziare è che quel sistema non è stato l’unico, d’altronde basta semplicemente spostarsi di pochi chilometri, per verificare come quel meccanismo ben collaudato serva tutt’oggi a molti per far carriera o per incassare regalie…

Ma non solo, sono certo che se si verificasse l’operato di quanti oggi sono posti in quei ruoli chiave, si scoprirebbe come la gestione di quelle società confiscate sia compiuta all’acqua di rose.

Qualcuno ora potrebbe obbiettare quali prove io abbia a supporto: beh… potrei rispondere a chi di dovere che dovrebbe andarsi a leggere le 600 pagine e i due Dvd rimasti gelosamente custoditi in quell’ultimo cassetto destro di una nota scrivania di un secondo piano di un noto palazzo istituzionale,  a saperlo quei fogli avrei potuto rilegarli con una bella copertina di colore rossa, d’altronde hanno fatto la stessa fine di quella nota “agenda”; mi sembra di rivivere uno di quei romanzi gialli, noir, legal thriller o spionaggio di cui sono appassionato!!!

Peraltro se ancora oggi leggo certi nomi posti in quei ruoli chiavi, ho la certezza assoluta che ancora molto deve essere fatto e che – come sempre accade in questo nostro Paese – si è cercato di colpire solo una tra tanti, per dare un forte segnale, sì per far vedere a noi cittadini che lo Stato c’è, ma soprattutto che non guarda in faccia nessuno: ma ciascuno di noi sa bene come quanto deciso serva esclusivamente a colpire il classico “capro espiatorio“!!!

L’auspicio è che quanto ora deliberato per quei soggetti, possano dar seguito anche ad altri nominatovi!!!

E’ stato siglato un memorandum d’intesa tra ateneo iraniano e l’Unical, per la realizzazione di un master congiunto nel settore “Automotive”.
L’accordo fra l’UNISLAMITALIA e la K. N. TOOSI-University of Tecnology di Teheran, ha condotto a sottoscrivere un MoU tra il suddetto ateneo iraniano e l’Università della Calabria “UNICAL”. 
Il Memorandum d’Intesa, promosso dall’Università islamica d’Italia per tramite del suo Presidente, Avv. G. Khaled Paladini, prevede scambi culturali e, più in particolare, una collaborazione scientifica nel settore Automotive. 
Sarà promosso, infatti, un master congiunto nel settore, propedeutico alla realizzazione di una fabbrica di auto di lusso in Iran in partnership tra aziende italiane e iraniane, sotto il marchio storico “ISOTTA FRASCHINI“.
All’incontro propedeutico alla sigla del M.o.U. il Presidente K. Paladini si è avvalso del supporto Dott. Ermanno Cribari, rappresentante per la Calabria della Confederazione delle Imprese Mediterranee (CONFIME), organismo che coordinerà il progetto industriale. 
La delegazione “UNICAL”, composta dai professori Maurizio Muzzupappa e Domenico Mundo, è stata guidata da Sergio Bova, Ordinario di Macchine a fluido.
Si mettono così le basi per la realizzazione di un progetto di alto contenuto tecnologico, sostenuto da due atenei di prim’ordine, con un portato rilevante anche dal punto di vista antropologico. 
Va ricordato come la “Isotta Fraschini”, è stata una casa automobilistica italiana che dal 1900 al 1949, fu particolarmente nota per la produzione di autovetture tra le più lussuose e prestigiose nella storia dell’automobile e il cui brand fece sue le più espressive accezioni di Made in Italy, tra cui: estrosità, genialità, scienza, bellezza, cultura, storia e artigianalità.