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Le torri costituiscono nel gioco degli scacchi una delle più importanti risorse per il Re, subito dopo la Regina…
Si perché pur muovendosi ovunque – ma in modo orizzontale e verticale – possono precludere agli altri pezzi di sopravanzare per quelle linee… se non finir “mangiati”.
Ho letto in questi giorni sul web un’intervista ad un nostro ex politico e mi sono ricordato una frase che ai tempi fecero al “Cavaliere”…
Già, alla domanda su chi “butterebbe giù dalla torre” tra Mammì, De Benedetti e De Mita, egli (Silvio Berlusconi) rispose: “non butterei giù nessuno. Mi butterei io: sono convinto che correrei meno rischi che a stare con una banda del genere!!!“
Oggi quindi, ripensando a quella frase penso che rifarei lo stesso, anche se i soggetti sono cambiati, seppur nella sostanza sono rimasti eguali… 
E si, perché taluni nostri interlocutori sono divenuti ora… personaggi singolari… aggiungerei pittoreschi!!! 
Infatti… stanno di giorno per strada ad ascoltare le voci della propria città, mentre la notte salgono sulla torre e sotto il chiarore della luna, per  osservare le “ombre” dell’oscurità… 
E quindi… mentre di giorno scruta il mondo in mondo attorno a se in maniera casuale, di notte viceversa… l’osserva in maniera autoritaria!!! 
Due momenti diversi, ma ciascuno di essi è complementare per l’altro…  ed il rinchiudersi in quella torre rappresenta per quell’uomo una fase spirituale, quasi artistica…
Cosicché quel maestro di vita politica diventa alternativamente, caldo e passionale di giorno, freddo e metodico la notte!!! 
Lui d’altro canto è come un custode (già… di molti segreti…) e da quel suo avamposto, sorveglia i movimenti di tutti… 
Come un baluardo resta lì… immobile, non si muove, del resto non si dice che: “La sentinella è come la torre: attendono insieme, ora dopo ora l’attacco del nemico“???
Egli inoltre, da quella torre usa quei suoi uomini – e non solo loro – come fossero degli oggetti amorfi: li crea, li plasma, li modella e poi li getta!!!  
Analoga circostanza utilizzata da Galileo Galilei che si metteva sulla torre e faceva cadere da lassù dei corpi, detti gravi: La scienza non sa se questi corpi erano “gravi” o se erano già morti prima!!!
D’altronde quanto accade qui è la stessa cosa: si scorgono da quella torre giù… una serie di politicanti in attesa; sdraiati per terra quasi fossero dei corpi inermi… morti”.
Sì… sperano d’essere invitati a quella Corte e ovviamente anch’essi – come la maggior parte – ha paura di salire quei gradini di quella torre…
Ma vorrei dire loro di star tranquilli… 
Già… perché il sottoscritto (proprio come lui…) vede soltanto torri alte al massimo una cinquantina di centimetri e da lassù… nessuno può farsi male!!!
“Fratelli d’Italia… l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa… dov’è la Meloni, che porge la chioma, che schiava di Roma… Iddio la creò!!!”.
Si è recuperata la fiamma tricolore, tolta la scritta “Alleanza Nazionale”, incluso il nome della sua leader (Giorgia Meloni), ecco definito il logo del partito Fratelli d’Italia!!!
