Archivio per 15 Maggio 2022

“Sono trascorsi 50 anni dal criminale agguato terroristico che stroncò la vita del Commissario, servitore dello Stato democratico fino al sacrificioâ€: con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda il Commissario Calabresi

Ed ancora: “La Repubblica non dimentica i suoi caduti. La Memoria è parte delle nostre radici ed è ragione e forza per le sfide dell’oggi“. 

Sì… le parole ahimè sono sempre le stesse, già mi verrebbe da aggiungere: “da cinquant’anni!!!

Nn voglio fare alcuna polemica ma vorrei ricordare come soltanto nel 1997 si è giunti ad una sentenza in Corte di Cassazione con arresti e condanne definitive nei confronti di Ovidio Bompressi e Leonardo Marino (successivamente collaboratore di giustizia sulle cui parole si basò l’accusa giudiziaria…) quali esecutori materiali del delitto e Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri come mandanti morali sovversivi ma senza l’aggravante di terrorismo. 

I quattro appartenevano all’epoca dell’omicidio alla formazione “Lotta Continua”, della quale Sofri e Pietrostefani erano stati fondatori e che all’epoca erano avversari del commissario Calabresi in quanto lo  accusavano della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli dopo la strage di piazza Fontana.

Va altresì richiamato alla memoria proprio quel periodo, già… dove alla condanna di Sofri, Bompressi e Pietrostefani si schierò un ampio movimento d’opinione, politicamente trasversale, secondo cui le contraddizioni del pentito Marino sarebbero tali da far dubitare di quella sua testimonianza, in particolare sull’effettivo ruolo di Bompressi, il quale dimostro di possedere un alibi, ammesso all’esame solo in fase di revisione e comunque questo venne ignorato nella sentenza vera e propria…

Certo siamo negli anni di piombo, ma da allora non mi pare sia cambiato molto, in particolare sono le coscienze delle nuove generazioni a preoccuparmi profondamente, vedo soprattutto in quest’ultimi il volersi ispirare a quel tragico passato e la ripresa di ideologie estremiste.

A volte credo che la morte di quei nostri eroi sia servita a poco, già se solo potessero vedere quel loro sacrificio a cosa abbia portato, sono certo che muterebbero di molto quel loro intrinseco attaccamento a questa patria e si starebbero godendo  viceversa la propria famiglia!!!

Con queste parole scende in  campo Gianfranco Miccichè contro Musumeci: “Un fascista catanese e mai più con luiâ€!!!

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ad un quotidiano ha dichiarato: “Cinque anni fa subimmo un’imposizione. Ma a condizione che non si ricandidasse”. Cosa è successo poi? “Cinque anni a rompere la minchia. Palermo è troppo nobile e intellettuale per il fascismo”!!!

Ecco quindi che alla vigilia delle comunali e a pochi mesi delle regionali in Sicilia, Gianfranco Micciché rompe definitivamente i rapporti col governatore della Sicilia. ricordando di come il Presidente Musumeci abbia trasformato gli assessori in ascari. 

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ricorda: “a me ne ha tolti tre su quattro. Un episodio esemplare: un nostro consigliere comunale chiede un favore per la moglie. Il direttore della Regione mi dice: non è possibile. Dopo dieci giorni il favore viene fatto e il consigliere passa con Musumeci. Ma come: distruggi i nostri partiti e poi ci chiedi i voti?â€!!!

Certo, leggere ancora una volta – senza voler entrare nel merito delle richieste più o meno legittime – di favori personali, cambio casacche, etc…. mi fa convincere sempre di più, come la politica in questa nostro Paese, in particolare nella nostra regione, sia qualcosa di esecrabile, un qualcosa di spregevole e ripugnante, perché basa tutto sugli interessi personali e mai su quelli collettivi…

Ancor più quando si sentono certe parole, quando ad attaccare il presidente Musumeci, sia proprio il delfino di quel partito Forza Italia, fondato nel lontano 29 giugno 1993 da due soggetti, Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi, lascio a ciascuno di Voi ogni ulteriore considerazione…

Già ci vuole coraggio a parlare degli altri: “Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”!!!

Dopo quanto è stato riportato dai media, ecco dichiarare da altri esponenti politici (tra l’altro parliamo di oggetti che grazie alla politica hanno da sempre “campato“, prima da raccomandati grazie ai propri familiare ed ora provando a voler inserire i loro inutili figli…) che l’intervista è stata travisata, peraltro “mai esponente politico cosciente (e non disturbato) avrebbe potuto sottoscrivere quel testo contrario ad ogni logica umana e politicaâ€.

Vedete, anche da questo dietro front comprenderete quanto vergognosa sia questa nostra politica o per meglio dire, la maggior parte di quei suoi referenti, che come vedete, non fanno altro che pugnalarsi alla spalle pur di detenere quel po’ di potere che ancora, grazie a questo sistema infetto, mafioso e corrotto, permette loro di stare seduti seduti in quelle poltrone.

Ma fintanto che i Siciliano continuano a ragionare come essi, le cose ahimè non cambieranno mai, in particolare fintanto che gli elettori non spezzeranno quel legame diretto che hanno con quei loro referenti politici, gli stessi a cui finora si sono rivolti, ogni qualvolta hanno avuto bisogno di un favore personale o familiare!!!

 Questa è la terra contaminata che ci meritiamo e questi difatti i nostri “autorevoli” rappresentanti!!! 

Ah… mi raccomando: continuate a votarli…Â