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Mi chiedo spesso dov’è sia in questa mia terra la società civile…

D’altronde osservo quotidianamente come la maggior parte di essa non s’indigna minimamente su quanto abitualmente accada…
Sì… ho l’impressione che essi per farsi “sentire”, attendano esclusivamente quelle commemorazioni, già… le giornate della memoria e dell’impegno in ricordo delle innocenti vittime delle mafie, chissa… forse per pulirsi la coscienza, già… visto che poi, per il resto dell’anno, fanno in modo che non vi sia nulla per cui lamentarsi.
Tra l’altro vorrei ricordare ai miei conterranei che questa loro terra, già…la Sicilia, rappresenta il luogo in assoluto più adeguato per commemorare tutte quelle vittime di mafia, dal momento che proprio quell’associazione criminale ha commesso, per ogni giorno dei 365 giorni dell’anno, un omicidio a dimostrazione – per chi non lo sapesse – che quell’associazione criminale non si è risparmiata di commettere quei crimini mai… neppure un giorno!!!
  
Ora quindi, far finta o non evidenziare consapevolmente che la mafia sia presente ovunque e qualcosa d’ipocrito e aggiungerei meschino, sapendo come essa viceversa influenzi costanemente attraverso quel potere economico e finanziaro, ogni aspetto della nostra vita sociale!!!
Ha detto bene Papa Giovanni Paolo II, quando denunciando il crimine mafioso, definì in parte giustamente i siciliani: “Popolo che ama la vita, oppresso da una civiltà della morteâ€, ma forse ha dimenticato di completare la frase dicendo: “e che continua con il proprio sostegno a sostenere quei suoi carnefici“!!!
Abbiamo visto tra l’altro come durante l’arresto del defunto boss, Matteo Messina Denaro, vi sia stata una limitata esultanza per un arresto così eccellente, già… da parte di quei suoi acquisiti “compaesani” e difatti solo dopo alcuni giorni, quando tutti i media/social si erano scatenati contro quel paese adottivo del boss stragista, improvvisamente si è deciso di scendere in piazza!!!
La verità è che il cammino è ancora lungo, in quanto per sopraffare sconfiggere questa diffusa illegalità c’è bisogno di mettere in campo impegno e costanza e soprattutto una decisa collaborazione dei cittadini; ma fintanto che quest’ultimi continuano a girarsi dall’altra lato, fino a quando ciascuno evidenzia di salvaguardare il proprio orticello a scapito del futuro della collettività, beh… quel sistema collaudato “mafia”, continuerà a prosperare e soprattutto ad estendere ogni tentacolo nella società civile!!!
D’altronde ditemi, con una politica che non prevede alcun ricambio generazionale o quantomeno l’interscambiabilità di quei ruoli, già… con quelle “famiglie” che da sempre si trasmettono – quasi fosse un codice genetico – quelle poltrone, ditemi come si pensa di voler cambiare questa terra??? 
Peraltro abbiamo visto proprio in questi giorni nei Tg nazionali, che per sole 50 euro i cittadini vendano la propria dignità per un voto elettorale; basta una semplice busta di supermercato basta per farsi comprare, ma d’altronde i siciliani da sempre vivono questa loro isola, barattando quella loro pusillanime presenza col profitto, sì… tutto è ridotto ad esser merce di scambio!!!
Perchè combattere la mafia vuol dire lottare, creare una vera democrazia, la stessa che non permetta più disuguaglianze, ma che al contrario contrasti, corruzione e illegalità; è tempo di credere nuovamente nello Stato e nella giustizia, senza delegittimare la magistratura insinuando il sospetto di una giurisdizione deviata e provando così con l’aiuto di tutti a realizzare una società libera e slegata dalla mafia, che garantisca quei diritti fondamentali come lavoro, studio, casa, ma soprattutto che ridia nuovamente dignità e libertà alle persone. 
Quanto sopra rappresenta un sogno, sì… il mio!!! Certo forse un giorno si realizzerà, in quel momento sicuramente non sarò più tra voi, perché credo che i giovani sapranno fare la differenza, d’altronde è di loro il futuro (noi siamo il passato…), un avvenire che si dimostra per ciascuno di loro, ahimè incerto!!!
D’altro canto, auspicare un improvviso cambiamento da parte di decrepiti genitori e/o di miei coetanei, è una chimera!!! 
Essi infatti hanno alimentato nel corso di questi lunghi anni quel contagio e sono certo che se potessero finalmente liberarsi da quelle catene, già… se solo per un istante avessero il coraggio di dire ciò che realmente pensano di questo colluso e corrotto sistema, sono certo che al mio desiderio di cambiamento, essi controbbatterebbero senza alcuna indecisione, con il titolo d’apertura: Sig. Costanzo: vede… noi non dobbiare lottare contro la Mafia, perchè noi siamo la mafia!!! D’atronde a noi…è andata bene così, quindi, perché cambiare…

