Archivio per la categoria ‘lettera aperta’

Sig. Costanzo buonasera, 

scrivo perchè debbo ringraziarla per l’intervento compiuto che inverosibilmente, sa di miracolo.

Mi chiamo “………………………..”, ho “……” anni e sono residente a Castel di Judica.

Per lavoro mi reco ogni mattina a Catania, attraversando la strada di Franchetto, la stessa di cui lei in questi giorni ha scritto.

Deve sapere che sono anni che percorro quel tratto con non poche difficoltà, non tanto per i rischi evidenti che quelle condizioni avverse provocavano, ma per tutti i pericoli nascosti che proprio in alcune condizioni, ad esempio nelle giornate di pioggia, si venivano a determinare, in quanto le buche stradali, esssendo riempite d’acqua, non consentivano di intuire come affrontare quella strada e quindi procedevo affidandomi alla memoria.

Quando ho ricevuto da un’amica su “whatsapp” il link del suo post, ho pensato che quanto riportato fosse corretto e soprattutto che le sue parole esprimevano perfettamente il disagio di molti di noi.

Ma che come avviene spesso in questi casi, non accade mai nulla e tutto resta com’è, chissà per affinità potrei aggiungere, come “una goccia d’acqua al gattopardismo”.

Ed invece in questo caso debbo affermare il contrario, perchè in pochi giorni da quando è stato redatto il suo post,  improvvisamente è avvenuto un miracolo tanto che quella strada – di cui le allego foto – è stata in queste ore sistemata.

Vero che non è ancora perfetta, ma quantomeno la si può attraversare con poche probabilità di subire un qualche inconveniente non solo meccanico ed anche personale. 

Quindi nel ringraziarla di cuore per l’appassionato intervento divulgato nel suo Blog, mi riprometto però di prendere esempio da lei affinchè (è questa la lezione ricevuta) ogni qualvoltà le circostanze lo richiedano, proverò a dare sin da subito il mio personale contributo, senza dover attendere che siano altri a farlo.      

Cordialmente “……….”. 

P.s.: dopo aver letto in questi giorni molti altri suoi post, le confido di esser diventata una sua affezionata lettrice.   

Sig. Costanzo buonasera, 

desidero inviarLe questa nota personale, avendo letto un post che ha dell’incredibile riportato su “Il Fatto Quotidiano” al link https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/10/tentato-furto-da-5-euro-arrestato-per-scontare-due-mesi-di-carcere-17-anni-dopo-i-fatti/7060669/. 

Nell’articolo si legge che uno sfortunato, per aver tentato un furto del valore di 5 euro e 20 centesimi (un po’ di cibo in un momento sicuramente di difficoltà economica) è stato, dopo quasi 17 anni, arrestato per scontare due mesi di carcere!!!

Pensavo, il solo costo per aver inviato quel personale di polizia a procedere con l’arresto, sarà costato a noi contribuenti qualche migliaia di euro, ma si sa, questa è l’Italia!!!

Va detto comunque che la direzione di quel supermercato – se pur non fosse la prima volta che lo fermavano con merce non pagata – ha avuto la saggezza di non denunciare il poveretto, d’altro canto il maltolto era stato restituito e quindi non vi era inn quel gesto, neppure danno.  

Eppure la nostra giustizia è stata così solerte da mandare qualcuno a prenderlo – tra l’altro vorrei precisare come quell’individuo fosse presente in una struttura di accoglienza dei servizi sociali – per fargli scontare la pena!  

Ed allora le chiedo, com’è possibile che in questo paese a pagare sono sempre i più deboli, mentre i forti vengono protetti da quelle stesse  istituzioni che dovrebbe viceversa contrastarli???

Le faccio un esempio banale: c’è chi si approfitta di centinaia di migliaia di euro e “stranamente” (è un eufemismo, siamo ben a conoscenza di chi c’è dietro quel sistema posto a protezione, che a breve vedrà, posso anticiparlo, sta per saltare) rimane impunito…  

La circostanza assurda è che su questa vicenda sono stati condotti molti accertamenti dalle forze dell’ordine, i quali, hanno evidenziato tutta una serie di reati, eppure da quel palazzo in cui dovrebbe abitare quella cosiddetta “giustizia“, come d’incanto, accade proprio il contrario, e il lavoro professionale e correttamente eseguito dagli inquirenti va buttato nel c…. 

