Archivio per 8 settembre 2020

Ovviamente quando parlo di legame non mi riferisco a quelle volgarizzazioni che ogni giorno vengono puntualmente riproposte anche dal mio più semplice conterraneo…

Già… quante volte per strada sentiamo dire queste parole “mpare… tu no sai cu sugnu iu, ma u sai a cu appettegnu, a me famigghia ie… e cumannu tuttu u qutteri di…“, sì… in particolare durante la più semplice lite, e già quanto sopra fa comprendere come vi sia di fatto – se pur in maniera indiretta – un forte legame con quell’associazione criminale…

Ma la mafia… quella con la M maiuscola è un’altra cosa!!!

Già… potremmo dire che essa è un qualcosa di intangibile, quasi fosse evanescente, silenziosa…  ma fortemente concreta e ben inserita in tutti gli apparati della società, ahimè anche in quelli istituzionali…

Una cosa è certa, la Mafia esiste, comanda, e con i propri tentacoli s’inserisci in tutti gli squarci lasciati dallo Stato… e a poco o nulla servono quegli sterili tentativi di contrastarla con la cultura dei cortei, con quella esigua partecipazione che serve solo ad attirare l’attenzione mediatica per un giorno, ma già l’indomani nessuno se ne ricorda più…

Ancor meno serve credere che soltanto attraverso la cultura della legalità si possa cambiare questa nostra terra “infetta”, fintanto che ai nostri giovani (e non soltanto a loro…), non viene concessa alcuna opportunità di scegliere, di decidere quale strada percorrere, se quella della legalità o quella del malaffare…

D’altro canto, se non si offre quanto si necessità, se non si da ai nostri ragazzi la possibilità di una concreta occupazione, ditemi… in quale modo si spera di cambiare questa insita cultura mafiosa e clientelare???

Certo questo è un periodo strano, la pandemia ha difatti determinato una forma di stasi in quasi tutti i settori della nostra economia… ma non solo, potremmo dire che questa è una delle poche volte in cui i tempi della politica non coincidono con quelli di “cosa nostra“!!!

Certo… a causa dell’emergenza Covid-19 il legame tra le due parti si era rinsaldato….

Infatti, la crisi sanitaria aveva in un qualche modo riunito gli interessi di ciascuna delle parti, da un lato un governo nazionale che riceveva dall’interno delle carceri e nella maggior parte delle città ormai “vuote”, quel necessario comportamento imperturbabile e pacato, indispensabile in un periodo di difficoltà, sia per quanto concerne il controllo del territorio che epr garantirne la sua sicurezza, di contro, la criminalità organizzata, otteneva nel massimo riserbo le prime scarcerazioni, anche di coloro che si trovavano di fatto al 41 bis… 

Certo… bisogna ammetterlo, dopo le forti critiche ricevute… ecco che improvvisamente la presenza dello Stato è aumentata, ma per quanti sforzi essa compie, si ha come l’impressione che alla fine nulla accade e che tutto resti come sempre inalterato…

Ovviamente quando parlo di legame non mi riferisco a quelle volgarizzazioni che ogni giorno vengono puntualmente riproposte anche dal mio più semplice conterraneo…

Già… quante volte per strada sentiamo dire queste parole “mpare… tu no sai cu sugnu iu, ma u sai a cu appettegnu, a me famigghia ie… e cumannu tuttu u qutteri di…“, sì… in particolare durante la più semplice lite, e già quanto sopra fa comprendere come vi sia di fatto – se pur in maniera indiretta – un forte legame con quell’associazione criminale…

Ma la mafia… quella con la M maiuscola è un’altra cosa!!!

Già… potremmo dire che essa è un qualcosa di intangibile, quasi fosse evanescente, silenziosa…  ma fortemente concreta e ben inserita in tutti gli apparati della società, ahimè anche in quelli istituzionali…

Una cosa è certa, la Mafia esiste, comanda, e con i propri tentacoli s’inserisci in tutti gli squarci lasciati dallo Stato… e a poco o nulla servono quegli sterili tentativi di contrastarla con la cultura dei cortei, con quella esigua partecipazione che serve solo ad attirare l’attenzione mediatica per un giorno, ma già l’indomani nessuno se ne ricorda più…

Ancor meno serve credere che soltanto attraverso la cultura della legalità si possa cambiare questa nostra terra “infetta”, fintanto che ai nostri giovani (e non soltanto a loro…), non viene concessa alcuna opportunità di scegliere, di decidere quale strada percorrere, se quella della legalità o quella del malaffare…

D’altro canto, se non si offre quanto si necessità, se non si da ai nostri ragazzi la possibilità di una concreta occupazione, ditemi… in quale modo si spera di cambiare questa insita cultura mafiosa e clientelare???

Certo questo è un periodo strano, la pandemia ha difatti determinato una forma di stasi in quasi tutti i settori della nostra economia… ma non solo, potremmo dire che questa è una delle poche volte in cui i tempi della politica non coincidono con quelli di “cosa nostra“!!!

Certo… a causa dell’emergenza Covid-19 il legame tra le due parti si era rinsaldato….

Infatti, la crisi sanitaria aveva in un qualche modo riunito gli interessi di ciascuna delle parti…

Da un lato un governo nazionale che riceveva dall’interno delle carceri e nella maggior parte delle città ormai “svuotate”, quell’indispensabile comportamento imperturbabile e pacato, fondamentale in un periodo di grave difficoltà, sia per quanto concerne il controllo del territorio che per garantirne la sicurezza, di contro, la criminalità organizzata, otteneva nel massimo riserbo le prime scarcerazioni, anche di coloro che si trovavano di fatto al 41 bis!!! 

Certo… bisogna ammetterlo, dopo le forti critiche ricevute… ecco che improvvisamente la presenza dello Stato è aumentata, ma per quanti sforzi essa compie, si ha come l’impressione che nulla cambi e che tutto resti come sempre inalterato…