Archivio per la categoria ‘norme’

E’ incredibile dover scoprire come anche nelle circostanze più banali, gli individui siano portati a trasgredire con atteggiamenti illegali, quando in gioco vi sono gli interessi personali!!!

Ecco quindi che le proprie ragioni, più o meno legittime, acquisiscono per questi individui un peso superiore a quello che avrebbero viceversa nel caso in cui si provassero a rispettare le norme previste.

Ciò accade perché alla base di tutto vi è una profonda predisposizione a trasgredire la legge o quantomeno a valutare quei principi a seconda delle esigenze, vi è come un idea diffusa che tutto può essere compiuto, fintanto che l’azione illegale messa in atto, realizzi pienamente il soddisfacimento del proprio interesse personale.

Non vi è in essi nulla di morale, anche perché il perseguimento dei propri interessi viene prima di  qualsiasi norma, già… per questi soggetti tutto passa in secondo piano, in particolare quando il desiderio di raggiungere il proprio scopo non consente d’essere soddisfatto attraverso l’applicazione delle procedure vigenti, in essi difatti manca qualsivoglia regola di buona condotta che viceversa si dovrebbe possedere sapendo di vivere in una società civile.

Infatti, le leggi al cui rispetto siamo tutti tenuti, non sempre vengono egualmente percepite, in particolare quando l’interesse generale si scontra con quello personale e difatti quanto più l’individuo avverte quei precetti imposti distanti dal proprio interesse personale, tanto più egli sarà indotto a non osservare quelle regole.

Si può dire che tutto viene visto in maniera arbitraria e non importa se quanto previsto dalla legge sia corretto e persegue un interesse generale, il problema difatti non è se la norma sia idonea ma se soddisfa lo scopo personale richiesto, altrimenti essa diventa inutile e va in ogni modo superata, anche attraverso procedure che potrebbero risultare illegali, ma d’altronde ormai è palese come l’importante sia superare ogni ostacolo pur di raggiungere il proprio scopo!!!

Non c’è nulla più dell’onesta pretesa di mantenere distinto nella propria vita ciò che è pubblico da ciò che è privato, che ecciti l’interesse indiscreto delle piccole persone “perbene”.

Anche sul concetto di cumulo di impatti, è stato fatto notare alla CTS che, dall’esame dei pareri presi a campione, il criterio di valutazione adottato non è uniforme.

La valutazione dell’estensione dell’area, nel cui perimetro rileva il cumulo di impatti dovuto alla presenza di attività di diversa origine ed entità, viene definita, di volta in volta, in maniera discrezionale dal valutatore. 

Questo determina una discriminante fondamentale per l’esito delle procedure ambientali e in alcuni casi, gravi ripercussioni per gli esercenti di cava che in fase di rinnovo dell’autorizzazione vedono le proprie istanze rimandate a VIA.

Sono stati, infatti, segnalati alcuni pareri in cui il concetto di cumulo d’impatto è stato estremizzato in senso sfavorevole ai fini dell’esito delle procedure ambientali, come nel caso di un progetto di ampliamento di cava ricadente nel piano cave a cui viene rilevata la criticità del cumulo di impatti con il progetto di recupero ambientale di un’adiacente cava dismessa (anch’esso già sottoposta in passato a giudizio di compatibilità ambientale) o  in altri casi, in cui il raggio critico di interferenza del cumulo di impatto variava, a secondo del valutatore, da 1 km a 3 km e, in qualche caso, addirittura fino a 10 km.

 Anche in quest’ultimo caso, la normativa vigente D.M. 30/03/2015, fornisce un supporto per dirimere la questione del cumulo di impatti appartenenti alla stessa categoria progettuale. 

La norma delimita il campo di applicazione del cumulo d’impatti e come chiaramente riportato nell’allegato I, stabilisce che sono esclusi dall’applicazione del criterio “cumulo con altri progetti†i progetti la cui realizzazione sia prevista da un piano o programma già sottoposto alla procedura di VAS ed approvato, come nel caso del Piano Cave vigente.

Ma anche su questo punto i convincimenti degli esperti di legislazione ambientale della CTS si sono mostrati poco interessati alle argomentazioni esposte dai Tecnici delle Associazioni, tra l’altro è stato formalmente contestato l’utilizzo compiuto dai tecnici dei pareri già emanati dalla CTS e pubblicati sul sito dell’ARTA, e sono stati fermamente ribaditi gli importanti e imprescindibili compiti della CTS a tutela dell’ambiente e della stessa Regione Sicilia.  

