Archivio per 6 settembre 2020


Ricordate il post scritto dal sottoscritto nel mese di luglio intitolato: “ARS: una seduta al limite di una normativa “inammissibile”!!! Ma poi perché… forse per favorire qualcuno??? E chi…” al link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/ars-una-seduta-al-limite-di-una.html 

Ecco, a distanza di due mesi ho scoperto a chi si riferiva quella seduta a Palazzo D’Orleans, grazie all’articolo scritto da Simone Olivelli e pubblicato in questi giorni su “Meridione News” ove viene riportato quanto segue : “all’ormai ex dirigente generale del dipartimento Energia Tuccio D’Urso, da poco in pensione e protagonista nelle ultime settimane di un’accesa polemica con i deputati che hanno bocciato la proroga del suo contratto, proposta da Nello Musumeci”.
Certo, la circostanza che più mi ha colpito ( e che da seguito a quanto proprio ieri il sottoscritto aveva scritto su quel settore lapideo, con riferimento alle numerose pratiche sospese ed altre in procinto di essere ancora esaminate ) è raccolta in quella nota dell’Associazione “Sicilia Antica“: In una terra martoriata da collaborazioni e trattative con la criminalità organizzata, all’Assessorato non importa neanche che gli sia (a Pecorino, ndr) stata assicurata, tramite apposito contratto, la partecipazione agli utili derivanti dal libero utilizzo del materiale inerte”!!!
L’associazione infatti continuando, critica anche la prescrizione data dall’ex Dirigente del Dipartimento Energia Tuccio D’Urso alla Società “Fassa Bortolo”: diretta a eliminare tutte le clausole o patti accessori che possano produrre qualsivoglia effetto giuridico nei confronti dei Pecorino. Una revisione del contratto che secondo Sicilia Antica sarebbe anomala”.
Non so che dire… certo che in tutta questa vicenda, a cominciare da quella seduta all’Ars a quanto ora emerso sulla revoca delle autorizzazioni della società trevigiana, pone al sottoscritto e forse anche a ciascuno di voi dei grossi dubbi… e chissà, forse tra qualche mese “qualcuno” farà definitivamente luce su tutta questa vicenda e non è detto forse… anche su qualcos’altro!!!  


Ricordate il post scritto dal sottoscritto nel mese di luglio intitolato: “ARS: una seduta al limite di una normativa “inammissibile”!!! Ma poi perché… forse per favorire qualcuno??? E chi…” al link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/ars-una-seduta-al-limite-di-una.html 

Ecco, a distanza di due mesi ho scoperto a chi si riferiva quella seduta a Palazzo D’Orleans, grazie all’articolo scritto da Simone Olivelli e pubblicato in questi giorni su “Meridione News” ove viene riportato quanto segue : “all’ormai ex dirigente generale del dipartimento Energia Tuccio D’Urso, da poco in pensione e protagonista nelle ultime settimane di un’accesa polemica con i deputati che hanno bocciato la proroga del suo contratto, proposta da Nello Musumeci”.
Certo, la circostanza che più mi ha colpito ( e che da seguito a quanto proprio ieri il sottoscritto aveva scritto su quel settore lapideo, con riferimento alle numerose pratiche sospese ed altre in procinto di essere ancora esaminate ) è raccolta in quella nota dell’Associazione “Sicilia Antica“: In una terra martoriata da collaborazioni e trattative con la criminalità organizzata, all’Assessorato non importa neanche che gli sia (a Pecorino, ndr) stata assicurata, tramite apposito contratto, la partecipazione agli utili derivanti dal libero utilizzo del materiale inerte”!!!
L’associazione infatti continuando, critica anche la prescrizione data dall’ex Dirigente del Dipartimento Energia Tuccio D’Urso alla Società “Fassa Bortolo”: diretta a eliminare tutte le clausole o patti accessori che possano produrre qualsivoglia effetto giuridico nei confronti dei Pecorino. Una revisione del contratto che secondo Sicilia Antica sarebbe anomala”.
Non so che dire… certo che in tutta questa vicenda, a cominciare da quella seduta all’Ars a quanto ora emerso sulla revoca delle autorizzazioni della società trevigiana, pone al sottoscritto e forse anche a ciascuno di voi dei grossi dubbi… e chissà, forse tra qualche mese “qualcuno” farà definitivamente luce su tutta questa vicenda e non è detto forse… anche su qualcos’altro!!!  

Infatti… mentre la maggior parte delle imprese a causa della pandemia sta sopravvivendo e purtroppo molte di esse purtroppo hanno dovuto chiudere la propria attività, viceversa, quelle legate alla criminalità organizzata, hanno incrementato i propri fatturati e soprattutto hanno potuto acquistare (grazie alla liquidità di provenienza illecita…) proprio quelle società che fino a pochi mesi fa le erano concorrenti dirette, già in quelle loro produzioni!!!

Ma come riportavo sopra, qualcuno dovrebbe leggersi quei numeri… sarà forse perché il personale addetto a quei controlli è ancora esiguo e così tutto procede nella normalità, già… come se nulla fosse, nel frattempo l’illegalità e le società affiliate alla criminalità organizzata prendono possesso della società civile, ahimè tra il silenzio generale…

Ma d’altronde ditemi, chi dovrebbe gridare allo scandalo o a quanto sta accadendo, già ditemi… forse coloro che con quel sistema ci campano???

Ed allora… ecco che la mafia – si quella che ancora oggi in molti credono come fosse un’entità distante o ancor peggio “distaccatadalla propria quotidianità – prende il sopravvento sul territorio, controlla e gestisce il livello occupazionale, favorisce quella influenza personale o societaria con i propri referenti politici, distrugge attraverso i media quanti provano a contrastare quelle loro metodologie, ed infine impone a tutti quel potere sociale di cui ormai gode…

E lo Stato??? Sì lo Stato c’è… è presente, anzi posso dire che mai come in quest periodo il controllo del territorio è capillare, lo si vede per strada, già… non vi è strada in questi giorni cui non si vedono auto della polizia, carabinieri, gdf, guardie municipali e quant’altro… 

Infatti, dopo anni in cui non s’incontrava nessuno di loro, ora improvvisamente questa presenza massiccia di agenti quasi mi preoccupa o per meglio dire m’insospettisce, sì…è come se qualcosa non andasse o meglio che vi sia sia qualcosa di celato di cui noi semplici cittadini non siamo a conoscenza e che determina di fatto quella loro assidua presenza e di conseguenza quei controlli a tappeto… 

Certo… non posso che dire di essere fortemente entusiasta nel vedere queste pattuglie per le nostre strade e tutti quei posti di controllo…

D’altronde da sempre il sottoscritto invoca alle istituzioni maggiore prevenzione e quindi più sicurezza affinché possa essere garantita ai cittadini una maggiore serenità…

Ed allora è tempo per quei funzionari di leggersi le carte societarie e comprendere da esse chi è andato in difficoltà in questi mesi e chi di contro, grazie all’emergenza sanitaria ci ha guadagnato e partire da lì, sì… da quei numeri!!!

Vedrete… basterà recarsi in quelle loro sedi sociali per scoprire come probabilmente in quel loro modo di operare, qualcosa non funziona perfettamente o non è in ordine…

Speriamo che qualcuno ci pensi… prima che sia troppo tardi!!!