Archivio per la categoria ‘imposte’

Ho scritto in questi lunghi anni sulla capacità di adattamento delle associazioni criminali a seconda del territorio in cui operano e di conseguenza, del loro modus operandi in tutte quelle operazioni di riciclaggio…

D’altronde ritengo banale ripetermi, perché è evidente a tutti come quegli utili provenienti dal narcotraffico, vengano reinvestiti in attività d’impresa “legali”, diversificate nei vari settori, ad esempio quello immobiliare, delle costruzioni, della logistica o ancora, nella gestione dei rifiuti, per passare ai servizi quali ad esempio la cessione del credito, la sicurezza, la ristorazione, il settore turistico alberghiero, i locali notturni e per continuare, le scommesse, le attività di compro oro, etc…

Ormai, la velocità con la quale quelle consorterie mafiose riescono – anche grazie alle piattaforme web – a riciclare denaro è diventato qualcosa di difficile comprensione e per le forze dell’ordine – specializzate in reati reati finanziari – riuscire a comprendere quali procedimenti di riciclaggio siano stati posti in atto (vedasi ad esempio la compravendita di crediti fittizi per indebite compensazioni oppure la fatturazione per operazioni inesistenti o quelle false compensazioni di crediti tributari) diventa difficile se non impossibile…

Comprenderete inoltre che si tratta di reati fiscali di grande insidiosità, che richiedono una risposta repressiva celere, certa ed incisiva!!!

Vediamo peraltro ogni giorno come talune società e i loro “prestanome”, utilizzino specifiche condotte fraudolente, schemi simulatori, documentazioni false e altri mezzi illegali (talvolta particolarmente sofisticati e certamente di difficile accertamento), per evadere le imposte previste di legge o ancor peggio per provocare su altri evasione e complicità.

E’ evidente quindi che le scelte fin qui applicate dalla normativa vigente non siano valide, d’altro canto, se l’evasione in Italia incide per quasi 100 miliardi, è evidente che qualcosa non funzioni e quindi, coloro che oggi stanno governando questo Paese, invece di perdere il loro tempo in sterili combutte propagandistiche, dovrebbero iniziare a lavorare seriamente, sia per ridurre tutta questa propensione all’evasione, che per eliminare di conseguenza, tutte quelle attività certamente illegali!!!

Complice il nuovo balzo delle quotazioni dei prodotti raffinati (sia benzina che gasolio abbondantemente sopra i mille dollari la tonnellata), si segnalano nuovi rialzi dei prezzi dei carburanti alla pompa.

La media nazionale dei prezzi in self service della benzina supera quota 1,99 euro/litro (con la media delle compagnie a due euro netti), quella del gasolio è a 1,92 euro/litro e si appresta a superare il picco del 2023 raggiunto a fine gennaio. Quanto all’accisa mobile, la soglia indicata nel Def per far scattare il taglio è superata (sulla media mobile) da un paio di giorni. Quanto ai prezzi di oggi, stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio. Stessa mossa per Tamoil, mentre per IP registriamo un rialzo di un centesimo al litro su benzina e gasolio.

Petrolio in crescita di 1,3% a 88.77 dollaro statunitense/barile.

Complice la scelta dell’Opec, il cartello dei Paesi produttori di petrolio, che ha limitato l’estrazione di petrolio in un momento già reso complicato dal basso livello delle scorte di prodotti raffinati e dalla prossima entrata in manutenzione di due importanti raffinerie in Nordamerica, i listini stanno schizzando verso l’alto. Il paragone più diretto è con il record storico del marzo 2022, quando la benzina riuscì a toccare i 2,137 euro al litro e il gasolio rispose con la sonora cifra di 2,122 euro, in entrambi i casi “soltanto†nella più economica modalità self-service.

Allora, a raffreddare i prezzi con uno sconto delle accise di 25 centesimi più Iva intervenne il governo. Oggi, in una situazione economica perfino peggiore, l’attuale esecutivo ha scelto invece di non scegliere. Secondo la sua interpretazione del “Decreto Carburanti†del 2023 in modo restrittivo, il governo non ritiene esistano le condizioni per attivare l’accisa mobile, quel meccanismo cioè che consente di tagliare le imposte sui carburanti per far fronte a una situazione di emergenza causata dall’aumento oltre una determinata soglia dei prezzi.

Un articolo del mio amico Giorgio Petrolo…

Il nostro paese è specializzato in truffe!!!

Leggere infatti dell’ennesimo mancato pagamento di tasse e imposte, bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio di denaro, ormai non fa più… ne caldo e ne freddo!!! 

D’altronde basti vedere quanto accade a molti nostri politici seduti in quelle poltrone del Parlamento, in particolare a quelle loro attività imprenditoriali, con centinaia di migliaia di euro che non si sanno che fine facciano, eppure alla fine, tutto continua in maniera lecita, già… tra una illegalità di fatto conclamata!!!

