Archivio per la categoria ‘unione’

Comprendo come in questo periodo post-pandemia siamo tutti euforici per essere finalmente liberi, ma soprattutto per poter festeggiare questa nostra nazionale e in particolare il suo bravo tecnico che ci sta dando grandi soddisfazioni… 

Ma passata l’euforia del momento cosa resterà di questa avventura, quali cambiamenti produrrà in maniera positiva all’interno di quel sistema “clientelare”???

Sì… perché a differenza di qualsiasi altro sport svolto dai nostri atleti, il calcio rappresenta l’unico modello nel quale il denaro sia l’unico fattore determinante!!!

Non vi è alcun altro valore che spinge i nostri ragazzi a praticarlo, non si tratta difatti di compiere qualcosa di sano o di benessere per la propria salute, no… l’unica motivazione che spinge la maggior parte di essi è perché vede in esso un futuro senza sforzi, una grande possibilità quella cioè di far soldi nel minor tempo possibile, beneficiando di un sistema fortemente “cullato” da questo Stato, dove per l’appunto molti di quegli uomini si rappresentano… già come per loro infatti i privilegi sono superiori ai meriti!!!

Ecco perché non vi è più alcuna cosiddetta “bandiera” e ancor meno scoprire come siano pochi a voler rimanere nella squadra che sin da pulcini li ha formati, sapendo – grazie a procuratori “scaltri” – di come la propria carriera venga prima di qualsiasi sentimento!!!

Certo, va detto, sono professionisti e quindi come tali puntano ad avere sempre più vantaggi…  ma ditemi, guadagnare 8 ml. di euro l’anno rispetto a 12 ml. pensate che faccia molta differenza??? 
Perché è in questo rapporto che si valutano gli uomini, ma la colpa per prima va ricercata proprio in questo sport, già basterebbe ad esempio porre dei limiti agli ingaggi, ad esempio, un tetto massimo di 500.000 euro l’anno per i migliori!!!

Pensate forse che qualcuno di loro si rifiuterà di giocare… ed allora ditemi cosa andrebbe a fare, il muratore, il metalmeccanico, il carpentiere, il giardiniere o anche il medico, l’avvocato, l’ingegnere, il commercialista, si cosa permetterebbe ad egli di guadagnare tutti quei milioni di euro, ma soprattutto avrà mai la capacità per compiere quelle professioni, alzarsi la mattina, sgobbare come un qualunque cittadino o forse per come sono certo, continuerà a dare una pedata a quel pallone, neppure in maniera così perfetta per come egli pensa…

Ci sono alcuni “giocatori” con cui il sottoscritto non si sostituirebbe, anzi osservandoli giocare, comprendo come essi non siano capaci neppure di stoppare una palla a volo, sì… se fossi al loro posto mi vergognerei, ma loro non hanno alcun imbarazzo, d’altronde va ricordato come la maggior molti di loro provengono da quell’ambito “raccomandato” e quindi di cosa mai dovrebbero vergognarsi, forse di essere dei figli di “papà”??? 

Come ho scritto in un precedente post – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/calcio-gia-uno-su-diecimila-ce-la-fa.html – essi non saranno ne i primi e neppure gli ultimi di questo fallace Paese, perché come la maggior parte dei loro connazionali fanno parte di una nazione grottesca, capace da sempre d’entusiasmarsi quando si tratta di festeggiare per circostanze certamente uniche ma futili, ma si tiene distante quando si tratta di unirsi per far valere le proprie ragioni, affinché questo nostro paese possa giungere a realizzare quella necessaria crescita morale che conduca tutti noi ad avere finalmente quella ricercata equità, giustizia, legalità, ma soprattutto onestà e meritocrazia!!!

So bene che desiderare di cambiare questo Paese anomalo sia totalmente impossibile, sì… ma come dice il detto… “la speranza è l’ultima a morire”, d’altronde possiamo dire che è rappresenta lo stesso auspicio che unisce in questo momento molti italiani a voler credere come la nostra nazionale possa anche vincere gli europei!!!