Ed allora, riprendendo una nota di un suo post mi chiedo: perché quei referenti Istituzionali, nel decidere di stralciare gli atti di cui sono venuti formalmente a conoscenza, non provvedono a denunciare quanti – all’interno di quelle forze di polizia – hanno realizzato la documentazione o nel voler essere ancor più precisa, le prove che attestavano quelle irregolarità??? Mi chiedo, perché non si è tenuto minimamente conto di quanto riportato nel Articolo 2700 del C.C.??? 

Se si è deciso (per ragioni che non sto qui a valutare) di stralciare quel provvedimenti, significa o dovrei dire, vi è certezza dell’inadeguato lavoro condotto da quelle forze dell’ordine, chiamate direttamente in causa, viceversa, dobbiamo credere che le situazioni al limite della irregolarità non siano riconducibili a quest’ultimi, bensì fanno riferimento ad altri soggetti che potremmo definire “giudiziari” che, come riportavo sopra, non hanno minimamente tenuto conto, di quanto riportato nel Articolo 2700 del Codice Civile (R.D. 16 marzo 1942, n. 262 – Aggiornato al 29/04/2022)!!!

L’articolo è importante perché riporta testualmente: “L’atto pubblico fa piena prova, fino a querela di falso [221 c.p.c.], della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti”!!! E quindi, nel momento in cui è stato deciso quel procedimento di stralcio, perché non si è provveduto a denunciare quei pubblici ufficiali che hanno condotto le verifiche di falso??? 

Ecco perché se da un lato perdiamo tempo per 5 euro e 20 centesimi, di contro, c’è chi ogni giorno si approfitta in questo Paese di centinaia e/o milioni di euro, ma può stare tranquillo, proprio come quel boss che hanno da poco arrestato, tanto a questi individui non li cerca nessuno o quantomeno il rischio che qualcuno (di suo già “ricattabile”) possa prima o poi esporsi, credetemi è decisamente nullo!!!

Ringrazio per la cortese attenzione che vorrà accordarmi nel suo blog, porgo cordiali saluti. 

Lettera firmata (cui sono stati allegati i documenti della indicibile vicissitudine).

Cara Sig.ra Noemi, 

provo a rispondere su quanto accaduto in uno dei posti più belli e interessanti al mondo: La Cappella Sistina.

Premetto che quando mi ha parlato della milionaria Kim Kardashian, mi sono chiesto chi fosse e dall’immagine che mi ha inviato avrei scommesso in quella seduta a sinistra, già… con il vestito intero di colore beige, per poi scoprire successivamente – grazie alle mie figlie – che si trattava invece di quella a destra con il giubbino nero…

Certo mi ha incuriosito scoprire come una ragazza così giovane fosse diventata milionaria ed allora per prima cosa, ho voluto comprendere quali abilità avesse dimostrato per giungere in maniera estremamente celere, ad un traguardo certamente ambizioso a cui pochi possono giungere…

Ho scritto quindi il suo nome sul motore di ricerca di “Google” ed è uscito quanto segue:  Kimberly Noel Kardashian, detta Kim, coniugata ———- è un personaggio televisivo, imprenditrice, attrice e modella statunitense!!!

Durante la ricerca ho scoperto da un articolo come Lei Sig.ra Noemi non sia l’unica ad essersi manifestata contro la modella americana, infatti alcuni giorni fa, durante la sua visita nella nostra Capitale (può trovare quanto realizzato nelle sue pagine del social network “Instagram”), la Kardashian in una foto con dietro la scalinata di Trinità dei Monti, l’ha definita “the Spanish Steps”…. i gradini spagnoli, dimostrando così facendo a quei suoi “influencer” (che ancora la seguono…) tutta la propria impreparazione!!!

Per quanto concerne la sua ascesa patrimoniale ho scoperto che a differenza di quello che avevo letto su alcuni social e cioè che facesse la guardarobiera a Paris Hilton – quest’ultima già di sui milionaria sin dalla nascita, visto che il nonno era il famoso proprietario della catena di Hotel Hilton, (ma conosciuta meglio, in particolare dal pubblico maschile, a seguito di sue pubblicazioni di video a carattere “hard”) – circostanza del tutto errata in quanto, informandomi meglio, ho potuto scoprire quanto la realtà fosse diversa e di come la sua famiglia fosse già nota e soprattutto ricca:https://www.mffashion.com/news/livestage/kim-kardashian-da-influencer-e-icona-di-stile-a-imprenditrice-milionaria-202006191214089014  

