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Ma è proprio vero che denunciare conviene sempre???
Dispiace dover dire ciò… ma non sempre compiere il proprio dovere di cittadino  dimostra come quelle stesse denunce, conducano a far emergere la verità…
Già, ci sono circostanze in cui alle Istituzioni, quelle denunce presentate… danno soltanto fastidio!!!
Riprendo quanto ho letto quindi qualche sera fa, in un’intervista realizzata a Paolo Borrometi, un giornalista siracusano, che con estremo coraggio, ha saputo raccontare il malaffare compiuto in Sicilia, in particolare da quella mafia “Aretusea”…
Dichiara: “Denunciare conviene sempre”!!! 
E’ con questa rilevante affermazione che si presenta questo nostro conterraneo giornalista… Certo, sarebbe meraviglioso se tutti in quest’isola e non solo, facessero il proprio dovere, ma vorrei per un momento esaminare con Voi, quanto realmente accade…  

Innanzitutto chi dovrebbe denunciare???
Sì… sarebbe corretto dividere i soggetti!!!
Ci sono infatti coloro che trovandosi coinvolti in situazioni “personali” (tali da non riuscire più a trovare soluzioni alternative ai loro problemi), realizzano in quella manifesta denuncia, l’unica procedura loro rimasta per uscire da quella particolare condizione…
Tra quest’ultimi troviamo ad esempio alcuni imprenditori, commercianti, esercenti, che torchiati da quella morsa imposta, meglio conosciuta come “pizzo”, non riescono più a far fronte ai loro impegni e logorati da quelle coercizioni, decidono di farla finita, chiudendo le proprie attività oppure denunciano i propri aguzzini…
Viceversa, vi sono altri che beneficiando direttamente di quel sistema criminale, hanno potuto crescere, alimentando anno dopo anno quel proprio business, garantendo alla propria attività –grazie a quelle particolari amicizie– appalti e ordinativi, dei quali certamente non sarebbero mai potuti pervenire…
Tutto ciò, ha permesso loro, d’espandere verso altre realtà di mercato quella propria attività sia produttiva che di commercializzazione…
Da quanto sopra si comprende come questi rappresentano concretamente, gli unici settori che in talune circostanze, potrebbero condurre a denunciare quel “sistema”…
Ma tutti gli altri, già gli altri… dove sono…???
Mi riferisco a coloro che svolgono la loro mansione all’interno di quei palazzi Istituzionali, a quei funzionari che operano presso le giunta comunali, provinciali, regionali, quelli che hanno responsabilità nei settori dell’amministrazione, oppure tutti quei dirigenti che hanno avuto quegli incarichi grazie alla politica, proseguendo con i dipendenti delle PA, ecc…
In questo elenco, dovremmo certamente inserire tutti i professionisti, in particolare quanti vengono a conoscenza di situazioni ambigue, che evidenziano fatti gravi o circostanze che non permettono sicuramente di esularsi dai propri compiti a cui si è chiamati…
Ovviamente andranno sommati tutti gli operatori delle società private… che anch’essi, direttamente o indirettamente, verranno possibilmente a conoscenza di situazioni che forse andrebbero denunciate…
Infine, ci sono quei restanti cittadini, quelli che non fanno parte di quanti riportati sopra… parlo dei pensionati, gli studenti, i disoccupati, i precari, e perché no… inseriamo pure gli innocenti bambini.
Ed allora vorrei sapere… com’è possibile che ogni giorno vengono evidenziate truffe ai danni delle PA, arresti tra i dipendenti sleali, corruzioni ad ogni livello, comportamenti disonesti, attività fraudolente, controlli delle forze dell’ordine che evidenziano evasioni e scorrettezze nei bilanci, senza che mai nessuno le denunci prima…
La verità è una ed una soltanto: NESSUNO DENUNCIA!!!
Già, nessuno denuncia… perché a nessuno interessa farlo, ciascuno d’altronde salvaguardia quella propria posizione sociale o quella dell’ufficio di competenza rappresentata dal proprio ruolo… d’altronde perché esporsi per mettersi in cattiva luce nei confronti dei colleghi, di tutti gli altri… ed ecco quindi che si evita d’intervenire, anche quando si è a conoscenza o in presenza di fatti gravi…
Quando di contro ciò viene realizzato, è solitamente perché costretti… ad esempio, a seguito di un’indagine, va dimostrata la propria estraneità alle forze dell’ordine, oppure perché a volte denunciando, si gode di un proprio tornaconto, ad esempio si sopravanza il proprio superiore oppure lo si mette in cattiva luce, affinché venga successivamente privato da eventuali gratificazioni, ma anche questa particolare condizione… è alquanto difficile che si realizzi…
Vorrei però concludere, evitando di parlare di tutta quella serie d’individui meschini e omertosi, in particolare di quei miei conterranei, vorrei cdi contro esprimere un plauso a chi ha il coraggio di denunciare, di essere se stesso, a chi sa a quale difficoltà andrà incontro denunciando, pur conoscendo tutte le “rotture di cogl…” che ci saranno proprio a seguito di quelle denunce!!!