Questa mattina guardavo RAI 1, dove in diretta si stava svolgendo una messa dal Santuario di “Fatima”…

Papa Francesco si è recato lì per canonizzare i due pastorelli (Francesco e Giacinta) veggenti delle apparizioni cominciate il 13 maggio del 1919, delle quali beneficiò anche la cugina Lucia, diventata successivamente suora (morta nel 2010) e di cui è in corso il processo di beatificazione.
Davanti al santuario per la celebrazione della messa, ha dichiarato “Imploro per il mondo la concordia tra tutti i popoli… vengo come profeta e messaggero e come vescovo vestito di bianco ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace”…
Ed oggi, proprio la pace, rappresenta la condizione fondamentale affinché si possano “abbattere tutti i muri per superare ogni frontiera, uscendo verso le periferia del mondo, per manifestare la giustizia e la pace di Dio”.
E’ tempo di aprire la porta a tutti, pregare per le difficoltà nel mondo, affinché Dio possa dare a ciascuno di noi, una propria risposta… poiché senza adorazione, non vi potrà essere la trasformazione del mondo.
Adorare non è un lusso, ma è una priorità… ed è quello che bisogna fare ogni giorno… 
Quando passiamo attraverso una croce… egli c’è già passato prima, perché ha voluto prendere su di se, le nostre sofferenze, così come oggi ciascun cristiano, deve sapere riconoscere i peccati che lo circondano…
Come disse la Madonna ai pastorelli: volete offrirvi a Dio??? E loro (i pastorelli) risposero: Si lo vogliamo!!!
Ecco, questo chiaro messaggio, ci da l’occasione per seguire quella linea, offrirsi al signore, sentirsi partecipi a pieno titolo della missione della chiesa e non solo…
Mai più eloquente è stata l’offerta quotidiana della nostra sofferenza, vista quest’ultima, quale accettazione paziente della nostra condizione, risorsa unica della vita e prezioso tesoro donato alla chiesa…   
Ecco perché oggi più di ieri, vi è bisogno di un impegno unitario da parte di tutti, in particolare dai cattolici, che hanno motivazioni morali certamente più elevate rispetto ad altri, con inclusioni particolari nei confronti della vita pubblica, della giustizia ed anche della politica… 
Mi rivolgo quindi a tutti i cosiddetti “cristiani”, sia a quanti sono chiamati ad esprimere semplicemente il proprio voto, che a coloro che decidono di dedicarsi a quella pratica dell’amministrazione statale, la stessa che in questi anni, ha dimostrato di non intervenire a difesa dei più deboli…
Perché un cristiano che si impegna in politica deve dimostrare di essere fedele all’autorità e alle istituzioni, rifiutando i compromessi e allontanando da se, tutte quelle azioni disoneste che nel corso della propria esperienza istituzionale, potrebbero concretizzarsi…
Bisogna vivere quella propria mansione, come se fosse un opera di misericordia… d’altronde “l’uomo non può separarsi da Dio, né la politica dalla morale”!!!
La promozione secondo cui la dottrina cattolica ha voluto intendere l’autonomia civile e politica, ha permesso a molti di essi, di essere quasi slegali da quella imposizione religiosa, ma di sicuro, non li ha esonerati… da quella morale!!!
Per cui, il voler essere per molti prima laici e poi cattolici, non ha significato esonerarsi dal rispetto delle componenti della società civile… ed è questo motivo che, siano essi laici o cattolici, devono sempre collaborare per il bene comune del nostro paese!!!
E’ tempo quindi di superare le contrapposizioni personali, puntando tutti insieme sui veri valori d’unione, scegliendo cioè sempre, il meglio per ciascun di noi… semplici cittadini.
Perché come ripeto spesso, prima di amare il proprio di partito, bisogna saper amare il partito degli altri, per poter rispettare e condividere questa nostra nazione… 
E questo il reale contributo che ciascuno di noi deve dare, sia per i cristiani che per i laici, apportando quanto c’è di meglio contro questa nostra “dissoluta” politica, partecipando direttamente alla vita “politica†in modo corretto e cioè, dando quel necessario sostegno a tutte le attività sociali, economiche, amministrative, legislative e soprattutto culturali, promuovendo in ogni condizione e circostanza il bene comune, il rispetto della vita umana, la difesa dei principi di pace, ordine, libertà, uguaglianza, giustizia e solidarietà …
Perché soltanto così… si potrà contrastare tutta questa decadenza presente in ogni area del nostro paese: tutto il resto… vi fa (oggi come allora) democristiani” e soprattutto complici!!! 