CONTINUA…

I rappresentanti dei governi dell’Unione europea hanno concordato per martedì prossimo una procedura disciplinare sul debito crescente dell’Italia, in particolare sulle finanze pubbliche…
Un’azione che se realizzata provocherebbe una escalation delle tensioni che potrebbe condurre ad un conflitto con Roma 
La decisione conferma la valutazione della Commissione europea secondo cui il nostro paese ha violato le norme fiscali dell’UE!!!
Dopo questo primo stop da parte dell’UE, la commissione dovrà decidere se raccomandare l’apertura della procedura, che potrebbe portare a sanzioni finanziarie per Roma e far salire il costo del servizio del debito italiano!!!
Non tutti i rappresentanti dei governi dell’UE sono d’accordo, alcuni hanno sostenuto il dialogo, con l’obiettivo di evitare la procedura se Roma dimostrasse di assumere impegni sufficienti per migliorare le proprie finanze pubbliche.
Ma se i colloqui con Roma non riuscissero a raggiungere un compromesso nei prossimi giorni, l’esecutivo dell’UE potrebbe proporre l’apertura della procedura in una riunione del 26 giugno, ha detto un funzionario.
La decisione definitiva di avviare la procedura sarà presa dai ministri delle finanze dell’UE, probabilmente alle riunioni dell′8-9 luglio. 
Ci mancava pure questa tegola europea… con tutti i problemi che il nostro paese sta affrontando. Vedremo, ma il sottoscritto non intravede nulla di buono… 

I fattori ambientali, sociali e personali, sono essenziali nella determinazione del processo di socializzazione e di interiorizzazione delle norme giuridiche… 

Difatti, se questi ultimi portano ad atteggiamenti e/o a comportamenti antigiuridici, la condotta di quel uomo risulterà essere, ahimè, socialmente deviante. 
D’altro canto, i migliori tentativi di spiegazione del reato sotto il profilo sociale ruotano precisamente  intorno alla comprensione di questo fenomeno, quindi, sotto l’aspetto della profilassi del reato, la socializzazione finisce per divenire cardine di ogni sforzo teso alla prevenzione…
Tenendo quindi conto di quanto sopra, si riesce a comprendere come la sanzione e l’intero sistema penale, presentino dei limiti insuperabili qualora quest’ultimi siano lasciati soli a combattere il complesso fenomeno della criminalità. 
Infatti, in taluni casi, la pena può ben operare in senso preventivo a livello di intimidazione poiché è compresa ed accettata nella sua piena valutazione negativa. 
Ma in altri casi, la prevenzione auspicata non è sufficiente o addirittura non può attecchire su determinati soggetti, poiché questi non sono influenzabili dal contrasto giuridico e/o morale, proveniente dall’esterno. 
Questi sono individui del tutto incapaci di intendere e di volere, in quanto fanno parte di quell’apparato criminale, pertanto, difficilmente potranno essere inseriti in un programma di recupero sociale e dovranno di conseguenza essere condotti purtroppo in strutture detentive!!!
Esiste però un altro individuo definito “delinquente“, quello cioè capace di comprendere le scelte fatte e assumersi la responsabilità di quanto compiuto… ancor prima dell’intervento giudiziario esterno;, egli difatti decide o per meglio dire comprende, che sia venuto il momento di cambiare da quella strada (errata…) intrapresa.
Ecco i soggetti che meritano allora una nuova possibilità!!! 
D’altronde se andassimo ad esaminare la loro vita, potremmo vedere che è stata segnata sin dall’infanzia da tutta una serie d’impedimenti di natura sociale, economica e culturale, che si sono egualmente frapposti, in quella presunta “libertà” di crescita… 
Ecco perché prima di poter procedere con l’analisi delle cause che sono alla base dei processi di criminalizzazione, è essenziale stabilire in che modo i contatti sociali possano aver determinato in quell’essere umano effetti comportamentali indotti….
Si sa… un individuo, sin dalla sua nascita è guidato verso determinati comportamenti, principalmente dalla famiglia.
Con il passare del tempo egli assimila quelle regole comportamentali trasmesse da quei propri familiari e s’instrada verso quei valori dominante… 
Raggiunta la maturità, inizia a sviluppare delle proprie caratteristiche, nei limiti ovviamente di quel contesto culturale e sociale, in cui ha vissuto… 
Sì… è’ in questo periodo che si verifica l’accettazione o il rifiuto delle norme della comunità, si comincia a formare in egli un sistema di valori, che gli farà comprendere a quale orientamento sarà predisposto…
Ecco perché i fattori di evoluzione sono così importanti… a cominciare dalla famiglia, quale luogo principale di esperienza pedagogica, per passare alla scuola, vera e propria comunità con cui però instaurare un nuovo concetto di sistema sociale; passare quindi al mondo del lavoro, quale mezzo di realizzazione delle proprie aspirazioni… 
Sono questi gli elementi fondamentali che determinano la crescita di un individuo ed incidono sulla sua formazione morale, sulla preparazione culturale e soprattutto sull’atteggiamento personale che egli avrà nel sociale, fattori che faranno comprendere a quel soggetto, ciò che è “bene” da ciò che è “male”!!!
Perché solo in questo caso, e cioè nel momento in cui il sistema individuale dei valori personali coincidono con quanto previsto dalle norme di legge, si può sperare di avere piena ed effettiva efficacia su quel soggetto, altrimenti – per come solitamente avviene – lo Stato se lo ritroverà contro!!!
Ed allora, affinché questa società possa diventare perfetta, occorre che il maggior numero dei suoi cittadini… diventi onesto!!!