Ad esempio, presentarsi a proprie spese, presso il Tribunale nel quale si è stati convocati, a volte questo posto a centinaia di chilometri di distanza dalla propria residenza, dover perdere giornate lavorative, rispondere alle domande dei magistrati ed a quanti, difensori della parte lesa, metteranno in discussione tutto… dalla vostra professionalità, fino ad incrinare (inutilmente…)  la vostra persona… sì, con domande tendenziose, che proveranno ad intaccare la vostra dignità…
Loro… proveranno a fare ciò, sono individui che non hanno mai avuto alcuna morale, figli che da generazioni vivono in quel sistema del “gattopardo” che li ha perfettamente instradati, un mondo mafioso e clientelare con il quale da sempre vanno a braccetto… e dal quale hanno imparato alcune metodologie truffaldine, non per nulla, quella loro categoria, risulta essere in questo nostro Paese, tra le prime in classifica per evasione e mancato pagamento dei tributi!!!
Caro Dott. Borrometi, il sottoscritto comprende perfettamente il suo messaggio, che ovviamente approva in ogni sua consonante e vocale, ma so anche come questa terra, evidenzi un’enorme differenza tra il dire ed il fare… perché il più delle volte, quelle denunce, vengano solitamente fatte ribaltare o quantomeno insabbiate ed è il motivo per cui oggi, la maggior parte dei nostri conterranei, non fa niente e mi consenta di aggiungere… anche da chi dovrebbe fare!!!
Sono rammaricato di aver letto delle minacce subite a causa del suo lavoro, saper di trascorrere le proprie giornate sotto scorta… non è propriamente quanto una persona nella propria terra… aspiri, ma purtroppo, ciò è quanto accade da noi, quando ci si dedica a smascherare collusioni e corruzioni, a cui solitamente, quell’associazione criminale ed una parte dei soggetti di cui mi riferivo sopra, fanno affari…
Ma fintanto ci saranno soggetti come Lei… come quel giornalista della Rai nella vicenda di Ostia ed altri ancora che, pur provando paura, sanno contrastare con coraggio e con le parole la violenza di quei soggetti, ecco per quegli individui e per quella criminalità organizzata, non ci sarà mai alcun futuro e neppure per coloro, che quotidianamente si prestano a dare la propria disponibilità favorendola!!!
Come diceva Borsellino… “È normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti“.


Una cosa giusta la dice: “Si parte con quello che la Sicilia mette a disposizione dei siciliani“!!!