Come sappiamo l’onore può assumere diversi significati a seconda delle culture e del territorio nel quale essa si manifesti…

Abbiamo visto come l’onore venga spesso associato alla virtù dei forti, al coraggio e alla capacità di perseguire con i propri ideali quei valori morali di eguaglianza e democrazia, nonostante le difficoltà poste in campo da chi esercita costantemente quelle pressanti influenze negative al fine d’imporre le proprie regole di vita, sulla volontà altrui, per ottenere quanto si vuole. 

Ritengo comunque che l’importanza dell’onore sia negli anni diminuita, certamente rispetto al passato, ciò si evince nella mancanza di coraggio della società civile in molti suoi comportamenti, sia individuali che collettivi…. 

D’altronde pensare che l’onore possa in taluni soggetti determinare coraggio è qualcosa di errato, non sempre accade, anzi solitamente si verifica proprio il contrario, peraltro non esiste alcuna correlazione che promuova benessere a giustizia, già per il raggiungimento di una società più equa e rispettosa dei diritti altrui, quando poi vediamo come abitualmente, si viene a manifestare un’esigua solidarietà o ancor peggio la totale mancanza di empatia… 

Auspicare quindi che in questo Paese i cittadini possano per una volta difendere i propri diritti o provare a contrastare le ingiustizie presenti è qualcosa certamente di meraviglioso, ma purtroppo quanto appena espresso, non appartiene al nostro Dna, e quindi, mancando di fatto di queste particolari esperienze, sarà impossibile che un qualche gene risvegli in noi quella capacità di agire con coraggio e determinazione!!!

D’altro canto va detto, le condizioni imposte dai governi con le loro politiche mettono a dura prova la capacità di lottare per i propri diritti o per portare avanti le giuste idee e sono proprio queste condizioni che determinano nei cittadini quelle paure, le stesse che impediscono di agire in modo coraggioso e proattivo.

Ma si sa, il coraggio non è una virtù innata, essa però potrà essere coltivata attraverso l’esperienza e nella continua ricerca di quei valori morali, unici principi fondamentali per divenire finalmente audaci. 

Solo in questo modo potremmo finalmente creare una cultura unica, solidale e rispettosa nei confronti degli altri e sarà grazie a quel cambiamento che vedremo finalmente emergere quella forza interiore e soprattutto quel coraggio, da troppo tempo oppresso e reso muto!!!

Avevo iniziato a scrivere questo post alcuni giorni fa, dopo aver ascoltato ad un convegno (era il 17 febbraio ), un intervento sui diritti civili…