Ed allora Sig.ra Noemi, ritornando alla sua domanda e mi permetto di muovere un appunto e cioè che dalla foto non è possibile evincere se siamo propriamente all’interno del Vaticano e quindi della Cappella Sistina, oppure ci troviamo all’interno di un set cinematografico, che riproduce alla perfezione quel palazzo apostolico di ineguagliabile bellezza, e quindi prendendo per veritiera la foto ed il luogo, certamente quanto accaduto offende ciascuno di noi, anche se va detto – a difesa dei vigilanti posti a controllo di quei luoghi – che sarebbero bastati pochi secondi per scattare quella foto ed anche se – come immagino – sono stati certamente ammoniti, l’immagine ormai era su quel telefonino e da lì… nei social…

Diverso sarebbe se chi si occupa dei rapporti promozionali del Vaticano avesse permesso – anche a seguito di un lauto compenso – la pubblicazione di quella foto, ma ritengo questa circostanza  impossibile dal realizzarsi, il Vaticano non ha bisogno dell’elemosina della cosiddetta “influencer”…  

Il problema vede non è da ricercarsi sul perché alcune certe azioni vengono compiute, ma dalla esasperazione di volersi promuovere a tutti costi, pur di rimanere online con i propri follower, senza apportare nulla di concreto, ma dimostrando la maggior parte delle volte tutta la propria impreparazione culturale e soprattutto evidenziando una profonda ineducazione, in particolare nel rispettare le regole ed i divieti imposti in certi luoghi, tra cui quelli di culto… 

Ed allora per contrastare questi soggetti, consiglio di adottare una semplice regola, che poi è la stessa che loro applicano con i loro seguaci per continuare ad avere visibilità: cancellarsi dai loro profili, non seguirli più e abbandonarli nella loro solitudine, la stessa in cui vivono costantemente, tanto da ricercare in quelle false e numerose richieste di “amicizia”, una forma di compensazione a quella propria disperazione individuale…

Cara Noemi mi creda: non serve a nulla essere belli e milionari, quando nel profondo si sa essere poveri nella testa e nell’anima!!!  

Con affetto, Nicola Costanzo

Caro Beppe, come ben sai il M5Stelle è nato per un sogno che un uomo visionario (che proprio tu conoscevi bene), aveva per questa nostro Paese…

Gianroberto Casaleggio aveva un sogno, già… credeva che si potesse giungere dove nessuno credeva più… che si potesse arrivare senza  compromessi dove nessuno ormai immaginava…

Egli era un “fabbricante di sogni”

Ed ora cos’é… ci siamo già dimenticati chi eravamo, cosa volevamo essere, dove si voleva giungere e cosa si sperava di realizzare, quei sogni, i nostri desideri pieni di valori, principi, legalità, dove sono finiti???

Ti ricordi quel tuo post, quella favola scritta da Piergiorgio Scivoletto ispirata da Gianroberto: “C’era una volta in un paese – dove i valori erano derisi e sognare era considerato ridicolo – una strana persona dal nome “il Fabbricante di Sogniâ€. Egli creava stelle con le idee, note con un fischietto, e carezze con lo sguardo. Dava al vento onestà e acqua al fuoco. I suoi desideri, erano cullati dalla luna incorniciata da mille stelle d’argento. Egli si sorreggeva con determinazione ai tuoi ideali e desideri più puri; tu credevi in lui e ai suoi incredibili sogni e lui contraccambiava mostrando una forte fiducia in te. Non tutti però in paese mostravano stima per questo sognatore. Una buona parte dei suoi paesani spesso lo criticava ridendo di lui e dei suoi particolari sogni… (https://www.ilblogdellestelle.it/2019/01/il-fabbricante-di-sogni-una-favola-per-gianroberto-casaleggio.html ).

Ed oggi cosa siamo diventati… un poltronificio??? 

Ciascuno esponente del movimento sa bene che non potrà mai avere più di due mandati!!! Cos’è l’abbiamo dimenticato o qualcuno forse ormai ben seduto se ne scordato???

Chi non è d’accordo se ne vada subito… nel gruppo misto o in qualsivoglia altro partito, d’altronde egli è degno di stare lì, con loro, perché con noi, con i nostri sogni, non centrano nulla!!! 

