Archivio per la categoria ‘discriminazioni’

La mia amica Romina ripete sempre che la sola strada da percorrere per uscire nella palude in cui ci troviamo invischiati è la formazione, sì… come educazione alla responsabilità e alla cittadinanza attiva.

Ma, osservando quanto accade in questo nostro Paese, di fronte ad una completa e diffusa corruzione, incoraggiati da un malcostume che induce all’illegalità e soffocati da un degrado sociale cui si accompagna il vuoto della politica e la fragilità di tutti quei partiti e dei loro leader che hanno evidenziato fin qui inadeguati risultati, sommata altresí l’incapacità delle istituzioni di concretizzare valide risposte, cosa aggiungere se non che siamo ritornati nuovamente vicini al baratro…

Ma d’altronde viene spontaneo chiedersi: chi dovrebbe formare questo Paese??? A chi rivolgersi per ottenere quel cambiamento tanto desiderato??? La famiglia, la Scuola, la Chiesa??? in che modo possiamo far diventare cittadini responsabili i nostri ragazzi??? E quale partecipazione attiva chidiamo loro quando poi di fatto vengono esclusi da tutto, in particolare dalla gestione di vita di questo Paese?

Sì… certamente la pandemia ha creato una situazione grave e si vede quanto i giovani si sentano smarriti e senza punti di riferimento…
Basti osservare quanto avviene nelle cronache di ogni giorno, dove anche i ragazzi di buona famiglia, cresciuti quindi senza gravi disagi morali ed economici, manifestano atteggiamenti violenti, perpetrando azioni certamente discutibili ma soprattutto dannosi per la nostra democrazia…
Stiamo iniziando a ripetere gli errori del passato, l’impreparazione provocata dal “Covid-19” a causa della mancata presenza in aula, il bombardamento dei social nel sostenere messaggi razzisti e aggressivi, inducono come un virus a comportamenti virulenti da teppisti o ancor peggio da fanatici… 

Non voler comprendere come vivere in democrazia significa convivere con gli altri, con chi è diverso da noi, per motivi etnici, culturali, religiosi, etc… ci fa tornare indietro al passato e blocca certamente la prospettiva di un  futuro migliore… 

Bisogna quindi ritornare ad educare e formare moralmente i giovani, affinchè essi possano ritrovare quella propria capacità individuale, accompagnata da una conoscenza adeguata per partecipare responsabilmente all’organizzazione politica, economica e sociale di questo nostro Paese, facendo sì che attraverso lo sviluppo di quei giusti interessi e motivazioni, si orientino in modo corretto le emozioni e i sentimenti, con chi può sembrare ad una prima analisi diverso…
Diceva Voltaire: “I pregiudizi sono ciò che gli sciocchi usano per ragionare”.