Archivio per la categoria ‘riforma’

Sappiamo come la giustizia sia uno dei quattro “gruppi” perché “indica la giusta direzione” e inoltre, “senza giustizia, tutta la vita sociale sarà difficile da portare avantiâ€.

Ad affermarlo è stato Papa Francesco: l’importante compito dei giudici è quello di promuovere i valori costituzionali, vigilare sulle regole democratiche e servire il bene pubblico. La partecipazione all’Ordine dei Giudici li rendeva “oratori avvantaggiati†perché conoscevano in prima persona la vita dei cittadini e le problematiche che incontravano.

Infatti, Facendo giustizia, si arriva “alle persone vere” e ai più deboli. Le decisioni dei tribunali possono portare sollievo o conforto, ma possono anche causare danno o discriminazione, ecco perché nell’applicare la legge, i giudici dovrebbero sempre cercare di rispettare la dignità di ognuno con uno sguardo “buono†o addirittura compassionevole, che ci aiuterà a esplorare la verità in modo più corretto.

Ed allora pensando di riformare la nostra giustizia cosa fa l’attuale governo, beh… va proprio nella direzione opposta ai principi di cui sopra, difatti le riforme attualmente proposte preannunciano tutta una serie di incongruenze come quelle che per procedere con l’arresto dei corrotti si dovrà prima avvisarli, sì… almeno cinque giorni prima, ma non solo, è stato abolito l’abuso d’ufficio ed è stato altresì posto il bavaglio sulle intercettazioni…

Diciamo quindi che da ora in poi, tutti coloro che vogliono cimentarsi in una serie di attività illegali, sanno che possono tranquillamente farlo, d’altro canto la nuova giurisprudenza prevede una serie di escamotage e misure legislative a favore di questa illecita modalità, sapendo ancor prima di commettere un eventuale reato, che alla fine ma ne pagherà le conseguenze…

Quindi, come riportavo sopra, la proposta prevede che l’abuso d’ufficio venga cancellato, il traffico d’influenze ridotto ai minimi termini, limiti alla pubblicazione delle intercettazioni (e alla possibilità di citarle negli atti), inappellabilità delle sentenze di proscioglimento per una serie di reati e soprattutto il depotenziamento delle misure cautelari a tutto vantaggio dei colletti bianchi. 

Complimenti per la riforma e per il suo promotore, ma non capisco… perché non si provvede definitivamente ad abolire quell’organo della magistratura, eliminiamolo una volta e per tutte, buttiamo giù quei penitenziari, trasformiamoli in hotel e facciamo lavorare lì quei suoi ex detenuti… 

Basta con caserme, militari, magistrati, pm, funzionari e quant’altro, sapendo che il nostro Paese è un posto del tutto tranquillo, aggiungerei sicuro, una nazione dove non esiste corruzione e l’illegalità, così finalmente non si parlerà più di carenza di personale, ma soprattutto non dovrò più sentire quelle parole così negative, per la maggior parte dei miei connazionali particolarmente “fastidiose” (d’altronde basti osservare per chi votano…), come mafia, ‘ndrangheta, criminalità organizzata, etc… 

E poi… ma come si può pensare che i nostri colletti bianchi siano corrotti o tangentisti???

Ma d’altronde le riforme proposte del codice penale prevedono che: non sarà più punibile il pubblico ufficiale che, violando la legge, “intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto†e quindi di cosa parliamo…

Ovviamente non entro nel merito del traffico di influenze illecite, dell’intercettazioni, avviso di garanzia e divieto di impugnazione: già… non vorrei vomitare!!!

Per fortuna anche l’Anm ha compreso che qualcosa non va, ma ditemi: cosa in questo Paese va per il verso giusto, perché il sottoscritto è da tempo che non ci sta capendo più nulla… 

Già… per ingannarci ci hanno raccontato che grazie alla riforma del ministro Cartabia si velocizzerà di molto i processi in Italia, ma la verità è che questa legge si presta perfettamente affinché le persone oneste si stanchino d’inseguire una giustizia inefficace, la stessa che ha dimostrato in molti processi di non essere stata equa, ed ora, offre alla maggior parte degli indagati, una possiamo dire “forma d’immunità”, in particolare favorisce coloro che possono permettersi una protezione extra (ad esempio un sostegno da quel gruppo di fratellanza “massonico”) grazie d un avvocato di grido… 

Quindi alla fine a pagare saranno sempre i più deboli, mentre tutti quei disonesti politici, imprenditori, mafiosi, ladri, etc… vedranno allontanare da se una possibile condanna, ecco quindi il motivo per cui la maggior parte di quei soggetti o quanto lo sono in maniera celata, si sono dichiarati fortemente entusiasti, già… nel aver contribuito all’approvazione di questa riforma!!!