Ho parlato con alcuni miei amici romani, da sempre legati alla destra, sin da giovani… da quando percorrevano quella gavetta del “MSI” che iniziava con il “Fronte della Gioventù” e successivamente, man mano che si cresceva, continuava con il Fuan (la struttura universitaria), per iniziare finalmente a ricoprire, quei primi incarichi direttivi…
Sono individui cresciuto con quella ideologia… i nonni profondamente legati al fascismo ed i  genitori, capaci con “Fiuggiâ€di rompere con il passato e con quel legame fascista… 
E loro quindi… terza generazione, se pur nel profondo di destra… sono cresciuti con una nuova ideologia, quella di essere in un qualche modo antifascisti… lontani da quel concetto di estrema destra, che ormai negli anni 90′ e 2000 non aveva motivo d’esistere, ma con quel nuovo concetto di destra che dalla Fiamma tricolore era giunto ad essere nuovo centro-destra, con quel nome di Alleanza Nazionale…
Ed è lì che fa la sua prima apparizione la Giorgia Meloni… il segretario nazionale di Azione Giovani (la struttura giovanile di An) e nel contempo diventa vice presidente della Camera dei Deputati…
Da li si comprende che quella sua crescita, manca di quell’autentico Dna della Destra… il suo è un semplice surrogato di quell’organizzazione d’Avanguardia fascista, che raccoglieva i giovani del partito… e che oggi conserva soltanto alcuni simboli di quel passato, ma solo perché servono a portare acqua al proprio multino,  voti di destra (ed anche di estrema destra…) che si a essere in mano a partiti come Forza Nuova e/o Casa Pound… 
In quella sua svolta di modernità, tenta di raccogliere quanti più consensi e non si ferma ai soli elettori di destra… ma cerca consensi anche al centro, nella lega, in tutti coloro che oggi sono amareggiati dalla politica e si rivolge a colro che si sentono delusi dai loro partiti e per protesta si sono indirizzati in questi anni verso il M5Stelle…
Per Lei… vanno bene tutti, dal centro alla destra… tutti, anche quelli fortemente a destra possono votare Fratelli d’Italia!!!
ed ancora… cari elettori di centro-destra, non volete votare per Berlusconi… nessun problema ci siamo noi, ex fascisti non trovate la vostra vera collocazione… “camerati e patrioti” ci siamo qui noi…; non avete più fiducia nella politica e nelle sue istituzioni, allora siete nel posto giusto, credete che il centrosinistra di Renzi non vi rappresenta più, eccovi l’occasione per dare una svolta al vostro futuro e se infine siete leghisti e il vostro premier Matteo Salvini vi ha profondamente delusi, con noi la vostra patria padana è al sicuro… vedrete diventerà l’emblema di forza ed organizzazione di tutta la nostra nazione…
E dire che c’è stato un tempo in cui questa leader di destra, intervistata sul fascismo o su Mussolini, rispondeva così: “So poco o niente. Ho un rapporto sereno con il fascismo. Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale… Mussolini??? Ha fatto diversi errori, le leggi razziali, l´ingresso in guerra, e comunque il suo era un sistema autoritario. Storicamente ha anche prodotto tanto, ma questo non lo salva…. in quanto semplicemente non va bene… ci sono principi che valgono di più: La libertà , i diritti civili valgono di più della bonifica delle paludi pontine, tanto per intenderci“!!!
Ed allora mi chiedo… cosa hanno a che fare, i movimenti di destra o ancor più quelli nazionalisti di estrema destra con essa o con quel suo movimento… NULLA!!!
Già non vi è nulla di quel partito di destra lungamente guidato da Giorgio Almirante… non vi è nulla di quel partito nato da una scissione dall’allora Pdl… non vi è nulla di quella fiamma tricolore che fu il simbolo del Movimento sociale italiano, non vi è nulla di quel fallimento che fu Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini. 
Giorgia Meloni mi da l’impressione di un barman inesperto, che ha voluto preparare un coktail dai colori sgargianti ma dal sapore sgradevole, dove è stato inserito di tutto, dal richiamo al passato, a quel ritorno alla tradizione… che però non fa intravvedere alcun futuro, in particolare se il suo attuale socio di coalizione… prende il nome di Silvio Berlusconi!!!
Di Lei… Gianfranco Fini a Radio Cusano Campus si era espresso così: “La Meloni è una ragazzina che si è montata la testa” a cui ovviamente la Meloni aveva replicato “vuole trascinare nel baratro insieme a loro tutto quello che è sopravvissuto della destra italiana”.

Ed ancora lo stesso Fini avvertendo la Meloni disse: “Si ricordi in ragione di quali scelte è arrivata a fare il ministro? Al di là dell’ingratitudine, la Meloni poteva allargare i confini della destra e invece coltiva l’orticello di Fdi. Ha litigato con Alemanno, detesta Storace: se ha bisogno dello spauracchio del vecchio nemico faccia pure, ma è ridicola”. Quanto al passo indietro della Meloni sulla candidatura, “è stata molto responsabile quando ha detto che affrontare la campagna elettorale al settimo mese di gravidanza non era il massimo”. Poi la bordata conclusiva: “Se non fosse stata in quella condizione e si fosse candidata, avrei letto il programma prima di dire se l’avrei votata o no”!!!