Infatti, se considerate che mentre – da Milano Centrale a Venezia Mestre un bus impiega h. 2,50 mentre il treno diretto impiega h. 2,13 – da noi per andare da Catania a Palermo, si sa quando si parte e non si sa quando si arriva… 
Ecco quindi il leader della lega Matteo Salvini, che avendo compreso la realtà siciliana “medievale” dei nostri trasporti, si è presentato all’alba per salire sul treno che da Trapani l’ha portato a Castelvetrano. 
Di partire è partito… di arrivare, non so dirvi se è giunto a destinazione… 
Comunque, ormai il tour è iniziato e si cerca ora, prima del 5 Novembre, di raccogliere sempre più consensi in vista di questa campagna elettorale siciliana…
Per cui, il treno l’ha conosciuto ed ora proverà a viaggiare sui nostri pullman… che lo porteranno in giro per tutta l’isola!!!
Certo, i nostri burocrati, avendo saputo anticipatamente di quella visita, hanno cercato di rendere ordinate quelle stazioni e più puliti quei convogli; gli stessi percorsi, sono stati inoltre rassettati, sradicando tutte quelle erbacce adiacenti il percorso del treno!!!
Parliamo ovviamente ancora di treni che viaggiano a gasolio… e mentre in Europa e nel Centro-Nord si viaggia ad alta velocità, ma da noi si sa, si viaggia… ed è già qualcosa.
D’altronde, potremo considerarli dei veri e propri viaggi culturali, itinerari che sembrano riprendere antiche suggestioni letterarie del “Gattopardo“, a modello di quelle gite fuori porta del Duca Tomasi di Lampedusa, tra schiamazzi, costumi d’epoca, cimeli e oggetti antichi, che danno sì quel senso di partenza, ma mai quello d’arrivo…
Parlare d’infrastrutture in Sicilia è utopia… autostrade in condizioni pessime, dirigenti, funzionari e politici indagati, imprese affidatarie dei lavori, che hanno fatto la “cresta” su progetti mai finiti e a volta mai esistiti e non voglio toccare la dolente nota sugli appalti e sulle mani che la mafia ci ha messo sopra …
La stessa Codacons, alcuni anni fa, ha evidenziato come tutte le autostrade Siciliane siano insicure, spesso impercorribili e comunque prive di quella necessaria manutenzione. 
Si sono inoltre rivolti alle relative Procure, per accertare le ragioni e le responsabilità della omessa manutenzione e messa in sicurezza delle stesse, per salvaguardare l’incolumità non solo dei Siciliani, ma anche dei tanti turisti che nei mesi estivi, transitano nella nostra isola, in ciò che si vorrebbero ancora definire… autostrade!!!
Per dimostrare le condizioni attuali, allegherò in questi giorni sul mio profilo social, un video inviatomi alcuni giorni fa, da una mia amica (Marina), che dopo essere stata a Catania per una conferenza e rientrata nuovamente a Palermo: bene (o meglio male…), il video evidenzia le attuali condizioni di quel percorso autostradale (all’incirca 250 Km) con una durata incredibile di ben h. 4,30!!! 

Strabiliante… un sogno che sembrava reale!!!
Mi trovavo in una posizione sopraelevata, posta al di sopra di una grande sala ed osservavo sotto di me lo svolgersi di un gioco…
Un attiguo spettatore mi ha chiarito che stavano per nominare i deputati della regione siciliana…