Non ci resta che pregare…

I dati sul dissesto delle imprese edili siciliane sono terribili: tra imprese chiuse, in liquidazione, prossime al fallimento e sottoposte a provvedimenti giudiziari, quelle rimaste ancora in attività, rappresentano di fatto un numero irrisorio e certamente inadeguato…
Continuare a sperare in nuovi investimenti (pubblici o privati) è una mera illusione… ed è basata su fantomatici appigli, allo scopo di mascherarne le reali motivazioni e cioè, che non vi è alcun segnale di ripresa!!! 
La produzione delle costruzioni dimostra come in questi anni sia costantemente diminuita, giungendo agli attuali limiti negativi del -35/40%.
Le condizioni di rilancio non si vedono (e poi mi chiedo… quali “imprenditori” dovrebbero farle…) e gli unici interventi presenti sono quelli relativi ai lavori condominiali dei privati (per manutenzione straordinarie) e qualche “ripescato” progetto di nuova abitazione…
Le prospettive del mercato immobiliare, contrassegnate da questa tendenza negativa, ha sì… iniziato a dare segnali di svolta, ma rappresenta ancora un fattore debole e poco determinante, in quanto, ad ostacolare la ripresa del comparto, ha contribuito la rigidità dei valori immobiliari, rispetto al cambiamento delle condizioni di contesto… per cui, il mercato immobiliare continua a restare di fatto sospeso, nonostante le condizioni creditizie favorevoli ed i tassi d’interesse relativamente bassi… 
Possiamo dire che ci troviamo (come nel libro di Sebastian Junger) in mezzo a una “tempesta perfetta” senza precedenti… e soprattutto non si vede alcuna rotta o via di uscita…
In fondo… fintanto che i controlli di tutti i passaggi della filiera non verranno opportunamente “blindati”, se il contrasto alla concorrenza sleale non verrà definitivamente eliminato, l’incremento alla corruzione e alla illegalità, continuerà (come vediamo ogni giorno) a farla da padrona…
In questa battaglia, proprio le associazioni di categoria dovranno dare una mano… facendo pulizia anche tra quanti, sono a tutt’oggi loro associati… 
Dopotutto… si tratta di fare il proprio dovere o meglio, di far rispettare quel proprio regolamento e quel codice etico tanto decantato… 
Bisogna infatti valutare le aziende su dati concreti e non su elementi cartacei perfettamente riportati,… si tratta di comprendere la loro reale capacità sul campo, puntando a quel valore aggiunto che sarà in grado di saper esprimere… 
Penso innanzitutto a regole morali, a principi di legalità e di rispetto delle normative vigenti, al miglioramento della qualità dei processi organizzativi, all’innovazione e all’investimento di nuove tecnologie e/o alle risorse umane, ed infine, all’utilità concreta che questa ha nei confronti della comunità…
Ha detto bene in questi giorni Celentano a proposito del prossimo ballottaggio per la poltrona di Sindaco di Roma: “prima di giocare a pallone bisogna ripulire il campo da corruzione!!!
Qui, è la stessa cosa…
Bisogna cambiarla questa situazione e per farlo c’è bisogno di tutte le persone oneste… dai politici ai dirigenti, dai “veri” imprenditori ai professionisti competenti, dalle associazioni sindacali a quelle di categoria e per concludere (ma non certamente meno importante…) alla formazione, data da quegli enti paritetici…
E’ tempo di unità e di condivisione, bisogna allontanare da se propri interessi personali, ma guardare ad una collaborazione strategica e importante… per un futuro diverso da quello a cui siamo indirizzati!!!
E un vero e proprio invito  alla “costruzione” (sembra volontario… ma è causale), a quella voglia di cooperare, per scoprire come alla fine, con le buone idee e la voglia di realizzarle, si potrà crescere tutti insieme, non solo per allontanare in tempi rapidi questa crisi… ma soprattutto per dare un futuro migliore ai giovani di questa nostra terra…

A firma dell’On. del M5Stelle, Giampiero Trizzino, è stato presentato un disegno di legge interessante per quanti come noi appartengono al settore edile e che si pone l’obiettivo di prefigurare (insieme alle inderogabili esigenze di trasparenza e semplificazione) moderni strumenti tecnico-amministrativi che consentano un rilancio concreto del settore, con processi di standardizzazione tecnologica adeguati agli standards dell’Unione Europea.

