Archivio per la categoria ‘procedura’

Finalmente l’ANAC ha predisposto con inizio Anno un nuovo sistema operativo digitale per le gare d’appalto, una procedura telematica attraverso cui le stazioni appaltanti dovranno operare…

E’ la fine delle gare pubbliche e affidamento di servizi e di forniture da parte della Pubblica amministrazione attraverso documenti cartacei…

Non si tratta di fare un passo verso la digitalizzazione del sistema, ma non solo, questa tipologia di bando permetterà in maniera celere l’accesso a tutti, dalle piccole alle medie imprese, ma soprattutto garantirà una più ampia trasparenza degli atti pubblici e della pubblicità delle gare!!!

Comprenderete altresì come verranno a ridursi i tempi e soprattutto i costi per le Amministrazioni e la procedura telematica permetterà maggiore trasparenza nelle procedure di aggiudicazione grazie soprattutto alla tracciabilità delle operazioni compiute su sistemi digitali…

Cosa aggiungere, finalmente da quell’Autorità di vigilanza qualcuno ha finamente compreso che il prevenire sia meglio del curare, senza dover aspettare – per come finora accaduto – che i problemi venissero alla luce, dando il via a tutta una serie di azioni legali che hanno condotto negli anni, a cause legali, controversie, rinvii, ma soprattutto ad un aumento dei costi e un cattivis ervizio per gli utenti…

