Non entro nel merito del referendum, dei cinque quesisti, di quanto ci stanno propinando come un qualcosa che dovrebbe modificare in meglio la nostra giustizia, etc, etc…
No, il sottoscritto sa già cosa farà domani e
non consiglierò nessuno di voi a seguire le mie scelte, d’altronde per imitare le mie valutazioni, bisogna essere liberi moralmente, sì… da qualsivoglia pregiudizio politico, da ogni forma di legame di partito, non bisogna avere legami di subalternità e soprattutto compromessi con chi negli anni vi ha favorito…
Per cui da questa selezione posso comprendere di aver perso già un buon 90% di lettori, ma non fa nulla si dedicheranno ad altro, ad esempio potranno visionare i loro preferiti “Tik Tok”, tanto in Italia si preferisce dedicarsi alle cazzate che ad affrontare i reali problemi quotidiani…
Ed allora Vi chiedo???
Perché i nostri parlamentari s’interessano di proporre un referendum sulla giustizia???
Considerato che da sempre pensano (esclusivamente) ai loro interessi personali e di casta, come potete credere che questa volta si stiano interessando dei problemi della giustizia e dei cittadini, d’altronde se leggete i quesiti, non si fa minimamente riferimento a noi, ma casualmente ai loro incarichi di politici e dei magistrati…
Continuando, perché debbono abolire leggi che finora sono andate bene o quantomeno non costituiscono di per se alcun grave problema per il nostro Paese, ad esempio il fatto che uno non possa ricandidarsi non è così essenziale per la comunità, lo farà qualcun altro al suo posto, ed invece no, ma guarda un po’ quanto interesse mostra la politica per noi…
Ed allora mi chiedo, perché non hanno proposto il divieto del cambio di casacca con la perdita immediata – nel caso in cui ciò dovesse accadere – della propria carica istituzionale??? Ad oggi sono stati 214 i parlamentari che da inizio legislatura sono passati per ben 304 volte ( sì… perché qualcun ha avuto l’ardire di transitare in altre liste più volte…), ed invece di preoccuparsi di realizzare un referendum per la decadenza da quegli incarichi, ci propongono domani quell’inutile referendum…
Ed ancora, perché non affrontare il problema dell’eutanasia e accanimento terapeutico, un argomento importante ridotto a problema di giurisprudenza, come se non ci toccasse davvero da vicino, un problema di grande attualità, ma che la nostra politica sembra rifiutare; a questo si oppone altresì un concetto simmetrico, quello dell’accanimento terapeutico, che ugualmente pone degli interrogativi di liceità ed anche il testamento biologico, quel documento con cui si registrano le proprie indicazioni di trattamento nel caso in futuro ci si trovi nella condizione di non poter più esprimere la propria volontà o venisse meno la propria capacità di intendere e comunicare, a causa di un incidente grave o per una malattia acuta e invalidante…
Ecco quanto sopra espresso rappresenta solo una piccola parte di argomenti fondamentali su cui discutere, ma come possiamo costatare, in questo nostro Paese si preferisce organizzare “referendum sulla giustizia”!!!
Comunque, per quanto sta accadendo nel mondo, credo che ne avremo ancora per poco…