Ed ancora… “È impazzita la maionese. I tre cuochi non riescono più a portare in tavola un piatto decente…. Salvini, Berlusconi e Meloni però tornano a sedersi ad Arcore per decidere, senza capire che i tempi sono cambiati. Sempre di più si ricorre a conigli tirati fuori dal cilindro”. 

Ed infine l’ingresso in FdI della Daniela Santanché: “Sono tornata a casa, nella mia famiglia, dove Fini non mi ha permesso di stare, lui che ha distrutto un sogno. Devo dire grazie a Giorgia che ha ricostruito questa casa e mi ha permesso di tornare dove sono nata. Sono emozionata e metterò la mia passione per aiutare Giorgia, non voglio – ha concluso – togliere spazio a nessuno e non chiedo nulla”. 

Certo che se la destra è questa… io non so più chi sono… 

Forse… Benito Mussolini??? 

Quanto di seguito riportato, servirà a far comprendere in maniera chiara, cosa sta per accadere all’interno di quella coalizione di centrodestra, in particolare si farà riferimento a tutte quelle manovre politiche “sottobanco†che a breve andranno a compiersi all’interno di quei partiti (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), dove ciascuno di essi, proverà a far confluire su di se, il maggior numero di consensi, chiaramente a scapito dei propri alleati…   

Bisogna innanzitutto iniziare facendo una prefazione e per far ciò, occorre ripartire dall’inizio, affinché si possano comprendere tutti quei giusti passaggi…  
Il leader della “Lega Nord” Matteo Salvini, intuisce prima dei propri alleati (e quindi subito dopo le europee del 2014), che possiede una forte presa mediatica nei confronti di molti cittadini italiani e non solo del suo elettorato…
Sono in molti infatti ad avvicinarsi a quel movimento leghista, attraverso scuole di formazione politica e quant’altro, ed in questo, proprio lo stesso segretario leghista, prova ad estendere quello che rappresenta il modus operandi del partito della “Lega Nordâ€, che dimostra avere, un’efficace e disciplinato sistema ben funzionante, potremmo definirlo per analogia , a quello militare…
La “Lega” d’altronde è l’unico partito, dove la crescita del militante, avviene in modo meritocratico, bisogna cioè dimostrare sin dalla gavetta, di poter ambire a quella scala gerarchica attraverso un percorso “credibile†e per essere attendibili, bisogna impegnarsi con tutte le proprie forze, attraverso banchetti nelle piazze, manifestazioni nel proprio territorio di provenienza, come se si fosse dei veri e propri inquadrati militari…
Quanto sopra peraltro, rappresenta un fattore fondamentale per la crescita di un qualsiasi movimento politico, in quanto imprime un certo ordine ed costituisce una forma di gerarchia a cui tutti debbono sottostare, in quanto rappresenta la crescita individuale di ciascun militante, che soltanto attraverso il sacrificio può ricevere quella giusta gratificazione personale, per l’operato dimostrato.
Difatti, questo modo di rapportarsi con i propri militanti, ha attratto anche molti cittadini ad unirsi a quel movimento “secessionista†prima, ed ora “autonomistaâ€,  affinché si potesse giungere in maniera celere, ad quel riordino sociale tanto desiderato…
Ecco quindi la motivazione che ha spinto anche molti cittadini del centro-sud italia, ad avvicinarsi a quel rinnovato movimento, proposto ora da Matteo Salvini e a quel pensiero leghista, in quanto gli aspetti positivi sopra riportati e la rigidità espressa, erano di fatto garanzia di ordine e concretezza… 
Quindi da quanto sopra, inizia un processo civile nel quale la gente comune si identifica, iniziando a fare anch’essi politica attiva, partendo dalle strade, proseguendo nelle manifestazioni e nei cortei, per tutelare non più i propri interessi personali, ma guardando al futuro del proprio Paese, dei propri figli e di quei i probabili nipoti, tentando di arginare quel declino economico e finanziario oggi presente e a quanto viene prospettato inarrestabile…    
Nel frattempo, Matteo Salvini, siamo negli anni 2015-2016, decide di far nascere il movimento “Noi con Salviniâ€, anche se molti di quei militanti contestano a porte chiuse l’iniziativa, non solo quelli del Nord, ma anche la restante parte del paese, in particolare nel meridione, che vede inopportuno quel nome, in quanto si tenta di legare i cittadini alla persona, mentre si sarebbe dovuto legare i cittadini ad un progetto e ad un programma, che poi certamente… veniva rappresentato in quel segretario.