D’altronde cosa ci si poteva aspettare da un Paese dove ila maggior parte pensa che sia sciocco non delinquere e/o arraffare il più possibile e d’altronde, se l’esempio viene dato proprio da quanti ci governano, come si può sperare di migliorare quella mancata cultura di legalità???   

Certo, ora grazie a questa riforma non vi sarà più alcuna sicurezza, tutti gli esposti presentati, le denunce formalizzate dovranno essere nuovamente confermate, comprenderete come saranno in molti a lasciar perder, a non voler insistere con altro tempo e con una giustizia che si dimostra spesso inefficiente o ancor peggio collusa… 

La maggior parte di quei cittadini coraggiosi preferirà ora dedicarsi ad altro e così tutti quei delinquenti di cui si è dimostrata la vena opportunistica, eviteranno grazie a questa riforma le ripercussioni personali e di conseguenza la spade di Damocle giunta quasi sul collo. 

Hanno avuto pure il coraggio di chiamarla legge “spazza-corrotti”, una vera stranezza considerato che la sensazione avvertita è proprio quella contraria e cioè che sia stata fatta proprio per proteggere quei corrotti!!!

Ed allora con la scusa di evitare tempi indeterminati e lunghi processi, si è fatto in modo che la maggior parte di questi venissero di fatto cancellati e quindi estinti, come si dice: alla faccia della legalità!!!

C’erano sicuramente altri modi per far sì che i processi durassero di meno, ma loro hanno scelto la strada più breve o per dire, quella più comoda, quanto difatti realizzato, garantirà a chi se lo potrà permettere di non perdere mai un processo.

Denunciate, sì… denunciate, tanto alla fine passerete da vittime a colpevoli, mentre quest’ultimi, potranno cavarsela senza neanche pagare alcun risarcimento!!!

I processi vedrete ora dureranno (forse…) meno, ma certamente saranno meno giusti di quanto già non lo siano, basti osservare molte delle molte sentenze espresse in questi anni…

Tuttavia, ho il forte timore che nel nostro paese, con l’applicazione di questa riforma, possano accadere dei fatti gravi come quelli accaduti negli Stati Uniti, dove per l’appunto molti cittadini hanno preferito farsi giustizia da se, pensando – così facendo – di evitare processi interminabili o pareri di giudici discordanti nei vari gradi di giudizio…

Comprendere tutti che se il percorso attualmente avviato è questo, penso che sia grave e irresponsabile non prevederne oggi i possibili rischi, in particolare l’eventuali decisione arbitrarie da parte di molti, di far a meno dell’unica giustizia esistente e di procedere senza di essa, compiendo azioni che potrebbero di fatto, determinare gravi conseguenze facilmente intuibili!!! 

Diceva Platone: Il capolavoro dell’ingiustizia??? E’ di sembrare giusto senza esserlo!!!

Già… sembra che la giustizia civile a Messina non riesca a smaltire in tempi celeri i procedimenti in corso… 

L’allarme è stato riportato nella relazione introduttiva del presidente di corte d’Appello facente funzioni, Sebastiano Neri, che ha fatto emergere tutti i problemi di quel foro, riportando nella propria relazione come il settore penale, soffra meno rispetto a quello civile che viceversa, ha diminuito i propri procedimenti soltanto dello 0,7%… un’inezia rispetto al trend pre-pandemia….

Sui motivi della lentezza della giustizia civile si potrebbe discutere per anni: troppa burocrazia, pochi processi on-line e ancor meno magistrati, rappresentano le cause che vengono citate più spesso. Ecco perché la riforma della giustizia rappresenta una delle priorità del prossimo governo.

Un problema quello che riguarda i tempi della giustizia civile, quella cioè che interessa le imprese e le famiglie; stando alle indiscrezioni quello dei tempi della giustizia civile è una delle priorità del presidente del consiglio Meloni e del ministero della giustizia diretto da Carlo Nordio, che ha già espresso parere sugli enormi problemi dovuti alle differenze territoriali nella capacità di smaltire i procedimenti da parte dei tribunali. 

Nel settore lavoro le cause sono diminuite del 15,1% in un anno, mentre i contenziosi soltanto dello 0.7%. 
Ma l’allarme è per la legge Pinto, ovvero la procedura che consente l’equa riparazione per le lungaggini giudiziarie. A Messina sono aumentate nel 40% – un dato spiega Neri che: “resta tra i più alti in Italia e  fa schizzare in basso l’indice di smaltimento degli arretrati negli uffici”.

Tra l’altro, il 6% delle cause di lavoro – si evidenzia nel dossier – possono durare anche più di 10 anni e il 41,9% dei procedimenti complessivi dura più di 30 anni!!! 

