Archivio per la categoria ‘cucina’

Scrivo questo post perché mi sono stancato di vedere ad ogni cambio di canale in Tv, quelle trasmissioni di cucina… 
Già… tutti che cucinano, tutti che improvvisano, tutti che si sentono capaci di poter giudicare gli altri, senza saper neppure fare un “uovo alla coque“!!!
Oggi pomeriggio mentre realizzavo un progetto per un amico, ero costretto (pur non volendo) ad ascoltare una trasmissione televisiva, nella quale erano in competizione alcuni personaggi vip, che si davano battaglia tra i fornelli di cucina: la trasmissione s’intitolata “Masterchef celebrity“.    
Ed allora mi sono ricordato degli anni – quasi dieci – vissuti a Omegna e soprattutto di alcuni di quei ristoranti tanto decantati e condotti dai sopraddetti chef, oggi giudici della sopraddetta trasmissione, nei quali mi sono a suo tempo recato… 
Ma a differenza di quanto potrei fare in maniera disinteressata, non esprimo alcun giudizio personale, ma farò parlare al mio posto alcune recensione pubblicate su “Tripadvisor”…
Iniziamo quindi con “Villa Crespi” dove possiamo dire, ha iniziato a raccontare la sua opera lo Chef Antonino Cannavacciolo…
Tralascio quindi quanto riportato sull’Hotel, perché al sottoscritto interessa esclusivamente la cucina e quindi:
– Unica vera fortuna di questo albergo e’ il ristorante, 2 stelle Michelin ,presso il quale abbiamo goduto di un’ottima cena con un eccellente servizio ma avremmo potuto godere lo stesso del ristorante senza spendere una cifra assolutamente inadeguata per l’albergo
– Culmine della serata cena al ristorante. Lo chef merita appieno le due stelle Michelin. Un tripudio di sapori, con creatività e fantasia. Un invidiabile carta dei vini, il tutto condito da un sevizio eccellente in un luogo da favola. Unica nota i costi: tra pernottamento e cena una notte mi è costata novecento euro. Un sogno, ma i sogni si pagano.
Non male come recensioni… ma passiamo alle altre:
-Una piacevole serata nella splendida Villa Crespi si è trasformata in una cena inasprita dall’atteggiamento poco professionale della responsabile della sala dove eravamo accolti. Continuamente preoccupata che i nostri bambini disturbassero la quiete degli altri commensali (per altro i bambini sono stati sempre seduti e non hanno mai alzato la voce e i commensali presenti sorridevano loro dolcemente), puliva ogni tre minuti il tavolo, ovviamente pieno di briciole di pane nella zona dei bambini, ci ha “consigliato” di non prendere più il formaggio “visto che i bambini le parevano stanchi” e ci ha liquidati in fretta portandoci il caffè nel bar attiguo alla sala. 
L’etichetta ha il suo fascino in un posto come questo, ma l’inadeguatezza del personale di fronte a situazioni un po’ diverse da quelle cui sono abituati è inconcepibile, anche perché avevo chiesto al momento della prenotazione se i bambini erano ben accetti e mi era stato risposto entusiasticamente di sì.
– Sono stata proprio ieri per un evento di lavoro a Villa Crespi. Era la prima volta che ci andavo e mi era stato raccontato che a pranzo avremmo avuto come chef Cannavacciuolo. Siccome ne ho sentito parlare spesso di lui e ho visto qualche suo programma su Sky ero proprio curiosa di vedere cosa avremmo mangiato. 
Devo dire che essendo un evento abbastanza importante al nostro arrivo c’erano ancora i ragazzi che pulivano in giro e erano ancora in ballo a sistemare il resto per la conferenza del dopo pranzo. 
A pranzo ci siamo spostati nella sala interna molto bella anche se un po’ piccola. come antipasto abbiamo mangiato una tartare di manzo con salsa alla lemon grass. Sicuramente sublime e deliziosa. Subito dopo è arrivato un risotto con erbe fini e tartufo nero. anche questo decisamente delizioso. Peccato per le mini porzioni, nonostante il mini cucchiaio anche di bis. Come dessert “espress”ionismo: una sorta di panna cotta con gelatina di caffè e gratina sopra la panna cotta. Buono anche questo anche se non mi ha entusiasmato. Tutto sommato a fine pranzo non ero appesantita eccessivamente quindi le dosi erano perfette. Non posso parlare di prezzi perchè essendo stata invitata non ho pagato io!!!