Ecco il motivo per cui in molti iniziarono a dissociarsi da quel progetto, da un movimento che non incarnava più i principi leghisti, che continuavano di contro ad esistere in quel Nord-Est, dei quali peraltro si continuano a seguirne le idee ed il lavoro svolto dai suoi parlamentari, attraverso gli interventi in aula, le proposte di legge, la iniziative compiute per quel proprio territorio, si continuava quindi – seppur distaccati da quel movimento “Noi con Salviniâ€, ad emulare quelle metodologia (leghiste) di rappresentanza…  
Ecco perché in molti, si sono sentiti traditi da un progetto, quello di Matteo Salvini, che nel tempo, ha completamente stravolto quanto aveva dichiarato durante tutti i suoi convegni… alterando nei fatti tutte le frasi dette a Pontida o a Milano o nei comizi a Bologna, le quali sono state totalmente ribaltate con il tempo e hanno di fatto condotto ad allontanare e a prendere le distanze tutti quei cittadini lontani dalla “padania”, ma che avevano creduto in quell’attivismo politico….
Per molti di loro, erano venuti nella sostanza a mancare i veri contenuti o meglio, non vi era più nulla da condividere con quel progetto presentato, quantomeno quest’ultimi, non riuscivano più a decifrare le sue tematiche… in quanto era stata generata, da parte di quel segretario politico, una assoluta confusione…
Fatta questa premessa, ritorniamo ad esaminare quanto sta accadendo in questi giorni… 
Tutti noi cittadini, abbiamo desiderato in questi anni di poter andare a votare… 
D’altronde abbiamo visto come si è passati dal governo Monti a quello attuale di Gentiloni attraverso una serie di avvicendamenti“imposti†e non scelti dai cittadini, i quali hanno dovuto subire, nomi e presidenti certamente non rappresentativi della maggioranza democratica, ma di una esclusiva rappresentanza partitocratica…
Paradossalmente… succede che viene comunicato che finalmente il 4 Marzo andremo a votare, ed allora bisogna iniziare a tirare le somme, di ciò che è stato in tutto questo periodo seminato, va quindi ripreso quel rapporto comunicativo tra forza politica ed eventuale elettorato… 
Si dovrebbero quindi all’interno di quelle coalizioni serrare le fila, per cercare di portare a casa quanti più elettori possibili… coinvolgendo sia gli elettori “passivi†(coloro che si presenteranno soltanto a quel seggio per concedere benevolmente quel loro appoggio, esprimendo liberamente il loro voto) e quelli “attivi†( quanti cioè s’impegneranno in prima persona o in gruppo sul territorio, affinché non solo attraverso quel loro voto, ma anche con il loro impegno, si possa apportare un sostegno a quel partito a cui si crede, attraverso l’appoggio dei propri parenti, amici, conoscenti, ecc…  che magari ora sono indecisi o lontani dalla politica e che vorrebbero esonerarsi dal recarsi al voto…).
Ecco perché… in questa situazione, proprio il segretario Salvini, avrebbe dovuto capitalizzare tutta questa incertezza generale, tutti sanno d’altronde – per come egli ha sempre riportato durante le proprie interviste in tv – che durante quei suoi interventi (da Nord a Sud ) le piazza sono piene e questa presenza, dovrebbe di fatto acclarare la vittoria di quel suo partito…
Circostanza purtroppo che finora, quantomeno nella mia Sicilia -se pur con piazze riempite- il movimento non ha minimamente prosperato, ma soprattutto non si è saputo radicalizzare, raccogliendo proprio durante le ultime elezioni regionali, un risultato fallimentare!!!
