Archivio per novembre, 2023

Continuando con il post pubblicato alcuni giorni fa su quanto anticipato verbalmente dal Presidente del “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna†Dott. Alfio Grassi – https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/11/cts-il-presidente-alfio-grassi-mi-ha.html ecco che oggi sono stato informato di una richiesta di audizione delle associazioni di categoria tra cui quella da Egli rappresentata “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna†e la “CONSICAV†e “CNA Sicilia”; ho saputo altresì che dove aderire anche un’altra associazione di categoria del settore cave, ma alla fine ha preferito astenersi.

Insieme, hanno quindi ufficialmente richiesto (considerato i plurimi reclami pervenuti dagli associati in ordine ai procedimenti ambientali di competenza della CTS) al Presidente Dott. Gaetano Armao, di essere auditi con urgenza, per poter riferire su disfunzioni della Commissione Tecnica Specialistica del Servizio 1 VIAVAS dell’ARTA SICILIA che da anni stanno arrecando – in violazione dei principi regolamentari e normativi a cui spetterebbe l’obbligo di attenersi – in particolare nel creare disagi agli esercenti di cava e pregiudicando, in taluni casi, perfino la stessa continuità aziendale.

Quanto sopra, è determinato dagli inaccettabili ritardi del fine istruttoria nei procedimenti ambientali e non di meno, dal discutibile metodo di valutazione adottato per alcuni progetti di cava.

Lo stesso Presidente Grassi mi ha evidenziato l’ingiustificabile aggravio burocratico che si registra sulle procedure ambientali dei progetti di cava che sta comportando serie problematiche organizzative logistiche per l’avvio dei cantieri di opere pubbliche connesse all’attuazione del PNRR, per i quali si stanno riscontrando delle oggettiva difficoltà, nello specifico per l’approvvigionamento delle materie prime estrattive, cui sarà possibile sopperire soltanto attraverso un efficiente funzionamento della CTS, nonché mediante un celere e puntuale rilascio di tutte le autorizzazioni di rinnovo e/o apertura di cave.

Ho richiesto infine al Dott. Grassi di esser informato sull’eventuale esito dell’incontro, vista tra l’altro la pressante domanda di alcuni miei lettori che hanno sull’argomento un personale interesse, essendo molti di essi cavatori.

Un riscontro che premetto (verbalmente) mi è stato già cordialmente confermato.

Continuando con il post pubblicato alcuni giorni fa su quanto anticipato verbalmente dal Presidente del “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna†Dott. Alfio Grassi – https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/11/cts-il-presidente-alfio-grassi-mi-ha.html ecco che oggi sono stato informato di una richiesta di audizione delle associazioni di categoria tra cui quella da Egli rappresentata “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna†e la “CONSICAV†e “CNA Sicilia”; ho saputo altresì che doveva aderire anche un’altra associazione di categoria del settore cave, ma alla fine ha preferito astenersi.
Insieme, hanno ufficialmente richiesto al Presidente Dott. Gaetano Armao (considerato i plurimi reclami pervenuti dagli associati in ordine ai procedimenti ambientali di competenza della CTS) di essere auditi con urgenza, per poter riferire su disfunzioni della Commissione Tecnica Specialistica del “Servizio 1 VIAVAS dell’ARTA SICILIA” che da anni stanno arrecando – in violazione dei principi regolamentari e normativi a cui spetterebbe l’obbligo di attenersi – in particolare nel creare disagi agli esercenti
di cava e pregiudicando, in taluni casi, perfino la stessa continuità aziendale.

Quanto sopra, è determinato dagli
inaccettabili ritardi del fine istruttoria nei procedimenti ambientali e non di meno, dal
discutibile metodo di valutazione adottato per alcuni progetti di cava. 

Lo stesso Presidente Grassi mi ha evidenziato l’ingiustificabile aggravio burocratico che si registra sulle
procedure ambientali dei progetti di cava che sta comportando serie problematiche organizzative logistiche per l’avvio dei cantieri di opere pubbliche connesse all’attuazione del PNRR, per i
quali si stanno riscontrando delle oggettiva difficoltà, nello specifico per l’approvvigionamento delle materie prime
estrattive, cui sarà possibile sopperire soltanto attraverso un efficiente funzionamento della CTS,
nonché mediante un celere e puntuale rilascio di tutte le autorizzazioni di rinnovo e/o apertura di cave.
Ho richiesto infine al Dott. Grassi di esser informato sull’eventuale esito dell’incontro, vista tra l’altro la pressante domanda di alcuni miei lettori che hanno sull’argomento un personale interesse, essendo molti di essi cavatori.
Un riscontro che premetto (verbalmente) mi è stato già cordialmente confermato.  