Ah… sì, finalmente riconosco quella sala, grazie ad alcuni suoi partecipanti, era “Sala d’Ercole” ed io mi trovavo a Palazzo D’Orleans…
La competizione era semplice…
Per svolgere quel gioco era fondamentale avere delle sedie e nel loro caso, utilizzavano delle poltrone…
Tante poltrone per quanti sono i candidati e a vincere saranno gli ultimi settanta concorrenti che rappresenteranno il numero massimo previsto di deputati…
Accanto a me un’orchestra, attendeva un maestro che desse con il tocco della sua bacchetta l’inizio, per far suonare quella musica che sa tanto di Sicilia…
Ecco, sento partire alcuni accordi, strumenti in sottofondo… ma l’ho riconosciuta, è la musica di Nino Rota, di quel suo valzer, motivo centrale della sequenza del ballo “Il Gattopardo”… 
Peraltro, quale altra musica si poteva scegliere per quel giorno, un 5 Novembre da ricordare ai posteri, soprattutto per la presenza in quelle liste, di molti “singolari” partecipanti…
Ah… ovviamente c’era una variante al gioco: le poltrone non erano posizionate al centro, ma bensì di fronte la sala…
Erano poste su tre file, una a sinistra, una a centro e quella a destra… a cui erano state aggiunte altre cinque poltrone, messe di lato, a parte… quasi fossero escluse da tutte le  altre…  
Ovviamente nel posizionarsi, ciascuno poteva scegliere dove stare… e si poteva spostare, tra quelle poltrone, mettersi a metà… ad esempio, ci si poteva sedere posizionare in quelle file vuote, tra quella centrale e quella di sinistra o destra…
Potremmo definire ciascuno di loro degli innamorati di quel “centrosinistra o centrodestra” e soltanto chi era in possesso di una stella poteva sedersi in quelle cinque poltrone messe in disparte…  
Ecco quindi vederli lì… in tanti, impazienti… in quella sala enorme stracolma… tutti pronti ad iniziare quel gioco, con di fronte ad essi, quella serie di poltrone vuote.
All’improvviso… parte la musica e tutti i giocatori iniziano a ballare, chi a coppie, uomini con donne e chi ha preferito ballare con un proprio affine… riscontro alcuni uomini abbracciati ad altri uomini, ah… che ridere, un vero spasso…
Ovviamente ci sono molti che preferiscono ballare da soli, centinaia di concorrenti che danzano, ruotano… finché all’improvviso la musica s’interrompe!!!
Inaspettatamente, ciascuno di essi, quasi fossero dei felini, scattano all’improvviso per raggiungere quella loro preda…  tutti iniziano a correre verso l’altra parte della sala, per aggiudicarsi una poltrona!!!
Un vero casino… spintoni, urti, ingiurie, botte, offese, spallate, c’è chi cade e chi viene sopraffatto, in quel disordine… c’è chi siede su una poltrona già occupata e chi sale su altri, schiacciando di conseguenza quanti sotto, infischiandosene di recare lesioni o quant’altro…
Un marasma generale, che ha causato una completa confusione, c’è chi è andato a destra e chi correva verso sinistra… chi si seduto al centro e poi ha deciso d’alzarsi per sedersi da tutt’altra parte, non si capiva niente, soggetti della stessa coalizione che si ritrovano in opposti schieramenti… forse, solo i cinque stellati hanno la fortuna di trovare libere quelle loro sedie e difatti si sono tranquillamente accomodati…
Ah… certo, uno è rimasto in piedi!!!
Ed ora, ciascuno di quanti seduti sogghigna al pensiero d’aver eliminato quell’avversario concorrente… anche gli amici di quella stessa fazione, pensavano: “ben gli sta… fuori uno, andiamo avanti…“!!!  
Fuori da gioco quindi quel concorrente scomodo… ed allora si riprende nuovamente a ballare; nel contempo gli uscieri hanno provveduto a togliere una poltrona da quella sala…
Il gioco continua e continua finché restano due candidati… ed una sola poltrona!!!
Uno dei due, quello che siederà su quell’unica poltrona diverrà il Presidente…
Già, il primo dei due che al fermarsi della musica si siederà, lasciando l’altro in piedi, sarà finalmente nominato vincitore del gioco!!!
Ecco, ha vinto… è stato scelto il “Presidente”… ed ora egli potrà nominare alcuni tra quei giocatori, per sedere insieme ad egli, in quel cosiddetto direttivo…
Un élite ristretta, che dovrà amministrare questo gioco per i prossimi cinque anni…

Minchia… no… altri cinque anni… no…NO…NOOOOO!!!
Ah… mi sono svegliato era solo un incubo… meno male…
Accendo la radio, ascolto le notizie e sento di quel candidato di sinistra passato ora con Nello Musumeci e di quell’altro, noto per essere da sempre nella coalizione di centrodestra, saltare il fosso e presentarsi con Micari presidente…
No… non può essere… sto ancora sognando…???