I rappresentanti dei governi dell’Unione europea hanno concordato per martedì prossimo una procedura disciplinare sul debito crescente dell’Italia, in particolare sulle finanze pubbliche…
Un’azione che se realizzata provocherebbe una escalation delle tensioni che potrebbe condurre ad un conflitto con Roma 
La decisione conferma la valutazione della Commissione europea secondo cui il nostro paese ha violato le norme fiscali dell’UE!!!
Dopo questo primo stop da parte dell’UE, la commissione dovrà decidere se raccomandare l’apertura della procedura, che potrebbe portare a sanzioni finanziarie per Roma e far salire il costo del servizio del debito italiano!!!
Non tutti i rappresentanti dei governi dell’UE sono d’accordo, alcuni hanno sostenuto il dialogo, con l’obiettivo di evitare la procedura se Roma dimostrasse di assumere impegni sufficienti per migliorare le proprie finanze pubbliche.
Ma se i colloqui con Roma non riuscissero a raggiungere un compromesso nei prossimi giorni, l’esecutivo dell’UE potrebbe proporre l’apertura della procedura in una riunione del 26 giugno, ha detto un funzionario.
La decisione definitiva di avviare la procedura sarà presa dai ministri delle finanze dell’UE, probabilmente alle riunioni dell′8-9 luglio. 
Ci mancava pure questa tegola europea… con tutti i problemi che il nostro paese sta affrontando. Vedremo, ma il sottoscritto non intravede nulla di buono… 
Che Matteo Salvini costituisca un problema per molti è evidente a tutti…
A volerlo fuori dai giochi politici non sono soltanto coloro che rappresentano “l’opposizione” di questo paese, ma anche quelli che dovrebbero essere suoi alleati del centrodestra…
Il Pd ad esempio (e quella parte di sinistra…) sa benissimo che fintanto quel legame con i pentastellati prosegue, non vi è per loro, alcuna possibilità di riprendersi il paese…
Analoga considerazione fanno dall’altra parte quei suoi alleati di centro-destra, in particolare uno dei due… mi riferisco al partito di “Forza Italia”, che sta istigando l’opinione pubblica, attraverso quel suo leader “padre-padrone” affinché questo suo caro amico “nemico” –viste le preferenze che proprio il ministro dell’interno è riuscito a strappare a quel suo alleato durante l’ultime elezioni, ma soprattutto ha paura, dell’alto gradimento di popolarità che il premier della “Lega” sta ottenendo, attirando a se in questi mesi molti sostenitori tra cui quelli di “FI” – possa finalmente essere messo fuori causa… 
Ed allora, visto che non ci si è riusciti attaccando la Lega o meglio bloccando i c/c bancari, si sta puntando di ottenere quanto deciso in altre sedi…,  scagliando una parte di magistratura, la stessa che come abbiamo visto negli anni, è stata a seconda delle circostanze utilizzata per ribaltare la politica nazionale di questo nostro paese… 
Come dimenticare d’altronde le inchieste giudiziarie condotte negli anni novanta, conosciute con il nome di Mani pulite” che accompagnarono lo scandalo di Tangentopoli e che decretarono la fine della prima Repubblica e l’inizio della seconda, con la fine dei partiti come Dc e Psi…
Poco dopo, precisamente nel 1994, Silvio Berlusconi entrò in politica e a fine marzo il suo partito vinse le elezioni… 
Sappiamo come finì molti anni dopo, ma soprattutto abbiamo visto con quali modalità fu utilizzata la magistratura contro quell’ex presidente del consiglio, in particolare attraverso una serie d’inchieste per scandali sessuali, che hanno fatto il giro del mondo…
Siamo giunti quindi a questi ultimi anni, dove anche la “sinistra” è finita sotto le mire dei magistrati, con tutta una serie d’inchieste giudiziarie che sono andate dalle banche, ai familiari di quei premier…
Ed oggi quindi, si decide di processare il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il caso della nave Diciotti, avviando la  richiesta per l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona e abuso di potere, nonostante che la procura di Catania avesse espresso parere di archiviazione…
Ovviamente il ministro Salvini ha commentato sui social: “Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni, manco fossi uno spacciatore o uno stupratore”. 
Adesso la palla passa al Senato che dovrà esprimere parere se procedere o no… e credo di poter prevedere che questa procedura… finirà nel nulla!!!
Salvini nel frattempo ha aggiunto: “io non cambio di un centimetro la mia posizione… i giudici facciano i giudici, i ministri fanno i ministri ed esercitano i loro poteri“!!!
Certamente il problema dei migranti costituisce – non solo per il nostro paese – una situazione difficile d’affrontare e difatti stiamo vedendo con quali modalità gli altri stati europei si stiano comportando, chiudendo le frontiere oppure uscendo dall’Eu per non impelagarsi in situazioni umanitarie di cui non hanno alcun interesse… 
In Italia, viceversa si prova ad utilizzare questa grave incognita internazionale, per utilizzarla per fini prettamente politici, attraverso la messa in circolazione di notizie “fake” o facendo in modo che il problema non venga risolva definitivamente attraverso accordi internazionali, d’altro canto questa è una situazione che non può (è lo sanno tutti…) essere affrontata o risolta esclusivamente dal nostro paese…
E’ evidente… ill caso “Diciotti” rappresenta se pur nella sua tribolazione, qualcosa che è stato utilizzato da quelle forze politiche d’opposizione per contrastare l’attuale governo… 
Già… nessuno di loro difatti da oggi una risposta chiara su come risolvere il problema… se non dichiarando che bisogna aprire le frontiere!!!
Abbiamo visto d’altronde cosa è accaduto in questi anni e quanto abbiamo reso finanziariamente quegli ingressi: “mafia capitale”, caporalati, manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali….
Ma non solo, perché come sappiamo bene molte “Ong” hanno moltiplicato in maniera esponenziale i propri introiti, grazie proprio a quel traffico di migranti… e analoga situazione è avvenuta attraverso la gestione dei molti “Cara” e di quelle associazioni di volontariato, divenute negli anni, veri e propri uffici di collocamento, utilizzati da quella stessa politica, quale scambio di favori, sì… posti di lavoro in cambio di voti!!!   
Ecco perché non credo alla lealtà di questa procedura attuata contro il ministro Salvini, perché la ritengo a mio modesto parere, viziata da forti pregiudizi politici, che nulla hanno a che fare con i principi di giustizia o con la salvaguardia di quei poveri migranti che rischiano ogni giorno la propria vita, affrontando l’impervia via del mare, con la speranza di trovare in questo vecchio continente, principi di democrazia e libertà che da loro purtroppo non esistono, senza sapere viceversa che toccando qui da noi terra, troveranno soltanto discriminazione e soprattutto povertà!!! 
Ma di questo problema ovviamente nessuno parla, già, molto meglio per loro fare come sempre: I moralisti!!!  

Avete ricevuto una cartella di pagamento ed ora, prima di pagare, vorresti sapere se c’è qualche errore, oppure qualche motivo per potersi opporre…