Sotto questo profilo, e in linea con le norme nazionali, il disegno di legge rivede i ruoli della Regione, degli enti locali e delle categorie professionali in seno alla formazione dei processi edilizi, attuando, come già prefigurato dall’articolo 3 della legge regionale n. 5/2011, meccanismi in grado di assicurane la piena conclusione in tempi certi.

L’idea che una governance efficiente dell’attività edilizia, nell’ambito del solo processo di formazione tecnico-amministrativa, non possa da sola garantire la tutela del paesaggio e la qualità architettonica, ha determinato la necessità di prevedere (nella presente proposta di legge), misure di controllo, promozione e diffusione di prassi concorsuali in grado di promuovere e affermare linguaggi architettonici di qualità e, insieme, compatibili con l’inestimabile valore dell’ambiente storico, artistico e naturale della nostra Regione.

Il presente disegno di legge, è, dunque, il risultato di una scrupolosa analisi del nuovo quadro legislativo, regionale e nazionale, vigente in materia di edilizia, venutosi a formare dal 2001 ad oggi, con uno sguardo attento alle attuali e irrisolte esigenze di gestione del governo del territorio che in Sicilia, che, come è noto, poggiano ancora le basi sulla ormai obsoleta e profondamente inadeguata legge regionale n. 71 del 1978.
Dall’entrata in vigore del TUE del 2001 ad oggi, il quadro legislativo nazionale e regionale, sui temi della gestione territoriale, ha segnato delle tappe fondamentali che hanno configurato uno scenario normativo uniformato: si pensi, da una parte, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.Lgs n. 42/2004) e, dall’altra, alla tutela dell’ambiente e della salute della popolazione, entrambi permeati dalla piena partecipazione dei cittadini alle questioni ambientali (Testo Unico ambientale e correlate procedure di VAS e VIA introdotte dal D.Lgs 152/006 e D.Lgs 4/2008 e seguenti).
Il recepimento del Testo Unico in materia di edilizia, costituisce, in tutta evidenza, una eccezionale ed irripetibile opportunità per dotare la nostra Regione di un corpus normativo in materia edilizia moderno ed efficace, armonizzato con il nuovo codice dei Beni Culturali e con il nuovo Codice dell’Ambiente e, in generale, con le nuove specifiche normative in tema di edilizia (si pensi al contenimento energetico, alla conformità impiantistica, alla protezione dal rischio sismico) adeguata e armonizzata con le nuove disposizioni legislative, benché conformata al testo nazionale, la proposta di recepimento del Testo Unico in materia edilizia pone in essere delle novità dirompenti in termini di semplificazione e trasparenza delle norme tecnico-amministrative per i procedimenti edilizi.
Il principale dispositivo di semplificazione e trasparenza per raggiungere tali obiettivi è l’istituzione di uno Sportello telematico per i Titoli edilizi Abilitativi (STARS), unico per tutta la Regione siciliana, il quale, oltre ad unificare per tutti i comuni siciliani le procedure e l’applicazione dei diversi titoli edilizi abilitativi (Permesso di Costruire, DIA, super DIA, SCIA e attività libere), consente indirettamente la formazione di una “dinamica†anagrafe di tutta l’attività edilizia regionale. Lo STARS, a cui deve fare riferimento il richiedente titolo, diventa centro regionale di coordinamento degli sportelli unici per l’edilizia, entrando in contrattazione con ogni singolo comune per ogni singola attività edilizia e costituendosi collettore regionale per tutte le pratiche. Il corretto funzionamento dello sportello telematico determinerebbe molteplici e innegabili vantaggi, principalmente legati al controllo ed al monitoraggio della stesse attività in tutte le loro forme (pubbliche, private ed anche illegittime).
Altra, importante, novità che il presente disegno di legge intende introdurre è costituita dal MUE, Modello Unico per l’Edilizia, il quale diventa lo strumento unico e obbligatorio per la richiesta di tutti i titoli abilitativi, integrando uno strumento concreto e di immediata operatività, capace di uniformare, con criteri di standardizzazione tecnologica internazionale ed europea, tutte le pratiche edilizie regionali; ciò allo scopo di dissolvere quella nebbia interpretativa sulla corretta valutazione del titolo edilizio adeguato e, con essa, quegli spazi discrezionali che hanno inevitabilmente generato nicchie di potere e di clientelismi a volte invalicabili, fertile humus per la proliferazione di attività abusive.