Ecco perché poi diventano numerosissime le domande che fanno riferimento alla Lg. del 24 marzo 2001, n. 89, (c.d. legge Pinto) che prevedono in queste circostanze, il risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, derivanti dall’irragionevole durata del processo, ma non solo, questi ulteriori procedimenti, richiedono a loro volta risorse, quali magistrati e personale amministrativo, che di fatto vengono sottratti alla definizione delle altre cause. 

Insomma, da quanto sopra esposto si comprende come ci si trova nella situazione del “cane che si morde la coda” e purtroppo non si vede nell’immediato alcuna soluzione.

Ed ancora, ai tanti procedimenti di cui sopra ancora da completarsi, vi sono quelli di convalida degli sfratti, un numero enorme che è schizzato in alto nel 2022 a causa della pandemia e che ha nei fatti  aggravato le condizioni economiche di parecchie famiglie… 

D’altronde è ormai condizione consolidata che l’efficienza del sistema giudiziario è fondamentale per il buon funzionamento del sistema economico nazionale, difatti recenti studi realizzati nell’ambito dell’economia del diritto, hanno messo in evidenza come, elevati costi della giustizia e tempi lunghi di risoluzione delle controversie civili, generino ogni anno alte perdite per l’economia e riducano le condizioni di sopravvivenza delle imprese di minori dimensioni, alterando in parte le condizioni di concorrenza dei mercati. 

Ecco perché i ritardi nella conclusione dei processi civili, penalizzano tutte le realtà produttive, sottraendo risorse e minando la competitività del sistema economico…

Secondo i dati pubblicati alla Camera si passerà da
– collegio, quanti deputati c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale:

  • Sicilia 1 25 15 -40,0% 
  • Sicilia 2 27 17 -37,0%
per passare quindi al senato con (collegio, quanti senatori c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale)
  • Sicilia, 25 16 -36,0%
Sono quindi 20 i deputati che la Sicilia perde passando da 52 a 32 e 9 i senatori passando da 25 a 16. Finalmente qualcuno (301 deputati di M5s, Lega, Fi e Fdi) ha deciso di approvare la proposta di legge costituzionale che taglia il numero di senatori e deputati, mentre i soliti ciarlatani del Pd, Leu, +Europa, Civica Popolare hanno votato contro… 
E quindi in base alla riforma finalmente approvata il numero dei deputati scende da 630 a 400, mentre quello dei senatori calerà da 315 a 200!!! 
Si abbasserà anche il numero dei parlamentari eletti all’estero che passeranno da 12 a 8 i deputati, mentre i senatori saranno 4 al posto degli attuali 6.
Ed ancora, si fissa a cinque il numero massimo di senatori a vita di nomina presidenziale che possono essere in carica, anche perché finora non era stato chiarito se quel limite riguardasse il numero di senatori a vita che ciascun presidente della Repubblica poteva nominare oppure il numero massimo complessivo…
Sembra che finalmente qualcosa in questa politica stia finalmente cambiando e bisogna dare merito di ciò ai due gruppi di maggioranza che, seppur sembrano quotidianamente litigare, alla fine il proprio dovere, lavorando egregiamente e portando a compimento riforme come quella di cui sopra…
Certo, ora che i posti si riducono la lotta alle poltrone diventa sempre più ferrea, ma quantomeno almeno sappiamo che da ora in poi inizieremo a risparmiare su quei costi della politica totalmente inutili!!!

