Archivio per la categoria ‘costi’

Sono stato in questi anni abituato ad utilizzare la Metropolitana di Milano, ma soprattutto (nello stesso periodo) ho avuto il piacere di prender atto del completamento (nei tempi previsti) da parte della Società “WeBuild”, della nuova “Linea Blu” che collega il centro storico, con la parte est di Milano (Forlanini e Aeroporto Linate) e con quella ovest (Lorenteggio e Stazione San Cristoforo).

Rientrato a Catania ho sperato che anche qui – nello stesso periodo in cui sono mancato – si fosse ampliato quel tratto di metropolitana a suo tempo realizzato…
Mi riferisco al prolungamento della rete ferroviaria della Ferrovia Circumetnea per collegare la stazione Centrale FS all’Aeroporto, ma anche ai tratti di potenziamento e trasformazione nelle aree urbane di Catania e Misterbianco, cui va sommata la tratta submetropolitana che dovrebbe giungere fino a Paternò, la quale comprende il completamento della tratta tra l’uscita della stazione “Nesima” e l’ingresso della stazione nel centro abitato di Misterbianco. 
Immaginate quindi il personale rammarico nello scoprire come nulla in questi anni sia cambiato e dover costatare per l’ennesima volta, come esistano realtà diverse, già… tra il nord e il sud del Paese.
In particolare sono due i fattori che non comprendo negli appalti eseguiti o in corso di realizzazione nella mia regione, innanzitutto il rispetto dei tempi di esecuzione che – come chiunque può osservare – non vengono (quasi) mai rispettati e ciò rappresenta un grave fardello, del quale si preferisce soprassedere, in particolare da chi è incaricato a quei controlli!!!
Inoltre, l’oneroso aumento del prezzo d’appalto rispetto a quello originariamente concordato, che ha dei motivi precisi, ma che in questa sede prerisco evitare di parlarne, peraltro basti ricercare quelle motivazioni in molti miei precedenti post, d’altronde, non sta al sottoscritto evidenziare quali soluzioni debbano essere adottate, per questo come ben sappiamo esistono una serie di soggetti “esperti”, sì… seduti da anni in quelle poltrone istituzionali dei nostri governi nazionali e regionali!!!
Comunque, nel ricercare stamani chiarimenti e motivazioni sugli aspetti di cui sopra, mi sono imbattuto in un post del sito web “NuovoSud.it” che riportava per l’appunto le preoccupazioni dei Sindacati per il mancato avvio di quei lavori…
Riporto quanto scritto: 
“Siamo preoccupati per il mancato avvio dei lavori riguardanti due lotti cruciali della metropolitana di Catania. Tali lotti, appaltati dalla stazione appaltante Ferrovia Circumetnea – MIT e assegnati al Consorzio Stabile Medil, sono parte integrante di un progetto iniziato decenni fa e fondamentale per il completamento della rete metropolitana della città “. Lo dicono in una nota congiunta il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’anca, il segretario provinciale della Filca Cisl di Catania, Pippo Famiano. “I lotti in questione sono il prolungamento della rete ferroviaria della FCE nella tratta metropolitana di Catania, dalla stazione Centrale FS all’Aeroporto. Questo lotto, noto come “Tratta Stesicoro – Aeroporto – Lotto di Completamento”, ha un costo superiore a 400 milioni di euro ed è stato aggiudicato nel luglio 2020 con la firma del contratto avvenuta luglio 2021al Consorzio Stabile Medil. Il Secondo Lotto di potenziamento e trasformazione della FCE nelle aree urbane di Catania e Misterbianco e della tratta sub metropolitana fino a Paternò, comprende il completamento della tratta tra l’uscita della stazione “Nesima” e l’uscita della stazione “Misterbianco Centro”. Il costo di questo lotto è di 120 milioni di euro ed è stato anch’esso aggiudicato nel mese agosto 2021 al Consorzio Stabile Medil. Occorre avviare immediatamente un confronto serio per mettere in luce le interferenze che non permettono alle due tratte Monte Po-Misterbianco e Stesicoro-Aeroporto di partire. Sono opere in stallo ormai da anni e che superano oltre 500 milioni di euro con risorse già stanziate. Abbiamo chiesto già da tempo a FCE e all’impresa Medil di impegnarsi a superare le criticità, e avevamo auspicato che in pochi mesi si arrivasse alla cantierizzazione ma ad oggi nulla si è mosso”.
Cosa aggiungere, speriamo che a breve si potrà vedere finalmente un cartello di cantiere che indichi tempi d’inizio e soprattutto previsione di fine lavori; ma non solo, se permettete, sarebbe gradito apprendere da quel cartellone, non solo i nominativi dei responsabili, ma soprattutto le imprese che eseguiranno quei lavori, sia in affidamento che in subaffidamento, subappalto, etc…
Già… perché mentre scrivo questo post, ho pensato che – invece di recarmi per lavoro nuovamente in nord Italia o all’estero, per come tra l’altro la mia ragione mi suggerisce – sì… questa volta potrei decidere di restare nella mia terra, tenendo conto dei miliardi di euro destinati ad esser utilizzati nella regione Sicilia nei prossimi anni, sì… per la realizzazione di quelle mancate infrastrutture…
Difatti… potrei iniziare inviando a quelle imprese (di cui attualmente non conosco i nominativi, anzi se qualcuno può indicarmeli gliene sarei grato…) la mia candidatura spontanea, sempre che ciascuno di essi poi… non abbia timore del sottoscritto, sapendo quanto da quasi 15 anni (a breve festeggio le nozze di cristallo…) vado anticipando da questo mio Blog… 
Ah sì… su quest’ultimo punto mi riprometto a breve d’iniziare una serie di considerazioni personali e sono sin d’ora certo che “qualcuno” le troverà particolarmente interessanti!!!