tralascio il commento intitolato: Gestione dell’Hotel inqualificabile… pensavamo di essere su scherzi a parte…
– Pranzo all’altezza delle aspettative in un locale stellato dalla Michelin, cucina raffinata e di gusto.
Gustoso il benvenuto dalla cucina, ottimi ed assortiti i pani caldi e da viaggio la pasticceria finale…. nel mezzo un ottimo pranzo con linguine di Gragnano con calamaretti spillo e spezzatino di pesce con crema di zucchine.
– complimenti allo chef……qualche piccola annotazione pero’ mi sento in dovere di farla…..l.si parte con l’aperitivo ed ho l’impressione che mirino a farti riempire presto, perché dopo le portate sono squisite ma secondo il mio punto di vista un po’ scarsine…….pesce, carne, piatti ben curati e abbinamenti azzeccati………dolci fantastici…….solo un po’ più di prodotti e non stuzzichini e pani vari.
– Carissimo carissimo carissimo per quello che si mangia.. Contando che la sera prima abbiamo mangiato un un 5 stelle lusso….
Nemmeno un risotto ricercato nel menù carta dei vini Da brivido, 12€ per un calice poi mi sembra veramente eccessivo.
– Sono rimasto un po’ deluso dalla cucina…
Abbiamo preso il menù degustazione “a mano libera” con degustazione di Champagne. A parte il cameriere che in prima battuta ci risponde che non si poteva fare e che quel menù era solo li ma non lo faceva nessuno salvo poi tornare dicendo di essersi sbagliato (inconvenienti di poco conto), ciò che mi ha deluso è stato proprio il menù in se. 
Molti piatti giocavano sempre sulla consistenza liquido/solido diventando ripetitivi e comunque il mix di sapori non esplodeva mai.
Anche le tanto conclamate Linguine di gragnano con calamaretti a spillo non mi hanno fatto gridare al capolavoro. 
Era tutto buono (alcuni piatti molto buoni), ma nessun grande ricordo di un piatto specifico della cena cosa che invece accade sempre in locali di questo livello.
Complessivamente ne serbo un bel ricordo (più della struttura che della cena), ma mi sento comunque di consigliare questo gioiello per un week end romantico in una location davvero da favola.
Non continuo con i commenti, vi sono altre 152 pagine… ma soprattutto perché ritengo che quanto riportato, rappresenti solo in parte la verità di un giudizio corretto…
D’altronde come tutti sanno,  molti di essi solo influenzati dalle richieste dei direttori di quelle strutture, ma soprattutto, da un nostro forviante giudizio personale dovuto ad un fattore esterno “stimolante”, che ne ha esaltato la valutazione a causa delle  motivazioni o per meglio dire per l’occasione, per le quali ci si è recati… 
Trovarsi ad esempio in coppia durante un anniversario o provare a conquistare una donna portandola in una struttura così favolosa, accompagnando il tutto con una cena di uno Chef popolare, fa sembrare seduti a quel tavolo, anche la semplice fetta di pane tostato come il più buono del mondo!!! 
Io – se potessi – metterei accanto lo Chef Cannavacciolo, mia moglie Melinda: da un lato potremmo godere di un esperto creatore di piatti artistici ed inconsueti, dall’altro la cucina esemplare di una donna geniale, che realizza quotidianamente la sua arte culinaria in maniera semplice, unica e perfetta!!!
Perché… non c’è bisogno di recarsi in un ristorante stellato Michelen (** o *** stelle), quando si ha la fortuna di avere in casa propria, la copia esatta del 15Stelle, Gordon Ramsay!!!
D’altronde non me ne vogliano, guardando loro in Tv, mi sembra di vedere dei semplici aspiranti imitatori di quel genio…

