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Ho letto stasera di un amministratore di condominio che dal 2018 operava in nero e avrebbe sottratto ai propri condomini una somma pari a 130.000 euro. 

Una cosa da pazzi, già… perché questa notizia è stata persino pubblicata sui media nazionali!!! 

Perdonatemi, ma resto sconvolto quando osservo le diverse metodologia d’indagini compiute da eguali forze dell’ordine; da un parte c’è chi chi opera in maniera puntuale e precisa, mi riferisco al lavoro compiuto dalla Guardia di Finanza di Forlì (nell’ambito di quei controlli coordinati dalla Procura nel settore del contrasto all’evasione fiscale e ai reati contro il patrimonio) e da queste parti c’è chi viceversa, pur avendo ricevuto sulle proprie scrivanie un esposto con allegato un faldone contenente centinaia di pagine, a cui pochi mesi dopo si è sommato un ulteriore faldone a integrazione di quanto in precedenza consegnato (peraltro, quella persona denunciata, anch’egli amministratore di condominio, è stato alla fine indagato e rinviato a giudizio e  tra qualche giorno, un Tribunale siciliano, dovrebbe emettere (forse) quel provvedimento di sentenza, a conferma comunque che i documenti a suo tempo consegnati, fossero di fatto congruenti), sì… bastava semplicemente che in quel lontano 2018 qualcuno di quei “responsabili” si fosse adoperato a leggerli… 

Ma si sa, qui… non siamo mica a Forlì, questa è la terra dei Gattopardi, la terra della decadenza e allo stesso tempo la terra degli eccessi, degli “infiniti spazi e sovrumani silenziâ€, già… è la terra dove un qualsivoglia cittadino, senza mimetizzarsi e/o camuffarsi, può rendersi latitante per quasi trent’anni: ah… dimenticavo, sì… alla fine quell’individuo è stato arrestato, anche se solo per pochi giorni!!!     

Riprendendo l’inchiesta di cui sopra, questa è scaturita da una verifica fiscale che i finanzieri di Cesenatico hanno eseguito a seguito di una denuncia per condotta illecita compiuta da diversi proprietari, scoprendo così quegli stratagemmi posti in essere ai danni dei condomini, ripeto, con un danno finanziario di circa 130.000!!!

Viceversa qui in quest’isola, per reati superiori al milione di euro, non ci si muove o quantomeno quel “reparto” se così lo si può definire, non si procede minimamente!!! Per fortuna che viceversa altri colleghi, certamente più meritevoli, mi riferisco a quelli presenti all’interno della PG di Messina, hanno – tra mille difficoltà e gravosi impegni – fatto emergere tutta quella serie di reati gravi compiuti a danno non solo di quei proprietari condomini, ma anche dello Stato!!!

Infatti, quei condòmini coraggiosi, sono riusciti tra mille vicissitudini – neppure “Report” o le “Iene” riuscirebbero a descrivere quanto accaduto in questi anni in una sola puntata – a far nominare al Tribunale competente un amministratore giudiziario: già… sapete bene quanto alta considerazione il sottoscritto abbia su questa particolare categoria di professionisti – d’altronde nel web vi sono decine di interviste su questo particolare argomento – e quindi spero vivamente che ora, il Dott. incaricato dal giudice delegato, possa finalmente riportare quella inderogabile legalità, ma non solo, riporti quella serenità che in questi lunghi anni si è andata esaurendo!!!

Perché alla fine, consentitemi di dire, è per questo che serve la giustizia!!! Sì… a dar forza alle azioni dei cittadini coraggiosi che ancora credono nello Stato e specialmente nei suoi militari, posti all’interno di quegli uffici essenzialmente per compiere il proprio dovere e non per altro… 

Ah… dimenticavo, riprendo quindi con quell’amministratore di Forlì: al termine degli accertamenti, l’uomo è stato denunciato alla Procura Nazionale con l’ipotesi di reato di appropriazione indebita ed è stato altresì segnalato all’Agenzia delle Entrate per condotta evasiva posta in essere.