Giorno 13 c.m. sono chiamato per l’ennesima volta quale teste a un procedimento giudiziario “penale” che ha come oggetto il rinvio a giudizio di un ex amministratore di condominio!!!

Una vicenda assurda che dal 2018 non si è ancora conclusa (quantomeno come dicevo non nel procedimento penale, visto che almeno in quello civile, svoltosi proprio in questi giorni, l’amministratore è stato condannato…) e posso altresì aggiungere come soltanto per quel voler essere a tutti i costi tenace, ma soprattutto, grazie a quell’essere libero da coercizioni legate a concetti quali “ricatto e/o compromesso”, mi è stato possibile giungere a questo risultato, pur avendo pagato – per quell’impegno svolto (gratuitamente) – con la freddezza, sì… nei rapporti personali; mi riferisco ai molti amici e conoscenti, proprietari anch’essi di appartamenti di quello stesso Villaggio, che avrebbero preferito (da parte del sottoscritto) un atteggiamento più “elusivo”, ma non solo questi, anche coloro che in quel Villaggio, da oltre trent’anni, hanno potuto beneficiare sia sotto il profilo professionale che lavorativo…   

Mi permetto quindi di riportare nuovamente il mio più profondo sconforto, avendo costatato le difficoltà, ma soprattutto i tempi che la giustizia ha richiesto prima di poter giungere (e ancora oggi non so come finirà questa vicenda giudiziaria, so soltanto che fino ad oggi è stata rinviata ben due volte, con motivazioni estremamente banali, per non dire moralmente “indegne”, visto che – nei confronti del sottoscritto – non si è tenuto conto neppure che per ragioni di lavoro – essendo in trasferta – sono stato costretto a prendere tre giorni di permesso per il viaggio, pagarmi ogni volta l’aereo, recarmi quindi a mie spese presso il Tribunale di Messina, aggiungo… costi che naturalmente lo Stato non rimborsa, per poi alla fine essere rimandato nuovamente ad altra data!!!) ad una sentenza definitiva, anche quando dalla semplice lettura dei documenti contabili, si evidenziava in maniera chiara quanto fosse accaduto, ma stranamente, anche coloro che avrebbero dovuto verificare quanto denunciato ( mi riferisco ad una delle forze di Polizia di Catania, con competenza generale in materia economica e finanziaria, già…per fortuna che conservo il protocollo di ricevuta…) non lo ha fatto, viceversa da quanto professionalmente compiuto dai colleghi del Comando di Taormina e dalla PG di Messina, ufficio diretto dal Tenente Colonnello Siligato!!! 

