Archivio per 5 settembre 2020

Non basta il Covid,  già… ci si mette anche la nostra burocrazia a tener sospese centinaia di pratiche all’interno di quegli uffici, con investimenti che ovviamente restano bloccati e che ahimè non trovano in maniera celere alcuna soluzione…

Se poi prendiamo in esame tutte quelle pratiche in attesa di essere esaminate dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, scopriamo come vi siano un totale di investimenti bloccati che supera abbondantemente i 2 miliardi di euro e che di questi 140 sono relativi al settore lapideo…
Nello specifico, ho letto che si tratta delle richieste inoltrate al Servizio 1 Via-Vas, con particolare riferimento alle “Autorizzazioni uniche ambientali†e alle “Verifiche di assoggettabilitàâ€, espletate da una commissione costituita ah hoc per accelerare i tempi, la Commissione tecnica specialistica (Cts). 

Il risultato, però che è stato evidenziato riporta per il settore lapideo soltanto 24 pratiche esaminate negli ultimi 10 mesi contro le 47 vagliate da agosto 2018 a maggio 2019!! 

Ora di queste, quelle con esito positivo sono circa una decina, in sintesi negli ultimi 10 mesi è stato dato il via libera al 23% delle pratiche autorizzate nei precedenti 10 mesi…
Ora, considerato che l’economia regionale è in forte stagnazione e che a causa del “coronavirus” le attività produttive hanno subito una contrazione critica, ciò che resta attualmente è il fermo totale della produzione o certamente quanto si sta compiendo non permette neppure di compensare i costi di gestione… 
Infatti ho letto che il Consorzio della Pietra lavica dell’Etna insieme al Consicav, alla sezione Marmo di Sicindustria, e al Consorzio siciliano cavatori, ha inviato una nota urgente all’assessore Toto Cordaro, per chiedere appunto un incontro alla Regione “al fine di formulare soluzioni urgenti da mettere in campoâ€, ma, soprattutto, per spiegare – attraverso l’analisi puntuale e dettagliata di numerosi casi concreti – come “oltre che dal punto di vista statistico, l’attività della Cts desti molte perplessità anche sul versante delle motivazioni addotteâ€. 

Si legge nella nota, “viene sacrificato sull’altare della produttività dei pareri l’esame più dettagliato, approfondito e specifico commisurato al singolo progetto. Avere centinaia di pareri non serve a nulla se la risposta data all’utenza è generica, grossolana e non tiene conto delle situazioni specificheâ€. 

Va detto inoltre che tra le motivazioni rigettate a quegli imprenditori che avevano richiesto l’apertura di una nuova cava, vi sono riportate frasi assurde come ad esempio: “l’emissione di polveri potrebbe comportare alterazioni metaboliche e respiratorie a carico dell’invertebrato fauna terrestre (es. lepidotteri e odonati)… o occasionali eventi di mortalità per collisioni dovuti all’attività dei mezzi d’opera…â€. 
Certo che se il sottoscritto dovesse valutare lo sterminio compiuto d’insetti nel corso della propria vita – guidando in particolare di notte in zone fortemente boschive e/o piene di vegetazione, come ad esempio la foresta nera in Germania oppure nelle strade di gran parte del territorio Ucraino che da Chop mi conducevano ad Odessa – già se soltanto ripenso a tutti gli insetti che si sono schiantati sul parabrezza della mia auto, sì… credo che oggi dovrebbero arrestarmi per strage!!!
Ma la verità e che dietro ciascuno di quelle banali scuse si nascondono le reali motivazioni che spingono a limitare o per meglio dire a bloccare la produzione di quelle imprese, le stesse che inevitabilmente in questo periodo stanno subendo gravi perdite economiche e di contro nei confronti dei propri dipendenti… occupazionali!!!

Non basta il Covid,  già… ci si mette anche la nostra burocrazia a tener sospese centinaia di pratiche all’interno di quegli uffici, con investimenti che ovviamente restano bloccati e che ahimè non trovano in maniera celere alcuna soluzione…

Se poi prendiamo in esame tutte quelle pratiche in attesa di essere esaminate dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, scopriamo come vi siano un totale di investimenti bloccati che supera abbondantemente i 2 miliardi di euro e che di questi 140 sono relativi al settore lapideo…
Nello specifico, ho letto che si tratta delle richieste inoltrate al Servizio 1 Via-Vas, con particolare riferimento alle “Autorizzazioni uniche ambientali†e alle “Verifiche di assoggettabilitàâ€, espletate da una commissione costituita ah hoc per accelerare i tempi, la Commissione tecnica specialistica (Cts). 

Il risultato, però che è stato evidenziato riporta per il settore lapideo soltanto 24 pratiche esaminate negli ultimi 10 mesi contro le 47 vagliate da agosto 2018 a maggio 2019!! 

Ora di queste, quelle con esito positivo sono circa una decina, in sintesi negli ultimi 10 mesi è stato dato il via libera al 23% delle pratiche autorizzate nei precedenti 10 mesi…
Ora, considerato che l’economia regionale è in forte stagnazione e che a causa del “coronavirus” le attività produttive hanno subito una contrazione critica, ciò che resta attualmente è il fermo totale della produzione o certamente quanto si sta compiendo non permette neppure di compensare i costi di gestione… 
Infatti ho letto che il Consorzio della Pietra lavica dell’Etna insieme al Consicav, alla sezione Marmo di Sicindustria, e al Consorzio siciliano cavatori, ha inviato una nota urgente all’assessore Toto Cordaro, per chiedere appunto un incontro alla Regione “al fine di formulare soluzioni urgenti da mettere in campoâ€, ma, soprattutto, per spiegare – attraverso l’analisi puntuale e dettagliata di numerosi casi concreti – come “oltre che dal punto di vista statistico, l’attività della Cts desti molte perplessità anche sul versante delle motivazioni addotteâ€. 

Si legge nella nota, “viene sacrificato sull’altare della produttività dei pareri l’esame più dettagliato, approfondito e specifico commisurato al singolo progetto. Avere centinaia di pareri non serve a nulla se la risposta data all’utenza è generica, grossolana e non tiene conto delle situazioni specificheâ€. 

Va detto inoltre che tra le motivazioni rigettate a quegli imprenditori che avevano richiesto l’apertura di una nuova cava, vi sono riportate frasi assurde come ad esempio: “l’emissione di polveri potrebbe comportare alterazioni metaboliche e respiratorie a carico dell’invertebrato fauna terrestre (es. lepidotteri e odonati)… o occasionali eventi di mortalità per collisioni dovuti all’attività dei mezzi d’opera…â€. 
Certo che se il sottoscritto dovesse valutare lo sterminio compiuto d’insetti nel corso della propria vita – guidando in particolare di notte in zone fortemente boschive e/o piene di vegetazione, come ad esempio la foresta nera in Germania oppure nelle strade di gran parte del territorio Ucraino che da Chop mi conducevano ad Odessa – già se soltanto ripenso a tutti gli insetti che si sono schiantati sul parabrezza della mia auto, sì… credo che oggi dovrebbero arrestarmi per strage!!!
Ma la verità e che dietro ciascuno di quelle banali scuse si nascondono le reali motivazioni che spingono a limitare o per meglio dire a bloccare la produzione di quelle imprese, le stesse che inevitabilmente in questo periodo stanno subendo gravi perdite economiche e di contro nei confronti dei propri dipendenti… occupazionali!!!