Sì… le forze dell’ordine compiono ogni giorno il proprio lavoro, ovviamente quando ciò non gli viene impedito, debbo dire in maniera egregia, ma quanto poi quel lavoro serva, beh… questo è tutto da scoprire!!! 

Ripeto, nulla a che dire sulle indagini compiute dalla nostre “Guardia di Finanza” che determinano solitamente quei provvedimento di sequestro preventivo tra beni mobiliari e immobiliari (emessi dai Gip del Tribunali su richiesta delle Procure), patrimoni che vengono poi gestiti dal tribunale attraverso i propri nominati amministratori giudiziari… 

Ma purtroppo gli escamotage per bypassare quei controlli e soprattutto quei sequestri sono ben conosciuti in quegli ambienti, in particolare da quegli addetti ai lavori, difatti, se da un lato quell’operato svolto sembra condurre effettivamente a quei voluti principi di legalità, dall’altro, basta poco a quei truffaldini, sì… potrei affermare non più di un giorno, per ripartire nuovamente con una altra società, limpida e cristallina, in particolare agli occhi delle Prefettura e delle Camera di commercio…

Come si dice: morto un Papa se ne fa un altro e tutto ricomincia d’accapo!!!   

Vi ricordate quell’articolo sull’Espresso…
Era di qualche anno fa e spiegava in quali modi il nostro Parlamento avesse votato all’unanimità e senza astenuti (ma va…) un aumento di stipendio per i propri parlamentari, pari a circa Euro 1.135,00 al mese…
La mozione era stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali…
Riepilogando, riporto quanto riportato dalla testata giornalistica:
STIPENDIO: Euro 19.150,00 al mese;
PORTABORSE: circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente un parente o un familiare);
RIMBORSO SPESE AFFITTO: circa Euro 2.900,00 al mese;
INDENNITA’ DI CARICA: (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00), tutti ovviamente esenti da tasse…
Inoltre, veniva concesso un 
TELEFONO CELLULARE: gratis;
una
TESSERA DEL CINEMA: gratis;
una
TESSERA TEATRO: gratis;
una
TESSERA AUTOBUS – METROPOLITANA: gratis;
vari 
FRANCOBOLLI: gratis;
e
VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis;
stessa cosa per la  
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis;
o per andare in 
PISCINE, PALESTRE, CENTRI BENESSERE: gratis;
i biglietti ferroviari… ??? ovviamente gratis;
stessa cosa per gli AEREO DI STATO
alle AMBASCIATE si entra gratis;
come nelle CLINICHE;
per le ASSICURAZIONE INFORTUNI: gratis;
mentre per quelle ( che pagheremmo volentieri…) ASSICURAZIONE MORTE: gratis;
poi c’è
L’AUTO BLU CON AUTISTA: gratis;
o il RISTORANTE: gratis (soltanto nel 1999 sono riusciti a mangiare e bere gratuitamente per Euro 1.472.000,00).
Inoltre, hanno intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a oltre 40 anni di contributi (allora… nel frattempo in questi anni c’è stato un innalzamento dell’età pensionistica…);
Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. ( per esempio, hanno a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta per sempre a loro servizio…);
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.
La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !! 
Ora vi chiedo… o ancor meglio chiedo al nostro ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi ( ma vale anche per quello attuale…): invece di promuovere referendum del cazzo… o cercare leggi elettorale compiacenti per stare ancora seduti su quelle poltrone… perché non si cerca di fare una legge che abolisca una volta e per sempre (senza alcun possibile ritorno di questi ingiuste concessioni…) i privilegi di tutti quei parlamentari e dei vari consiglieri regionali, comunali, ecc…

Ovviamente quanto sopra, non sarà possibile leggerlo sui nostri “censurati” mass media, per fortuna che esiste ancora il libero web, con il quale è possibile far conoscere a tutti le informazioni di cui sopra e che potranno non solo essere lette da tutti, ma potranno diventare quel motivo principale di cambiamento delle coscienze, che porterà certamente, più prima che poi, a quel profondo rinnovamento di questa nostra attuale classe politica…

