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Già… dice un detto popolare: “Dio li fa e poi li accoppiaâ€!!!

Un modo perfetto che viene usato quando c’è molta affinità tra gli accoppiati di turno, nel caso specifico di quei ladri e corruttori che sotto quell’ombrello politico e mafioso, si sentono protetti, quasi  fosse stato propriamente Dio ad unirli…

Ma d’altronde si dice che le persone si trovano bene tra loro proprio perché accomunate da certe particolarità e nel loro caso specifico sono il potere, il denaro, il controllo del territorio e quindi della società civile, quelle infide caratteristiche che li complementano…

Già… si è come circondati da questi sleali e falsi menzogneri e a quei pochi cittadini “perbene” non resta che rimanere bloccati, sì… quasi fossero impotenti o immersi nelle sabbie mobili; tra l’altro la circostanza più assurda è che non riescono a liberarci da questa viscida viscosità che non varia neppure se si prova a cotrastarla, anzi più quella massa viene sollecitata, maggiore è la sua trasformazione in qualcosa di più melmoso, quasi ci si trovasse nel fango!!! 

Ed allora viene da chiedersi perchè Iddio non elimini questa feccia dalla terra, così fortemente legati appassionatamente, ma non solo, continuando a fare danni, gli stessi a cui purtroppo assistiamo quotidianamente!!!

Non so che dire… forse Egli preferisce vedere questi individui attirarsi a vicenda affinchè quel grado malevole ed inaffidabile abbia continuità e quindi modo di evolversi??? Ma, sarà che ritiene più stimolante osservare ogni giorno quelle collusioni e scoprire di contro come quel suo popolo “ingenuo” siciliano… soffra!!!

Ma d’altronde viviamo in un mondo ingannevole e ipocrita, difatti quei ladri e corrotti sono perfettamente paragonabili all’immagine riportata di quei corvi: già, siete così ingenui che neppure questa volta avete dubitato per un istante, di quanto anch’essi fossero falsi!!!

Oggi 26 Febbraio, alla recita dell’Angelus, le parole del Papa sono le seguenti: la tentazione di rimuovere Dio, di mettere ordine da soli in se stessi e nel mondo contando solo sulle proprie capacità, è sempre presente nella storia dell’uomo…
Benedetto XVI nel commentare le letture della liturgia, parla delle tentazioni di Gesù nei 40 giorni nel deserto… 
Volerci oggi fare credere che le debolezze dell’uomo, possono portare ad uno stato di abbandono e di solitudine, quando vengono a mancare certezze e dove si sentono mancare quegli appoggi rappresentati dalla famiglia, dai parenti, dagli amici, da un lavoro stabile, dal futuro incerto, quella condizione instabile…, come quanto anche il nostro Stato ci da, nel non sapere a cosa si andrà incontro…
Ecco volerci fare credere, che tutte queste incognite, queste problematiche, possano quindi condurre ognuno di noi a dover essere tentati…, da quella tentazione quindi di voler rimuovere Dio… mi sembra veramente una follia…
Sperare o meglio volerci fare credere che soltanto attraverso la fede, passi l’unica strada che possa rappresentare un riparo, rappresenta quanto di più semplice, qualche mediocre mente umana, nel terzo millennio, possa sperare di volerci fare credere.
Parlare ancora oggi del diavolo, quale pericolo costante, quale motivo delle nostre debolezze, attribuire le nostre colpe…, ad un essere fantasioso e volerci poi fare credere che quanto si dice sia anche vero… ma per favore…
Invece…è proprio il contrario!!! 
Godere di quella propria capacità nel non doverci affidare e sperare che quotidianamente tutti i nostri problemi, possano essere risolti da un essere superiore, ci permette di crescere e proprio attraverso questa crescita si può cercare, se necessario, di ricercare dentro di se, quella conoscenza interiore, per fare così entrare Dio… finalmente dentro di noi…
Ma per far ciò, non è più necessario avere intermediari, che parlino per Lui, dopotutto a nessuno di loro è stata mai data questa opportunità…
Dio non ha bisogno di suggeritori, non ha bisogno di nessuno che parli per conto Suo…, egli e dentro di noi e fuori di noi… ci lascia intatti nel decidere le nostre scelte… quel meraviglioso ” libero arbitrio ” dove ognuno può fare ciò che meglio ritiene giusto, senza il dover credere e sperare che le proprie azioni terrene, un giorno saranno giudicate…in una eventuale possibile altra vita…
L’uomo incarna dentro se il bene ed il male…, ogni giorno con le proprie azioni mostra il proprio essere, e anche coloro che oggi vorrebbero fare da ” morali insegnanti ” protetti da un quel abito talare, dimostrano di non esserne  immuni, a dimostrazione di ciò, basti osservare come a volte proprio loro, nascondendo quella perversa indole… danno sfogo alla propria malvagità… ( vedasi quanto accaduto proprio in questi giorni dove la procura di Catania ha aperto un fascicolo su fatti di pedofilia su un sacerdote di Acireale… ).
Questo è un momento fondamentale per l’uomo, rappresenta il momento propizio per rinnovare e rendere più vero il nostro rapporto con Dio, rivedere quanto inculcato da bambini dalla nostra religione ( lo stesso vale anche per tutte le altre religioni, ovviamente ), farci credere che quanto scritto e detto sia vero ed evitare quell’ unica possibilità di ricercare noi, la verità… quell’unica verità che farebbe crollare un sistema come quello ecclesiastico…
Oggi si può ricercare attraverso gli scritti, gli studi, sui libri pubblicati, rivalutare quanto considerato apocrifo, e verificare se quanto ci è stato detto rappresenta la verità…
In maniera critica, l’uomo gnostico ricerca e ritrova quindi dentro se stesso Dio e la sua vita prende a trasformarsi ed a completarsi pienamente senza bisogno di ricercare altrove, ed in particolare in quei locali di culto, qualcosa che già possediamo di nostro, dove qualcuno con l’inganno vuole condurci e dove siamo portati ad ascoltare soggetti che comunque e sempre mostrano i propri limiti…
Circondati da tutte quelle immagini e statue, si cerca di affidare a loro, i nostri problemi e le nostre speranze, proprio come degli idolatri pagani, a differenza invece di quanto proprio quel loro Dio da sempre vieta:  â€œ Non ti fare scultura ne immagine alcuna, delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.†(Esodo 20:4-6)… 
Strano vero… ma non è altro che il nostro 2° comandamento… dettato a Mosè…