D’altronde, per come si diceva sopra, la crescita politica non può essere legata ad un solo uomo, ma bisogna legarla ad un programma, a un progetto lungimirante, ad un gruppo di cittadini che conosce bene la realtà e i problemi del territorio, che naturalmente, sono diversi da regione a regione… e debbono essere affrontati in modo particolareggiato e non visti ed esaminati nella sua complessità o in modo generale…   
Ed allora quindi, se pur Salvini si ritrova ad avere un partito fortemente radicato nel Nord-Est (dove possiede uomini e donne validi, che governano in maniera perfetta, soggetti costantemente presenti in quel territorio), a un certo punto egli sa di avere una certezza (siamo in procinto dell’Election Day…), quella di sapere che la Lombardia sarà sicuramente sua, in quanto la ripresentazione di Maroni, che è stato un ottimo Presidente per la Lombardia (ad averne di questi governatori, i cui meriti vanno divisi insieme al suo entourage), promuovendo tutta una serie importanti iniziative, vedasi ad esempio l’adozione delle telecamere negli asili e nelle case di riposo per gli anziani, l’insegnamento del “lumbard†nelle scuole, il raddoppio di molti nodi ferroviari ed ancora, sono stati compiuti importanti investimenti nelle infrastrutture, ecco che diventa chiaro di come, i cittadini lombardi, nel vedere quanto realizzato da quel presidente leghista, sarebbero sicuramente felici di esprimere il loro consenso nuovamente a quel suo partito…
Ecco quindi che Salvini inizia a prepararsi per le prossime elezioni nazionali, mancavano allora all’incirca alcuni mesi, dalla comunicazione del giorno delle elezioni, iniziando ad ambire a quella posizione di premier nel prossimo governo…
Ed allora cosa fa… lo scorso mese di settembre a Pontida (rappresenta la località scelta nel bergamasco da parte dei leghisti, rappresenta un simbolo, dove annualmente si radunano tutti i militanti per riproporre quel senso di militanza in quel partito… come potrebbe essere la festa dell’unità per gli ex comunisti oggi Partito Democratico… ), egli improvvisamente, cancella il colore verde dagli stand, da quei gazebi, un colore che da sempre contraddistingue la Lega sin dalla sua nascita e lo cambia con un blu; inoltre, toglie la parola “Nord” dal simbolo e cancella la rosa bianca della “padania”…
Ha eliminato i quei colori e simboli appartenenti sin dalla nascita del movimento, da sempre rappresentanti di quel partito del Nord-Est e pone tutti quei suoi fedelissimi, in una condizione di disagio, addirittura si sono potute vedere foto di quei gazebi, costretti a coprire la parola nord o a nascondere i simboli sopra descritti, ma soprattutto si sono dovuti sottomettere a evidenziare ovunque quel logo “Matteo Salvini Premierâ€, accentrando così facendo su di egli, quel movimento politico!!!
Ora, se quanto sopra fosse stato concordato con il gruppo dirigente di quel partito, non ci sarebbe stato nulla di male!!!
Dichiarare di voler di modificare quanto sopra per raggiungere maggiori consensi elettorali (non solo in quel territorio del nord, ma bensì in tutta la penisola, isole comprese…) sarebbe stato certamente compreso anche dai più intransigenti, perché rappresentava nei fatti, la naturale evoluzione di quello stesso movimento, 
Ma ciò che molti non sanno è che questa condizione, è stata imposta in maniera coercitiva da parte del segretario, tanto che molti di quei leghisti della prima ora… che si sono ribellati, sono stati di fatto sollevati dai propri incarichi, potrei aggiungere “estirpati” da quelle proprie sezioni e alcuni di essi sono stati addirittura “declassatiâ€, proprio per quella famosa “gerarchia†di cui si parlava all’inizio, che conduceva “step by step†ogni suo militante… quanto sopra è servito ovviamente, per sostituire quei vecchi leghisti ( legati ancora al vecchio gruppo di militanza Bossi & Co… ) con quelli nuovi, legati direttamente alla sua persona…
Quanto seguirà sarà credetemi bellissimo e per molti ancora oggi… imprevedibile!!!