“Seconda stella a destra… questo è il cammino…” con queste parole iniziava una canzone di E. Bennato, ed oggi, riferendomi a questa mia isola, rivedo in quel testo, quell’isola che non c’è…

Quando sono fuori dalla mia terra e mi trovo a discutere con persone che non sono mai stati nella nostra isola e mi chiedono, “ma com’è la tua Sicilia…”, io rispondo così: BELLISSIMA!!! 
Già, volete paragonare quel nostro modo d’essere… sempre disponibili, calorosi, gioviali, pronti con la battuta umoristica e soprattutto disponibili ad aiutare il prossimo…
Dietro quell’essere fieri, si nasconde un grande cuore, che si manifesta in ogni circostanza, soprattutto quando se ne presenta l’occasione…

Immaginate quell’amore per la cucina, per i dolci, quella dedizione per la terra che fa raccogliere meravigliosi frutti, tra cui uve bianche e nere, che danno luogo a fantastici vini…  

Specialità gastronomiche che incontri solo da noi… per strada, con venditori ambulanti che a squarciagola t’invitano a provare le loro delizie…
Ed ancora, quei locali centenari… chiamarli Bar o caffè sarebbe riduttivo, perché evocano entrando… quelle sensazioni passate; sembra che il tempo si sia fermato, con odori ed essenze dei primi anni del 900′ ed i camerieri che mostrano quella reverenza ormai scomparsa… invogliandoci ad assaggiare quanto in vetrina: cannoli, cassate e cassatelle, pignolata e poi la rosticceria, dove troviamo calde quelle siciliane, cartocciate, arancini, cipolline, ed infine c’è chi prova la famosa granita alla mandorla, al pistacchio o ai gelsi… con quella morbida brioche…   

La sera dopo essersi abbuffati in uno dei tanti ristoranti a base di pesce… ci si ferma in quei chioschi, per bere un dissetante mandarino al limone oppure un tamarindo che aiuta a digerire…

Ma come si può pensare di paragonare la Sicilia con il resto del mondo, per favore, non esiste confronto!!!
Dove trovate un vulcano innevato per andare a sciare e dopo un’ora… andare a mare a farsi un bagno o ancora, un clima mite che permette di godere pienamente delle varie stagioni, specchiandoti su un mare blu… da quelle alture, fatte di storia e di arte.
Da occidente ad oriente, la si può attraversare ammirando le varie culture, che nei secoli d’invasione hanno lasciato segni…

Una terra che si fa scoprire poco per volta… e ad ogni fermata, si resta entusiasti per i colori, per quello spettacolo, per la fetta di pane casareccio offerta, con sopra quel nostro verde olio d’oliva, un “ciliegino” di Pachino ed un pizzico d’origano…
Per gli amanti della natura vi sono i parchi: quello dell’Etna, dei Nebrodi, dei Peloritani e delle Madonie… dove si possono trovare vari agriturismi specializzati con prodotti tipici naturali e biologici… si potrà mangiare quella ricotta appena fatta, da gustare calda,
Finora ho parlato dell’isola che c’è, di quella naturale e meravigliosa… poi ve ne un’altra, che nei fatti non esiste, un’isola che è rimasta fortemente in ritardo rispetto al resto dell’Italia…

Un’isola abbandonata a se stessa, senza crescita e sviluppo… nessun miglioramento qualitativo del capitale umano, ma il tutto basato, sul solito passaggio di consegne, da padre a figlio…
Un’isola nella quale gli uomini istituzionali la fanno da padrona, creando sempre più distanza dai semplici cittadini e allontanando così quei principi morali di coesione sociale…
Un’isola in cui non esistono investimenti produttivi e dove non vengono realizzate quelle necessarie infrastrutture…
Sta scomparendo anche quel po di potenziale tecnologico sviluppatosi negli anni 70′ e soprattutto mancano le innovazioni…
I mercati esteri sono nelle mani degli altri stati concorrenti, in particolare quelli prospicienti il mar Mediterraneo, ed i nostri prodotti tipici, sono stati valorizzati solo sulla carta… ma non nei fatti, i numeri delle esportazioni difatti… sono profondamente crollati!!!
Se poi consideriamo la spesa per la Pubblica Amministrazione nel suo complesso, ecco che la nostra isola è al primo posto tra le regioni meridionali con incrementi di oltre il 30% la media nazionale; la maggior parte di essi gode di quel clientelismo e soprattutto di quella tanto ricercata raccomandazione!!!
A differenza delle altre regioni si spende di più, per ricevere di meno… e con risultati decisamente scadenti in termini, sia di crescita del reddito che dell’occupazione…

E per concludere… come dimenticare quell’isola nascosta, quella che fa in modo che esista una economia del sommerso, con un fenomeno grave, quello del lavoro a nero, che non permette ai giovani di crearsi un futuro…
Gli stessi imprenditori (o meglio molti tra essi…) colpiti dalla crisi, stanno reagendo adattando quei meccanismi di collusione e corruzione, piegandosi – per voler rimanere produttivi nel mercato economico – a quelle protezione legate alla ben nota associazione criminale, beneficiando così di conseguenza, di tutti quegli sbocchi offerti, dalle loro attività “legali”…

Il giudice Borsellino disse “la Sicilia un giorno sarà un posto bellissimoâ€.
E’ un vero peccato che non abbia avuto modo di dirci… quando questo accadrà!!!