E’ quanto emerso dall’inchiesta del pm Maurizio De Marco, un magistrato che sta indagando sulle fortune di un broker del narcotraffico, lo stesso tra l’altro, possedeva in casa due quadri di Van Gogh spariti nel 2002!!!
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Sono commercialisti e uomini di affari coloro che in giro per il mondo hanno riciclato i proventi della droga!!!
Pubblicato: 28 dicembre 2023 in affari, associazioni criminali, collusioni, commercialisti, dea, denaro sporco, droga, fatture false, intercettazioni, Italia, narcotraffico, nero, oro, riciclaggioMilioni di euro che si spostano senza muoversi…
Pubblicato: 18 ottobre 2023 in affari, banche, cinesi, commissione, euro, fei' chi en, frode fiscale, gdf, hawala, milano, milioni, organizzazione, reddito, riciclaggio
La Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia – sta eseguendo una maxi operazione a contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale.
Un’attività illegale gestita nel nostro Paese da alcuni cinesi che garantivano finanziariamente un gruppo di trafficanti di droga e li aiutava a creare fondi neri.Â
Un giro milionario di hashish e marijuana, carichi di droga pagati attraverso una banca occulta gestita da cinesi che si occupava altresì di effettuare di fatture false per alcuni imprenditori lombardi, nell’ambito del commercio della plastica e del metallo, con un giro d’affari di oltre 40 milioni di euro.Â
Sono state sequestrate società , immobili, beni mobili e disponibilità finanziarie per oltre 9 milioni di euro, ritenuti questi di provenienza illecita ovvero sproporzionati rispetto al reddito e all’attività economica svolta dai sodali dell’organizzazione criminale…
Montagne di soldi provenienti dallo spaccio entravano a far parte delle attività di alcuni cinesi…
L’indagine si è focalizzata sulla ricostruzione delle modalità di pagamento utilizzate dai narcotrafficanti che, per saldare gli acquisti delle partite di droga, si avvalevano di “servizi bancari†abusivi gestiti da soggetti di etnia cinese che fungevano da veri e propri “centri di raccolta†del denaro da trasferire all’estero, un sistema analogo a quelli su cui si basa il meccanismo di rimessa informale di denaro denominato “fei’chi en“, simile alla “hawala” islamica.
I soggetti cinesi – nella quasi totalità questi erano titolari di esercizi commerciali –  ricevevano contante da trasferire in modo anonimo, veloce e non tracciabile, dietro il pagamento di una commissione variabile dall’1,5% al 2%.Â
Già … milioni e milioni di euro che si spostano senza muoversi!!!
Aste fallimentari??? Sono cosa nostra…
Pubblicato: 5 giugno 2022 in affari, aguzzini, aste immobiliari, confische, cosa nostra, covid-19, disponibilità , giudici, imprenditori, istituzioni, mafia, riciclaggio, usirai
Già … quelle esecuzioni immobiliari sono – come si dice in quegli ambienti – cosa nostra!!!
Sì perché a differenza di quanto si possa pensare non vi è solo la mafia a caccia di quegli affari, perché dietro l’accesso a quelle aste non troviamo esclusivamente individui prestanome/usurai legati a quell’associazione criminale, bensì anche soggetti istituzionali e politici… Â
Un fenomeno che vede ormai affaristi e mafiosi, mettersi d’accordo fuori da quegli uffici delle aste giudiziarie, in particolare si prova a suddividersi quei beni al minor costo possibile, senza mai far lievitare il prezzo d’acquisto, e soprattutto riuscendo a riciclare quel denaro ottenuto da attività illegali quali malaffare e corruzione…
La stessa Commissione Antimafia ha evidenziato come il più delle volte sia la stessa mafia a ricomprarsi le case o i terreni “confiscati”, presentando al posto loro dei semplici prestanome ed il gioco è fatto!!!Â
L’organismo parlamentare ha difatti sottolineato l’urgenza di proteggere le fasce più deboli della popolazione, contrastando la crescente acquisizione da parte di quelle realtà non solo mafiose che ritirano quei debiti in sofferenza e gli immobili delle famiglie indebitate, sottraendole così in maniera furtiva alla loro disponibilità …Â
Bisogna aver coraggio, in particolare nella nostra regione che a causa della pandemia “Covid-19” ha permesso non soltanto alla mafia, ma anche a tutti quei soggetti che avendo grandi disponibilità finanziarie – grazie all’enorme liquidità da riciclare – stanno tentando di creare un nuovo servizio parallelo di “welfare”, acquistando per l’appunto non solo quegli immobili, ma anche quelle attività /imprese cadute in totale crisi.
La tendenza generale??? E’ sempre la stessa… farsi corrompere, ricevere mazzette, evadere e truffare a più non posso!!!
Pubblicato: 22 luglio 2021 in affari, cittadino, contagio, criminalità organizzata, funzionari, mafia, mazzette, smart working, sodalizio
Sarà colpa della pandemia, ma l’impressione che ricevo dalle notizie che vado leggendo quotidianamente dimostra come l’intervento delle forze dell’ordine è sempre più in aumento e la tendenza generale evidenzia come vi sia una preponderanza di crimini mirati, in particolare sotto il profilo finanziario… Â
La speranza era che la situazione emergenziale e i controlli serrati compiuti da parte delle forze di polizia, portassero a diminuire gli atti compiuti da parte della criminalità organizzata, in particolare quei reati contro la pubblica amministrazione, contro la persona e soprattutto quelli fiscali, ma ahimè quanto auspicato non ha avuto riscontro nella realtà , viceversa, la coercizione messa in campo insieme ad un patrimonio finanziario bloccato a seguito del covid-19, ha inasprito ancor di più la tendenza ha prendere possesso di tutte quelle attività entrate in sofferenza e di cui l’emergenza pandemica ha contribuito a fare emergere tutte quelle problematiche già in essere, di cui soffrivano parecchie società , in particolari quelle della ristorazione e delle attività commerciali…
La circostanza comunque più grave è che alle modalità specifiche attuate da quelle varie strutture criminali e dell’utilizzo di quel cosiddetto “metodo” mafioso con cui ormai quei loro affiliati si sono aggiudicati molte di quelle società e/o imprese ancora slegate da meccanismi diretti di affiliazione, si è venuto a creare nel territorio circostante una forma di sodalizio, tra quell’associazione imprenditoriale, che si avvale del metodo mafioso e quel mondo grigio che si muove in contemporanea su quello binario…
Un sistema da tempo consolidato, che il contagio epidemico ha ancor più rinsaldato, proprio a causa di quelle restrizioni che hanno visto diminuire gli introiti a nero di molti di quei soggetti, che non hanno più potuto prestare la propria complicità nel portare a compimento quelle iniziative, in particolari pubbliche ma non solo, che necessitavano per essere finalizzate di un aiuto interno da parte di quei colletti grigi…Â
Un sodalizio funzionario/mafioso che volge il proprio sguardo su tutto ciò che riguarda nello specifico il contesto sociale e territoriale, lo stesso nel quale prende forma ed opera…
Ed allora in un periodo così incerto, con il rischio che un nuovo lock-down possa limitare nuovamente molti di loro a dover operare in “smart-working” e quindi restando segregati nella propria abitazione, senza poter aver la possibilità diretta di attuare tutti quei comportamenti fraudolenti ed illegali, gli stessi per i quali finora si erano resi disponibili, mentre ora a causa la pandemia, offrono – pur di poter raccogliere qualche mazzetta – la propria disponibilità , a prezzi ribassati… Â
E non mollano niente: forse chissà … per non perdere la priorità acquisita???