Per ragion varie non sono riuscito a completarlo, ma soprattutto mi sembrava corretto prima chiederne quantomeno un’autorizzazione verbale a quella persona che non conoscevo e che casualmente, in un successivo convegno politico ho rincontrato, perfezionando così quella mia personale richiesta …
La persona di cui facevo sopra riferimento è Sandro Mangano e come dicevo, da quel palco, aveva evidenziato alcuni temi riguardanti i diritti civili…
Aveva esordito dichiarando d’aver sempre fatto politica a livello sociale, senza alcun bisogno di essere iscritto ad un qualche movimento politico, ma soprattutto senza l’ausilio di possedere una tessera di partito per esprimere il proprio pensiero, viceversa, diventando egli stesso interlocutore di quella politica che coinvolgesse alcune esperienze di vita sociale…
Una scelta la sua voluta, quella cioè di non essere inserito all’interno di un gruppo partitico – per come riportava – “per non essere comprato da nessuno“!!!
Il suo unico desiderio… è soltanto quello d i poter interloquire con una parte di società che ben conosce, grazie alla propria esperienza di vita che lo vede per l’appunto appartenere al mondo omosessuale…  
Un omosessuale – ha dichiarato – che ama i maschi, ma soprattutto un omosessuale che non si vergogna di dirlo!!!
Il motivo di questa sua affermazione, è quella di voler rompere con quegli schemi preimpostati dalla nostra società, abituata a vedere il “diverso” come un pericolo, come un qualcosa da evitare…
Come d’altronde egli stesso dichiara: “Può capitare a tutte le mamme e ai papa d’avere il proprio figlio che viene per dire… sai mamma, papa, mi sono innamorato di un uomo”!!!
Sappiamo bene tutti cosa accade solitamente in quelle circostanze: “nei casi buoni lo si butta fuori di casa, nei casi peggiori si adotta la violenza fisica o ancor peggio lo si manda in qualche “Centro Igiene Mentale” o da qualche amico psichiatra, affinché egli possa attuare quelle necessarie cure riparative”…
Ecco perché Sandro Mangano da quel palco rivolge un auspicio a tutti gli uomini e donne presenti delle nostre Istituzioni, in particolare prova a inviare un messaggio da questa sua terra, questa regione… la Sicilia, perché da qui possa nascere quella differenza che non sia esclusivo appannaggio della sinistra…
Perché i diritti civili non vengono votati solo da chi è di sinistra, perché un soggetto può essere gay e votare per la destra!!!
Bisogna quindi finirla con quella falsa moralità o con quell’essere sessualmente ambigui o per meglio dire “transessuali“, un tema quest’ultimo certamente difficile da affrontare e quindi – premesso che egli non ha nulla contro questa minoranza “transgender” – fa fatta però da parte loro una scelta di diritto: non si può essere transessuale e mantenere nello stesso tempo quel percorso o determinati organi che non le appartengono…
Per entrare nello specifico… “sei un uomo… e ti senti prigioniero in un corpo di donna, vuoi fare un percorso di transessualità…??? Lo stato ti accompagna a trovare la tua identità… quella pace interiore voluta e ricercata; ma se vuoi mantenere una doppia identità, una doppia figura esclusivamente per fini personali… non puoi chiedere un diritto o un dovere alla Stato, perché non gli compete!!!
Basta quindi con tutte quelle sigle “particolari” espresse per meglio identificarsi o per voler riconoscere amori naturali… perché secondo Sandro Mangano, queste sono di fatto “Blasfemie“, sono condizioni sociali che non possono essere da uno Stato difese, protette o legiferare… si deve viceversa legiferare sul diritto di coppia… ma ad un bisessuale che chiede un diritto, prima bisogna riconoscerlo…
Ciascuno di loro deve quindi riconoscere prima se stesso, i suoi gusti personali, cercando di comprendere quelli che dovrebbero essere i suoi diritti, ma anche i suoi doveri… 
Ma ad un bisessuale… cosa può dire lo Stato: “Sei libero di fare nella tua camera da letto quello che vuoi, ma non puoi rappresentare un tema a cui debbo pensare”…
Le diversità – logicamente – non sono soltanto quelle sessuali ma anche quelle della disabilità, perché tutte le persone hanno la prerogativa di essere libere da qualunque discriminazione, per poter godere ampiamente dei propri diritti civili, culturali, economici, politici e sociali…
Ho letto che a breve (dal 29-31 Marzo) è in programma a Verona il “Congresso Mondiale delle Famiglie  e rappresenta un tema caro a molti e sul quale è intervenuto per l’appunto Sandro Mangano (attivista per i diritti omosessuali e fresco di nomina coordinatore del dipartimento Diritti Civili di #DiventeràBellissima). 
A differenza di ciò che in molti potrebbero pensare, Mangano si schiera a favore del Congresso e ne spiega i motivi: “Troppa retorica, opportunismo e propaganda politica dietro le barricate sul Congresso Mondiale delle Famiglie. 
È ora di finirla con gli stereotipi e iniziare a pensare in chiave liberale: io dico fortemente Si. Penso che tutto ruoti attorno al senso autentico della libertà di espressione, quella libertà che qualcuno vorrebbe limitare, utilizzando le vecchie contrapposizioni ideologiche tra destra e sinistra, precludendo a un omosessuale di sostenere i valori della famiglia, quando invece la famiglia è un patrimonio da tutelare, oggi più che mai. Magari ci sarà molto da discutere sul concetto di famiglia, ma di certo non è privando i cittadini di uno spunto di dialogo e confronto che daremo l’esempio di un Paese democratico e civile quale pretendiamo di essere. Io dico ‘Sì’ alla famiglia: una famiglia che accoglie e non discrimina; che tutela i figli e i loro orientamenti, che li guida a essere persone migliori. Di questo l’Italia ha davvero bisognoâ€!!!
Diceva Herbert Marcuse: “Questa società cambia tutto ciò che tocca in una fonte potenziale di progresso e di sfruttamento, di fatica miserabile e di soddisfazione, di libertà e d’oppressione. La sessualità non fa eccezione…â€. 