La semplificazione, oltre che con la uniformità dei procedimenti edilizi, opera attribuendo autonomia decisionale, e quindi piena responsabilità, alle categorie professionali chiamate a certificare ed asseverare le diverse caratteristiche dell’intervento, limitando il più possibile la necessità di acquisire un parere espresso dagli enti territorialmente competenti. 
La necessità del controllo del comportamento deontologico e professionale dei tecnici, consente di integrare nel processo edilizio, come soggetti attivi, i diversi Ordini professionali, chiamandoli a svolgere attività, anche sanzionatorie, nei confronti dei propri iscritti.
Infine, nell’ottica di contenimento dell’occupazione di nuovo suolo, principio già introdotto dall’articolo 1 della legge regionale n. 71 del 1978, la proposta di legge ripropone, adeguandolo alla nuova normativa edilizia, il recupero volumetrico ai fini abitativi degli spazi e dei volumi utilizzabili all’interno del già esistente patrimonio edilizio. 
Tale principio costituirebbe il primo passo verso un’ idea di “rigenerazione urbanaâ€, della quale ormai si sta assumendo una piena consapevolezza, che permetta di superare la malintesa equazione tra sviluppo ed espansione residenziale.
Il raggiungimento di tutti gli obiettivi qui menzionati, accompagnato dalla necessità di dotarsi di un organico corpus normativo sull’edilizia, costituisce esigenza indifferibile ed urgente, avvertita sia dalla popolazione, sia dai tecnici del settore. 
Il testo si pone l’obiettivo di individuare, accanto ad una disciplina di recepimento degli strumenti del DPR 386/20013, moderni meccanismi tecnici e amministrativi che consentano un rilancio concreto del settore edile, con processi di standardizzazione tecnologica adeguati agli standard europei.
Il DDL rivede i ruoli della regione, degli enti locali e delle categorie professionali in seno alla formazione dei processi edilizi (Art.2), assicurando meccanismi in grado di fornire tempi certi alla conclusione degli iter amministrativi.
Con l’obiettivo di sintetizzare la governance dell’attività edilizia con le esigenze di tutela del paesaggio e dei beni culturali, il testo introduce misure di controllo, promozione e diffusione di prassi concorsuali per la qualità architettonica (art.45). 
Il testo dispone l’obbligatorietà del concorso di progettazione o del concorso di idee per tutti i lavori pubblici che rivestono particolare rilevanza sotto il profilo della complessità e della incidenza sulla forma urbana.
Il principale dispositivo di semplificazione è l’istituzione dello sportello telematico per i titoli edilizi (STARS). Si tratta di uno sportello regionale unico il quale oltre ad unificare le modalità di presentazione dei titoli (permesso di costruire, DIA, SUPER DIA, SCIA e attività libere), consente la formazione di un’anagrafica dinamica valida a livello regionale.
Lo STARS, cui deve fare riferimento il richiedente del titolo, diventa Centro Regionale di Coordinamento degli Sportelli Unici dell’Edilizia (Art. 6); questo strumento non solo potrà favorire l’accelerazione delle pratiche, ma anche migliorare il monitoraggio delle attività, favorendo l’emersione degli illeciti.
Altra novità è costituita dal “MUEâ€, Modello Unico Edilizio, che diventa lo strumento unico e obbligatorio per la richiesta di tutti i titoli. 
Il MUE permette di eliminare gli eccessivi spazi discrezionali che si annidano nelle ombre interpretative della corretta interpretazione delle istanze (Art. 6).
Infine, nell’ottica di contenimento dell’occupazione di nuovo suolo, il DDL riprende il principio ex Art. 1 L.R. 71/78 sul recupero volumetrico ai fini abitativi degli spazi utilizzabili all’interno del patrimonio esistente. 
Questo strumento risponde ai princìpi di generazione urbana che ormai connotano tutte le politiche territoriali moderne (Art. 10).