Catania si veste ogni giorno di più del “Made in China”.
Girando per la città, troviamo ovunque sempre più attività commerciali cinesi, dal centro fino alla periferia,   
Già è strano… mentre i nostri negozi italiani chiudono, loro ne aprono mensilmente di nuovi…
Da cosa possa dipendere questo fenomeno o chiedersi a chi dare colpe è un concetto limitato, se pur diffuso… e appartiene a quelle abituali chiacchiere di strada, che non trovano mai alcun fondamento certo…
Di contro, bisognerebbe chiedersi se dietro quelle semplici considerazioni, non si celino interessi ben più consistenti, rispetto a quanto si voglia a noi far credere…
Infatti, a differenze di altre città del mondo, dove l’integrazione ha dato modo a questa comunità di esprimere quella loro cultura orientale, qui da noi… c’è il nulla…
Si… qualche ristorante sparso qua e là… ma niente di più, la loro comunità resta di fatto…nell’ombra e non si sa nulla di essi, come, non se ne conosce il numero esatto e la loro reale identità…
A differenza quindi di quelle note capitali, dove i profumi d’incenso, le composizioni architettoniche con pagode colorate e piene di luci, rappresentanti di uno stile riconosciuto da tutti, in particolare dai turisti che ne sono attratti… qui da noi vi è soltanto l’oscurità…
Già, perché a differenza nostra, in quelle città non si trovano solo negozi commerciali, ma vi sono aree estese nelle quali è possibile trovare di tutto: ristoranti pieni di prelibatezze gastronomiche, teatri e musica con balli tradizionali, prodotti tipici, ceramiche decorate, essenze e profumi, tessuti e abiti folcloristici, imitazioni di armi orientali, centri specializzati in medicina alternativa (ago puntura) e farmacie di naturopatia, centri estetisti (da non confondersi con i nostri equivoci “centri massaggi”), scuole di madrelingua, tutti rappresentanti di una profonda cultura millenaria…
Da noi viceversa, non sono qui per investire… ma per vendere esclusivamente i loro prodotti commerciali e gli utili realizzati, rientrano immediatamente in patria…  
Quindi mentre il nostro splendido “Made in Italy” viene perso… di contro quello cinese va annualmente facendo utili miliardari!!!
Dopotutto, come fargli concorrenza quando anche i nostri imprenditori, hanno preferito delocalizzare la loro produzione, avendo utilizzato la loro manodopera e materie prime, riservandosi esclusivamente quel loro marchio (non si sa ancora per quanto…) per la commercializzazione…
Ora quindi che le matrici e i modelli sono nelle loro mani, che la manodopera e le materie prime… anche, che la qualità (un tempo punto di forza del nostro paese) è stata, in questi ultimi anni, da loro eguagliata, diventa difficile se non impossibile contrastare il mercato mondiale, avendo anch’essi iniziato a produrre con propri marchi, copie analoghe dei nostri prodotti…
Ormai – per quanto ne dicano ancora quegli isolati imprenditori del “made in Italy”– non ci si accorge più delle differenze, ma soprattutto i loro prodotti (criticati per la scadente qualità dei materiali e delle rifiniture…), sono ormai giunti ad essere stati imitati alla perfezione… potrei aggiungere “identici” se non migliori agli stessi originali, con un prezzo però di vendita, inferiore anche del 70%.
Ora i nostri imprenditori –quei pochi che non hanno ancora chiuso i battenti– schiacciati da questa concorrenza cinese, dichiarano che la differenza dipende dalla contribuzione irregolare e soprattutto dal mancato pagamento delle imposte, che secondo quest’ultimi non viene effettuata da quelle attività…
Non si tratterebbe quindi di ricercare motivazioni dipendenti dalla diversificazione della domanda, dai prezzi più bassi, dall’utilizzo di materiali scadenti di qualità nei loro prodotti e dello sfruttamento della manodopera nel loro paese d’origine… qui si tratta d’analizzare l’aspetto fiscale e contributivo… l’applicazione di quelle normative previste, verificando attraverso controlli, se la manodopera presente in quelle attività è regolarmente registrata e se quegli imprenditori cinesi, pagano regolarmente le tasse in Italia? 

Ho letto infatti da uno studio della Gdf, che questi commercianti all’inizio della loro attività, si comportano in modo irreprensibile sia nei confronti degli Enti previdenziali che del fisco… Ma appena viene superato l’anno d’attività, questi, adottano analoghe metodologie del tutto “italiane” e cioè, cambiano la propria ragione sociale, abbandonando la precedente gestione e lasciando ad essa, tutti quei mancati pagamenti d’imposte che poi si dimostreranno evasi. ma difficili da recuperare… in quanto nel frattempo sono sparite sia le società, che i loro rappresentanti legali…

Fatta la legge… trovato l’inganno!!!
Per concludere vorrei aggiungere una riflessione: nella nostra isola, in particolare nella nostra città è evidente a tutti che dietro questo business milionario, ci sia la nota criminalità organizzata (per nulla seconda a quella cinese…) e che quest’ultima, non sta certamente lì a guardare; infatti, se non direttamente partecipe, avendone accordato il permesso d’operare…  fruirà quotidianamente di una parte dei benefici prodotti da quelle loro attività!!!