Pesano le parole espresse da Don Luigi Ciotti….
Egli stesso gioca con le parole per rendere il messaggio più efficace. Lo fa quando dice che il ponte non unirà due coste, quella siciliana e quella calabrese, ma due cosche… quelle sì!!!
L’allarme sugli appetiti mafiosi per le grandi opere. Una frase che aveva già pronunciato in passato. L’ultima volta a Villa San Giovanni, nel corso del consiglio comunale aperto dopo le intimidazioni alla sindaca Giusy Caminiti.
Nella Locride torna ad affermarlo davanti ai giovani, perché è a loro che pensa quando pronuncia quelle parole. Lo fa in occasione del ventennale della marcia “I Sentieri della Memoria†in ricordo di Lollò Cartisano e di tutte le vittime innocenti calabresi.
Sulla vicenda è intervenuto il vicecapogruppo della Lega alla Camera, Domenico Furgiuele: “Parlando di Ponte che unirà due cosche”, scrive il deputato in una nota, “vorrebbe attaccare l’opera voluta dal ministro Salvini, ma nella realtà offende tutti i meridionali dando loro, implicitamente, dei criminali fino a prova contraria”.
“Non saranno le polemiche e gli insulti del presidente di Libera a bloccare il futuro del Sud”, conclude Furgiuele, “i giovani non torneranno in Calabria e Sicilia con le dispute sul nulla, ma con azioni concrete e investimenti reali sul territorio”…
Staremo a vedere, tanto prima bisognerà attendere che i lavori sul ponte abbiano di fatto inizio…