Se avrete modo di pazientare (soltanto un giorno…), prometto di svelarvi quali meccanismi e quali tradimenti sono in questo momento in atto da parte di alcuni leader del centro-destra ed di tutti quei rientrati esponenti politici appartenenti alla cosiddetta “quarta gamba†(cumulativa di tutti quei partitini -ex “democrazia cristianaâ€- che ciascuno di noi, sperava di non rivedere più…) e di chi come “Bruto”, sta per pugnalare l’amico alleato, pur di non concedergli la vittoria nella prossima legislazione…
Non crederete a quanto verrà svelato, ma alla fine vedrete… andrà proprio così!!!
Vi ricordate…  la canzone di Pappalardo???
E’ perfetta per i nostri politici siciliani…
“E lasciami gridare… Lasciami sfogare… Io senza politica non so stare…!!!
Io non posso restare… seduto in disparte, né arte né parte… non sono capace, di stare a guardare… ricominciamo, sì… ricominciamo” e via discorrendo…
Ecco quindi che il centro destra, pur di non perdere voti per strada e soprattutto poltrone, cerca di riorganizzarsi… 
Miccichè… rivolgendosi a Musumeci dice: “azzeriamo tutto e ricominciamoooooo…”!!!
D’altronde dove si vuole andare con questi numeri … lo sanno tutti che il M5Stelle è dato in Sicilia al 40%  ed allora, come si vorrebbe cercare di contrastare questo fiume in piena di consensi… limitando ad esempio i danni… promettendo posti di lavoro per tutti???
Ma finitela… ormai non vi crede più nessuno, i cittadini hanno compreso come in questi anni sono stati presi per i fondelli… ed ora, a breve, durante le prossime elezioni, contraccambieranno con la stessa moneta…
Sì… certamente vi prometteranno il loro voto, il loro sostegno… vi sorrideranno e acconsentiranno alle vostre richieste, ma appena saranno all’interno di quel seggio elettorale, col caz…. che vi voteranno!!!
Avete voglia di spulciare “seggio per seggio“, alla ricerca dei voti promessi… non li troverete, perché ognuno di loro ha compreso come sia giunto il momento di votare con coscienza e non per le solite promesse o per quei favoristi… e inoltre, non vi meravigliate, se conterete un numero esorbitante di astensioni…
La gente se rotta i cogl…. di voi tutti, gente inutile, come dice la canzone di sopra – senza arte ne parte –  che siede in quelle poltrone solo per privilegi personali e/o per esclusivi vantaggi economici…
Ma forse credevate davvero, che ciascuno di noi, considerava la vostra presenza lì, per fare qualcosa di buono???
Ed ora, come se nulla fosse si ripresentano, nascosti dietro quelle liste civiche, cercano ancora una volta, di raccogliere voti… 
Avessero almeno il coraggio di usare il nome dei propri partiti… neanche quello sono capaci di fare!!!
Per cui, ci ritroviamo il solito centro-destra formata dal partito del cavaliere ( si ancora lui… ci vuole coraggio…), la lega di Bossi ( si lo so… c’è Salvini, ma quello è come nei film… una comparsa…), poi Fratelli Italia (l’Italia se desta dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa… dov’è la vittoria le porga la chioma, che schiava di Roma…), di cui ancora, molti loro iscritti inneggiano con il saluto romano e con Alfano che non sapendo cosa fare ( d’altronde con meno del 3% quanto può contare…), tenta di ricondurre i propri elettori nell’ovile, rientrando in seno alla famiglia che si era a suo tempo abbandonata…
L’importante per tutti è andare uniti, verso dove non si è ancora compreso, d’altronde, manca un programma condiviso, non esiste alcuna strategia politica, economica e finanziaria, nessuna prospettiva di lavoro e d’investimento ed allora… di cosa stanno parlando… del nulla!!!
L’importante per loro è evitare veti, fughe, cambi di casacca, diatribe, riciclaggi, primarie, ecc… ma di concreto, a parte ciò… non c’è NULLA!!!
Nessuno di loro dichiara ad esempio… noi con la “mafia” non ci stiamo, noi quei voti dei mafiosi non li vogliamo, perché ci fanno totalmente schifo, anzi adotteremo tutta una serie d’interventi che garantiranno legalità, aumenteranno ulteriormente le pene, contrasteranno in tutti i modi le azioni violente di “cosa-nostra”, allontanando definitivamente da questa terra infetta, quella diffusa corruzione!!!