Concordo con quanto affermato dalla Segretaria regionale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, durante un convegno organizzato per ricordare il sindacalista Mico Geraci, ucciso dalla mafia 25 anni fa… 

Già: “La legalità nel lavoro è fatta di contratti applicati e lavoro pulito e rispettato, oggi nei cantieri purtroppo molto spesso si procede con appalti a massimo ribasso, questo non fa altro che ferire il lavoratore e non portare trasparenza nel territorioâ€!!!

D’altronde abbiamo visto come imprese – solo sulla carta – sono state in grado in questi anni di aggiudicarsi degli appalti, per poi dimostrare d’esser incapaci di portare al termine i lavori o di non effettuarli a regola d’arte, causa proprio dei ribassi d’asta fuori da ogni logica di mercato.

Problematiche che vengono di fatto riversate sulla manodopera o nelle qualità delle forniture, il più delle volte scadenti, cui si giungono una serie di furbate che non sto qui a riportare, ma che dovrebbero spingere le Istituzioni pubbliche a dei controlli più accorti o quantomeno più accurati rispetto a quanto solitamente avviene nella realtà, mi riferisco ad esempio al rispetto delle lavorazioni previste nei capitolati d’appalto .

Bisogna quindi – una volta e per tutte – decidersi se continuare a tirare sul prezzo nelle opere pubbliche, pensando quindi che il ribasso a base d’asta sia falso e che le imprese ci si aggrappano pur di ottenere l’appalto oppure se si vuole procedere in maniera corretta, cioè, coinvolgendo le associazioni di categoria ed i professionisti “seri”, quelli addetti della progettazione, puntando ad ottenere il meglio per l’opera da realizzarsi, sostenendo di fatto la qualità e disdegnando qualsivoglia forma d’illegalità e di risparmio, il più delle volte realizzato con meccanismi elusivi, che conducono solitamente ad avere bassa qualità sia del personale che dei materiali!!! 

Concordo con quanto affermato dalla Segretaria regionale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, durante un convegno organizzato per ricordare il sindacalista Mico Geraci, ucciso dalla mafia 25 anni fa… 

Già: “La legalità nel lavoro è fatta di contratti applicati e lavoro pulito e rispettato, oggi nei cantieri purtroppo molto spesso si procede con appalti a massimo ribasso, questo non fa altro che ferire il lavoratore e non portare trasparenza nel territorioâ€!!!

D’altronde abbiamo visto come imprese – solo sulla carta – sono state in grado in questi anni di aggiudicarsi degli appalti, per poi dimostrare d’esser incapaci di portare al termine i lavori o di non effettuarli a regola d’arte, causa proprio dei ribassi d’asta fuori da ogni logica di mercato.

Problematiche che vengono di fatto riversate sulla manodopera o nelle qualità delle forniture, il più delle volte scadenti, cui si giungono una serie di furbate che non sto qui a riportare, ma che dovrebbero spingere le Istituzioni pubbliche a dei controlli più accorti o quantomeno più accurati rispetto a quanto solitamente avviene nella realtà, mi riferisco ad esempio al rispetto delle lavorazioni previste nei capitolati d’appalto .

Bisogna quindi – una volta e per tutte – decidersi se continuare a tirare sul prezzo nelle opere pubbliche, pensando quindi che il ribasso a base d’asta sia falso e che le imprese ci si aggrappano pur di ottenere l’appalto oppure se si vuole procedere in maniera corretta, cioè, coinvolgendo le associazioni di categoria ed i professionisti “seri”, quelli addetti della progettazione, puntando ad ottenere il meglio per l’opera da realizzarsi, sostenendo di fatto la qualità e disdegnando qualsivoglia forma d’illegalità e di risparmio, il più delle volte realizzato con meccanismi elusivi, che conducono solitamente ad avere bassa qualità sia del personale che dei materiali!!! 

