Non bisogna essere Procuratori nazionali, Pm, Prefetti, oppure uomini e/o donne delle Forze dell’Ordine per comprendere come dietro molte società siciliane o quantomeno a capo di quelle imprese, vi siano semplici prestanome e/o familiari di soggetti legati a quella nota criminalità organizzata…
D’altronde parliamo sempre delle stesse circostanze che da oltre mezzo secolo si ripetono in maniera costante, sì… condizioni che continuano sempre eguali anche se ogni tanto accade qualcosa fa pendere la bilancia verso lo Stato, già in quella lotta mai realmente vinta, ma che permette quantomeno (ogni dieci anni), di avere notizie su qualche arresto eclatante… Â
Quanto accumulato nel corso degli anni da quell’associazione criminale, ha certamente contribuito a determinare nell’isola un meccanismo perverso, basato su connivenze, inquinamento politico, ricatto, ma soprattutto l’impossibilità di determinare capacità di sviluppo, sia economico che sociale…
Un cancro che prospera grazie anche alla complicità di parecchi farabutti posti all’interno di pubblici uffici, alcuni dei quali si prestano a favorire quel sistema corruttivo e clientelare, affinché si porti avanti le esclusive ragioni di quei loro corruttori che attraverso mazzette, regalie, favori personali, assunzioni familiari, intervengono nel degrado morale di quei corrotti dirigenti e funzionari, ben disposti a farsi comprare, una classe dirigente messa lì a disposizione di quei mafiosi che non s’interessa minimamente a far prosperare l’economia di questa loro regione, ma viceversa ne alimentano l’infezione, non avendo mai essi denunciato le ingerenze ei loro superiori o le provocazioni subite all’interno di quei loro uffici!!!
Ed ecco che allora la mafia ha avuto strada libera, già … il denaro a nero accumulato attraverso tutte le loro svariate attività illegali, sono divenute risorse finanziarie per molte società , mi riferisco a quegli imprenditori che hanno deciso di farsi appoggiare economicamente da taluni referenti di quell’associazione criminale, viceversa, altri imprenditori, persone oneste e perbene, pur di non dover sottostare ad alcun tipo di rapporto con quei soggetti, hanno preferito cedere le loro imprese, svendendole pur di non dovessero sottomettersi a quel sistema coercitivo!!!
Ecco quindi che una montagna di denaro “sporco” diventa improvvisamente una risorsa “ripulita” per nuove attività legali, un vero e proprio riciclaggio che entra a far parte del capitale societario e che viene reinvestito nei circuiti legali dell’economia reale…
Ecco come quelle fonti di reddito provenienti dall’esercito di un operato delinquenziale, permette di compiere a quelle società “affiliate! un salto di qualità dal punto di vista economico, ma soprattutto, grazie a quell’enorme afflusso di denaro si viene a determinare nei confronti del mercato libero, una concorrenza sleale, potendo queste società , praticare prezzi e servizi ad un costo inferiore rispetto alle loro diretti concorrenti legali…Â
Non vi è bisogno di essere degli strateghi di mercato per comprendere come un assetto imprenditoriale di quel tipo, conduce in un primo momento ad una partecipazione (mafiosa) prettamente economica, senza grandi ingerenze sulle decisioni societarie prese, ma successivamente, la partecipazione mafiosa diventa sempre più attiva, per divenire con il passar del tempo, sempre più diretta proprietà del boss!!!
La trasformazione è stata compiuta, l’impresa originariamente legale e diventata di fatto un’impresa di proprietà dei mafiosi ed ora grazie ad essa, si provvede a rendere occulti gli investimenti realizzati attraverso di essa…Â
Già … basterebbe semplicemente analizzare i bilanci, vedere come nel corso degli anni i fatturati di talune società siano cresciuti a dismisura, schizzati verso l’alto in maniera certamente inconsueta…
Si tratta semplicemente di saper leggere i numeri, ma forse il reale problema è quello che nessuno vuole verificare quanto sta accadendo o chissà debbo pensare che qualcuno in quella crescita ci abbia visto un’opportunità personale e quindi perché indagare, sì… perché compiere il proprio dovere quando forse ci si può guadagnare qualcosa???   Â
Fine prima parte…