Si, se vi aspettate che rinuncino a quei voti… state freschi, dopotutto, sono gli unici rimasti ancora a disposizione, per potersi accaparrare un qualche seggio…  
Chiunque dovesse oggi votarvi per una qualche promessa fatta, per un raccomandazione richiesta, per un vantaggio personale o familiare, sappia che è peggiore (o per meglio dire ancor più “schifoso”) di quanti hanno distrutto in questi 200 anni, questa nostra meravigliosa isola: non posso quindi che esprimere nei loro confronti, un sincero augurio…
Sì… un augurio a tutti loro e naturalmente ai loro figli, ovviamente… mi riservo di scriverlo, ma credo che per certe cose, non c’è bisogno di sprecare ulteriori parole!!!


L’interesse mondiale per le vicende italiane è ben spiegato dagli studi effettuati dal Financial Times, dalla Frankfurter Allgemeine e dai media asiatici, dove si evidenzia una grande responsabilità del nostro paese; infatti se l’Italia salta, salta l’euro e così l’eurozona ed anche l’Unione Europea entra in crisi e trascina con sé il sistema economico finanziario globale!!!
Già, nessun altro paese è in grado di far saltare l’intero impianto europeo, ma nello stesso tempo poco si fa per dimostrare di essere capaci di saper restare in questo sistema…
Ecco che le difficoltà economiche del nostro paese, legate anche alle confusionarie vicende politiche di questi mesi, rappresentano un possibile fattore di pericolo anche per gli altri stati membri europei, ed è così che si spiega l’interesse dei media per le nostre vicende politiche ed economiche.
Restiamo purtroppo vulnerabili ai cambiamenti improvvisi dei mercati internazionali, ai giochi in borsa degli speculatori, ad una stagnante produttività delle nostre aziende, alla resistenza del sistema bancario a sostenere l’attività imprenditoriale ed infine, alla necessità di mantenere il bilancio in modo tale da mettere il rapporto Debito/Pil su un percorso costante di riduzione.
Ma quanto oggi stiamo vivendo, dipende principalmente da quanto è avvenuto nel corso di questo ventennio, ad iniziare dagli alti tassi di interesse pagati dal debito pubblico che, non erano dovuti alla mancanza della domanda della Banca Centrale, quanto, alle politiche restrittive tenute dalla stessa Banca d’Italia. 

In sostanza, dovendo mantenere, prima e successivamente nello SME, un collegamento diretto con il marco, la nostra Banca d’Italia doveva tenere dei tassi di sconto molto alti per attirare capitali esteri sulle attività denominate in Lire. 
Quindi nel ’92 si verificò quello che sta avvenendo oggi: le differenze di competitività tra Italia e Germania portarono ad un deficit nella bilancia dei pagamenti italiana e i mercati azzardarono un possibile distacco della lira dallo SME. 
L’allora governatore Ciampi, volatilizzò quasi l’intera riserva in valuta della B.I. ( tradotto vendette la nostra “valuta” sottoprezzo agli speculatori ) sino a che, terminate le munizioni, la lira venne sganciata dallo SME e, svalutandosi del 20% circa, diede al paese la possibilità di ripartire sino al ’96, quando invece rientrammo nello SME, l’economia ricominciò a frenare sino al disastro attuale nell’euro. 
Da notare che ci fu crescita nonostante le manovre recessive di Amato, compreso il “famoso” prelievo notturno sui conti correnti che servì a ricostruire la riserva in valuta della B.I.
In questi giorni la stampa tedesca ha attaccato con forza Draghi. 
Sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, Holger Steltzner, lo ha accusato di voler trasferire alla Bce i metodi della Banca d’Italia. 
Questa sarebbe al servizio dello Stato, di cui alimenterebbe le casse. 
Se ora la Bce finanziasse i debiti statali acquistandone i titoli, scatenerebbe l’inflazione e aggraverebbe la crisi dell’eurozona.
Come ha fatto notare anche il Sole 24ore, le critiche di Steltzner alla Banca d’Italia sono infondate. A partire dal 1981 la Banca d’Italia ha “divorziato†dal Tesoro e non è più intervenuta nel acquisto di titoli di Stato. 