Nel confermare quindi quanto sia d’accordo sulla proposta di legge presentata, mi permetto di condividere sull’argomento un video pubblicato su TGR e riproposto nella pagina di Facebook: https://www.facebook.com/patrizia.alessi/videos/1497125621136894 

“È inaccettabile che i condòmini si ritrovino a pagare grossi debiti non fatti ma accumulati da quella minoranza di amministratori che tuttavia non adempie al proprio dovere†a dichiararlo è la vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli che oggi a Torino, insieme alla capogruppo in circoscrizione 7 Patrizia Alessi, ha presentato la Proposta di Legge “Tutela condomini”. 

“La proposta – spiega Montaruli – prevede l’introduzione dell’obbligo da parte dei fornitori di comunicare ai condòmini, e non soltanto all’amministratore, qualora si sia raggiunti debiti per oltre 10 mila euro. 

In questo modo si attiva un “campanello d’allarme” per i condòmini che possono prontamente chiedere spiegazioni, senza vedersi un giorno staccare le utenze per morosità”.

Nel caso del Condominio “Albesiano” – racconta la capogruppo Alessi – noi condomini ci siamo ritrovati all’improvviso con circa 550 mila euro da ripagare!!! 

Il nostro immobile è stato il primo con Decreto di revoca giudiziale di un noto amministratore di condominio torinese rivelatosi infedele. Speriamo che questa proposta di legge tuteli tanti altri condomini.

Ne riproporvi quindi i due post sulla vicenda sopra raccontata:

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/08/tribunale-di-messina-quanta-amarezza.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/08/tribunale-di-messina-quanta-amarezza.html

Vi consiglio anche il seguente link, che ha come obiettivo il testo di legge scritto da Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, partendo da un caso specifico, come quello del condominio “Albesiano”: 

https://www.torinotoday.it/video/proposta-legge-contro-amministratori-infedeli-condomini-insolventi.html?fbclid=IwAR0AT2C2XeD_EpwfFiPMEK4HSNjRLn2JfI-gJbEPbLe4NAgUK2HdsyLClak

Le parole espresse dal Presidente della Repubblica sono di una persona virtuosa: “Ciascuno di noi è chiamato a diventare più responsabile nei confronti del pianeta, dei nostri figli e dei nostri nipoti con gesti contro lo spreco”. 

Parole che incitano alla consapevolezza, che esprimono comportamenti di solidarietà, pronunciate tra l’altro in occasione della Giornata nazionale del risparmio (energetico).
L’iniziativa s’intitola “M’illumino di meno“’ e tenta di promuovere il senso di responsabilità di ciascuno di noi, perché sentirsi responsabili, anche attraverso gesti semplici, come spegnere una luce quando non ve n’è bisogno, consente di evitare sprechi che come sappiamo, costano tantissimo… 
Ma… nell’ascoltare quelle parole ho pensato, perché il nostro Presidente è così fortemente determinato nel ricordare lo spreco dell’energia, viceversa non ricordo (e mi scuso sin d’ora perché non ne ho memoria…) mai una parola pronunciata nei confronti degli sprechi della politica, di tutti quegli esosi stipendi, quelli sì incidono in maniera ragguardevole sul Bilancio dello Stato, parliamo tra l’altro di casse fortemente in crisi, che vanno a intaccare altri indicatori ben più importanti come il reddito medio, la sanità, l’istruzione, i trasporti e per finire i servizi alla persona. 

Perché, se da un lato ci viene chiesto di spegnere una lampadina – ricordo tra l’altro che quell’energia, eventualmente superflua, la paghiamo noi – ci si dimentica di costi ben più esosi, già… come quelli della politica, da quelli nazionali, per continuare a quelli regionali e per finire con i costi comunali suddivisi tra sindaci e consiglieri, a cui vanno sommati tutte quelle voci legate a “energia”!!!