Non è la prima volta che quelle cartelle dimostrino d’avere qualche difetto di forma o errori di procedura, spesso commessi dall’Agente di riscossione…
Il semplice fatto, peraltro, che la competenza per l’esazione dei tributi sia passata dal primo luglio 2017, da Equitalia ad Agenzia Entrate Riscossione, non ha modificato le possibili difese che il contribuente aveva…
In parole povere significa che i vecchi motivi di impugnazione contro le richieste di pagamento, possono essere oggi riutilizzati e quindi vi starete chiedendo quali metodologie è possibile adottare…
I motivi di opposizione, a differenza di quanto si potrebbe pensare sono molteplici e quindi in questa prima parte ne affronteremo solo alcuni, 
Prima quindi di passare a valutare quali sono i singoli motivi da utilizzare per contestare una cartella di pagamento, dobbiamo precisare una questione che il più delle volte viene ignorata. 
Quando arriva la cartella esattoriale il contribuente è già stato allertato della morosità che lo interessa (e se non lo è stato, si tratta di un motivo di impugnazione, come vedremo a breve). 
Quanto sopra significa che ha già ricevuto un atto con l’intimazione di pagamento da parte dell’ente titolare del credito (Agenzia Entrate, Inps, Comune, Regione, ecc.). 
Dunque, egli non può, con l’opposizione alla cartella, rimettere in discussione i vizi del precedente atto come, ad esempio, l’esistenza del debito, la sua entità, la legittimazione passiva a pagare (il fatto cioè che l’atto dovesse essere indirizzato a un’altra persona). 
Il contribuente può solo contestare tutti gli errori commessi dall’amministrazione dopo l’invio del primo avviso di pagamento, errori che di solito riguardano il rispetto dei tempi (decadenza e prescrizione), la stampa della cartella esattoriale o la sua notifica. 
Del resto, se così non fosse, vorrebbe dire che la notifica della cartella riaprirebbe i termini per impugnare l’atto di accertamento, impugnazione che, invece, ha dei tempi categorici e prefissati dalla legge.
La seconda cosa importante da sapere è che con Agenzia Entrate Riscossione non sono possibili accordi a saldo e stralcio o altre intese che non siano già disciplinate dalla legge e valide per tutti.
Diversamente si avvallerebbero trattamenti di favore di un contribuente rispetto ad altri a seconda della maggiore o minore accondiscendenza del singolo ufficio o funzionario. 
Dunque, se hai ricevuto un avviso di pagamento non credere che, andando allo sportello o parlando con il dirigente, potrai trovare un’intesa. 
Tutto ciò che ti è consentito fare è: fare ricorso al giudice; chiedere la sospensione automatica (vedremo che, per questa, ci sono termini e condizioni per poter procedere); presentare un’istanza per l’annullamento della cartella in autotutela; chiedere una rateazione (in tal modo pagherai a rate, con un piano di dilazione che, di norma, è a 72 rate e che non richiede di dover dimostrare la propria incapacità economica); oppure… infine, pagare!!!
Quando parliamo di eccezioni contro la cartella di pagamento intendiamo dire tutte le possibili contestazioni che, nell’atto di ricorso, vengono sollevate davanti al giudice affinché questi annulli l’atto dell’esattore. 
Uno stesso ricorso può contenere svariate eccezioni in modo che, se una di queste dovesse essere rigettata dal tribunale, ci sarebbero ugualmente le altre su cui confidare. 
Di solito, più eccezioni si hanno “nel proprio arcoâ€, più possibilità ci sono per difendersi da Agenzia Entrate Riscossione…
A differenza a quanto spesso si crede, il ricorso non sospende l’esecuzione forzata; questo vuol dire che, se la causa dura a lungo, l’Agenzia di riscossione può, nel frattempo, procedere ugualmente al pignoramento. 
Anzi, per quanto riguarda gli avvisi di accertamento notificati per imposte dirette, Irap ed Iva è previsto l’obbligo di versare un terzo delle sole imposte pretese, oltre interessi, in pendenza del primo grado di giudizio.
Proviamo quindi a sospendere la cartella di pagamento…
In verità, la prima cosa a cui si pensa nel momento in cui si riceve una cartella di pagamento, è tentare di “bloccarla†ossia di sospendere la sua efficacia e, quindi, la possibilità che ha l’esattore di effettuare un pignoramento nel frattempo in cui si ricercano i soldi o magari si ragiona se fare opposizione o meno. 

Se la cartella viene sospesa, infatti, Agenzia Entrate Riscossione non può eseguire né pignoramenti, né fermi auto, né ipoteche. 

