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Ha una larghezza complessiva di circa 30 km e separa lo Yemen (Ras Menheli) da Gibuti (Ras Siyyan) e rappresenta un punto nevralgico per lanciare raid contro le navi mercantili e militari…

Sono già 24 gli attacchi compiuti dagli Houthi contro le navi che stanno provando ad attraversare quel tratto del Mar Rosso e se continua così, l’escalation verso un conflitto armato nei confronti di Yemen e Iran è cosa certa…

Difatti, dopo gli USA anche una fonte interna del governo inglese ha riferito al Times che l’esercito del Regno Unito si sta preparando ad una serie di attacchi aerei contro le postazioni dei ribelli yemeniti, in coordinamento Stati Uniti e altri Paesi europei.

Da quanto si è appreso il piano prevede il lancio di missili gli contro obiettivi in mare e nei territori controllati dalle milizie filo-iraniane da parte della Raf o del cacciatorpediniere Hms Diamond che già a dicembre ha dimostrato le proprie capacità, avendo abbattuto alcuni droni dei ribelli. 

Prima di autorizzare l’operazione il governo britannico rilascerà una dichiarazione congiunta con Washington per intimare ai terroristi yemeniti di fermare quei loro attacchi e per non dover affrontare la forza militare congiunta in corso di preparazione…

D’altronde va ricordato come otto delle venti navi finora attaccate dai ribelli battevano bandiera del Regno Unito e avevano tra l’equipaggio cittadini britannici ed è il motivo per cui qualcosa in quello stretto dovrà essere posto in campo…

Nessuno ovviamente vuol dar via ad una nuova guerra, gli stessi Houthi puntano con la loro strategia a consolidare ed aumentare il loro favore da parte delle popolazioni arabe, facendo leva in particolare su quanto sta accadendo in Palestina, puntando contemporaneamente a ritagliarsi un ruolo quale membro di un’asse di resistenza, sostenuto celatamente dall’Iran. 

Quest’ultima infatti ha inviato in quelle aree antistanti lo Yemen il proprio cacciatorpediniere Alborz, il che potrebbe presagire a un ulteriore aumento della tensione già di suo abbastanza alta….

Ho già anticipato in questi mesi il rischio che il Mar Rosso potesse diventare a tutti gli effetti un nuovo fronte per Israele e per gli uomini di Hamas, che troverebbero ora nello Yemen e in quei loro sodali combattenti degli Houthi, nuove energie da utilizzare contro Israele e gli Usa…

Se qualcuno pensava ad una pace prossima, può lasciar perdere… il 2024 sarà un anno difficile e sicuramente la storia – ahimè – lo ricorderà alle future generazioni…