Beh… mi creda Sig. Presidente, sono quelli i costi che il nostro Paese non può, ma soprattutto non dovrebbe sostenere, in virtù soprattutto di quanto riceviamo in cambio da quelle loro professionalità… (e mi consenta… lascio appositamente fuori dal contesto quanto viene illegalmente compiuto da molti di quei soggetti, a danno dello Stato, ma questo come ben sa, rappresenta un altro paragrafo vergognoso che non sto qui a ripetere!!!).
Sig. Presidente, Lei parla di riduzione dei consumi, ma provare ad evitare quelli superflui, non significa migliorare o contribuire il benessere di noi cittadini, mi creda non sono quelli i cambiamenti che portano al risparmio o quantomeno, non sono soltanto essi, ma ben altri, ma ahimè… di quelli nessuno vuole parlare, già… forse perché fa comodo così, in particolare a coloro che appartengono a quella “casta” a cui – mi dispiace sottolineare- appartiene anche Lei…
Spegnere le luci dei nostri meravigliosi monumenti (ho visto l’altra sera il Colosseo spento…) è se non dire osceno, certamente disonorevole, come tra l’altro, osservare di presenza quelle luci pian piano spegnersi dal Palazzo del Quirinale, mi ha dato come l’impressione di una democrazia morente, già… che si stesse spegnendo, per cosa poi, per mandare un messaggio simbolico e quale??? Quello che non siamo capaci di risparmiare come dovremmo???
 

Presidente Mattarella, ciascuno di noi verrà un giorno ricordato non tanto per quello che è stato, ma bensì per ciò che ha fatto durante il proprio incarico, ma ancor più, per ciò che poteva fare e ahimè non ha fatto!!! 

In tal senso mi permetto di riportare una bellissima frase di John Steinbeck che diceva: “Se tu o io dobbiamo scegliere tra il pensiero e l’azione, dovremmo ricordare la nostra morte per provare così a vivere in modo che la nostra morte non porti soddisfazione al mondoâ€!!!

Presidente… sin da ragazzo ho fatto sì che la mia vita fosse in ogni momento accompagnata da una frase: chi nel corso della vita ha acceso anche soltanto una luce, nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano…

Io ho soltanto acceso la luce… ora tocca a lei farla splendere!!!

Ho ricevuto su “Whatsapp” un interessante post del mio amico Giorgio Petrolo che mi permetto di riproporre perché evidenzia un evidente rischio con il quale a breve tutti noi potremmo essere costretti a dover convivere, in particolare il comparto del trasporto su gomma che vede la miscela iniziare a scarseggiare e soprattutto a costare sempre di più!!!

Trasporti su gomma, e quindi grande distribuzione, a rischio stop nel nostro Paese: tir e camion potrebbero presto restare fermi a causa dell’esaurimento delle scorte di AdBlue, una specifica miscela utilizzata per alimentare i motori diesel riducendone le emissioni inquinanti. 

Se ciò dovesse verificarsi, non si potrebbero evitare delle preoccupanti ripercussioni per quanto concerne lo spostamento di merci e beni di primo consumo.

Come anticipato, si registra infatti nelle ultime ore un’allarmante carenza di AdBlue, soluzione sintetica composta per il 32,5% da urea a elevata purezza e per il 67,5% da acqua demineralizzata, utilizzabile esclusivamente nei motori diesel: grazie al suo utilizzo è possibile ridurre del 90% le emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico.

All’origine del problema c’è anche il blocco della produzione da parte della società chimica tedesca di Wittenber Skw Piesteritz, che si occupa di produrre, per l’appunto, AdBlue e anidride carbonica. Un blocco della produzione, peraltro, motivato proprio dal pesante caro energia registrato negli ultimi mesi.

Visto il recente stop della Yara Italia di Ferrara, società anch’essa specializzata nella produzione della miscela e di anidride carbonica, il timore è che pesanti ripercussioni possano ripetersi ancora una volta nel nostro Paese, come già accaduto per il blocco delle “bollicine†e dell’acqua frizzante. Stavolta le conseguenze si abbatterebbero sul comparto del trasporto merci su gomma.

Infatti, come denunciato da Assotir, l’approvvigionamento di AdBlue è sempre più difficile, anche a causa dell’aumento notevole dei costi: rispetto ai 30/36 centesimi al litro di due anni fa, oggi si è arrivati fino a 1,20 euro. “Se è vero che, trattandosi di un additivo, non lo si consuma nelle stesse quantità del gasolioâ€, spiega l’associazione, “va comunque di pari passo con il diesel, i cui prezzi pure si sono impennatiâ€. 