Per favore, non considerate quanto scrivo, quasi fosse un’autoritratto critico sulla mia terra…
Come d’altronde, non vorrei passare per uno scrittore impegnato… (non potrei di sicuro permettermelo…), ma mi piace comunque sentirmi – nel mio piccolo – impegnato!!!
Già… impegnato contro questo stato di fatto e questo sistema asfissiante, contro questa mentalità collusiva e corruttiva, contro un sistema non meritocratico ed un clientelismo opprimente e aggiungerei, tentacolare e putrefatto…
Lo so… l’impegno non è tutto e soprattutto da soli si può fare ben poco per cambiare questa attuale condizione… 
Ma io sono speranzoso e credo che ognuno di noi debba fare innanzitutto il proprio dovere, poi il resto verrà da se…
C’è comunque in me questo desiderio… di raccontare e scrivere ed è qualcosa che sento nel profondo, che mi stimola, anche perché se così non fosse, se non trovassi entusiasmo in ciò che faccio, non lo farei… e credo che questa rappresenti per il sottoscritto la condizione essenziale, perché se mi diverto io in qualità d’autore a scrivere un post, si divertirà anche e soprattutto il lettore… nel leggerlo.
Riprendendo il titolo… ho voluto cogliere dal famoso libro “Il Gattopardo” alcune analogie… ad iniziarsi con quel principe di Lampedusa, ben disponibile ad ascoltare le esigenze altrui…  ma poco propenso a dare le proprie terre ai contadini… ecco, in quel suo gesto, evidenzia tutti i propri limiti umani ed in particolare manifesta quella mancata disponibilità verso ciò che è sociale… 
Un’indifferenza similare se non eguale a quella realizzata oggi dalla nostra classe governativa!!!
Le ragioni proprie e personali… non coincideranno mai con le vostre, statene certi… perché in loro vi è una congenita patologia… “l’indifferenza”!!!
La stessa indifferenza che hanno avuto tutti i nostri conquistatori, sino agli ultimi… i Savoia, che con il loro generale (Garibaldi) hanno fatto sì che questa nostra terra, diventasse nuova “colonia” per il nord Italia…
Il siciliano quindi, abituato a sottomettersi a tutti i suoi continui invasori… non si è mai ribellato ( ad esclusione soltanto del periodo dei vespri…) ed è rimasto, di volta in volta, assoggettato ai nuovi padroni…
Oggi… il discendete di quel siciliano, continua ad operare con le stessa modalità asservita dei suoi padri, prostrandosi ai nuovi dominatori: politici, imprenditori e mafiosi!!!
Hanno permesso ad ognuno di loro, di sporcarsi le mani di sangue, grazie a quegli indegni affari quotidianamente realizzati, il tutto grazie alla partecipazione e complicità di molti infedeli… permettendo così a quei soggetti, di manifestare quel proprio potere, affinché nulla cambi e si resti così com’è…
Sono i cosiddetti nuovi capitalisti; proprietari della maggior parte delle ricchezze della nostra regione, che fanno sì, che tutto… resti invariato.
Hanno inoltre vincolato i propri conterranei a quella loro volontà: eccoli i nuovi “padroni”, che sfruttano al limite della  povertà tutti… quasi fossero per essi… dei “servi della gleba”!!!
Diceva Mussolini: come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?

