Una cosa è certa, le confische hanno superato in questi anni, i provvedimenti di destinazione!!!
Sì… avrebbe dovuto rappresentare una grande opportunità alla lotta della criminalità organizzata, mentre invece si è dimostrata essere totalmente fallimentare…
In particolare quanto svolto dalle istituzioni – che per l’appunto avrebbe dovuto far funzionare quei beni confiscati – ha fatto emergere gravi criticità operative, seguite da veri e propri interessi personali, ancor più disonesti di quanto compiuto da quegli stessi soggetti, a cui erano stati sottratti!!!
Non voglio ripetermi, ma soprattutto non voglio fare l’elenco di tutti quei presidenti, magistrati, prefetti, custodi, amministratori, consulenti, ecc… che con quel sistema “giudiziario”, ci hanno mangiato copiosamente…
Già , chi dovrà essere “coperto” affinché non faccia emergere quella corruttela di cui era a conoscenza, sarà trasferito presso un altra sede e pian piano, tutta quella vicenda di malaffare compiuto, verrà insabbiata…
Nel frattempo “cosa-nostra” ride e con loro ridono anche i suoi affiliati, che continuano a godere di quei beni confiscati (sono all’incirca 5.000…), in quanto gli stessi non vengono dallo Stato destinati ad alcun utilizzo…
Immobili, società , fabbricati industriali, terreni, macchinari, attrezzature varie, sparsi in ogni angolo della Sicilia, giacciono lì, come abbandonati…Â
NO!!! Pardon… non abbandonati, ma a disposizione di quegli stessi uomini a cui erano stati di fatto confiscati!!!
Già … lo so, viene da ridere, ma se lo Stato e ancor più quei suoi referenti, si sono dimostrati succubi… come potrà mai cambiare questa nostra terra???
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Lo Stato purtroppo ha dimostrato in questa lotta il proprio fallimento!!!
I soggetti incaricati hanno evidenziato forti incapacità ma soprattutto “assoggettamento” non solo nei confronti di quei soggetti per i quali era intervenuto il provvedimento di restrizione, ma anche nei confronti di quel sistema, che li aveva posti lì affinché si salvaguardassero le continuità aziendali, ma soprattutto, non andasse perduto quel patrimonio immobiliare e mobiliare…Â
Ed invece le società hanno chiuso i battenti, i lavoratori – come carne da macello – sono stati mandati a casa, senza ricevere da quello Stato – per il quale si era continuato ad operare durante il periodo di confisca – i propri compensi: Già basti sapere che il sottoscritto possiede un credito nei confronti di una società amministrata dallo Stato di ben €. 35.000 e nessuno di loro (SI NESSUNO ) si è fatto avanti per dire, scusi sa… ma forse abbiamo sbagliato!!!
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Certo, esistono anche ulteriori problematiche legate a quei provvedimenti (di cui negli anni ho scritto ampiamente), ad esempio tra questi, lo stato di fermo di quei beni a causa dei tempi della giustizia che subiscono solitamente lungaggini, nei processi di mafia…
Ecco perché quel contrasto tanto propagandato, ha subito non solo uno schiaffo morale, ma certamente una sconfitta sociale, sia per il grave danno che ha determinato nella nostra economia siciliana, che per la piaga occupazione colpita in maniera considerevole da quei provvedimenti giudiziari…
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Analoga considerazione va fatta per molte “Associazioni di legalità “, che hanno evidenziato in questi anni, di non essere in grado di gestire quei beni sottratti alle mafie… anzi tutt’altro!!!
Ma alla fine so già come finirà …
Non cambierà nulla… perché a tutti va bene così!!!
D’altronde non si dice che: “Tutto deve cambiare, perché tutto resti come prima”???
E allora continuiamo così…