Non so quanti di voi hanno visto questo video publicato nella propria pagina personale di Facebook: https://fb.watch/oBWdZER6BE/ ma certamente ascoltare quei dati – anticipati da una premessa “Non ho paura delle mafiosita’ politiche: ecco come a Giardini Naxos si continua a falsificare i bilanci del comune!” – lascia tutti o quantomeno i non addetti ai lavori, certamente basiti!!! 

E sì… perché tra l’indifferenza generale o quantomeno tra i suoi silenzi assordanti, c’è stato chi come il sottoscritto (ma anche altri…), che ha cercato di far emergere quanto stesse accadendo all’interno di quel “Consorzio Rete Fognante” e dei suoi quattro Comuni consorziati cui esso fa riferimento l’impianto e precisamente Taormina, Giardini Naxos, Castelmola e Letoianni…  

Evito di pubblicare le denunce presentate presso le autorità competenti in questi lunghi anni, mi permetto quindi di pubblicare i post realizzati per far comprendere quanto stesse ahimè accadendo dal 2016 ad oggi:

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/07/si-ora-che-e-iniziata-la-stagione.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/05/consorio-rete-fognante-finalmente.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/02/ultime-notizie-dal-consorzio-rete.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/il-consorzio-della-rete-fognante-secco.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/consorzio-fognario-si-cerca-in-tutti-i.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/sequestrato-il-depuratore-di-giardini.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/12/consorzio-fognario-dellalcantara-ma.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/ho-letto-ieri-un-post-pubblicato-su-la.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/quella-tassa-di-depurazione-del-comune.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/foce-dellalcantara-un-tempo-oasi.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/10/nominato-il-commissario-per-il.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/08/tra-lindifferenza-delle-istituzioni-ce.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/07/e-dire-che-lo-chiamano-impianto-di.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2016/07/mare-nostrum-no-mare-monstrum.html

e per ultimo quanto pubblicato dal Presidente attuale del Consorzio:
https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/il-consorzio-della-rete-fognante-secco.html

Vorrei tra l’altro ricordare un post che riportava: “Consorzio Rete Fognante: si cerca in tutti i modi d’evitare il commissariamento!!! Non è che forse qualcuno si preoccupa del rischio che si potrebbero scoperchiare circostanze alquanto sgradevoli???” e debbo dire (col senno di poi) che se il Sindaco di Taormina e leader di “Sud chiama Nord” dovesse procedere con gli esposti dichiarati pubblicamente, beh… anticipo che condurrà quel Comune di Giardini Naxos, sicuramente al Commissariamento!!!  

Ma d’altronde ritengo non sia più possibile procedere per come finora fatto, peraltro quell’impianto mal funzionante ha determinato un danno non solo all’ambiente corcostante, ma anche a tutti i proprietari di appartamenti e di strutture turistiche posti limitrofi ad esso, trovandosi ahimè danneggiati non solo sotto il profilo salutario ma anche patrimoniale, viste le ripercussioni che hanno subito – a causa di quel insoddisfacente funzionamento – le loro proprietà…

La verità è che tutti coloro che hanno partecipato a quella catastrofe andrebbero denunciati, (ma non solo, già… si potrebbe pensare di sequestrare, a titolo di garanzia, il patrimonio personale e/o familiare, fino alla determina di un’eventuale procedimento giudiziario…), siano essi stati, in questa vicenda, Politici, Dirigenti, Funzionari, ma anche pubblici ufficiali e quindi addetti ai controlli… 

La Procura Nazionale di Messina dovrebbe indagare a fondo su questa vicenda, sin da quando è stata selezionata quell’area per realizzare quest’impianto di depurazione, ricordo in un sito protetto conosciuto nel mondo come – Parco Fluviale dell’Alcantara – per poi procedere nell’evidenziare le cause dei mancati pagamenti in maniera puntuale da parte dei Comuni interessati che hanno avuto quali conseguenze, non solo la carenza delle mantenzioni dell’impianto stesso, ma bensi di  determinare a molti cittadini le problematiche sopra evidenziate (a questi ultimi – se mi è consentito – consiglio di rivolgersi ad uno studio legale, per verificare se esistono le condizioni per procedere con una “class action”, già… con un’azione legale collettiva nel caso in cui essi siano stati vittime di raggiri, disservizi, ecc., al fine di ottenere un risarcimento per i danni morali e materiali subiti da parte di chi negli anni si è reso di fatto responsabile!!! 

In uno dei miei post avevo scritto: cercate i soldi e risoverete il problema!!!