Se scrivo questo post è perché ho buone ragioni per farlo e credo che non passerà molto tempo per dimostrare con i fatti, quanto accaduto in questi lunghi anni…

In particolare si potrà evidenziare l’inadeguato lavoro di certe organi di polizia a cui sono seguiti ahimè, anche situazioni al limite della irregolarità proprio da parte di quegli organi definiti “giudiziari”, che non hanno minimamente tenuto conto, di quanto riportato nel Articolo 2700 del Codice Civile (R.D. 16 marzo 1942, n. 262 – Aggiornato al 29/04/2022) che riporta testualmente: “L’atto pubblico fa piena prova, fino a querela di falso [221 c.p.c.], della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti”!!!

Nello scrivere, vorrei premettere che una parte sana del nostro Stato, svolge costantemente attraverso i suoi referenti, quel riconoscimento e quel rispetto degli altrui diritti, un operato compiuto in maniera esemplare da farmi affermare che dove qualcuno è mancato, altri viceversa hanno saputo svolgere con imparzialità e professionalità, il compito al quale sono ogni giorno delegati, dimostrando con il loro agire, correttezza, equilibrio, ma soprattutto integrità e moralità, valori di rettitudine che per fortuna, garantiscono a questo paese (e quindi a noi cittadini) quel po’ di speranza di giustizia che ancora resta… 

Certo usare violenza come quella appena compiuta a Roma (periferia a nord, precisamente nella ex borgata Fidene, la collina di palazzoni che svetta a Colle Salario, vista Grande Raccordo Anulare) nei confronti di tre donne (uccise) e di altri soggetti (di cui 4 risultano feriti) per una lite condominiale, fa pensare ad un momento di pazzia, ma a volte quanto appena detto, può dipendere da tutta una serie di motivazioni che vanno ricercate all’origine di quel gesto…

Premetto che quanto compiuto da quel soggetto non può avere alcuna giustificazione e quindi, ora per quanto commesso, dovrà ovviamente pagare!!! 

No… ila mia considerazione non tiene conto del caso in questione, d’altronde non ne conosco le motivazioni e neppure le eventuali giustificazioni che hanno determinato quella ferocia, ma ritengo che giungere a gridare “vi uccido tutti”, fa comprendere come quella premeditazione a prima vista “folle” si stesse trasformarsi in tragedia!!!

Certo, chiunque tra noi, ascoltando i Tg nazionali, avrà pensato: com’è possibile che una lite condominiale abbia portato a ciò??? Sembra di ascoltare non un nostro canale tv, bensì uno di quelli USA, dove l’uso di armi d’assalto (sancito tra l’altro dal II° Emendamento della Costituzione) ha portato ad un alto numero di stragi nelle scuole e costituisce un tristissimo trend che fa per l’appunto degli Stati Uniti, il Paese con il più alto numero di decessi prematuri causati da armi da fuoco, addirittura superiore a quello dei morti per incidenti stradali.

Ritornando alla sparatoria di Roma: è avvenuta intorno alle 9,30, quando terminata la riunione condominiale uno dei condomini ha estratto una pistola ed ha iniziato a sparare in uno scenario apocalittico: colpisce 3 donne e le uccide e poi continua a sparare ferendone altre quattro che sono state trasportate immediatamente negli ospedali.

Da questa tragica vicenda, vorrei rivolgere un appello: quando accadono situazioni gravi (che vengono opportunamente denunciate) che si svolgano in ambito condominiale, vorrei che essi svolgessero il loro compito in maniera scrupolosa, perché a volte, quell’esposto – se esaminato correttamente – presenta carattere non di contesa o litigio, bensì di truffa, raggiro, abuso, frode, inganno, contropartita, evasione, e potrei continuare con una lista lunghissima… e quindi, quando si ha a che fare con condomini, non bisogna utilizzare quella propria abituale metodologia superficiale, per non chiamarla con il proprio nome “negligenza”, ma cercare di fare il proprio dovere!!!