Il dato è stato pubblicato su Eurostat Regional Yearbook 2015…

Da quella analisi è emerso, che il tasso di occupazione nella nostra regione – compreso tra i 18 e i 64 anni – è stato nel 2014 del 42,4% e rappresenta il dato più basso, tra tutte le regioni europee….
Difatti, su sei regioni europee, con il tasso di occupazione inferiore al 50% quattro sono proprio in Italia, ma soprattutto al sud… mentre soltanto due si trovano in Spagna ed in Grecia…
Un dato allarmante legato soprattutto alla grave crisi imprenditoriale che attanaglia la nostra terra…
Uno sviluppo quello proprio dell’imprenditoria giovanile in Sicilia che non riesce a decollare e dove i decreti legislativi, atti ad incentivare il sistema dell’occupazione, restano di fatto nel cassetto e non permettono quello sviluppo auto-imprenditoriale che permetterebbe di fatto alla concretizzazione di un vero e proprio auto-impiego… 
Sono anni che se ne parla… e dire, che esiste un vero e proprio Decreto legislativo a riguardo quello del 21 aprile 2000, n. 185 in attuazione dell’articolo 45, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144. – GU n.156 del 6-7-2000 ) entrato in vigore dal luglio dello stesso anno… e cosa si è riusciti a fare… poco per non dire nulla!!!
Domande e domande presentate e mai evase… o meglio forse servirebbe chissà quale “spintarella” per farle giungere a destinazione… senza dimenticare che che quei giovani (speranzosi), hanno sostenuto tutta una serie di costi per poter presentare le domande… a cominciare da quelli necessari per la costituzione della società, rimasta di fatto virtuale…
E dire che proprio in un momento come questo e cioè di forte crisi economica e sociale, lo Stato ed in particolare proprio gli enti locali, dovrebbero concentrare tutti i loro sforzi, affinché quelle politiche di sostegno, giungessero alla definizione permettendo a queste imprese d’iniziare ad operare… considerato soprattutto la difficoltà che hanno ad accedere senza alcuna garanzia, a quel sistema finanziario bancario…
Infatti, a differenza di quanto avviene nel resto d’europa, dove i finanziamenti della comunità permettono ai giovani di creare quelle imprese, nate a volte da idee geniali e innovative, da noi si spreca tempo e soprattutto denaro, per impedire di fatto, che tali fondi ( di cui molti di questi… negli anni scorsi a fondo perduto) tornassero nelle casse della UE…

Se poi a quanto sopra, si aggiunge quel mancato sostegno dell’occupazione femminile (sono soltanto il 29,6% le donne che in Sicilia lavorano…) ecco che allora la crisi si sente in tutta la sua gravità…

A quanto sopra si debbono aggiungere tutti coloro che in questi anni stanno perdendo il lavoro… sia per le difficoltà imprenditoriali a trovare nuovi sbocchi, ma soprattutto per i soliti meccanismi “corruttivi” che non permettono quella necessaria e libera concorrenza, ma che agevola, sempre e soltanto, le imprese legate a “cosa nostra”… 

Quando poi queste vengono dalle varie procure individuate e colpite, ecco che il numero degli occupati diminuisce ancor più: difatti il sistema finora adottato nella gestione di queste imprese confiscate, ha dimostrato ( secondo gli ultimi dati disponibili aggiornati al 31 dicembre 2012… già da questo dato dimostra quanto indietro sia il nostro paese dal punto di vista dell’informatizzazione…) dall’entrata in vigore della legge Rognoni La Torre del 1982 – come di quelle imprese confiscate in via definitiva – sono 1708 aziende e di cui proprio 623 in Sicilia – la maggior parte di queste, uscite dalla gestione amministrata, siano state di fatto, cancellate dal registro delle imprese e/o liquidate e quindi, ad esclusione di qualche revoca… per il resto si è proceduto alla vendita di tutti i beni a soggetti terzi privati…

Al solito due Italia… una che cresce ed una che muore… un divario a favore della prima con oltre trenta punti percentuali tra il tasso di occupazione più alto come quello di Bolzano con il 76,1% ed alcuni nostri capoluoghi tra i più bassi in Sicilia ( non sto qui ad elencarle perché viene veramente da piangere…).

Cosa aggiungere… sembrerà assurdo, ma tutti quei disoccupati… dovranno sperare in quelle scelte morali o nelle attuazioni responsabili d’integrità etica, proprio di quanti oggi sono al contrario… occupati.
Poiché, il giorno in cui si dovranno decidere le sorti di questa nostra terra, a quelle votazioni… non andranno soltanto quanti oggi sperano in quel profondo cambiamento ( e che a causa di ciò si sentono scoglionati anche ad andare alle urne…), ma soprattutto, andranno al voto, proprio coloro che quel cambiamento non desiderano che avvenga… per non sovvertire il più delle volte, i benefici personali, di cui finora hanno goduto…
Ed è in questa piccola ma rilevante differenza, che si gioca da sempre la partita del nostro bel paese… vere e proprie motivazioni del fallimento di questa terra, che mette in campo una opposta rappresentazione di quelle forze in gioco… e cioè tra quanti appartengono a quel mondo ovattato e privilegiato… fatto di favoritismi clientelari e chi si sforza giornalmente di correggerlo quel sistema… e non soltanto a parole!!!