Il Venezuela… rappresenta come dice il titolo, l’ultimo atto di una politica di prevaricazione nei confronti di quell’America latina, le cui scelte in questi anni, sono state frutto di decisioni esterne ai loro leader, ma di coloro, che nulla hanno a che fare con quei paesi…

La chiamano america latina… e raggruppa tutti quegli Stati che ai tempi non si riusci ad unificare in un grande sogno, i quali diedero vita a tutta una serie di stati e staterelli, che ispirandosi a democrazie europee o a socialismi liberali, rivoluzionarono quelle regioni, senza comunque mai interferire tra essi come ad esempio giungendo a scontri armati…ditta
Come dimenticare ad esempio le azioni di forza compiute nella rivoluzione di Cuba da Fidel Castro e Che Guevara, oppure la presa del potere compiuta dal generale Pinochet…
Certo ci sono state situazioni più costituzionali come quella di Frei in Cile nel 64′ oppure nel 69′ del Presidente Caldera nel Venezuela…

Abbiamo contato dal dopoguerra ad oggi, colpi di stato, rivoluzioni, dittature, forme di governo instabili che a seconda dei periodi sono andate sviluppandosi, già… uno strano percorso quello compiuto da quei paesi, è dire che con le grandi ricchezze naturali che possiedono, dovrebbero essere uno dei dei luoghi più ricchi del mondo… 

Ed invece, stranamente non è così!!!
In quelle nazioni si muore di fame, sono paesi da sempre sottomessi alle politiche internazionali, che guardano a quella parte di continente come un qualcosa da sfruttare… ecco perché emergono tutti quei problemi sociali, quelle enormi periferie a modello ghetto, dove si vive ogni giorno nella violenza e nel terrore, senza che lo Stato mai, si preoccupi per loro…
La sperequazione dei redditi a così elevata da aver prodotto due tipi di categorie: una ricchissima e l’altra poverissima e nel mezzo una borghesia che annaspa per mantenere di fatto quegli Stati!!!    
Sono passati solo pochi anni dalla crisi economica che ha visto prima l’Argentina e poi il Brasile e poi dopo anni di silenzio, a causa d quanto accaduto in Venezuela con il presidente Chavez, ci si è ricordati di quell’America latina, già… fortemente penalizzata a causa delle politiche di mercato internazionali….
Se si pensa che proprio il Venezuela, possiede oggi la più grande riserva di petrolio del mondo, ma stranamente, la ricchezza derivata dal greggio non si è trasformata in un reale sostegno per quei suoi connazionali, per come proprio l’allora presidente Chavez aveva promesso durante l’elezioni, ma che poi il tempo o forse la febbre di megalomania, ha fatto scordare… 
Ed oggi la storia si ripete, sì con quel suo erede… Nicolàs Maduro, che in questi anni non è riuscito a risollevare le sorti del paese, ma anzi lo ha affossato!!!
L’inflazione è alle stelle… si pensi solo che lo stipendio attuale è di circa 20 euro al mese, un’economia allo sfascio con beni di prima necessita introvabili, anche i rifornimenti sono sprovvisti di carburanti, senza parlare di medicine e di generi alimentari…
E di pochi mesi le proteste violente di un paese che ha chiesto le dimissioni del suo leader, il quale ha rifiutato l’ultimatum (imposto da sette Paesi europei) ad indire elezioni anticipate, dopo che c’è stata l’autoproclamazione a capo di Stato da parte di Juan Guaidò…
Maduro, intervistato ha dichiarato  a tutti coloro che chiedono la sua uscita di scena: “Non cederò alla pressione“!!!
Nel frattempo il nostro paese non ha ancora preso una posizione e difatti lo stesso Guaidò a riguardo a dichiarato: “non è facile comprendere le posizioni del governo italiano”, ma ciò di cui non si tiene conto è che in questi ultimi quindici anni, sono morte a causa di azioni di repressione circa 250mila persone, commesse – secondo Guaidò – dal governo nazionale venezuelano, in violazione a tutti i diritti umanitari…
Uscire da questa impasse è veramente difficile, con un ristagno politico ed economico, un parlamento eletto ma nei fatti bloccato, con la popolazione scesa in piazza per far valere i propri diritti, ed un esercito pronto a sostenere il governo di Maduro, facendo valere la propria forza…
Anche Papa Francesco è stato chiamato in causa… e si è subito messo a disposizione, solo nel caso in cui però questa richiesta venga fatta da entrambi i contendenti: “Vedrò cosa si può fare, ma la condizione iniziale sia che ambedue le parti lo chiedono. Noi siamo sempre disposti, è come quando la gente va dal parroco per problemi tra marito e moglie: occorre la volontà di entrambi”!!!
L’augurio è che si possa giungere in maniera celere alla risoluzione di quella crisi politica, che d’altro canto ritengo debba passare dai venezuelani, gli unici d’altronde che hanno in fondo le vere sorti del paese, tutti gli altri viceversa debbono stare fuori a guardare quanto avviene lì…
Peraltro molti di loro, hanno già dimostrato di avere in questi lunghi anni, solo ed esclusivamente forti interessi economici, per cui è meglio ora che stiano soltanto zitti!!!