D’altronde assistiamo ogni giorno a questo modo del tutto italiano di effettuare i controlli, sì… con leggerezza, inquadrando quel problema – quasi fosse quell’esposto ricevuto e posto sulla propria scrivania: una rottura di coglioni” – come una semplice bega condominiale, senza fermarsi per un momento ad analizzare se dietro tutti quei documenti ricevuti, si nasconda una vera e propria metodologia corruttiva ed anche clientelare, che trova ahimè coinvolti anche una parte delle nostre istituzione, sì… quei “membri” affiliati, capaci con le loro azioni, d’inquinare anche le prove presentate!!!

Ma questo fa parte di un altro gravoso problema, che però a momento adatto verrà affrontato: già… non mi resta che sperare che l’amico giornalista Massimo Giletti si appresti prima o poi ad affrontarlo!!!

Leggo spesso in molte proposte di lavoro per giovani la dicitura: …….. ma “con esperienza“!!!

Mi chiedo, ma come fa un giovane, ancora alle sue prime armi, ad avere esperienza se in quel mondo del lavoro deve ancora entrare???

Comprenderete come trattasi dell’ennesima “presa per il culo”!!!

Difatti, per un lato i datori di lavoro tendono ad assumere giovani affinché le loro imprese possano godere dei benefici previsti quali ad esempio quelli previdenziali vedasi gli sgravi sui contributi previdenziali, non mi riferisco solo alle assunzioni under 36, perché vi sono anche molte altre agevolazioni, l’assunzioni di donne, gli apprendistati, le assunzioni al sud, gli over 50 anni, la sostituzione dei lavoratori prossimi al congedo, i disabili, le rioccupazione, i lavoratori provenienti da aziende in crisi, i percettori Naspi e via discorrendo…

Diciamo che se un’impresa oggi vuole realmente assumere, lo Stato mette in condizione l’imprenditore di beneficiare di parecchie agevolazioni, non solo previdenziali ma anche fiscali, certamente non si può avere tutto e quindi un sacrificio quel datore di lavoro deve doverlo compiere…

In particolare la formazione è alla base di quel rapporto, l’addestramento, istruire il giovane ai compiti richiesti, l’insieme delle misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto durante quei compiti assegnati, debbono rappresentare dei concetti prioritari, aggiungerei fondamentali, già… ancor prima che qualsivoglia lavoratore inizi il suo nuovo incarico. 

Non si può pensare di mandare un neo assunto allo sbaraglio, peraltro è quanto solitamente accade, dimenticando che per quel giovane, quella in atto, rappresenta la sua prima esperienza…

Egli infatti, passa da una condizione che definirei “protetta” qual era fino a pochi giorni prima la propria casa, la scuola, il cortile, a un contesto nuovo, pieno di insidie e rischi…

Bisogna concedere quindi del del tempo, d’altronde avendo essi poca familiarità con il luogo di lavoro, non possiede – per come si vorrebbe – quella necessaria esperienza, ma non solo, egli, proprio per quella sua tenera età, affronta quelle nuove mansioni con incoscienza, l’età infatti lo porta a non prendere sufficientemente sul serio i rischi che da lì a poco potrebbe dover affrontare…

E’ stato dimostrato infatti che i giovani tra i 18 e i 24 anni hanno almeno il 50% di probabilità in più di subire un infortunio sul lavoro, proprio perché sono più vulnerabili e non si tratta di renderli semplicemente edotti o consapevoli sui compiti assegnati, oppure di rispettare i diritti e soprattutto i doveri posti in bakeka, no… si tratta d’impegnare e trasformare quei fanciulli inesperti, in uomini e donne maturi. 