In questi giorni il centro storico di Catania si veste di festa…

Sono infatti cominciati i lavori di preparazione per decorare tutte le strade e piazze principali, da Piazza Duomo a Via Etnea, da Via di San Giuliano alla zona famosa della “movida”, e poi ancora Corso Sicilia, Viale Liberta, Viale Vittorio Veneto, Via Gabriele D’Annunzio, Corso Italia, Piazza Roma, ecc…  
Anch’io affacciandomi da Corso Sicilia, posso ammirare come è bastato poco per cambiare il look di questa città…
Il cosiddetto salotto buono, si presenta pian piano curato, con l’inserimento ovunque di fioriere, elementi divisori stradali abbelliti con nuove piante variegate, agli incroci vengono predisposti luminarie colorate e l’interno dei portici viene abbelliti da negozianti e commercianti…
Inoltre passeggiando per le strade ho intravisto gli alberi alberi illuminati e in alcune piazze preparare l’abete, simbolo tradizionale delle feste di natale… ed in corso anche la preparazione di vari presepi… 
Questo è certamente un momento importante di grande riflessione, che valica quegli stessi confini religiosi per spingere tutti… verso un nuovo rapporto d’unione e fratellanza, in particolare verso quanti oggi ricercano nel nostro paese, quella augurata possibilità di sopravvivenza che hanno di fatto perduto, dopo essere dovuti scappare dai loro paesi d’origine… che a noi sembrano così distanti, ma che sono di fatto così vicini e che restano ancora oggi, sotto l’influenza di tensione civili e guerre…    
Ecco perché questo Natale sarà molto diverso da quelli che l’hanno preceduto… dovrà infatti rappresentare un momento di gioia, pace e speranza e non potrà essere rappresentato dall’esclusivo girotondo consumistico, legato ai regali, sconti e promozioni…
Il primo gesto che dovrà essere manifestato, dovrà essere quello della “solidarietà”, riuscire a compiere quei piccoli gesti (fatti con il cuore) a sostegno di chi oggi non possiede nulla o sta male, basta pochissimo per far ciò… per esempio, con sole 2 euro si può sostenere l’Aism (l’Associazione italiana per la lotta alla sclerosi multipla).
Ed allora tentiamo di farla qualcosa… per quanto certamente a noi possibile, perché è in questi piccoli gesti che si da valore all’essenza della propria vita, dimostrando non solo agli altri (senza bisogno di propaganda) ma soprattutto a se stessi, quanto realmente si vale, realizzando quanto più si può… nel più completo silenzio!
Certo, debbo dire che a guardarla dall’alto è proprio un bello spettacolo… considerato che per tutto l’anno l’ho potuta osservare… dispiacendomi, per come come era stata ridotta… 
Ma ora non è momento di giudizi o valutazioni negative, per un momento evitiamo tutti di essere critici ed superiamo quell’immagine di brutto passato… e guardiamo in maniera ottimistica, indirizzando i nostri auspici verso questo nuovo anno 2016, ormai prossimo all’arrivo…
Si è vero… si sta facendo tanto e speriamo che questa bella presentazione non duri solamente questi pochi giorni di festa, ma possa proseguire anche negli anni a venire…
Questa sarebbe una bella speranza, anche se i fatti, già sin d’ora dimostrano il contrario… basta soltanto ingrandire le immagini sopra riprese, per contare le carte abbandonate e lasciate purtroppo su quei decorati giardini…
Dopotutto… si dice che nessun uomo “civile” si rammarica mai per un piacere e nessun uomo “incivile” sa che cosa sia un piacere… 
E’ proprio vero… Catania  si fa bella, ma gli incivili sono sempre in agguato!!!