Quante polemiche in questi giorni, a seguito di quelle dichiarazione espresse dall’ex deputato del movimento pentastellato, Alessadro Di Battista…
Nella sua pagina social aveva scritto: “Il Presidente Mattarella ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica ovvero ai cittadini ai quali appartiene la sovranità. Per settimane, in una fase delicatissima dal punto di vista istituzionale, ha ricordato ai partiti politici le loro responsabilità. Per giorni ha insistito sull’urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata, una maggioranza che piaccia o non piaccia al Presidente Mattarella o al suo più stretto consigliere, rappresenta la maggior parte degli italianiâ€.
Di Battista aveva inoltre ribadito la necessità di dare vita ad “un governo forte, un governo capace di intervenire, se necessario con la dovuta durezza, per ristabilire giustizia sociale. Un governo capace soprattutto di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza…!!! Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno ma non dovrebbe intimorire chi ha l’onore di rappresentare l’unità nazionale. 
Il Presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche ma neppure l’avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento. Anche perché si tratterebbe di una causa persa, meglio non difenderla  
Ecco quindi che, come uno stormo di corvi spennacchiati, malconci e feriti dai numeri esigui ricevuto nelle ultime elezioni nazionali, si lanciano in picchiata in quei commenti riprovevoli…
Da quella loro nuova collocazione… di “opposizione”, hanno equiparato quelle esternazioni del Di Battista, come una minaccia al Capo dello Stato.
Ma per favore, provare a intimidirci ancora con quelle loro irreali frasi inventate, evidenziare rischi per le istituzioni o per la società civile, l’emergere o l’espandersi di movimenti estremisti, il pericolo di un’economia lontana dalle aspettative dell’Eu ed infine lo “spread”… casualmente in questo periodo, in forte risalita…  
Riprendendo comunque quanto è accaduto in questi giorni, vorrei ricordare che se da un lato il Presidente della Repubblica, rappresenta per tutti gli italiani l’ultimo baluardo contro l’anti-sistema o chi non ha alcun rispetto per le istituzioni… dall’altro, lo stesso Presidente,  ha evidenziato forse uno scrupolo istituzionale eccessivo, tanto d’aver dichiarato di non essere e di non voler essere un semplice “notaio”; ma nel momento in cui ha voluto fare questa precisazione, ha dimostrato di non volere o di non dovere essere un notaio che recepisce, ma una persona che si è posta al di sopra delle parti, che vuole organizzare, indirizzare, quasi volesse portare avanti una propria strategia a difesa delle istituzioni…
Per cui, se da un lato ritengo che i rapporti istituzionali vadano regolati, perché al di là del governo che rispetta l’Europa, al di là di tutte le questioni critiche che si possono fare nei confronti di questo governo che sta per nascere, la regola principale per una convivenza civile è innanzitutto il rispetto delle istituzioni dall’altro, va sottolineato che non è competenza del presidente della Repubblica, entrare nel merito delle scelte del Presidente del Consiglio, mi riferisco in particolare alla decisione di voler affidare al Prof. Paolo Savona, il ministero dell’economia…
Ci si dimentica appositamente che egli è una persona di grande prestigio internazionale, un grande economista che ha espresso in questi anni, teorie e strategie differenti da quelle prese in considerazione dai nostri ultimi governi di sinistra…
Certo il problema che oggi si pone è quello di adesione all’Europa… ma va compreso fino in fondo, se la preoccupazione tanto dichiarata, sia basata su presupposti validi oppure frutto di pregiudizi generalizzati…
Certamente, quanto si sta compiendo in questi giorni, non rappresenta quanto prevede la costituzione, anche perché ci si dimentica volontariamente, che la proposta dei ministri compete al presidente incaricato!!!
Il potere di discrezionalità del Presidente della Repubblica a riguardo è pressoché nullo, ha sì… un potere di discrezionalità sulla nomina del Presidente del Consiglio, ma poi, il dato di fatto è che i ministri, vengono proposti dal Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica…
Non si vede quindi come, il Presidente Mattarella abbia accettato il prof. Conte dopo tutti gli attacchi mediatici, giusti o sbagliati che fossero, e poi si possa mettere in discussione non solo la scelta ma anche l’autorevolezza, il prestigio di un professore, Paolo Savona, che tra l’altro è già stato Ministro della Repubblica!!!
D’altronde quelle sue dichiarazioni “anti-europeisti”, non significano proprio nulla, perché noi siamo in Europa,  l’italia è in Europa, e quindi come si può metter in discussione un uomo che presenta un curriculum vitae come pochi, di grande economista che non accetta questa Europa guidata dalla Germania e che consiglia di cambiare le regole, altrimenti non ci conviene stare nella cosiddetta “eurozona”, perché quei parametri stanno distruggendo – a suo dire – il nostro paese…
Se continuiamo così, vedrete, per la prima volta avremo un governo “sovranista”, ed il nostro presidente della Repubblica, non potrà dare certamente lui l’indirizzo politico, in quanto questa nostra è una repubblica parlamentare e non presidenziale… 
Sono in molti oggi – tra quanti sono all’opposizione – a ricordare il rispetto dei trattati internazionali, ma ci si dimentica che quella non rappresenta la nostra vera costituzione… quella originaria, ma è qualcosa che si è voluto appositamente modificare, aggiunte che sono state poste dal lontano 2001…
Come dimenticare quella apportata nel 2011 dal Prof. Monti, quando  è stato aggiunto l’obbligo del pareggio di bilancio, ecco… tutti errori che ora dovranno essere modificati…
Bisogna fare un passo indietro, fare una riforma costituzionale e tornare nuovamente alla costituzione scritta dai padri fondatori, quella del 1948…
E’ compito del Presidente della Repubblica prevedere e rafforzare l’unita nazionale, ma oggi la situazione è profondamente diversa, con al nord la Lega e al sud il M5stelle, ed è soltanto a questi due partiti che va affidato il cambiamento… gli altri si è visto, hanno fallito!!!