Perché proprio l’immaturità a costituire il loro più grande handicap, non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto psicologico; la mancanza di competenze, la non conoscenza degli obblighi previsti e le proprie responsabilità, a cui va aggiunta il più delle volte, una mancanza di coraggio di fronte ad un’emergenza, ad un problema, nel doversi confrontare con gli altri dipendenti…

Quanto sopra rappresentano vere e proprie insidie, vulnerabilità che vengono il più delle volte  sottovalutate dalla maggior parte dei datori di lavoro, in quanto essi – per loro natura – mirano essenzialmente alla “produzione” o come solitamente accade, non essendo essi i reali interpreti di quel ruolo, ma soltanto di diritto, rappresentando di fatto la figura di meri prestanome, ecco che non hanno in se alcuna capacità imprenditoriale e ancor meno culturale per quel ruolo e sono proprio questi i motivi che comportano a quelle palesi vulnerabilità alle quali non riescono a fornire quelle appropriate soluzioni, che sono rappresentati dalla formazione, supervisione e soprattutto salvaguardie!!!
Cercasi giovani con esperienze”: sì… ma dove sono???
I rappresentanti dei governi dell’Unione europea hanno concordato per martedì prossimo una procedura disciplinare sul debito crescente dell’Italia, in particolare sulle finanze pubbliche…
Un’azione che se realizzata provocherebbe una escalation delle tensioni che potrebbe condurre ad un conflitto con Roma 
La decisione conferma la valutazione della Commissione europea secondo cui il nostro paese ha violato le norme fiscali dell’UE!!!
Dopo questo primo stop da parte dell’UE, la commissione dovrà decidere se raccomandare l’apertura della procedura, che potrebbe portare a sanzioni finanziarie per Roma e far salire il costo del servizio del debito italiano!!!
Non tutti i rappresentanti dei governi dell’UE sono d’accordo, alcuni hanno sostenuto il dialogo, con l’obiettivo di evitare la procedura se Roma dimostrasse di assumere impegni sufficienti per migliorare le proprie finanze pubbliche.
Ma se i colloqui con Roma non riuscissero a raggiungere un compromesso nei prossimi giorni, l’esecutivo dell’UE potrebbe proporre l’apertura della procedura in una riunione del 26 giugno, ha detto un funzionario.
La decisione definitiva di avviare la procedura sarà presa dai ministri delle finanze dell’UE, probabilmente alle riunioni dell′8-9 luglio. 
Ci mancava pure questa tegola europea… con tutti i problemi che il nostro paese sta affrontando. Vedremo, ma il sottoscritto non intravede nulla di buono… 
Il vice presidente della banca centrale della zona euro ha detto che l’Italia sarebbe stata premiata con minori costi di finanziamento se avesse fornito un bilancio più equilibrato e rispettato le norme fiscali dell’UE.
Sappiamo bene come questa diatriba è iniziata lo scorso anno, quando il governo giallo/verde ha cominciato a governare, una saga questa tra Bruxelles e Roma che si è riversata ora sui mercati finanziari – a seguito delle elezioni europee appena compiute – e dalle segnalazioni che il nostro paese, dovrà presto affrontare per quei procedimenti restrittivi da parte dell’UE.
Abbiamo visto come lo scorso anno, l’Italia ha evitato una procedura disciplinare sulle sue finanze pubbliche, accettando l’accordo con la Commissione europea…
Il vicepresidente della Banca centrale europea , Luis de Guindos, ha dichiarato che l’Italia ha un surplus di conto corrente che indica che è competitivo, ma ha anche forti livelli negativi di debito pubblico e soprattutto di bassa crescita.
Secondo il vicepresidente la ricetta per l’Italia sia semplice: “Devono rispettare le regole fiscali”!!!
Difatti, ogni volta che c’è stato un accordo tra la Commissione ed i governi italiani, si è visto come ci sia stata una ricompensa in termini di restringimento degli spread positivi per il bilancio, ma anche per i costi di finanziamento del settore privato… 
Viceversa quando il nostro paese dimostra di non volersi piegare a quelle regole imposte, ecco lo spread del debito italiano a 10 anni rispetto alla Germania inizia “casualmente” a salire, e gli investitori per timore scappano…
E’ giunta voce alcuni giorni fa che l’Italia potrebbe essere colpita da una multa di 3 miliardi di euro per aver infranto quei valori di debito e deficit concordate insieme all’UE. 
Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha precisato che non poteva confermare se l’Italia sarebbe stata colpita da una multa, ma che era in esame una procedura di “infrazione  aggiungendo che i suoi governanti, dovrebbero prestare molta attenzione…
Vedremo cosa accadrà tra qualche giorno…Â