Ciò che non viene detto, però, è che quella lontana decisione contribuì a produrre non solo l’enorme debito pubblico ma anche il primo attacco ai salari. 
L’attuale debito pubblico italiano si formò tra gli anni ’80 e ’90, passando dal 57,7% sul Pil nel 1980 al 124,3% nel 1994. 
Tale crescita, molto più consistente di quella degli altri Paesi europei, non fu dovuta ad una impennata della spesa dello Stato, che rimase sempre al di sotto della media della Ue e dell’euro zona e, tra 1991 e 2005, sempre al di sotto di quella tedesca.
Nel 1984 l’Italia spendeva – al netto degli interessi sul debito – il 42,1% del Pil, che nel 1994 era aumentato appena al 42,9%. 
Nello stesso periodo la media Ue (esclusa l’Italia) passò dal 45,5% al 46,6% e quella dell’euro zona passò dal 46,7% al 47,7%. 
Da dove derivava allora la maggiore crescita del debito italiano? 
Dalla spesa per interessi sul debito pubblico, che fu sempre molto più alta di quella degli altri Paesi. La spesa per interessi crebbe in Italia dall’8% del Pil nel 1984 all’11,4%, livello di gran lunga maggiore del resto d’Europa. 
Sempre nello stesso periodo la media Ue passò dal 4,1% al 4,4% e quella dell’euro zona dal 3,5% al 4,4%.
Nel 1993 il divario tra i tassi d’interesse fu addirittura triplo, il 13% in Italia contro il 4,4% della zona euro e il 4,3% della Ue. 
La crescita dei debiti pubblici dipende da molte cause, soprattutto dalla necessità di sostenere le crisi e la caduta dei profitti privati che, dal ’74-75, caratterizzano ciclicamente i Paesi più avanzati. Tuttavia, è evidente che politiche sbagliate di finanza pubblica possono rendere ingestibile la situazione del debito, come è avvenuto in Italia. 
Visto che l’entità dei tassi d’interesse sui titoli di stato, ovvero quanto lo Stato paga per avere un prestito, dipende dalla domanda dei titoli stessi, l’eliminazione di una componente importante della domanda, quale è la Banca centrale, ha avuto l’effetto di far schizzare verso l’alto gli interessi e, quindi, di far esplodere il debito totale.
Inoltre, la mancanza del cordone protettivo della Banca d’Italia espose il nostro debito alle manovre speculative degli investitori internazionali. 
Come nel 1992, quando gli attacchi speculativi alla lira costrinsero l’Italia ad uscire dal Sistema monetario europeo e a svalutare. 
Insomma, non solo Steltzner ha torto riguardo alla Banca d’Italia, ma è il principio stesso dell’“autonomia†della Banca centrale, da lui tanto tenacemente difeso, ad aver dato per trent’anni in Italia gli stessi risultati negativi che ora sta producendo nell’eurozona.
Ci si potrebbe chiedere a questo punto quale fu la ragione del divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro.

Ce lo spiega il suo autore, l’allora ministro del Tesoro Beniamino Andreatta.
Uno degli obiettivi era quello di abbattere i salari, imponendo una deflazione che desse la possibilità di annullare “il demenziale rafforzamento della scala mobile, prodotto dall’accordo tra Confindustria e sindacatiâ€. 

Infatti, nel 1984 con gli accordi di San Valentino la scala mobile fu indebolita e nel 1992 definitivamente eliminata. 
Anche oggi, come allora, le presunte “necessità†di bilancio pubblico sono la leva attraverso cui ridurre il salario, in Italia e in Europa. 
Con la differenza che purtroppo oggi questo attacco procede essenzialmente in due direzioni: da una parte le politiche di austerity che si stanno imponendo in tutta Europa con un pesante ridimensionamento del Welfare tradizionale e dall’altro il tentativo di modificare radicalmente la forma delle relazioni industriali, con un’offensiva diretta che mette in discussione la stessa natura costituzionale del sindacato, la compressione senza precedenti del diritto di sciopero e lo svuotamento delle prerogative della contrattazione sociale, sottoposta ad una presenza autoritaria ” nascosta” di sfruttamento e controllo della nostra forza-lavoro!!!