Basta quindi, che nessuno pensi di prenderci per il culo, perché nessuno di loro avrà più il nostro voto!!! E’ tempo di rinnovamento, non dico pulizia, ma rinascimento… 

Neppure i voti di Conte servono… ho sempre avuto rispetto per l’ex premier, ma non possiamo pensare di modificare il nostro Statuto in un qualcosa di diverso!!!

Penso infatti che sia giusto che egli formi un partito, da solo sono certo potrà raggiungere quel necessario 3% e sicuramente si porterà dietro molti di quei grillini, gli stessi che vogliono ancora beneficiare di quel mondo che trovano troppo comodo per rinunciarvi… 

Ma noi siamo diversi, noi siamo genuini, non possiamo iniziare ad accettare quanto ci ha sempre fatto schifo, non abbiamo mai barattato la nostra dignità, come non abbiamo svenduto la nostra persona per fini interessi, quelli sono loro…, noi siamo tutto il contrario, siamo ciò che loro odiano, siamo quanto essi non saranno mai, noi siamo liberi!!!

Per cui, meglio ritornare all’origine, come si dice “meglio pochi ma buoni”, se dovessimo essere alle prossime urne ridimensionati, nessun problema, un giorno si tornerà nuovamente a governare, certo… non ripetendo gli errori commessi ma porgendoci in maniera antitetica a chi vuole un sistema a modello “miscuglio” come quello che attualmente stiamo vivendo!!!

Beppe, perdona quindi questo personale sfogo, ma non possiamo perdiamo la nostra essenza e soprattutto l’unica cosa che ancora ci resta: la speranza!!!

Ricordati sempre cosa scriveva Jean Jacques Rousseau: “Prendi la direzione opposta all’abitudine e quasi sempre farai beneâ€!!!

Ogni tanto ho il piacere di pubblicare qualche “lettera aperta” inviata al sottoscritto tramite questo blog, poiché le circostanze che vengono descritte, rappresentano situazioni di vita che ciascuno di noi può avere, direttamente o anche indirettamente, vissuto…
Ecco perché mi sembra giusto dare voce ad episodi che fanno riflettere, perché ci fanno comprendere come non sempre, i professionisti a cui lo Stato si affida, dimostrano essere individui integerrimi, ma bensì si scoprono essere “collusi” con un sistema affaristico, che punta esclusivamente ad avere un proprio tornaconto personale…
La vicenda qui descritta, rappresenta uno di quei casi e sarebbe bene che tutte forze “buone” legate alle istituzioni, prendessero spunto da questi episodi, per comprendere al meglio dove bisogna intervenire e soprattutto adottare quelle necessarie azioni di contrasto, affinché situazioni incresciose come questa di seguito raccontata, non abbiano a ripetersi… 
Infine, ritengo indispensabile che lo Stato (quello come dico sempre con la “S” maiuscola…), s’adoperi affinché tutti quei soggetti, che abbiano mostrato comportamenti ambigui, corruttivi e certamente fraudolenti, concludano immediatamente quella loro collaborazione (e non solo), avendo d’altronde evidenziato comportamenti sleali in quella loro libera professione…
Vi lascio quindi alla lettura della lettera:
“Egregio Dott. Costanzo, 
mi sovviene un episodio accaduto tempo fa in una società di trasporti sequestrata dalla Stato per infiltrazioni mafiose. 
Accadeva che l’amministratore nominato da un Tribunale anziché perseguire una rigida condotta improntata al rispetto delle regole e della legalità si prodigava a delle connivenze che avevano l’effetto di favorire e foraggiare i soggetti per i quali era sopravvenuta l’esigenza da parte dello Stato di attuare delle misure di sequestro delle quote societarie, a danno ovviamente della stessa società e degli inermi dipendenti (per la verità non tutti) che si prodigavano nel far sopravvivere la società da un incombente fallimento. 
Pensi proprio che sdegno ha provato il sottoscritto nell’assistere a tale scempio etico-professionale da parte di un uomo dello stato! 
Comunque le voglio dare un messaggio di speranza: anche se pochi, vi sono rappresentanti dello Stato che non si lasceranno mai piegare dal virus criminale-mafioso che ha contagiato la nostra comunità e, soprattutto, ci sono anonimi cittadini che non si lasceranno mai condizionare dal marcio insito in alcuni soggetti della nostra Società.
Non si fermi Dott. Costanzo, la prego… non si arrenda mai!!!