In effetti proprio nei giorni scorsi era stata l’Associazione italiana delle imprese di trasporto a denunciare che “dal 7 al 12 ottobre, il prezzo del gasolio è aumentato di ben 20 centesimi al litroâ€, in misura nettamente superiore rispetto a quello della benzina. Una situazione insostenibile, che ha spinto anche Assotir a chiedere un urgente intervento al governo, con l’aggiornamento delle†tariffe minime, ferme a febbraio nonostante la violenta impennata del costo del carburanteâ€.

Già… come detto, oramai, il prezzo della miscela, che può oscillare a seconda della maggiore o minore qualità, è salito fino a 1,20 euro per litro. Per percorrere circa 100 chilometri, un tir necessita di almeno 2 litri di AdBlue.

E quindi, con lo scopo di incentivare il suo utilizzo, al momento, è stato riconosciuto un credito di imposta del 15% sulle spese al netto dell’Iva sostenute nel 2022 per l’acquisto del composto, dedicato solo ai veicoli di categoria ecologica euro 5 o superiore. 

La richiesta di Assotir, per evitare un aggravio della situazione, è quella di prorogare con urgenza gli incentivi, d’altronde – i motori diesel Euro 5 ed Euro 6 che utilizzano AdBlue sono anche quelli meno inquinanti .- lamenta l’Associazioneâ€: in questo modo si tendono a penalizzare di più quelle aziende che hanno effettuato pesanti investimenti per ridurre l’inquinamento e che ora viceversa si trovano a dovere sopportare costi esorbitanti!!!

Immaginate: niente trasporti… nessuna merce, in particolare nessun bene di prima necessità, ciò comporterà nei cittadini quelle manifestazioni di panico e violenza con l’assalto ai supermercati e a tutte quelle piccole attività commerciali!!!

Oltre agli aumenti esponenziali di energia, ci mancava il rischio di rimanere a secco, se sono queste le premesse, non posso che preoccuparmi per questo 2023 certamente nefasto!!!

Volevano farlo passare come un cambiamento necessario per realizzare una giustizia “giusta” ed invece gli Italiani hanno deciso di opporsi a tutti i punti referendari scegliendo di non andare al voto o di votare NO a quei quesiti!!!

Hanno sprecato (nonostante la pandemia ancora in corso) per questi inutili cinque referendum ben 400 milioni di euro, di cui oltre 300 milioni a carico del del ministero dell’Interno mentre il resto è stato diviso tra il dicastero della Giustizia e quello dell’Economia.

D’altronde che caz… ci mettono loro, paghiamo tutto noi, somme che potevano essere stanziate per contrastare gli aumenti esorbitanti di energia dovuti alla guerra in corso…

Certo va ricordato come nella giornata di ieri, a prescindere dal referendum, vi fossero anche le elezioni amministrative per 978 Comuni e quindi i seggi sarebbero restati comunque aperti per ben 9 milioni di elettori, ma per il resto, per quanto necessario, si ̬ sprecato Рcome solitamente avviene in questo nostro Paese Рdenaro pubblico!!!

Un flop… già sotto tutti i punti di vista, forse così finalmente qualcuno inizierà a comprendere che gli italiani non sono così sciocchi per come si credeva e la risposta si è avuta sul campo, in particolare sull’abolizione della legge Severino: il “NO” ha raggiunto quota 45% (nella città di Torino ha toccato quasi il 52%.), mentre il voto sui nuovi limiti alla carcerazione preventiva si è giunti al 43%.

Viceversa sugli argomenti che poco interessavano i cittadini, ma erano legati alla professionalità dei magistrati ecco che si è avuta una larga maggioranza dei sì: 75% di sì alla separazione delle funzioni dei magistrati; 73% sul diritto di voto agli avvocati nella valutazione dei magistrati e 73% per l’abolizione delle firme per le candidature al Csm.

Comunque in definitiva gli Italiani hanno scelto una giustizia “giusta“, lasciando tutto così com’è, in particolare quella “Legge Severino” che alcuni partiti hanno provato con questo referendum – senza minimamente riuscirci – a modificare:  una dimostrazione di come il Paese voglia lottare contro questa  diffusa corruzione e nell’imporre un’ampia garanzia di trasparenza a tutti i suoi organi politici rappresentativi (dalle Camere fino ai  Comuni più piccoli) ha deciso di boicottare il referendum o come il sottoscritto, recarsi al voto, ponendo un bel segno “NO” a quel quesito referendario “riprovevole”!!!