Archivio per 25 marzo 2024

Come ripeto spesso: “due pesi e due misure“!!!

Sì… perchè la circostanza più difficile da sopportare è quella che da noi, nei nostri Tribunali, per giungere ad una sentenza, passano anni, in altre realtà viceversa, di questo stesso Stato, si riesce a condannare quei soggetti indagati, in tempi che direi quantomeno ragionevioli!!!

E difatti, per non aver dichiarato al fisco i guadagni percepiti quando svolgeva l’attività di Amministratore di condominio in provincia di Novara e dopo essere stato già condannato a tre anni e due mesi per aver indebitamente utilizzato la cassa condominiale, ecco che lo stesso, si ritrova nuovamente – questa volta per aver spiombato i contatori del gas per frodare energia –  ha rimediare una seconda condanna definitiva di un anno e sei mesi di reclusione, per omessa dichiarazione dei redditi!

La circostanza assurda è che parliamo dello stesso Amministratore condominiale protagonista di un altro caso scoppiato ben dieci anni fa, quando decine di palazzi dai lui amministrati rimasero al freddo perché le bollette non erano state pagate. 

La Cassazione ha respinto il ricorso della difesa, che sottolineava come i redditi derivanti dai reati a lui contestati non potevano essere considerati «imponibili», perché non confluiti in conti privati: «È pacifico che l’imputato si sia appropriato di somme di proprietà dei condomìni di cui era amministratore» dicono invece i giudici. Si tratta di un milione e 787 mila euro, di cui 751 mila euro nel 2013 e 1 milione 35 mila euro nel 2014. Per questo avrebbe dovuto versare 316 mila euro di Irpef per il 2013 e 438 mila l’anno dopo.

Un ragionamento semplice e direi chiaro, d’altronde a parlare sono i documenti, gli stessi che il più delle volte non vengono neppure presi in considerazione da taluni nostri organi inquirenti (per fortuna non tutti… già perchè c’è chi viceversa il proprio lavoro lo svolge in maniera professionale; sarà sicuramente perchè a differenza di quegli altri colleghi (chissà forse infedeli…) questi non sono ricattabili ma liberi di effettuare le opportune indagini corretta e mai sottomessa…), che hanno evidinziato in maniera palese, tutta una serie di reati gravi compiuti negli anni, che in confronto a quelli sopra riportati dall’Amministratore di Novara di cui parlato all’inizio, sì… se soltanto potessimo paragonare per “gravità” le azioni commesse da ciascuno, ecco… sono sicuro che quest’ultimo in confronto al suo collega siciliano, potrebbe anche passare per vittima…

Comunque… non ci resta che sperare nell’operato equo della giustizia!!!