Archivio per la categoria ‘incompatibilità’

E’ una di quelle circostanze che non ho mai compreso, nel senso che ritengo giusto che il Consiglio superiore della magistratura intervenga a difesa nel caso in cui un magistrato finisca sotto i riflettori di una qualche inchiesta giudiziaria o per delle intercettazioni che mettano a rischio la propria indipendenza quale condizione di imparzialità e quindi garanzia di uguaglianza, ma se esiste anche soltanto il dubbio che quanto sopra possa essere viceversa verificato o realmente accaduto, non sarebbe il caso di prendere in ogni caso delle precauzioni, come ad esempio il trasferire quel magistrato in un’altra sede???

D’altronde non si dice che: un dubbio è un dubbio, due dubbi sono un sospetto, tre dubbi una certezza??? 

Ma d’altronde voi aggiungere, chi dovrebbe essere libero dal giudicare??? Abbiamo visto quanto accaduto con lo “scandalo delle nomine”, che ha per l’appunto coinvolto proprio il Csm, già… l’organo che al di sopra delle parti avrebbe dovuto assicurare e garantire indipendenza e autogoverno alla magistratura, supervisionando tra l’altro anche la vita professionale di quei suoi magistrati.

Dimenticate le intercettazioni pubblicate alcuni anni fa su quel noto componente del Csm e presidente dell’Associazione nazionale magistrati, finito sotto indagine per corruzione e dalle cui conversazioni erano emerse informazioni sui modi in cui sarebbero stati pilotati gli incarichi in diversi uffici giudiziari??? 

Quanto sopra ha fatto pensare a molti di noi che quanto compiuto da quel Consiglio non sia stato realizzato in maniera libera “moralmente” (quantomeno permettetemi di averne il dubbio…), ma che esso possa essere stato condizionato anche soltanto da un voto, da uno di quei suoi componenti.

Sono certo che se si potessero controllare tutte le volte in cui ad esempio è stato chiesto il trasferimento a seguito di una proposta – certamente per motivi fondati, rappresentati da) qualcosa di ambiguo o quantomeno controverso – troveremo tutta una serie di decisioni della commissione, dove la maggioranza ha deciso di promuovere e/o bocciare anche solo con un voto contrario e/o favorevole quella istanza.

Ma non solo questo, sì perché basta semplicemente che alcuni di quei consiglieri si astengano per vedere così sfumare ad esempio, quella proposta di trasferimento per incompatibilità!!! 

Siamo alle solite, la politica ed i giochi di potere entrano a gamba tesa nella valutazione di quei particolari uffici non solo dei tribunali, ma anche delle procure, ovviamente il tutto a danno di una giustizia che dovrebbe essere giusta, imparziale ed equa, ma che di fatto si è dimostrata negli anni, discutibile, incerta, ma soprattutto disonesta!!!

Egr. Sig. Costanzo, 
mi permetto di inviare questa mia nota, in quanto ritengo il suo blog (a differenza di alcune testate giornalistiche certamente più note), tra i pochi siti web “liberi”, ove opinioni e notizie circolano in piena libertà e senza condizionamenti.
Ho letto stamani un articolo https://catania.livesicilia.it/2019/07/03/piazza-in-conflitto-di-interessi-decadenze-allordine-dei-medici_501391/ nel quale viene evidenziato un conflitto d’interesse…
Leggendo l’articolo mi sono chiesta: se dovesse decadere dall’Ordine dei Medici l’attuale Presidente Piazza, chi dovrebbe sostituirlo, forse la sua vice, Dott.ssa Catalano???
Ecco il motivo per cui trasmetto Lei quanto a suo tempo avevo anticipato a quelle testate “on line“, dove tra l’altro, rappresentavo il conflitto d’interessi ricoperto dal “Vice Presidente” di quell’Ordine dei Medici, con la carica politica ricoperta e precisamente, quella di Coordinatore Provinciale di Catania del movimento #diventerà bellissima, del Presidente Nello Musumeci (“partito politico italiano di orientamento autonomista e meridionalista, attivo in Sicilia, ispirato ai valori cristiani e sociali della civiltà europea e mediterranea” – nota Wikipedia ). 
La prego quindi ove possibile, di pubblicare la seguente nota trasmessa, a conferma di quelle mie personali titubanze:
Preg.mo *****************
desideravo portare a conoscenza  sulla nomina a Coordinatore Provinciale di Catania del movimento politico “#diventeràbellissima“, Dott.ssa Catalano, sia per quanto concerne la procedura di elezione per alzata di mano, ma soprattutto per quanto dichiarato dall’Autorità Anticorruzione (ANAC) sulla incompatibilità dei Presidenti degli Ordini con incarichi politici.
Facendo seguito quindi su quanto riportato nel suddetto post, Le trasmetto copia dello Statuto della “Fondazione dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Catania”, che specificatamente, all’art. 2 – Scopi Istituzionali – dichiara: “la fondazione non ha scopo di lucro ed è apartitica ed apolitica“.
Quanto sopra è di facile intuizione, in quanto avendo la stessa tra i propri fini, quello di sostenere l’attività dell’ordine, ma soprattutto gli Enti pubblici e privati che agiscono nel campo degli studi finalizzati al miglioramento della salute, si comprende come ciò possa costituire una conflittualità, in particolare per quegli interessi economici che vengono a determinarsi tra le parti, in particolare con le strutture private… 
Desideravo inoltre ricordare come, durante il congresso svolto dal movimento #diventeràbellissima presso l’Hotel Nettuno, nessuno tra i propri iscritti di Catania, avesse votato per la Dott.ssa Catalano, a dimostrazione di ciò posso confermare che non vi è stata alcuna verifica dei tesserati presenti iscritti al movimento.   
Inoltre, posso dichiarare che altri soggetti presenti a quella riunione si erano proposti per quell’incarico, ma sono stati immediatamente “bloccati” dall’Assessore Razza, che per “acclamazione” (pochissimi applausi, in particolare compiuti da quei soggetti che risultavano estranei in quanto non iscritti), ha deciso per tutti i tesserati, nominando quale “Coordinatore Provinciale di Catania”, la Dott.ssa Catalano. 
Mi dispiace, ma ritengo che quanto accaduto in quella sede, rappresenti qualcosa di veramente disdicevole in quanto non ha garantito il principi di voto e di democrazia, cui certamente ciascuno di quei suoi iscritti aveva diritto.
Ringraziando per l’attenzione, mi permetto d’allegare i documenti sopra esposti, con l’auspicio che sin d’ora, chi dovrà valutare eventuali avvicendamenti, possa decidere in maniera corretta.
Distinti saluti
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