Insomma, l’esecuzione forzata esattoriale viene bloccata in attesa di una decisione definitiva sulla legittimità della cartella stessa.
Per sospendere una cartella di pagamento, l’avvocato tradizionale ti dirà che c’è bisogno di un ricorso al giudice e che sarà quest’ultimo, alla prima udienza, a decidere se bloccare o meno l’efficacia esecutiva della cartella. 
Ciò è corretto, ma non è l’unico rimedio… ne esiste un altro, sicuramente più efficace, veloce e soprattutto economico, ed è quello concesso dalla legge di stabilità del 2013 e s.m.i..
Tale possibilità, che va comunemente sotto il nome di “istanza cartelle pazze“, consente di bloccare ogni mossa di Agenzia Entrate Riscossione su segnalazione, da parte del contribuente, di una presunta irregolarità della cartella di pagamento. 
In questo frangente, l’esattore è tenuto a verificare la regolarità della pretesa di pagamento consultandosi con l’ente creditore; e se, entro 220 giorni, il contribuente non riceve risposta, la cartella si considera annullata definitivamente. 
Insomma, al contribuente basta chiedere la sospensione della cartella presentando, allo sportello di Agenzia Entrate Riscossione o, in via telematica, tramite il suo sito, una semplice istanza con il cosiddetto modello “SL1”. 
A questo punto tutto si blocca: l’esattore non può fare pignoramenti, non può iscrivere ipoteche, non può bloccare l’auto, in attesa di decidere sull’istanza. 
Il silenzio per oltre 220 giorni si considera accoglimento della contestazione e quindi la cartella non va più pagata.
Il tutto ovviamente… senza spendere un euro e senza bisogno di rivolgersi ai propri legali (penso che qualcuno di essi, in questo momento, mi vorrebbe uccidere… ah, sì… deve comunque mettersi in fila…)!!! 
L’unico handicap di questa procedura è che deve essere attivata entro 60 giorni dalla notifica della cartella; funziona solo per determinate (e poche) contestazioni e non per tutte. 
In particolare i casi in cui è possibile presentare l’istanza di sospensione automatica contro la cartella di pagamento sono i seguenti: prescrizione o decadenza del diritto alla riscossione verificata prima della notifica della cartella stessa; avvenuto pagamento del debito prima della notifica della cartella; precedente sgravio del tributo o della sanzione emesso dall’ente titolare del credito; annullamento o sospensione da parte del giudice o di un’autorità amministrativa, della richiesta di pagamento poi reiterata nella cartella.
Ecco, quanto sopra rappresenta una prima procedura per opporsi a quelle richieste di pagamento… nei prossimi post, esamineremo ulteriori possibilità  con i quali ci si potrà opporre a quelle cartelle esattoriali…
Ovviamente ci tengo a precisare che quanto sopra riportato, ha il semplice scopo di evidenziare alcune modalità per difendersi da eventuali procedure inesatte commesse da quegli enti di riscossione e non certamente, per creare falsi presupposti per rifiutarsi di pagare, quanto realmente dovuto!!!
Ieri pomeriggio, la Corte di Strasburgo a negato di concedere una corsia “preferenziale” al ricorso presentato in merito alla Legge Severino, che ha determinato nel mese di novembre 2013 la decadenza del parlamentare Silvio Berlusconi.
La decisione con la quale la Corte ha deciso di rifiutare di esaminare con la cosiddetta “procedura d’urgenza” il ricorso, ovviamente non impedirà la valutazione di ammissibilità dello stesso ricorso, dove sarà valutata la possibilità di essere giudicata per poter entrare eventualmente nel merito.
Ed è per questa motivazione che la Corte esaminerà il caso sottoposto dall’Italia con la procedura consueta.
L’azione portata avanti dall’ex leader, riguarda la Legge Severino che prevedeva l’incandidabilità e l’impossibilità a ricoprire delle cariche istituzionali di tipo governativo per coloro che sono stati condannati in via definitiva per delitti non colposi.
Ora per Berlusconi, che è stato condannato a 4 anni con sentenza passata in giudicato nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset, la legge ha fatto giustamente ha fatto scattare la decadenza da senatore…
Il piano politico di Berlusconi ( determinato a far cadere il Governo nel caso in cui il Pd votasse per la decadenza ) non riusci a causa del vicepremier Angelino Alfano e dei ministri del Pdl che lasciarono da solo il Cavaliere, dando inizio alla nuova costola del Pdl chiamato Nuovo centrodestra e salvando così Enrico Letta ed il suo esecutivo.
Ovviamente alla fine si voto per la decadenza di Berlusconi e tutti sappiamo oggi com’è finita…, spera ancora di rientrare dalla porta di servizio grazie all’aiuto dato a lui dall’amico Renzi…
Comunque in definitiva la Corte di Strasburgo, ha dichiarato che i tempi applicati sulla decisione saranno quelli ordinari e non quelli della procedura d’urgenza…
Un schiaffo morale per il Cavaliere che da sempre è abituato ed ha abituato i suoi fedelissimi a camminare su corsie privilegiate e godendo di favori personali cui la casta ci ha ormai abituati e di cui purtroppo noi semplici cittadini non potremmo mai godere…
Già, mi sembra di rivedere un film con Michele Placido ( nella parte di un Senatore della ns. Repubblica ) in Viva l’Italia, quando attraversando malato la corsia dell’ospedale e accompagnato dal figlio medico ( interpretato da Raoul Bova ) scavalca tutti i malati in attesa e gridando: a frignoni che fate la fila… ribellatevi!!! 
Io non ho fatto l’impegnativa…, non ho il ticket e per di più sono raccomandato da mio figlio che fa pure il comunista… non c’è nessuna anomalia siamo in Italia, io sono ricco e passo avanti, lei è povera e si attacca al cazzo!!!!